Autore Topic: Rassegna Stampa 19/10/2012  (Letto 894 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

paoletto

Rassegna Stampa 19/10/2012
« : Venerdì 19 Ottobre 2012, 08:45:10 »
Rubo il titolo del topic ed anticipo indegnamente l'utilissimo lavoro di lollapalooza per denunciare il CdS di oggi
In prima pagina titolone sull'utilizzo o meno di capitancornuto... e si legge in prima DA PAGINA 2 A PAGINA 7
poco sopra c'è il titolone sulla Lazio, o meglio su Zarate, che avrebbe arruolato un personal trainer, ma corre il rischio di essere ceduto... (vediamo poi di chi è maggiore il rischio... tra i tre contendenti) e si legge DA PAGINA 8 A PAGINA 10

prima di una partita come quella di domani, con 50.000 spettatori....  :o
veramente scandaloso

Offline lollapalooza

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5312
  • Karma: +202/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #1 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 09:07:00 »




Editoriale - Lazio, contro il Milan il test-verità. Troppa dipendenza da Klose ed Hernanes, Zarate va ritrovato
La Lazio aspetta il Milan con ansia conscia che questo rappresenta un test importante. Un esame per dire se la squadra di Petkovic avrà il diritto a sedersi nel tavolo delle grandi
19/ott/2012 08.09.00



La Lazio aspetta il Milan con ansia conscia che questo rappresenta un test importante. Un esame per dire se la squadra di Vlado Petkovic avrà il diritto a sedersi nel tavolo delle big quest’anno o accontentarsi di una stagione da comprimaria. Attenzione la Lazio non è ai livelli di Juventus e Napoli ma una vittoria contro i rossoneri, soprattutto se convincente, potrebbe dare morale ai biancocelesti per diventare i favoriti per il terzo posto.La Lazio è chiamata a questo esame dopo aver fallito, miseramente, il primo verso test, contro il Napoli. Proprio al San Paolo la squadra di Petkovic offrì la peggiore prova stagionale. Resta da dimostrare contro il Milan se si è trattato di un semplice passaggio a vuoto o questa squadra ha un gioco che la mette in difficoltà contro le big. Finora la Lazio di Petkovic è stata perfetta contro le piccole giocando un calcio spettacolare senza sbilanciarsi troppo.

Invece contro il Napoli il centrocampo si è fatto spesso trovare in posizione troppo avanzata e la difesa ha evidenziato i propri limiti. E’ vero che in quella occasione fu lanciato al centro della difesa Ciani che non fornì una prova convincente, ma non può essere solo questo a giustificare una prova decisamente sotto tono. Petkovic ha saputo esaltare le caratteristiche di Hernanes arretrandolo sulla linea mediana. Il brasiliano non solo è tornato efficace in zona goal ma si è anche distinto in zona difensiva. Lui e Miro Klose hanno deciso molte partite ed insieme hanno segnato 9 goal in campionato i ¾ di quelli messi a segno da parte di tutta la squadra.

Per adesso è stato un punto di forza ma si potrebbe anche trasformare in un limite. Chi riuscirà a bloccare i due potrebbe fermare il potenziale offensivo biancoceleste. Al momento la Lazio è troppo dipendente da questi due giocatori. Ederson è stato fermato dagli infortuni ma quando ha giocato si è dimostrato sempre decisivo. L’impressione è che questa Lazio abbia tante frecce nella propria faretra ma per adesso solo due si sono rivelate decisive.

Sarà importante per Petkovic ritrovare Mauri e Candreva due che hanno sempre avuto il fiuto del goal e magari anche qualche contributo dal reparto offensivo che, Klose a parte, non ha ancora trovato la via della rete.

Sembra impossibile che in un calcio offensivo come quello di Petkovic non si riesca ad esaltare un giocatore come Mauro Zarate. Uno in grado di trovare la superiorità numerica e che al primo anno a Roma aveva incantanto. Il segreto di questa Lazio finora è stato l’equilibrio e la sorprendente solidità difensiva. Serata del San Paolo a parte Marchetti ha incassato appena 3 goals. La cosa che deve fare riflettere è che la Lazio non ha mai potuto schierare la difesa titolare. Con il Milan invece con il rientro di Radu e forse di Diakite Petkovic potrà finalmente schierare il quartetto difensivo titolare e blindare la fascia sinistra, unico punto debole di questa squadre per ora.

La sfida contro il Milan ci dovrà dire se Petkovic ha trovato i giusti equilibri di questa Lazio anche contro le big, se il centrocampo così interscambiabile non perde di efficacia quando dall’altra parte trova un reparto di un certo livello. Da questo punto di vista importante è il recupero di Brocchi che forse non sarà pronto per il Milan ma ormai è da considerarsi nuovamente nel gruppo. Il test è alle porte, la Lazio di Petkovic questa volta supererà la prova?


Sabato arriva il Milan, Candreva non ha paura e avverte i rossoneri: "Partita difficile, ma noi siamo pronti"
Il centrocampista, reduce dall'impegno con la Nazionale, si proietta sul match contro il Milan e dichiara: "E' una sfida importante, sono una grande squadra. Ma siamo pronti".
18/ott/2012 23.31.00


Lazio-Milan si avvicina e Antonio Candreva, centrocampista biancoceleste, autore di un ottimo avvio di stagione che gli è fruttato anche il recento ritorno in Nazionale, è intervenuto davanti alle telecamere di 'Sky' per introdurre la sfida.

Candreva ammette l'importanza della gara, e spiega: "E' una sfida importante, anche perchè dopo aver affrontato il Milan giocheremo in Europa".

Quindi il centrocampista continua: "Loro sono una grande squadra, ma in Serie A tutte le partite sono difficili e vanno affrontate con lo stesso atteggiamento".

Infine Candreva si mostra ottimista, e assicura: "Con l'allenamento di stamattina abbiamo recuperato molto e sono rientrati tanti nazionali, siamo pronti per il Milan”.


Mauri si affida al calcio per dimenticare sospetti e malelingue: "Tutto procederà senza problemi, non vedo l'ora di giocare col Milan"
Il centrocampista biancoceleste sul proprio sito ufficiale: "Inizio di settimana abbastanza stancante ma vissuto in totale serenità e trasparenza"
18/ott/2012 20.15.00



Da diversi mesi ormai il calcio giocato rappresenta una vera e propria valvola di sfogo, un'ancora di salvezza per Stefano Mauri, vice-capitano della Lazio, coinvolto nell'inchiesta Scommessopoli e ascoltato martedì dagli inquirenti per dei movimenti sospetti su un conto svizzero.
Sul proprio sito ufficiale il giocatore ha espresso il suo stato d'animo: "Finalmente si torna a parlare di calcio e del big match all'Olimpico contro il Milan - le parole del giocatore brianzolo - Per quanto riguarda le mie vicende posso solo dire che sono convinto che tutto procederà senza problemi e che sono molto tranquillo".
 
"Dopo un inizio di settimana abbastanza stancante - conclude il centrocampista biancoceleste - ma vissuto in totale serenità e trasparenza, non vedo l'ora di scendere in campo sabato sera".



I cori razzisti degli ultras contro il Tottenham costano cari alla Lazio, arriva la multa dell'Uefa
La società biancoceleste dovrà sborsare 40000 euro per i cori razzisti intonati dagli ultras nel match di Europa League, giocato un mese fa, contro il Tottenham.
18/ott/2012 21.02.00



La tanto temuta mannaia dell'Uefa è arrivata. La Lazio infatti è stata condannata dal massimo organismo calcistico a livello europeo, a causa della condotta impropria tenuta dai suoi tifosi durante la partita della fase a gironi di UEFA Europa League, giocata a Londra giovedì 20 settembre tra il Tottenham  e i biancocelesti.

La società capitolina pagherà salato i comportamenti razzisti evidenziati dai propri supporters a 'White Hart Lane', quando gli ultras della Lazio intonarono cori di scherno verso gli avversari di colore in maglia Spurs.

Adesso la società biancoceleste avrà tre giorni di tempo, a partire dal momento in cui riceverà la motivazione scritta della sentenza Uefa, per presentare un eventuale ricorso.

Hernanes è in gran forma e punta a riprendersi il Brasile: "Mi mancava questa energia, devo tanto a Petkovic, credo di poter indossare la maglia della Nazionale"
Il brasiliano sarà il leader dei biancocelesti nel big match di sabato contro il Milan: "Noi favoriti? Questo non ci deve illudere, giochiamo sempre contro grandi giocatori".
18/ott/2012 18.59.00




A due giorni dall’importante sfida di campionato contro il Milan, il centrocampista e leader della Lazio, Hernanes, ha parlato ai microfoni di ‘Sky Sport’, spiegando di aver ritrovato la perfetta forma fisica.
“All’inizio facevo sempre fatica, – ha raccontato il brasiliano – perché fisicamente ho sofferto un po' nella mia carriera per riuscire a giocare e raggiungere dei risultati. Adesso invece mi trovo in una condizione fisica molto buona e questo mi aiuta tanto".

"Lo scorso anno, verso la fine della stagione, ero un pò demotivato e la prima cosa che serve per fare qualcosa di importante è la motivazione. – ha poi rivelato – Adesso ho recuperato questa voglia e Petkovic è stato importante in questo senso. Vuole vincere sempre, vuole fare sempre bene e questo aiuta tanto noi giocatori, tiene la squadra sempre motivata, è una mentalità importante per noi".

La Lazio occupa al momento la terza posizione in classifica, e arriva al big match contro il Milan con l’etichetta di favorita. “Questo non ci deve illudere – ha ammonito Hernanes – giochiamo sempre contro il Milan, e avremo di fronte grandi giocatori”.

Quando giocava nel San Paolo, Hernanes fu molto vicino alla maglia rossonero, ma poi non se ne fece nulla e arrivò alla Lazio. Ma il brasiliano nega tutto. “Si fanno tante chiacchiere – ha affermato – Con il Milan non ci siamo mai parlati, io sono felice qua e l’ho sempre detto, perché è vero. Sono molto contento di essere qui con la Lazio”.

Nonostante l’ottimo avvio di stagione, il ct del Brasile, Mano Menezes, sembra per ora snobbarlo. “Io sono tranquillo – ha assicurato Hernanes – e credo di poter essere un giocatore che può giocare con la maglia della Nazionale. L’allenatore mi conosce, devo solo continuare a fare il mio lavoro, e se continuo così, arriverà il momento”.



Offline lollapalooza

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5312
  • Karma: +202/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #2 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 09:10:01 »





SIMONE DI STEFANO
ROMA. Uno è la certezza, laltro la riscoperta:
Miroslav Klose e Anderson Hernanes . Cinque
gol il tedesco, 4 il Profeta: 9 reti che proiettano
la coppia laziale in testa ai tandem di Serie A. E
se Miro (ieri premiato negli studi di Lazio Style
Channel con il Cartellino Viola??) è un bomber
nato, laltro più arretra e più fa gol. Come loro
solo Hamisk e Cavani (anche loro 9 reti in
tutto), le due coppie più belle dItalia. «Può
essere, ma certi discorsi li lascio agli altri...».
Non si scuce
Hernanes, preferisce
continuare a perlustrare. È bastato che Petkovic lo
arretrasse a fare linterno, lui parte palla al piede e brucia.
«Sì, è per questo che sono tornato a segnare tanto». Se
continua così il suo record, 11 reti nel suo primo campionato
italiano, andrà presto in frantumi: «State vedendo il miglior
Hernanes - svela - lo scorso anno avevo perso motivazione,
ma ora con Petkovic le ho ritrovate. Lui vuole che giochiamo sempre per vincere, e
questo è uno stimolo in più. Mi sento bene fisicamente e sono convinto di battere il
mio record di gol».
IL PIU FORTE Nel gioco delle coppie, i confronti li lascia ad altri: «Chi è più forte tra
Cavani e Klose? Miro è un giocatore completo, sa realizzare gol in tante maniere, è
forte di testa e dentro larea. È anche tanto intelligente per giocare fuori dallarea, sa
fare gli assist e aiuta la squadra. E poi i numeri della sua carriera sono impressionanti.
Cavani è molto forte, ma deve segnare ancora tanto prima di arrivare a quello che ha
fatto Klose». Se poi gli chiedete il suo partner preferito, il brasiliano non ha dubbi,
soprattutto perché con il tedesco ha costruito un grande affiatamento: «Io e Miro
siamo i responsabili delle azioni dattacco e anche per questo presentiamo certi
numeri. E possiamo ancora migliorare il nostro feeling». Su di lui cè già il sigillo di
Petkovic («può raggiungere i più alti livelli»), il Profeta questo lo sa.
IL DIAVOLO Consolidata la passione di coppia, passiamo al tema biblico di domani
sera. Schiacciare il Diavolo in fondo alla classifica: «Per la prima volta - dice Hernanes
a Sky - siamo noi i favoriti, ma il Milan è sempre il Milan. Dovremo restare umili, sarà
importante il primo approccio al match». Di nuovo i rossoneri, che più volte si sono
messi sulle sue tracce in passato: «Solo chiacchiere - liquida il Prof - io sto benissimo
qui alla Lazio». Unico cruccio, la Seleçao: «Ma il ct mi conosce, se continuo così
arriverà il mio momento».


40.000 euro
Cori razzisti maxi multa
ROMA. La Lazio è stata condannata dalla Commissione Disciplinare e di Controllo
Uefa a pagare una multa di 40 mila euro per i cori razzisti dei suoi tifosi nella trasferta
di Europa League contro il Tottenham disputata giovedì 20 settembre allo stadio White
Heart Lane di Londra. Il club biancoceleste avrà tre giorni di tempo dalla ricezione
delle motivazioni scritte per presentare ricorso.



Offline lollapalooza

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5312
  • Karma: +202/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #3 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 09:13:09 »










VERSO LA SFIDA CON IL MILAN
GONZALEZ È IL GRANDE DUBBIO DI PETKOVIC Luruguaiano è
sbarcato ieri a Roma ma soltanto oggi potrà tornare ad allenarsi a
Formello
ROMA - Tutti disponibili e un dubbio grande così.
Si tratta di Alvaro Gonzalez. Luruguaiano, di
rientro da La Paz (Bolivia) via Montevideo, è
sbarcato ieri a Roma, ma è andato a casa a
riposarsi. Doveva smaltire il fuso orario. Soltanto
oggi tornerà a Formello e potrà essere
controllato da Petkovic. Un allenamento e poi
scatterà il ritiro nel centro sportivo biancoceleste.
Basterà una sola seduta di lavoro per vederlo
titolare domani sera con il Milan? Il tecnico di
Sarajevo spera di ritrovarlo in buone condizioni e
di poterlo impiegare. Luruguaiano ha giocato
novanta minuti a La
Paz ed era stato
impiegato dal ct
Tabarez per una
frazione di partita
anche venerdì scorso
con lArgentina. E
abituato a correre, ma
rientra dopo due
settimane di viaggi e di
spostamenti in
Sudamerica. Resta, però, un titolare a cui è
difficile rinunciare. Sono tutti disponibili, ma allo
stato attuale non cè unautentica soluzione
alternativa alluruguaiano. Brocchi torna dopo
mesi di lontananza dai campi, verrà convocato e
potrebbe anche essere utilizzato nel finale di
partita, ma non è logico immaginare che possa
essere impiegato dal primo minuto. Ci sarebbe
Onazi, ma Petkovic sta gestendo con prudenza
la crescita del nigeriano e dopo la prova di Londra non ha più giocato dal primo
minuto. Cana non viene ritenuto adeguato per il ruolo di mezzala e difficilmente il
tecnico ricorrerà alla soluzione dei quattro fantasisti con lingresso di Ederson accanto
a Hernanes, Mauri e Candreva. Il brasiliano, peraltro, ha recuperato, ma viene da una
contrattura che lo ha tenuto fermo una settimana. A logica lunica soluzione alternativa
allimpiego di Gonzalez potrebbe essere lingresso di Cavanda sulla linea difensiva con
Lulic avanzato a centrocampo, ma le indicazioni per adesso sono altre. Ieri mattina
Petkovic ha testato la linea difensiva titolare con il bosniaco a completare il reparto
formato da Konko, Biava e Dias. Per Ciani si prevede la panchina. Sono appena
rientrati nel gruppo Radu e Diakitè, ma difficilmente verranno convocati.
LISTA - Oggi Petkovic parlerà in conferenza stampa alle 14. Due ore più tardi scatterà
lallenamento di rifinitura. Sulla carta sono tutti disponibili e per la prima volta il tecnicodi Sarajevo avrà limbarazzo della scelta nel compilare la lista dei convocati. Persino la
panchina allungata del campionato questa volta potrebbe rivelarsi stretta. A
disposizione ci sono anche Stankevicius (ieri però non si è allenato a Formello dopo
limpegno con la nazionale lituana), Zauri e tutto il reparto attaccanti. Senza
considerare Carrizo, il terzo portiere.
MULTA - In serata è arrivata la sentenza della Disciplinare Uefa. Inflitta una multa di
40 mila euro alla Lazio a causa della condotta impropria (cori razzisti) dei suoi tifosi al
White Hart Lane in occasione della partita di Europa League con il Tottenham.

UN PERSONAL TRAINER E ZARATE CI RIPROVA Largentino
ora si allena anche da solo
di Fabrizio Patania
ROMA - Dopo lesclusione di Pescara, il silenzio.
E qualche allenamento in più. Cè una piccola
grande novità legata a Mauro Zarate, ma
soltanto il tempo stabilirà se diventerà
significativa o resterà un aspetto marginale. Un
personal trainer ha affiancato lattaccante
argentino, che ha chiesto e ottenuto dalla Lazio il
permesso per intensificare la preparazione
atletica in modo individuale a Formello. Sedute di
lavoro supplementari, doppi allenamenti come
succedeva ai tempi di Delio Rossi, nella sua
prima stagione laziale. Zarate ha reagito così agli
stimoli di Petkovic, che prima della sosta del
campionato lo aveva lasciato a casa, negandogli
anche la panchina in occasione della trasferta
allAdriatico. «Dipende solo da lui, spero di
ritrovarlo meglio più avanti» disse il tecnico di
Sarajevo, che già gli aveva concesso le
possibilità di giocare (dopo Klose è stato sinora
lattaccante con il minutaggio più elevato) e che
altre gliene offrirà, a condizione di vedere dei
progressi e un atteggiamento diverso, più calato
nella realtà.
SCOSSA - Le sue qualità tecniche non si discutono, ma in una Lazio così forte e
piena di campioni, non si può vivere di ricordi. Non conta il passato, servono le
prestazioni, bisogna dimostrare sul campo spirito di sacrificio e disponibilità ad
accettare il gioco proposto da Petkovic. Attaccare sì, ma anche partecipazione alla
fase difensiva. Conta la squadra, non i singoli. Nessuno può fare eccezione, neppure
Zarate che negli ultimi tre anni, cambiando molti allenatori, ha combinato pochissimo.
Deve riconquistare la fiducia di tutti, anche dei compagni, questo pensa Petkovic,
deciso ad allargare il più possibile la rosa dei titolari ed a concedere pari opportunità.
Nel rispetto delle regole e della meritocrazia, elemento indispensabile per mantenere
credibilità nei confronti del gruppo.
DISTENSIONE - Maurito ha chiesto il permesso per perfezionare e intensificare i suoi
allenamenti, come spesso aveva fatto in passato e come chiese anche a Reja, che
appena arrivato alla Lazio gli negò la preparazione individuale. Dopo un anno, nella
primavera del 2011, ottenne la possibilità di allenarsi da solo e nel finale di campionato
(chiuso con 9 gol allattivo) tornò protagonista. Cinque gol e diversi assist negli ultimi
tre mesi, solo il rigore fallito a Udine negò a Maurito e alla Lazio di finire al terzo posto
agganciando i preliminari Champions. Ora largentino ci riprova e questo può essere
considerato lultimo, disperato tentativo, di riprendersi la Lazio. Mercoledì ha svolto undoppio allenamento, la mattina da solo con il suo preparatore e di pomeriggio con la
squadra. Così aveva fatto anche nei giorni precedenti. Petkovic e Rongoni lo hanno
autorizzato, si sono confrontati con il collaboratore di Maurito, che sta solo cercando di
tornare al top della condizione.
CONVOCATO? - Da sempre, lesplosività nello scatto e la potenza di tiro sono state le
sue prerogative per fare la differenza. Si è allenato bene per tutta lestate, è chiaro che
una reazione dorgoglio dopo la prova deludente con il Genoa e lesclusione dalla lista
dei convocati per Pescara rappresentano degli elementi incoraggianti, a patto di
continuare a risalire la corrente, attendere la prossime occasioni e riuscire a sfruttarle
nel modo migliore, ovvero facendo riaffiorare le proprie qualità mettendole al servizio
della squadra. E un percorso lungo e che si svilupperà nelle prossime settimane.
Zarate dovrà portare pazienza e non mollare. Petkovic può contare sul gruppo
allargato, avrà a disposizione più di 23 giocatori per preparare la partita con il Milan.
Oggi largentino troverà posto nella lista dei convocati o resterà ancora fuori?

L E P R O S P E T T I V E
Sedici partite da qui a Natale per provare a convincere il tecnico
ROMA - Campionato, Europa League e Coppa
Italia: sedici partite da qui a Natale per provare a
riprendersi la Lazio. Quante volte riuscirà a
giocare Zarate? E quante possibilità ci sono che
non finisca di nuovo sul mercato a gennaio?
Oggi gli scenari sono aperti, anzi di più. Allo
stato attuale serve un vero e proprio ribaltone
allargentino per tornare in corsa e rimanere
agganciato alla squadra biancoceleste. E più
fuori che dentro al progetto. Tocca a lui risalire la
corrente, meritare e guadagnarsi le prossime
occasioni, riuscire a sfruttarle mettendo in
difficoltà Petkovic. Impresa dura, considerando
quanto sia forte la concorrenza. La Lazio gioca con una sola punta di ruolo, Klose è il
leader, il fuoriclasse indiscusso, Floccari ha scavalcato tutti
nelle gerarchie come vice del tedesco e cè anche da
considerare Ederson. Ha il gol facile, può essere impiegato
da seconda punta e non solo da centrocampista. La società
biancoceleste continua ad aspettare Kozak e Rocchi,
neppure un minuto in partite ufficiali, freme per entrare in
campo. Serve un capolavoro a Zarate per ritrovare spazio e
sovvertire le gerarchie.
DISTENSIONE - Le possibilità tecniche non gli mancano e Mauro sè messo in testa di
riuscirci. Almeno questa è una buona notizia. Tra Natale e Capodanno, si tireranno le
somme e si prenderà una decisione. Dopo il suo ritorno dal prestito allInter, tutti i nodi
affrontati in estate sono rimasti irrisolti. Ai rumours e alle ipotesi di costruire un nuovo
contratto, spalmando lingaggio, non cè mai stato seguito. E alla Lazio non sono
pervenute offerte accettabili per largentino, ritenuto un patrimonio da recuperare. Se
Zarate tornasse quello del primo anno, Lotito e il ds Tare sarebbero i primi ad essere
contenti. E Petkovic avrebbe una risorsa in più da sfruttare. Tutti discorsi già affrontati.
Oggi le chiacchiere, come ha fatto capire il tecnico di Sarajevo, stanno a zero. Bisogna
dimostrare sul campo e tocca a Zarate tirarsi fuori da uninvoluzione senza fine. Detto
questo, le tensioni del passato appartengono ai ricordi: Mauro e le persone che gli
sono vicino non hanno protestato per lesclusione, anche la società ha gestito
benissimo e difeso la scelta tecnica di Petkovic.
MERCATO - Il vero viaggio di scoperta, scriveva Proust, consiste nellavere nuovi
occhi e non nel cercare nuove terre. A gennaio si riaprirà il mercato e ripartirà la
giostra delle voci più o meno attendibili. Zarate deve ritrovare se stesso prima ancora
di una squadra e dovrebbe chiedersi perché, nel 2007, dopo aver vinto il Mondiale
Under 20 con lArgentina, a Buenos Aires era considerato più di Aguero. Dopo cinque
anni, lui è quasi sparito e il genero di Maradona ha fatto carriera, diventando uno dei
più grandi attaccanti del mondo. Dipende solo da Maurito far rifiorire il proprio talento:
a 25 anni può ancora farlo, a patto di ripartire da zero, con la stessa fame e lumiltà
dimostrata quando era arrivato alla Lazio dal Qatar. Nei giorni scorsi è rimbalzato dallaFrancia linteresse dellOlympique Marsiglia, chissà che non riemergano collegamenti
con Premier League (in passato era stato cercato dal Tottenham) o dalla Spagna. La
scorsa estate Mauro ha detto no al Galatasaray e ai sondaggi portati avanti da alcuni
club russi. Vorrebbe restare nel calcio che conta. Può farlo soltanto ritrovandosi sul
serio. Ci sono 16 partite da qui a Natale per provarci.



Offline lollapalooza

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5312
  • Karma: +202/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #4 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 09:17:38 »




BROCCHI: LAZIO, SONO PRONTO «Non ce la facevo più a fare lo
spettatore. Se Petkovic vuole, gioco tutta la partita»
Non vedo lora, nella mia carriera non ero mai stato fuori così
tanto. Per me sono gli ultimi anni e voglio godermeli fino in
fondo con questa squadra che ha tutto per poter disputare una
s t a g i o n e i m p o r t a n t e
Torno proprio contro il mio vecchio Milan. Non stanno in un bel
momento, ma mi aspetto una squadra tosta Vorrei che noi non ci
prefiggessimo obiettivi, dobbiamo fare bene sia in campionato
che in Europa League»
di Fabrizio Patania
ROMA - Questa volta torna sul serio, non come
a marzo, quando Reja e la Lazio gli chiesero un
sacrificio. Cristian Brocchi giocò novanta minuti a
Catania e altrettanti con il Cagliari dopo più di tre
mesi di stop e una microfrattura nascosta al
piede destro. Allinizio di aprile, ancora con la
Juve (sera fatto male nella sfida del girone
dandata allOlimpico), lultima apparizione
(appena undici minuti) e la resa. Un nuovo,
lunghissimo stop, da cui sta riemergendo
adesso. Servirebbe unaltra pagina per
raccontare il calvario e i sacrifici sopportati da
Cristian per guarire. A 36 anni e mezzo, la sua
vita calcistica sta per ricominciare. E il destino,
che non ha mai tradito, gli regalerà la sfida con il
suo vecchio Milan per ripartire. Diciassette anni
in rossonero, dal settore giovanile alla
Champions passando per lo scudetto e un
Mondiale per club. Oggi Petkovic lo convocherà.
Lesperienza e la saggezza tattica di Brocchi si
riveleranno ancora una risorsa preziosa per la Lazio. «Ormai è tanto che mi alleno e
che corro. Cerco di ritrovare i ritmi giusti e penso di essere arrivato al punto di sentirmi
pronto. Le gambe rispondono e sono contento. Stare fuori è stato difficile e lo è tuttora.
Vorrei essere al 100% già da ora» ha raccontato ieri a Lazio Style Radio.
CONDIZIONE - Si sente pronto, vicino al traguardo. «Dal punto di vista psicologico sto
bene perché vedo che si sta avvicinando il mio rientro. Quello che ancora mi manca è
il sorriso. Uno come me forse vuole anche troppo e io vorrei che il mio fisico potesse
darmi di più rispetto a quella che è la mia preparazione. Io voglio sempre di più ed è
quello che mi ha contraddistinto negli anni. Se il mio piede è guarito completamente?
Spero di sì». Non può essere al top, ma giocherebbe anche una partita intera. «Io
sono disponibile. Nel momento in cui dico di esserlo ci sono anche per 90 minuti. Non
può essere ancora così, ma sarà il mister a decidere se dovrò fare un minuto, 45 o 90.
Da questo momento mi sento pronto per affrontare qualsiasi cosa. Ho talmente tantavoglia di tornare in campo che non riesco a esprimerla. Non vedo l'ora e mi sembra
una cosa strana perché non ero mai stato fuori così tanto. Sono gli ultimi anni per me
e voglio godermeli fino in fondo».
SFIDA - Conosce bene il Milan. «Mi aspetto una partita difficile contro una squadra
che sa benissimo di non poter perdere. Perdere contro di noi significa allontanarsi in
modo forte dal vertice della classifica. Ha qualità importanti che derivano dalla società,
è sempre stato un po' lo zoccolo duro delle vittorie dei giocatori. Mi aspetto un Milan
tosto e voglioso di fare bene. Se noi dovessimo mettere in campo una grandissima
voglia e una grandissima attenzione, con le qualità che abbiamo possiamo dire la
nostra e vincere la partita. Sarà un Milan ferito, arrabbiato e orgoglioso». Brocchi non
ritiene che Allegri sia al capolinea. «Credo che non debba dimostrare niente. Ha fatto
molto bene, si è ritrovato in una situazione difficile e uno scotto iniziale lo devi pagare.
Sa benissimo cosa sta facendo, è supportato dalla società e non è sua la
responsabilità totale. La rosa con partenze importanti come quelle di Nesta, Thiago
Silva, Ibrahimovic, Gattuso, lo stesso Inzaghi che metteva pressione agli attaccanti
che giocavano. I tifosi devono avere la pazienza di capire che è un altro Milan».
Semplice individuare debolezze e forza dei rossoneri. Punto debole e di forza del
Milan? «Potrebbero essere in difficoltà se dovessimo andare in vantaggio. Sarebbe
difficile da gestire per loro. Quest'anno non vedo un singolo giocatore, vedo più un
collettivo. Sono per quelli che danno l'esempio e potrei nominare Ambrosini, uno che,
se gioca, in campo è un punto di riferimento».
PROSPETTIVE - Cristian ha fiducia nella Lazio. Vede lo spirito giusto, ma è meglio
non dichiarare i traguardi. «Vorrei che la Lazio non si prefiggesse obiettivi. L'obiettivo
di vincere ogni partita, di volersi migliorare partita dopo partita e ragionare sempre di
più con lo spirito di squadra». Petkovic sta dando la mentalità vincente. «E un po' di
anni che partiamo bene all'inizio. Mi stupisce più che altro la mentalità che mettiamo in
campo. I risultati possono arrivare in vari modi». Anche lEuropa League potrebbe
trasformarsi in un traguardo per la Lazio. «E un girone molto impegnativo. Ma mi piace
molto come la squadra sta affrontando le partite. Quest'anno la differenza rispetto
all'anno scorso sta anche nelle partite di Europa League. Abbiamo una rosa più larga,
ma lo spirito che va messo in tutte le competizioni è quello che è stato messo finora».
Anche Brocchi è convinto che prima o poi Zarate si ritroverà. «Ho un bellissimo
rapporto con Mauro e mi spiace quando qualcuno scrive che i senatori del gruppo ce
l'abbiano con lui. Io ho sempre avuto un bel rapporto e mi piacerebbe che potesse
esprimere qualcosa di più. Uno come me che al primo anno alla Lazio gli ha visto fare
cose importanti, non può non avere voglia di rivedere quel giocatore».

LASSO BRASILIANO E IL SUO MOMENTO MAGICO
LA NUOVA VITA DI HERNANES «Il tecnico ha dato un cambio di
mentalità prezioso per tutti»
ROMA - Se Klose è il leader della Lazio, Hernanes sta diventando luomo della
differenza a centrocampo, classe nel palleggio e colpi per risolvere o indirizzare le
partite. Lesplosione del Profeta, dopo due stagioni in altalena e ricche di sostituzioni, è
il reale valore aggiunto della squadra biancoceleste. E uno dei centrocampisti più forti
del campionato, la risposta ad Hamsik del Napoli. Può spostare gli equilibri e decidere.
Petkovic lha inquadrato e lanciato, il talento di Recife ora si diverte e gioca da
fuoriclasse. Si sente meglio. Così ha raccontato a Sky. Era finito nel vortice. Sè
rilanciato. «Fisicamente ho sofferto molto nella mia carriera per riuscire a raggiungere
risultati importanti. In questo momento mi trovo in unottima condizione fisica e questo
mi aiuta tanto. Ho la voglia e la determinazione che mi mancavano negli anni passati,
grazie a questa forza e a questenergia posso affermare di essere nel mio migliore
momento di forma. Sul finale della scorsa stagione cè stato un periodo durante il quale
ero un po demotivato e avevo perso gli stimoli giusti, un calciatore per riuscire ad
esprimersi al meglio deve essere sempre determinato».
MILAN - Unestate complicata, diverse prove, quel colloquio con Petkovic prima di
Ferragosto. Tutto è cambiato per Hernanes, che adesso ringrazia il tecnico di
Sarajevo. «E stato importante, è un allenatore che vuole sempre vincere e fare bene.
La squadra è motivata, per noi calciatori questo cambio di mentalità è stato molto
importante». Si prepara alla sfida con il Milan, spera di bissare il successo del febbraio
scorso. Un suo gol aprì la strada prima del raddoppio di Rocchi. «Da quando sono qui
in Italia non è mai successa una cosa simile, il Milan è sempre stato il grande favorito
nonostante giocassimo noi in casa. Non per questo dobbiamo illuderci, la squadra di
Allegri rimane una squadra temibile con in rosa tantissimi grandi giocatori». Vede una
partita equilibrata, spettacolare. «Non so quanto finirà e chi vincerà, sono sicuro però
che sarà una grande partita. Sarà molto importante lapproccio e come entreremo in
campo nei primi minuti di gara, se inizieremo bene allora ci saranno concrete
possibilità di portare a casa il risultato». Ha negato di essere stato in passato vicino al
club rossonero. Era uno dei giocatori preferiti di Leonardo. «Ci sono tante chiacchiere
in merito, ma io non ho mai parlato con il Milan. Sono molto felice di essere qui a
Roma e di essere arrivato alla Lazio».
BRASILE - Vincere domani sera significherebbe sognare. Hernanes ha deciso di
rinviare il volo. «E ancora presto per dire dove potremo arrivare a fine stagione, non
dobbiamo guardare troppo lontano ma pensare partita dopo partita. E continuerà a
lavorare per convincere il ct Menezes a riconvocarlo per il Brasile. Negli ultimi sei mesi
è sempre stato escluso. «Non so i motivi di queste decisioni, comunque sono
tranquillo perché credo di essere un calciatore in grado di giocare con la maglia del
Brasile. Il ct mi conosce molto bene, devo continuare a fare il mio lavoro come sto
facendo e se continuerò così arriverà anche il mio momento».

E F F E T T O O L I M P I C O
Biglietti Milan, si va verso i 40.000
ROMA - Si riempie lOlimpico, cresce lattesa, anche se le previsioni (ottimistiche) dei
giorni scorsi forse non si realizzeranno. Il conto è salito a 23.500 biglietti staccati in
prevendita a cui bisogna aggiungere 12.500 abbonamenti. Il totale fa circa 36 mila
spettatori a meno di quarantotto ore di distanza dalla partita con il Milan. Gli 8 mila
bambini che possiedono la tessera Cucciolone non hanno confermato in blocco il
diritto di prelazione per acquistare il biglietto ad un euro. Così ieri mattina (come ha
annunciato la società biancoceleste) si sono liberati dei posti in Curva Nord e nei
Distinti Nord. Si possono sfruttare queste ore per trovare ancora posto nei settori più
popolari al costo di 20 euro. La Lazio spera di riuscire a superare quota 50 mila
spettatori. La partita sarà preceduta dal Terzo Tempo organizzato nel pomeriggio dai
tifosi nella zona situata vicino alla Farnesina: un antipasto gustoso per avvicinarsi in
un clima di festa e di grande attesa alla partita. E aperta anche la Curva Sud. Sono
stati venduti circa 1300 biglietti per il settore ospiti (Distinti Sud) riservato ai tifosi del
Milan. Per la trasferta di Europa League ad Atene, dove la Lazio sarà impegnata
giovedì prossimo, a ieri sono stati venduti 80 biglietti. Lunedì, invece, scatterà la
prevendita dei biglietti per Lazio-Torino, turno infrasettimanale di mercoledì 31 ottobre.







KLOSE, UN PREMIO ALLA LEALTÀ Il tedesco esempio di fair
play: ieri ha ricevuto il cartellino viola
di Fabrizio Patania
ROMA - Non succede spesso, anzi quasi mai,
che venga restituito un gol. Non lo hanno fatto
neppure i grandi come Henry e Maradona,
passati alla storia anche per aver rapinato
prodezze in partite che contavano. E non sera
mai vista una società italiana che entra nella
sede di un altro club di serie A per premiare un
giocatore. E accaduto ieri a Formello. La
Fiorentina ospite della Lazio per celebrare il
gesto nobile di Miroslav Klose, campione di fair
play, fuoriclasse senza tempo. Il centravanti, già
applaudito dalla Merkel e insignito con una
medaglia doro dalla Federcalcio tedesca martedì
sera a Berlino, ieri è
stato premiato con il
Cartellino Viola??,
riconoscimento istituito
dal patron Diego Della
Valle, alla fine
dellallenamento.
Ancora negli occhi le
immagini e il significato
profondo di
unammissione sincera: al San Paolo di Napoli, lo
scorso 26 settembre, segnò con un colpo di
mano, subito confessato allarbitro Banti. Quel
gesto ha fatto il giro del mondo, è diventato una
lezione per il calcio italiano sconquassato dagli
scandali e dalle scommesse, e acquisisce
ancora maggior spessore pensando che tra soli
dieci giorni, salvo imprevisti o squalifiche (domani sera con il Milan giocherà in diffida),
Klose si presenterà da avversario allo stadio Franchi per sfidare la Fiorentina.
ESEMPIO - Una cerimonia di premiazione breve, ma efficace, avvenuta in tarda
mattinata negli studi televisivi di Lazio Style Channel con il direttore Stefano De
Martino a fare gli onori di casa. La delegazione viola formata da un rappresentante
dello sponsor Mazda e da Gianfranco Teotino, responsabile della comunicazione della
Fiorentina. Miroslav Klose, con la semplicità e lumiltà dei campioni, è tornato a
raccontare cosa è successo dopo tre minuti di quel Napoli-Lazio che verrà ricordata
soprattutto per il suo gesto. «Non ho detto subito che era mano, perché non c'era
spazio, e c'erano tanti giocatori intorno, e l'arbitro non è venuto subito da me. Per me,
però, è stato un gesto normale quando Banti si è avvicinato. Tanti bambini guardano il
calcio e questo è importante anche per loro» .
Lanno scorso Klose al Franchi venne fischiato dai tifosi viola, che ancora non gli
perdonano quel gol segnato in fuorigioco (febbraio 2010) che consentì al Bayern Monaco di vincere 2-0 e di eliminare la Fiorentina negli ottavi di finale di Champions
League. Errore e svista dellarbitro Ovrebo, non certo colpa sua. Un episodio che non
ha impedito alla giuria di assegnargli il premio che ogni mese premia i gesti nobili del
calcio. Teotino, scherzando, ha ricordato quella partita e prima di consegnargli il
Cartellino Viola?? per il fair play, ha sventolato a Klose un cartellino rosso da parte dei
tifosi fiorentini. Miroslav ha sorriso. «Per me era difficile in quel caso, io ho guardato
solo gli arbitri e ho pensato che il gol fosse regolare, poi l'ho rivisto in tv ed era
sicuramente fuorigioco», ha ammesso Klose. « Peccato per due anni fa e poi era
colpa dellarbitro, ma complimenti per adesso» , ha riconosciuto Teotino.
Appuntamento a Firenze per domenica prossima. E sarà di sicuro una grande partita.

Tra Lotito e Alemanno incontro: cè lo stadio al centro della
questione
di Fabrizio Pastore
ROMA - Stadio aperto. Nel senso che la questione del nuovo impianto della Lazio è
ancora tutta da definire. La famosa (o famigerata, a seconda dei punti di vista) legge
ad hoc ristagna in Parlamento. E le dichiarazioni rilasciate ieri a Radiosei??
dallesponente del Pd Della Seta, che ha espresso lintenzione del suo partito di non
votare la normativa, non lasciano presagire uno sviluppo veloce della questione.
LOTITO - Il presidente della Lazio Lotito però lo stadio vuole
realizzarlo. Come ha ribadito ieri, al termine di un colloquio
con il sindaco Alemanno in Campidoglio: «Ora si tratta - ha
spiegato - di un problema di volontà. Abbiamo uno strumento
che è l'accordo di programma. Uno stadio lo potremmo avere
in 5-6 anni perchè lo deve approvare il Consiglio comunale.
Ma io aspetto ancora le legge che in 180 giorni ti permette di
avere la concessione. Io voglio un impianto polifunzionale,
aperto ventiquattro ore, dove i bisogni delle persone
vengano soddisfatti quotidianamente» . In merito alla possibilità che il club rilevi il
Flaminio, Lotito è stato categorico: «Con il Flaminio che ci fai? Se volete che la Lazio
dopo 1-2 anni chiuda allora questa è la soluzione» . Dal canto suo, Alemanno ha
continuato a mostrare apertura verso i progetti dei due club capitolini, a prescindere
dalliter legislativo: «Noi siamo disponibili, abbiamo accompagnato tutta listruttoria e
sollecitato. Ora sta alle squadre: devono dirci quale area hanno scelto e presentarci un
progetto per concludere la questione, anche perché è un'iniziativa privata, così come
privati sono i fondi. Attendo da un momento allaltro una risposta per poter dare il più
presto possibile un annuncio» .
CANDREVA - Poco prima dellarrivo di Lotito, in Campidoglio ha parlato anche
Candreva, a margine della presentazione dellevento Spqr Sport Day??, del quale è
stato testimonial deccezione con la.d. della Roma Claudio Fenucci e il capitano della
Virtus Luigi Datome. Il centrocampista, dopo gli impegni con la maglia della Nazionale,
è chiamato alla conferma nel big match di domani contro il Milan: «Non è vero che ci
esaltiamo solo contro le cosiddette medio piccole - ha assicurato - , mostreremo lo
stesso atteggiamento propositivo anche nella sfida con i rossoneri. Dopo la partita di
sabato ci aspetta unaltra importante prova in Europa e vogliamo confermarci su
entrambi i fronti» .




Offline lollapalooza

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5312
  • Karma: +202/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #5 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 09:19:59 »








Offline lollapalooza

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5312
  • Karma: +202/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #6 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 10:31:33 »































Offline DinoRaggio

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 15873
  • Karma: +361/-5
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #7 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 10:33:39 »
Grazie lolla :)

Rubo il titolo del topic ed anticipo indegnamente l'utilissimo lavoro di lollapalooza per denunciare il CdS di oggi
In prima pagina titolone sull'utilizzo o meno di capitancornuto... e si legge in prima DA PAGINA 2 A PAGINA 7
poco sopra c'è il titolone sulla Lazio, o meglio su Zarate, che avrebbe arruolato un personal trainer, ma corre il rischio di essere ceduto... (vediamo poi di chi è maggiore il rischio... tra i tre contendenti) e si legge DA PAGINA 8 A PAGINA 10

prima di una partita come quella di domani, con 50.000 spettatori....  :o
veramente scandaloso


Tifo + Marketing = Coriere
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline lollapalooza

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5312
  • Karma: +202/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #8 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 10:50:20 »










Offline BobLovati

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 20669
  • Karma: +441/-147
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #9 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 11:09:11 »
domandina stupida stupida ( ognuno fa quel che sa e che può  :(  ):

ma se la Lazio è KlosErnanes dipendente per i loro 9 gol ( 4º attacco del campionato ), perchè il Napul´è non è CavaniPandev dipendente, visto che anch´essi hanno fatto 9 gol ( 2º attacco del campionato ) ??
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline surg

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3687
  • Karma: +32/-0
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #10 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 11:21:07 »
Grazie Lolla

Offline lollapalooza

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5312
  • Karma: +202/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #11 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 11:52:00 »








Offline ammiraglio

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 11829
  • Karma: +336/-52
  • devo inserire un testo personale?
    • Mostra profilo
Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #12 : Venerdì 19 Ottobre 2012, 14:39:57 »
grazie lolla.
volevo fare i complimenti alla fiorentina, ospite della lazio, per la consegna del cartellino viola al bomber.
bella iniziativa, efficace e simpatica.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

paoletto

Re:Rassegna Stampa 19/10/2012
« Risposta #13 : Sabato 20 Ottobre 2012, 09:21:00 »
"Non vero che ho concesso a Zarate un preparatore personale, il nostro lavoro è uno solo, poi qualcuno può fare un lavoro suppletivo in più. Io non ho mai parlato con un preparatore di Zarate"
 8)
quindi ieri il CorSport oltre che in prima pagina ha segnalato che le prime 5 pagine erano dedicate alla reoma ed le seconde due alla Lazio, c'ha regalato questa bella ca22ata

ottimo mi fa piacere

un grande lavoro questa nuova linea

pensavo fosse difficile fare peggio di Vocalelli... ed invece