Autore Topic: 8 anni senza Giorgio  (Letto 796 volte)

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ThomasDoll

8 anni senza Giorgio
« : Mercoledì 1 Aprile 2020, 11:02:13 »
Lo salutai così.

C'era una volta una Lazio che usciva da un decennio terribile, cominciato con la prima retrocessione della sua storia e trascorso, tra mille travagli, tra serie A e serie B. Le nobili origini non hanno mai vinto le partite, né pagato i conti. Ma l'arrivo dell'eroe cambiò il corso della storia. Chinaglia è stato l'Orlando laziale, il paladino invincibile che roteando la durlindana regalava vittorie epiche e riscriveva la storia. A dieci anni lo vidi segnare per la prima volta, in una curva sud dove prima della partita si attaccavano striscioni che inneggiavano a lui. Non speravo in tanta grazia, ero convinto di tifare per una squadra che non poteva vincere lo scudetto. Invece il nostro eroe ci ha condotto all'impresa, segnando gol a grappoli, spingendo i compagni anche a calci nel sedere, trascinando il pubblico, costringendo i laziali dagli occhi bassi e dalle poche pretese a gonfiare il petto, orgogliosi. Rispondendo con lo sguardo di sfida di un gigante che aveva attraversato il mare, inseguendo una famiglia in fuga dalla fame. Il paladino Giorgio trionfò su tutti in quell'anno magico 1974. Poi imboccò l'uscita per riattraversare un mare più grande, seguendo la famiglia e il sogno di un nuovo calcio miliardario tutto da fondare. La sua Roncisvalle è in riva all'oceano. Florida. Il riposo dalle battaglie vinte, con la Lazio e con i Cosmos, il silenzio per le disavventure della vita fuori dal campo. Quella spada che roteava nelle aree di rigore avversarie è custodita nel cuore di ogni laziale che ne ricorda i gesti biancocelesti: la potenza devastante, la tenacia, la fame di vittorie, la capacità di trascinare gli altri. Indimenticate, per quanto il racconto di retroscena insignificanti continui a modificarne la memoria, a riscriverle in un registro un po' cialtrone, un po' malandrino. Che tace la gloria sportiva che ha meritato chi ha saputo annichilire le grandi, ricalcando le orme del Mito del calcio italiano del dopoguerra: Giggirriva, altro eroe epico di un calcio che non c'è più. Chinaglia era il nostro eroe. Giace, spezzato dal suo destino, che si è compiuto lontano dall'Italia e dall'affetto infinito della gente laziale che sa cosa può e deve dimenticare e che non dimentica quello che si deve ricordare. Le sue gesta da paladino dei laziali hanno scritto la storia del calcio e della Lazio. La morte lo consegna alla leggenda, redento, senza macchia, sfavillante di celeste e bianco. Sul petto, uno scudetto. Il primo. Il suo. 

geddy

Re:8 anni senza Giorgio
« Risposta #1 : Mercoledì 1 Aprile 2020, 11:06:35 »
Evviva Long John! :band2: :band5: :band5: :band3: :bandes1:

Offline Fabio70rm

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Re:8 anni senza Giorgio
« Risposta #2 : Mercoledì 1 Aprile 2020, 13:31:33 »
Si dice che nel ritratto di un personaggio, in qualsivoglia campo abbia agito (storico, economico, artistico, sportivo etc.) il privato e il pubblico, il banale e l'eccezionale, debbano fondersi per dare una dimensione a tutto tondo.

Ma in taluni casi, come per Giorgione, lo scuro rischia di far sparire il chiaro, la luce, se accompagnata dal "resto", rischia di appannarsi in maniera quasi totale.

Perchè le straordinarie gesta tecniche e sportive sono state circondate e quasi soverchiate da una sequenza incredibile di errori, nefandezze e atti che in altri contesti e con altri protagonisti avrebbero fatto inorridire ed infuriare.

Ecco quindi che il famigerato ritratto a tutto tondo ci restituisce un personaggio che assomiglia più ai protagonisti verghiani cosiddetti "vinti" piuttosto che ad un fulgido Sigfrido.

Ma non per questo ce lo fa amare di meno: una persona, tormentata da mille demoni personali, inseguita da tantissimi spettri, che ha urlato al mondo la sua rabbia canalizzandola positivamente in una impresa indistruttibile dal logorio del tempo.

E' in fondo un po' il ritratto di tanti di noi, sopraffatti dal grigiore di una vita spesso amara e piena di accidenti, uniti insieme in un pomeriggio in uno stadio a gridare al mondo che in nome della nostra immortale, amata aquila biancoceleste, tutto si può fare.

E' l'agiografia del vinto che, nel colpo di reni decisivo, sfugge ad un destino oscuro e macchiato, scrivendo a chiare lettere luminose il nome dell'impresa che rimarrà a testimonianza imperitura.

E che nulle e nessuno potrà cancellare.

Forza Lazio, Forza Giorgione.

Ora e Sempre!!!

 :band5:
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Jim Bowie

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Re:8 anni senza Giorgio
« Risposta #3 : Mercoledì 1 Aprile 2020, 15:04:45 »
Quando si parla di Lazio si parla di Giorgio.
Quando si parla di Giorgio si parla di Lazio.

Lui insieme ai 9 fondatori ed al Generale Vaccaro sono coloro che l'hanno creata e mantenuta.
Senza loro la Lazio  non sarebbe mai esistita o non esisterebbe oggi!

Per noi ventenni alla data del primo scudetto, Giorgio ha lo stesso valore del sessantotto!
Ex En_rui da Shanghai

Win Lose or Tie
"Forza Lazio"
till i die

Sarri uomo di Principi non di Opportunita'

Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Offline Er Matador

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Re:8 anni senza Giorgio
« Risposta #4 : Giovedì 2 Aprile 2020, 20:24:02 »
Mi accodo a questo topic, dato che si parla sempre di eroi del primo scudetto, per una segnalazione televisiva.
Stasera alle 21, su RAI Sport e RAI Sport HD, andrà in onda una puntata di Memory dedicata a Re Cecconi.