Da IlMessaggero online
SAN PIETROBURGO - Un gruppo molto numeroso di tifosi dello Zenit San Pietroburgo, squadra allenata da Luciano Spalletti, ha chiesto ufficialmente alla società di astenersi dall'acquistare calciatori di colore o gay. L'appello dello Zenit fan club Landscrona è stato rivolto con una lettera aperta, denominata “Selection 12 manifesto” diffusa dai supporter tramite il loro sito. «Non siamo razzisti ma vediamo l'assenza di giocatori neri nella nostra squadra come il perpetuarsi di un'importante tradizione dello Zenit - è scritto nella lettera postata su
www.landscrona.ru -. Permetterebbe allo Zenit di mantenere l'identità nazionale della squadra, che è il simbolo di San Pietroburgo».
Lo Zenit è l'unico fra i top club del calcio russo a non aver mai ingaggiato giocatori africani. San Pietroburgo è invece conosciuta come una città in cui sono molto attive cellule politiche nazionalistiche di estrema destra. I supporter del Landscrona vogliono «più giocatori autoctoni o comunque europei». «Vogliamo soltanto calciatori provenienti dai paesi nostri fratelli - è scritto ancora nell'appello -, come Ucraina, Bielorussia, le repubbliche baltiche e la Scandinavia. Noi abbiamo la stessa mentalità e lo stesso background storico e culturale di queste nazioni». C'è poi la precisazione di non voler neppure «esponenti di minoranze sessuali in squadra» e la richiesta ai giocatori di «dare il 101% in ogni partita».
Molti giocatori neri di spicco, anche di recente, hanno respinto offerte da parte dello Zenit per via dell'ambiente intorno alla squadra e del razzismo dei tifosi, che nei mesi scorsi hanno avuto problemi con Hulk, brasiliano mulatto accusato anche di non aver corrisposto alle aspettative destate dal suo faraonico ingaggio. Alcuni calciatori neri che erano in trattative con la squadra di San Pietroburgo hanno anche riferito di aver ricevuto minacce di morte per il semplice fatto di aver ascoltato le proposte di questa squadra.
La società non ha voluto fare commenti sulla lettera aperta del gruppo di suoi tifosi, mentre il 37enne ex giocatore dello Zenit Alexander Panov (per anni anche nazionale russo) ha preso posizione dicendo che «tutto ciò è assurdo. Se non ci sono abbastanza buoni calciatori di San Pietroburgo, il club cosa dovrebbe fare? Tutti le squadre del mondo hanno elementi di colore e se allo Zenit non ce ne sono questo è un problema. I tifosi non dovrebbero chiedere alla società di comprare o meno un determinato tipo di calciatori, il loro diritto è di decidere se andare allo stadio o rimanere a casa».
Però "non sono razzisti"...
Noooo...