Autore Topic: Come battere l'Inter in tre mosse, il vademecum di Petkovic  (Letto 592 volte)

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Come battere l'Inter in tre mosse, il vademecum di Petkovic
« : Venerdì 14 Dicembre 2012, 18:47:26 »
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E ora pubblicità. Parte lo spot in tv: Vuoi battere l'Inter in tre semplicissime mosse? Allora corri in edicola, per te il Petko Vademecum. Segui le istruzioni e sarà un gioco da ragazzi. Vademecum altro non è che un vieni con me, ti do una mano. Vieni con me Lazio, ti do una mano a battere l'Inter. A rilanciare le tue ambizioni perchè la Champions quest'anno, è obiettivo che non si può fallire. A riscattarti da un pareggio emiliano che lascia quel pizzico di inevitabile rammarico: "Ricette per battere i nerazzurri non ci sono". Non ci sono, dice Petkovic, in realtà la ricetta per la partita perfetta - sale e pepe al punto giusto, cottura ottimale, soddisfazione dei commensali - ce l'ha in mente punto per punto il tecnico di Sarajevo. Come battere l'Inter in tre mosse, il Petko Vademecum alla portata di tutti:

SFRUTTARE IL FATTORE OLIMPICO - Primo fondamentale passo: "Noi giochiamo in casa e abbiamo dimostrato di valere molto tra le mura amiche". Battere l'Inter sfruttando il fattore Olimpico, fortino inespugnabile, crogiolo di vittorie e soddisfazioni. Il quarto posto della Lazio a inseguire la Coppa dalle grandi orecchie passa per i 19 punti conquistati nella Capitale - frutto di sei successi e un solo pareggio - trascinati dai tifosi che ci credono sempre di più. Si divertono e si compiacciono del nuovo volto dei biancocelesti. "Spero che venga molta gente domani, sarà una bella gara". Le speranze di Petkovic saranno ripagate, almeno 40 mila spettatori coloreranno gli spalti dell'Olimpico domani sera.

AMBIZIONE E CONCENTRAZIONE - Secondo passo, convinzione in se stessi e nelle proprie qualità. Petkovic non vuole sconti, in campo pretende la Lazio delle grandi occasioni perchè quando di fronte hai chi si tiene stretta la nomea di anti-Juve non puoi cedere di un centimetro: "Per battere l'Inter ognuno deve dare il 10% in più". Perchè Vlado è uno che ad accontentarsi non ci sta proprio, e sta cercando di infondere questa forma mentis anche alla sua Lazio. Serve la mentalità vincente che è mancata a Torino, servono i gol che sono mancati a Bologna, serve la cattiveria e l'agonismo del Derby: "Dobbiamo dimostrare di essere arrivati al livello di poter competere con squadre come l'Inter". La mentalità da grande squadra, la faccia tosta di poter e voler puntare in alto senza remori nè timori reverenziali. Bisogna sognare con i piedi per terra: "Dobbiamo dimostrare di aver ambizioni di alta classifica. Il calcio è questo: dimostrare ogni giorno il proprio valore". Si vacilla davanti gli occhi azzurri e profondi di Vlado, la sua saggezza il suo animo mai pago la sua determinazione a migliorare sempre di più, lasciano spazio alla realtà del tanto agognato salto di qualità. Come completare il secondo passo: "Dobbiamo prendere in mano la gara e imporre il nostro gioco".

L'ESEMPIO DI REJA - Terzo passo, il passato plasma il presente ed è d'esempio per il futuro. Non dimenticare, Petkovic, il tuo predecessore. Capelli bianchi, tanta saggezza, esperienza da vendere in serie A. Anche Edy Reja sembra avesse il suo vademecum per battere l'Inter in versione casalinga, chi sa che Vlado non l'abbia consultato. Che non abbia guardato alla voce, come battere l'Inter per 3-1 allo Stadio Olimpico per due stagioni consecutive. La specialità di zio Edy, vedi il 3 dicembre 2010 e il tris biancoceleste di Biava Zàrate ed Hernanes. Vedi il 13 maggio 2012 e ancora il tris biancoceleste di Kozak, Candreva e Mauri. La saggezza popolare dice, non c'è due senza tre. Che il passato plasmi il presente, che il vademecum di Petko copi quello di Reja.

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