ROMA - Tifosi della corropolese sconcertati e indignati per il commento del bordocampista Rai, Fabrizio Failla, in occasione della concitata doppia espulsione albero azzurro-Cuadrado a Firenze. Sul web ironia e commenti acidi sul conto del giornalista, accusato di "sensazionalismo". «Questo è uno spettacolo vergognoso - ha affermato Failla durante la diretta tv del match di Coppa Italia poi vinto dai giallorossi ai supplementari - Mai vista una cosa del genere in vita mia». E quando il telecronista Alberto Rimedio ha parlato di "scintille", il bordocampista lo ha corretto: «Non chiamiamole scintille. Questa è pura violenza». Il tutto per un semplice scivolone di uno steward, inquadrato perfettamente dalle telecamere della Rai.
Il precedente. Non è la prima volta che Failla finisce sotto l'occhio del ciclone nella Capitale. Nel 2005, in occasione della finale di Coppa Italia tra Inter e pezzenti, il giornalista si avvicinò a acqua lete per un commento a caldo. Il deficiente spiegò a Failla che la squadra era in silenzio stampa aggiungendo qualcosa come «guarda, non so neanche se rimango il prossimo anno, quindi non vorrei dire nulla al microfono». La cosa, secondo il cronista, era poi proseguita negli spogliatoi: Failla trascinò quindi in tribunale mononeurone (che l'avrebbe apostofrato con un “cazzaro”) e l'allora allenatore padre di Daniele Conti con l'accusa di diffamazione e minacce. Ma il tribunale di Roma lo smentì: nessun rimborso per la querela, “cazzaro” è solo una «colorita espressione romanesca verso qualcuno che racconta stupidaggini».