L' 11/11 a casa mia si festeggia un compleanno, anzi IL COMPLEANNO per eccellenza.
Nel senso che sia io, che mia moglie, che mia figlia, che mio figlio siamo nati l'11 novembre.
Roba da guinness dei primati.
E infatti ho cercato di farlo presente alla redazione del famigerato libro dei record, spinto più dalla volgare prospettiva di acchiappare qualche euro che da altro, ma mi è stato detto che vero record sarebbe stato se fossimo nati tutti anche nello stesso anno e possibilmente nella stessa ora, nello stesso minuto e nello stesso secondo.
Il che non è, purtroppo, nel senso che mi sarebbe piaciuto nascere con una trenta/trentacinquina anni di meno, ecchessaramai, macché..!
Ma sorvoliamo e torniamo al punto, che consiste nel perché e nel percome perdere questo derby, ed oltretutto perderlo proprio l'11/11, non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo.
E perché, oltreché illogico e insensato, sarebbe contro natura, e quindi contrario a tutte le leggi che determinano l’esistenza istessa dell’universo munno. E ho detto tutto.
Comunque, per i più esigenti, passiamo ad elencarne almeno tre (più una in p.s.), che ad elencarle tutte non la finiremmo cchiù.
1) Perderlo sarebbe innanzitutto contrario alla legge delle pressioni parziali, detta altresì comunemente legge di Dalton, la quale afferma che la pressione totale esercitata da una miscela ideale di gas ideali è uguale alla somma delle pressioni parziali che sarebbero esercitate dai gas se fossero presenti da soli in un eguale volume. Eccioè: la pressione parziale di un componente di una miscela di gas è la pressione che questo avrebbe qualora occupasse, da solo, il volume a disposizione dell'intera miscela.
Per capire meglio sostituite a un componente di una miscela di gas la parola Klose ed otterrete esattamente il concetto che Dalton voleva esprimere.
2) In secundis sarebbe contrario alla legge più nota di tutte, la legge delle leggi: quella della conservazione della massa, quella con cui Lavoisier inappellabilmente sentenziò che in una reazione chimica la massa dei reagenti è esattamente uguale alla massa dei prodotti, anche se appare in diverse forme. Insomma, quella del nulla si crea e nulla si distrugge che possiamo a buon diritto far nostra in questa specifica circostanza adattandola al destino della trigoriese, la cui massa propinata trionfalisticamente in salsa zemaniana prima del campionato si sta trasformando nella forma, sui giornali lecchini e nelle aradio lecchine, in alti lai, lacrimevoli geremiadi e querimonie gemebonde rimanendo inalterata nella massa: una massa di merda era ed una massa di merda è.
3) (e il numero tre non è per niente casuale) semplicemente perché una sconfitta nel derby non risulta essere scritta nelle stelle.
Infatti se prendiamo per buono l’aforisma di Carl Sagan “Se si guarda un gruppo di stelle abbastanza grande si può vedere quasi tutto quello che si vuole” (che possiamo tradurre in matematichese dicendo che il disordine assoluto è impossibile e l'apparenza del disordine è in realtà una questione di scala e, se cercato in un universo abbastanza grande, ogni "oggetto" matematico può essere trovato) e ci chiediamo quale è il più piccolo numero di stelle che ne comprenda al meno due allineate la risposta non può essere che TRE. E infatti, le due precedenti vittorie sono risultate allineatissime nel precedente campionato. La terza stella, che pur essendo disallineata (esse capisce, il campionato è un altro) sempre stella è, non può non arrivare (è matematicamente inconcepibile che non arrivi) l’11/11 proximo venturo.
P.s.
Eppoi, se gli ultimi due li abbiamo vinti, non c’è due senza tre, eccheccazz!