Autore Topic: PRIMAVERA - Dai al derby quel che è del derby: pari da brividi tra Lazio e Roma  (Letto 748 volte)

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Hanno tenuto alto il nome: pareggio strappato dalle dita dei ragazzi di Bollini al fotofinish, in tutto e per tutto antipasto di derby, emozione e rabbia, gioia e amarezza. Notti di lacrime e preghiere, il derby non sarà mai il mio mestiere. La tensione trova il naturale compimento, il culmine di una settimana di passione e ansia, occhi puntati sulla doppia data: sabato Primavera, domenica prima squadra. Ed è subito derby Primavera, la partita più attesa, il vero test, l'eterna lotta per il predominio cittadino che parte dalla tenera età e arriva fino alle porte della prima squadra. Ed è derby Primavera, Bollini aveva messo in guardia i suoi: "L'unico trofeo di questa stagione che è stato vinto dalla Roma contro l'Inter che è una squadra fortissima". Gli unici titolati sono i giallorossi di De Rossi, è derby e sorpresa, "niente pretattica", assicura il mister biancoceleste, ma intanto Antonio Rozzi scende in campo nel tridente titolare senza essere stato inserito nei convocati. Torna anche tra i pali il titolare Scarfagna. La Lazio in difesa modifica l'assetto: Ilari, solitamente schierato al centro, viene spostato a destra, al centro va Serpieri ad affiancare Vilkaitis, Filippini sull'altra fascia. Centrocampo presidiato da Cataldi, il fosforo di Falasca e la potenza di Luca Crecco, a supportare Capitan Rozzi, Tira e Vivacqua. In tribuna comparsate di Candreva, Onazi, Dias, vigila Tare, tra i tifosi anche Crescenzi. Dai al derby quel che è del derby: sangue e sudore, voglia di vincere e determinazione.

MATCH - La Lazio parte fortissima, subito lampo di Rozzi ma il suo tiro finisce fuori. La Roma prende campo e voglia di giocare, il palleggio dei centrocampisti giallorossi sembra avere la meglio sul trio inossidabile messo in campo da Bollini, altro lampo della Lazio con Tira, fuori la sua conclusione. Sulla fascia destra giallorossa Frediani è una furia, il suo cross viene deviato in angolo. La partita prende una brutta piega per i biancoceleste, Falasca viene ammonito, calcio d'angolo per la Roma al 21', va altissimo Somma, Scarfagna devia sui piedi di Ferrante che mette dentro il più facile dei gol. Mitraglia alla Batistuta per il n.9 giallorosso, il pubblico di fede opposta rumoreggia, è derby a tutti gli effetti. La Lazio prova a ricucire il gioco, conquista un paio di calci d'angolo che per poco non diventano pericolose, Rozzi si invola al 30' su lancio perfetto di Tira ma il suo tiro finisce fuori. La Lazio si getta in avanti, ma è la Roma ad avere due palle gol negli ultimi minuti della prima frazione, prima con Cittadino, tiro al volo da fuori area prodigiosamente deviato da Scarfagna, sugli scudi, poi ancora il n.8 giallorosso al 44' conclude di poco alto. Negli spogliatoi Bollini deve essersi fatto efficacemente sentire, toglie Vivacqua, in ombra, e inserisce Lombardi, mossa che si dimostrerà importante nell'aumentare la vivacità del reparto offensivo. La prestazione della squadra è di tutt'altro spessore: sale il ritmo, la grinta, la voglia di ribaltare il risultato. Rozzi si fa spesso trovare libero, Tira è lucido nell'aiutare la squadra a salire e imporre il gioco, Lombardi serpeggia con audacia sulla sua fascia. Il doppio passo e conclusione di Tira finisce fuori di poco, dopo 2' di gioco, le mischie in area di rigore di Marchegiani, portiere giallorosso figlio di Luca, non vengono risolte per un soffio in gol, ma è ancora Frediani a mettere in difficoltà Scarfagna, che devia il suo diagonale in angolo. Il pareggio della Lazio è frutto della tenacia e della voglia di Catalin Tira: il 9 biancoceleste si invola sulla fascia sinistra, il suo tiro-cross viene deviato da Rosato, che inganna il suo estremo difensore. Si spalanca l'abisso sotto i piedi dei giallorossi, la Lazio vola, esplode il Fersini mentre Tira viene inseguito dai compagni in festa, pazzo di gioia. Il colpo è durissimo, la Roma è sulle gambe,De Rossi inserisce Ferri e Pagliarini per Bumba e Ricci, per provare a limitare i danni, ma la Lazio è padrona del campo. Falasca, specialista dei calci piazzati, proprio su punizione stampa il pallone sulla base del palo al 73', Lombardi si crea un paio di buone occasioni, ma Marchegiani gli nega la gioia del gol. Crecco è stremato, la sua prestazione non è stata delle migliori, pur avendo dato tutto, e viene sostituito da Luque Alberto Quintero. Il finale è da brividi: angolo per la Lazio, Falasca pennella dalla destra, svetta Serpieri ed è gol. Il Fersini è una bolgia, il boato del pubblico premia l'ottimo secondo tempo biancoceleste, 30' di dominio e calcio, grinta e voglia. La Roma si getta in avanti, vuole il pareggio, non ci sta, Cataldi all'88' si fa ammonire, la punizione di Cittadino trova il 10 Lucca completamente e colpevolmente solo, la sua conclusione è letale, il pareggio resiste anche negli ultimi 5' di recupero. Notti di lacrime e preghiere fino ai 90', il derby primavera è finito, maledetti ultimi frammenti di gioco, i sogni di dominio cittadino infranti da una disattenzione in marcatura.

TU CHIAMALO SE VUOI DERBY  - Tu chiamalo se vuoi Derby, secondo tempo biancoceleste: vedi alla voce derby. L'eterna lotta si chiude in parità, seconda frazione con tutti gli ingredienti desiderati da tifosi, agonismo, voglia di proporsi e gettare tutto sul campo, maglie sudate e dominio assoluto del campo. In tutto e per tutto derby, nel primo tempo qualcosa da rivedere, ai punti il pareggio non è ingiusto: resta l'amarezza di essere stati ripresi, con la vittoria già sfiorata con le dita, pronta di essere afferrata, conquistata, del tutto goduta. Nessuno dimentichi il secondo tempo dei giocatori biancocelesti:hanno tenuto alto il nome della Lazio, con fierezza. Dai al derby quel che è del derby: emozioni a non finire per i tifosi, che possono uscire dal Fersini con le mani ad applaudire e la testa proiettata a domani, soddisfatti del futuro, dei ragazzi biancocelesti. Non vedrai nulla al mondo più bello del derby di Roma, la Primavera l'ha dimostrato.

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