Autore Topic: Rassegna Stampa 18/10/2012  (Letto 656 volte)

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Rassegna Stampa 18/10/2012
« : Giovedì 18 Ottobre 2012, 09:28:29 »




La Lazio pensa in grande, Petkovic mantiene però la calma: "Scudetto? Presto per parlarne ora. A Natale sarà tutto più chiaro"
"6-7 squadre sono in lizza - dice il tecnico bosniaco - ma solo tra un paio di mesi sapremo dove potremo arrivare. Zarate? Deve farmi vedere sul campo le sue qualità".
18/ott/2012 08.28.00



A Roma passa lo straniero. Zdenek Zeman in giallorosso, Vladimir Petkovic in biancoceleste, a guidare una Lazio che pensa in grande. Sognare non costa nulla, e il livellamento verso il basso della serie A permette a molti di farlo. Ma il tecnico bosniaco, per ora, al sogno proibito di chiunque, ovvero lo scudetto, non pensa.

   
"Credo che sei o sette squadre abbiano le carte in regola per contenderselo - afferma Petkovic in un'intervista esclusiva rilasciata alla 'Gazzetta dello Sport' - Ma è troppo presto parlarne, è un traguardo troppo lontano. Se c'è anche la Lazio? A Natale sapremo dove potrà arrivare la mia squadra in campionato".

A proposito di sogni: sabato sera c'è il big match col Milan. Favorita? "Considero sempre favorita la mia squadra. Ma in realtà dei rossoneri abbiamo in più soltanto i punti, anche se i loro infortuni ci favoriscono. La mia Lazio deve migliorare, imparando a reagire nei momenti difficili e tenendo un livello di gioco alto per tutta la partita".

Impossibile non parlare di Zarate, col quale sembra esserci un rapporto di amore-odio. "Io sto aspettando che Mauro mi faccia vedere in campo il suo valore - afferma deciso Petkovic - Il resto sono chiacchiere. Mi ricordo il suo primo anno alla Lazio, ma il passato non conta più. Deve riconquistarsi la fiducia dei compagni".

Sugli altri giocatori, invece, solo parole al miele. "Hernanes è tornato in grande forma, prima aveva perso fiducia. Per noi è importante come Klose, che sta rispondendo alle critiche che gli rivolgono. Ledesma? Vorrei che la mia squadra avesse tutti play come lo è lui. Mentre mi piacerebbe rivedere l'Ederson di Nizza, un giocatore a tutto campo".

Infine, una parola sul derby di Roma. "La partite più importante è sempre quella successiva - continua Petkovic - anche se mi rendo conto che questa non può essere considerata come le altre. Con loro non cambierei nessun giocatore. De Rossi? Non lo alleno, quindi non posso dare giudizi. Se il mio calcio ricorda quello di Zeman? Sì, ma io curo anche la fase difensiva..."


Il Milan è alle porte, Lotito carica la Lazio: "Grandissimo avversario, ma voglio che la squadra disputi una grande gara"
Il patron si aspetta una prova d'orgoglio dei biancocelesti e 'se la prende' con gli impegni delle Nazionali: "Quando i giocatori rientrano il giovedì diventa complicato".
17/ott/2012 21.44.00




C'è grande attesa sulla sponda biancoceleste della Capitale per l'arrivo del Milan. Sabato sera, il match che opporrà la Lazio ai rossoneri dirà molto sulle ambizioni della squadra di Petkovic in questa stagione. Per questo, Claudio Lotito prova a 'suonare' la carica.

"Dobbiamo essere convinti dei nostri mezzi, ma dobbiamo sapere che incontriamo un grandissimo avversario. Dobbiamo evitare di avere cali di concentrazione - ha affermato il patron a 'Lazio Style Radio' - Ogni partita è una storia a sé, questa sarà una partita difficilissima".

Nonostante la crisi, Lotito non si fida della compagine di Allegri: "Spero che la squadra mantenga lo stesso profilo avuto con il Pescara: uno spirito coeso, determinato, volitivo, cinico. I risultati si ottengono solo attraverso l'umiltà, lo spirito di sacrificio, il merito e il rispetto dell'avversario. Dobbiamo far sì che questa squadra disputi una grande gara, sul livello delle partite precedenti", ha evidenziato il presidente.

Il proprietario della Lazio, poi, 'se la prende' con gli impegni delle Nazionali: "Abbiamo avuto tantissimi giocatori impegnati, quindi mantenere un grado di concentrazione non è una cosa semplice e quindi momento potrebbe essere negativo, perché giocare sabato, quando i giocatori rientrano il giovedì, diventa complicato a livello fisico e di concentrazione".

Ma Lotito è ottimista anche per l'eventuale impiego di chi ha fin qui giocato meno: "Abbiamo allestito una squadra che in passato è stata definita 'extralarge'. Oggi, in relazione ai molteplici impegni che abbiamo, la gente capisce che questa è una squadra che necessita di questi ricambi. Con Petkovic sono tutti titolari, i giocatori che sono adesso in panchina e in tribuna devono farsi trovare pronti: nel momento in cui arriva il loro turno, devono dimostrare tutto il loro valore, con l'intenzione di ribaltare ogni gerarchia".


Chinaglia e Maestrelli per sempre insieme: la salma del bomber sarà traslata nella tomba di famiglia dell'ex allenatore della Lazio
I tifosi potranno così rivolgere una preghiera, nel cimitero romano di Prima porta, a due dei grandi protagonisti del primo Scudetto biancoceleste datato 1973-74.
17/ott/2012 19.31.00





Due componenti della Lazio campione d’Italia del 1974 staranno insieme per sempre. E non due qualunque, ma bensì il tecnico di quella squadra, il ‘Maestro’ Tommaso Maestrelli, e il suo bomber, Giorgio Chinaglia, scomparso prematuramente, lo scorso 1° aprile, all’età di 65 anni.

La salma dell’ex attaccante sarà infatti traslata da Naples, località in cui si trova attualmente in Florida, Stati Uniti, nella tomba di famiglia dell’ex allenatore biancoceleste, nel cimitero romano di Prima porta.

Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, ha espresso la sua soddisfazione per la notizia. “Mi fa piacere pensare – ha detto a ‘Lalaziosiamonoi.it’ – che un tifoso possa recarsi a fare una preghiera per Giorgio e, insieme, per mio padre”.

“L’idea si è concretizzata in breve tempo. – ha poi spiegato – Tutte le pratiche burocratiche sono state svolte da altre persone, io ho solo dato la disponibilità della cappella. La sepoltura avverrà entro i primi dieci giorni di novembre. A Roma verrà Connie (la prima moglie del calciatore, ndr) con i figli”.

Tra pochi giorni, quindi, i tifosi della Lazio potranno rendere omaggio nello stesso luogo ai due indimenticati protagonisti del primo Scudetto biancoceleste.



Fra la Lazio e Huntelaar spunta il primo ostacolo: l'Atletico Madrid vede nell'olandese il successore di Falcão
I biancocelesti non sarebbero nemmeno troppo convinti dell'operazione per il rischio di troppi concorrenti e per l'ingaggio troppo elevato richiesto (fra i 5 e i 6 milioni).
17/ott/2012 15.32.00



Avversario in vista per la Lazio nella corsa a Klaas Jan Huntelaar. L’attaccante dello Schalke 04, infatti, che andrà in scadenza di contratto, secondo quanto riportato da ‘Sky Sport’, sarebbe nel mirino anche degli spagnoli dell’Atletico Madrid.

I biancocelesti, peraltro, non sarebbero pienamente convinti della convenienza nel puntare sull’olandese. In primo luogo perché la richiesta di ingaggio da parte dello staff del giocatore (tra i 5 e i 6 milioni), in secondo proprio per l’agguerrita concorrenza.

I Colchoneros avrebbero infatti individuato in Huntelaar il successore ideale di Falcão, destinato a partire in estate in direzione Inghilterra (City o Chelsea).


Klose conquista anche la Fiorentina: premiato con il 'Cartellino Viola' per il mese di settembre
La società viola ha premiato l'attaccante della Lazio con il 'Cartellino Viola' per il gesto di Napoli-Lazio (3-0), nella quale ha confessato di aver segnato un goal con la mano.
17/ott/2012 17.53.00



Mirolsav Klose continua a collezionare premi e riconoscimenti. L'attaccante della Lazio è stato premiato per la seconda volta in poche ore, dopo il riconoscimento ricevuto ieri a Berlino. Questa volta è stata la Fiorentina ad elogiare il tedesco.
La società viola ha reso noto che il 'Cartellino Viola' per il mese di settembre è stato assegnato dalla giuria al centravanti biancoceleste. Il giocatore è stato premiato per il fairplay tenuto in occasione di Napoli-Lazio (3-0), nella quale ha confessato all'arbitro di aver segnato una rete con un colpo di mano, non visto dagli arbitri.

Curioso che sia proprio la Fiorentina a premiare Klose, dopo che lo stesso tedesco aveva eliminato i viola in Champions League con l'ormai famoso goal in fuorigioco, quando indossava la maglia del Bayern Monaco. Evidentemente la sportività della società toscana va oltre a tutto...


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Re:Rassegna Stampa 18/10/2012
« Risposta #1 : Giovedì 18 Ottobre 2012, 09:32:30 »






sabato i biancocelesti ospitano il milan
Lazio, via al tour de force
SIMONE DI STEFANO
ROMA. Sette partite in 17 giorni, Lazio-Milan
inaugura il tour de force della Lazio che fino
all11 novembre, tra campionato e Europa
League, giocherà sempre due gare a
settimana. Da ieri Petkovic è tornato a contare
sui nazionali, anche per loro dovrà dosare le
forse ma per il ricambio se ne parlerà da lunedì.
Sabato contro il Milan il tecnico di Sarajevo
vuole vincere,
dimostrando a tutti
che la sua Lazio sa
correre anche con le
grandi. Quindi largo ai
migliori, senza troppi calcoli. Lunico ballottaggio potrebbe
riguardare Mauri e Ederson . Il vice-capitano biancoceleste
ha saltato due allenamenti a causa dellinterrogatorio in
Svizzera, mentre il brasiliano è in rampa di lancio e ha
ripreso a correre. Petkovic potrebbe schierarlo di nuovo
interno con Hernanes , alzando Lulic a centrocampo e schierando ancora Cavanda
terzino.
FAIR-KLOSE In attacco ci sarà sempre lui, Miro Klose , che tra un gol e laltro (gli
ultimi due alla Svezia lo portano a un gol da Muller nella classifica dei bomber di
sempre della Germania), continua a ricevere premi fair-play per il gol di mano
segnalato allarbitro in Napoli-Lazio. Oggi riceverà una delegazione che gli consegnerà
il premio Cartellino Viola??: «Un gesto che merita un riconoscimento come atto di
fair-play significativo», recita la motivazione, nonostante i tifosi viola ricordino ancora il
gol in fuorigioco segnato quando Klose era al Bayern che costò alla Fiorentina luscita
dagli ottavi di Champions 2009/10. E intanto arrivato il via libera per il trasporto in Italia
della salma di Giorgio Chinaglia : verrà sepolto nella cappella di Prima Porta a Roma,
dove riposa già il suo vecchio allenatore Tommaso Maestrelli : «Mi fa piacere - ha
detto il figlio di Maestrelli, Massimo - pensare che un tifoso possa recarsi a fare una
preghiera insieme per Giorgio e per papà».



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Re:Rassegna Stampa 18/10/2012
« Risposta #2 : Giovedì 18 Ottobre 2012, 09:41:24 »








EUFORIA BIANCOCELESTE
Hu n t e l a a r l i d e a è g i u s t a
Lotito non nega linteresse: «Quelli forti ci piacciono...»
«Diakitè? Pronti a riabbracciarlo, ma alle nostre regole»
di Simone Di Segni
ROMA - Cavalca le ambizioni, non mitiga le
indiscrezioni. Presidente Lotito, è vero che fa la
corte a Huntelaar? «La Lazio prende
informazioni su tutti i giocatori forti, su quelli che
rispondono ai nostri requisiti». Se la domanda
viene formulata quattro volte e il patron non
pronuncia una sola parola di smentita,
evidentemente laccostamento con lolandese non
gli dispiace. Lotito declina le regole per diventare
biancoceleste e sventola loperazione Klose. Potenzialità, moralità, compatibilità
economica: sono i comandamenti dettati dal proprietario. «Cè stato un periodo in cui i
giocatori scappavano da questa società. E ce nè un altro in cui gente come Klose
sposa la nostra causa». Chiamata velata, ma neanche troppo, allattaccante dello
Schalke 04: su Huntelaar - che è in scadenza di contratto - si sta muovendo mezza
Europa, la Lazio può giocarsi le sue carte proponendo al Cacciatore un contratto
lungo, costellato di bonus. Linsidia numero uno si chiama Atletico Madrid: gli spagnoli
finiranno per perdere Falcao, lOrange è uno dei papabili sostituti.
DIAKITE - Lotito di fronte alle rivali - nel novero anche Chelsea e Zenit - non si
scompone, evita promesse, ma ha lo sguardo vispo mentre il nome di Huntelaar gli
viene riproposto. Continua a fare appello alle sue certezze anche quando affronta un
altro tema caldo: martedì il procuratore di Diakitè si è detto fiducioso sulla possibilità di
un punto dincontro per il rinnovo, il presidente cita la «parabola del figliol prodigo» per
non inasprire il clima, ma giura che non si piegherà, se il francese non cambierà
atteggiamento. «Quello assunto da Diakitè è sbagliato, noi gli abbiamo dato molto, sia
in termini di crescita professionale che di dimostrazioni daffetto e sostegno. Quando
era alle prese con un brutto infortunio io stesso gli sono stato vicino, abbiamo creduto
in lui anche quando alcuni allenatori non lo vedevano». Lotito lo prenderebbe come un
tradimento, si aspetta che il ragazzo faccia retromarcia, accetti il contratto da circa 750
mila euro che gli ha proposto: «In estate ha rifiutato tante destinazioni, erano arrivate
richieste dalla Francia, dallInghilterra, dalla Russia, dal Genoa e dallla Fiorentina. A
quanto ne so io Juve, Inter e Milan non sono interessate, lui deve riflettere e non fare
come quel figlio che rinnega il genitore. Speriamo che sia stato solo un momento di
sbandamento, noi siamo pronti ad abbracciarlo, ma sempre nel rispetto delle regole.
Quelle le fa il club, nessun altro. O si adegua oppure...».
SUPERSFIDA - Rivendica le sue mosse, Lotito, e mentre la sponda del Tevere che
tifa Lazio si avvicina con lentusiasmo alle stelle alla sfida contro il Milan allOlimpico, il
presidente prova a tenere i piedi per terra: «Sabato mi aspetto di vedere una finale, mi
basterebbe vedere la Lazio di Pescara. Il fatto che la classifica ci dia favoriti non mi
sorprende, semmai mi preoccupa. Il Milan non va temuto solo perché è ferito, noi
dobbiamo restare umili di fronte a qualunque avversario, figuriamoci contro un
avversario così forte. Per il terzo posto non firmo, ma non è supponenza, voglio che laLazio arrivi dove merita». Spunta un sassolino, ha il nome di Candreva, Lotito lo lancia
dalla scarpa: «Quando è arrivato mi accusavano di aver preso uno che tifava per
unaltra squadra e che non era allaltezza...».


VERSO LA SFIDA DI SABATO Petkovic riavrà solo oggi Lulic e
Gonzalez Cresce lattesa: già sicuri 33.000 spettatori
di Fabrizio Patania
ROMA - Sale la febbre per Lazio-Milan, si accorciano i tempi per garantirsi un posto
allOlimpico. Ventunomila biglietti staccati in prevendita, ecco lultimo aggiornamento
fornito dalla società biancoceleste, a cui bisogna aggiungere 12 mila abbonamenti. Ieri
sera alle 18,30 scadeva il diritto di prelazione concesso ai bambini che possiedono la
tessera Cucciolone (sono circa 8 mila) e hanno la possibilità di acquistare il biglietto ad
un euro. Oggi si saprà quanti hanno sfruttato la prelazione e
quanti posti invece torneranno in circolo, magari riaprendo la
possibilità di trovare collocazione in Curva Nord o nei Distinti
Nord-Est e Nord-Ovest, i settori al momento esauriti. Vista
limportanza della partita e lannunciato pienone, la Lazio ha
deciso di aprire anche la Curva Sud. Dei 21 mila biglietti
venduti, circa 1300 sono quelli destinati ai tifosi del Milan, di
solito numerosi allo stadio Olimpico. In 33 mila si sono già
assicurati un posto a sedere per lanticipo di sabato sera. La società biancoceleste
spera di superare quota 50 mila spettatori.
GONZALEZ - Dalla biglietteria al campo. Ieri alle 16 la Lazio si è ritrovata a Formello.
Solo massaggi e un allenamento leggero per Cana e Klose, appena rientrati. Il
tedesco e lalbanese hanno lavorato a parte. Lazzurro Candreva, invece, è riuscito ad
allenarsi con il gruppo. Lulic e Stankevicius sono rientrati soltanto in serata a Roma e
si presenteranno questa mattina a Formello (ore 10) per la ripresa degli allenamenti.
Seduta mattutina perché Petkovic potrebbe aver previsto una doppia seduta di lavoro.
Oggi tornerà a Roma luruguaiano Gonzalez, impegnato martedì sera a La Paz in
Bolivia con la Celeste. Questo è anche lunico dubbio del tecnico di Sarajevo. Si
giocherà in anticipo con il Milan, ci sarà un giorno in meno per preparare la partita e
permettere ai nazionali di recuperare le fatiche. Radu lavora nel gruppo da lunedì,
continuano i progressi di Brocchi. Lex milanista, dopo tanti mesi, viaggia verso la
prima convocazione e troverà posto in panchina. Ederson sta bene, ma viene da un
lieve infortunio muscolare e non cè lintenzione di giocare con quattro fantasisti (gli altri
tre sono Hernanes, Candreva e Mauri, ieri di nuovo a Formello) a ridosso di Klose.
Petkovic rifletterà sino allultimo sullimpiego di Gonzalez: qualora decidesse di lasciare
luruguaiano in panchina, toccherebbe a Cavanda nel ruolo di terzino con
lavanzamento di Lulic a mezzala sinistra.



Ed e r s o n : «La La z i o è a l t o p »
Il brasiliano avvisa il Milan: «Gara importantissima, noi siamo
carichi Questa gente ci dà entusiasmo»
Ieri a Talenti è nato un nuovo Lazio Style??
di Simone Di Segni
ROMA - Una marea biancoceleste assedia il
Lazio Style di Piazza Talenti: non è una
minaccia, è una dimostrazione damore. Sabato
cè il Milan, lentusiasmo è alle stelle: la passione
non ha età, nonni, papà e bambini (tanti)
sventolano la fede in occasione
dellinaugurazione del nuovo negozio. Oltre mille
e cinquecento tifosi aspettano Hernanes ed
Ederson, sono le star di un pomeriggio di
emozioni, assorbono le aspettative della gente,
con Klose vengono incaricati di stendere il Milan.
«Sabato decide il Profeta». «No, regna Miro».
Punti di vista strillati tra la folla. Convergono:
«Vince la Lazio».
SONO LORO - Scatta tre volte un falso allarme,
le braccia si allungano per catturare un
autografo, per stringere le mani: «Eccoli, sono
arrivati». E uno scherzo da ragazzi, ma anche
potenza dellimmaginazione. Stimolano la
fantasia, i due brasiliani. E quando spuntano sul
serio, leuforia tocca un picco. Hernanes non
volta le spalle ad un solo sorriso, consuma le
mani per firmare cartoline e foto. E una serata
speciale, è uno slancio verso il match
dellOlimpico: i giocatori annuiscono ad ogni
promessa che la gente implora, si offrono in
posa di fronte ai flash. Brillano le ambizioni del
popolo laziale, luccicano gli occhi dei loro
beniamini. Le transenne fanno in modo che
lallegria non si trasformi in ressa sullingresso
dello store, i canti le scavalcano, il popolo
biancoceleste mira orizzonti lontani.
CARICHI - Ederson sprigiona allegria, cavalca leccitazione. «La presenza di tanti tifosi
non è una sorpresa, me li aspettavo, ho capito da tempo quanto i laziali siano attaccati
alla squadra». Lazio-Milan è anche una sfida del destino, lex Lione è stato accostato
più volte ai rossoneri, mentre i tentativi di Galliani e Braida di portare Hernanes a
Milanello sono perfino testimoniati da viaggi e incontri in Brasile. Ederson non si lascia
ingannare dalle difficoltà degli uomini di Allegri, ne riconosce i valori, ma avvisa che il
gruppo di Petkovic è «carichissimo per questa importantissima partita contro una
grande squadra. Il Milan ha tantissimi giocatori forti, soprattutto in attacco».FUORI DAI DENTI - Alla festa partecipa Claudio Lotito, ruba la scena anticipando i
suoi uomini di qualche minuto, cattura le attenzioni dei tifosi, parte anche qualche coro
di dissenso. Il presidente spezza limbarazzo che si crea con le parole poco affettuose
che gli vengono rivolte, affronta spontaneamente largomento, non pare scosso,
guarda oltre: «E una contestazione che non sarebbe dovuta esistere, la società si sta
impegnando con tante iniziative, il gruppo è competitivo e ha bisogno di serenità.
Certe manifestazioni andrebbero emarginate».

FRA SETTE GIORNI IN EUROPA LEAGUE La sfida col
Panathinaikos ad alto rischio?? Ecco le avvertenze per chi andrà ad
Atene
ROMA - Le tensioni sociali della Grecia trasformano Panathinaikos-Lazio in una partita
a rischio. Una settimana fa la visita della Merkel, cancelliera tedesca, aveva provocato
la rivolta di Atene nelle piazze. Si lotta per la sopravvivenza nellUnione Europea e per
allontanare lo spettro del fallimento statale. Così anche il prossimo appuntamento di
Europa League potrebbe nascondere pericoli per lordine
pubblico. Ieri la società biancoceleste, allertata dal
Panathinaikos, ha diffuso un comunicato attraverso il proprio
sito internet per avvertire i tifosi intenzionati ad affrontare la
trasferta. Si giocherà giovedì (ore 19) allo stadio olimpico
intitolato a Spiros Louis. Non saranno in duemila, come era
successo a Londra per il debutto nel girone, ma ci sono dei
charter organizzati e diversi tifosi si muoveranno. «Le
Autorità elleniche hanno classificato la gara Panathinaikos-Lazio del prossimo 25
ottobre come match ad alto rischio?? - si legge nel comunicato - A tal proposito sono
state adottate le seguenti misure di sicurezza: 1) i biglietti potranno essere acquistati
secondo le modalità riportate sul sito ufficiale della SS Lazio nella sezione "biglietteria
& stadio"; 2) allingresso dello Stadio i tifosi saranno perquisiti dalla Polizia greca e
sarà necessario esibire, unitamente al biglietto di ingresso, un documento di identità
valido (passaporto o carta di identità); 3) nessun botteghino sarà attivato nella città di
Atene; si invitano pertanto i tifosi a non recarsi in Grecia se sprovvisti di tagliando di
ingresso; 4) il punto di raccolta dei tifosi laziali è Kallimarmaron Stadium (Vasileos
Konstatinov Avenue) alle ore 17; 5) ai sostenitori che si recheranno allo stadio
individualmente e con mezzi propri si consiglia di non indossare sciarpe o segni
distintivi della Lazio o di altre squadre».





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Re:Rassegna Stampa 18/10/2012
« Risposta #3 : Giovedì 18 Ottobre 2012, 09:43:16 »


Oggi a Formello riceverà il cartellino viola?? per il gesto di
Napoli
FIRENZE - Con il suo gol (e la complicità del
famigerato arbitro Ovrebo), segnato in evidente
posizione di fuorigioco, aveva di fatto eliminato la
Fiorentina dagli ottavi di finale di Champions
League nel febbraio del 2010. Ma la società dei
fratelli Della Valle non si è fermata alle
apparenze: ha dimostrato di saper andare oltre.
Fair play, in fondo, significa anche saper mettere
da parte vecchi rancori. E' così che questa
mattina, a Formello, a casa Lazio, rappresentanti
di Fiorentina e Mazda consegneranno il cartellino
viola - riconoscimento istituito dalla società viola
appunto per premiare mensilmente i gesti più
nobili del nostro calcio - del mese di settembre a
Miroslav Klose.
GESTO SIGNIFICATIVO - Il motivo? L'aver
ammesso, «per quanto di fronte alle richieste
degli avversari», la realizzazione di un gol di mano (lo scorso 26 settembre, contro il
Napoli), inducendo il direttore di gara a non convalidare la rete. «La sincerità del
giocatore nel riconoscere il fallo commesso - si legge nelle motivazioni - è stata
apprezzata dalla giuria che ha paragonato il comportamento di Klose a quello di
grandissimi campioni come Maradona ed Henry, che in passato si rifiutarono di
ammettere di aver barato».
NESSUNA DIMENTICANZA - La commissione, in particolare quella in
rappresentanza della Fiorentina, ha voluto comunque sottolineare di non aver
dimenticato quanto accaduto in quella notte maledetta di metà febbraio del 2010,
«quando Klose segnò in una posizione di fuorigioco conclamato», ma ha ritenuto
opportuno aderire alla decisione collettiva apprezzando il gesto del giocatore che, in
quanto tale, merita di essere premiato come atto di fair play significativo.

KLOSE a l l a s s a l t o de l Mi l an
E rientrato a Formello dopo aver segnato tre gol in due partite
c o n l a s u a G e r m a n i a
La Lazio gli chiederà di fare gli straordinari E lui a 34 anni
sembra più devastante che mai
di Fabrizio Patania
ROMA - Gli applausi della cancelliera Angela
Merkel, in tribuna autorità a Berlino, per la
doppietta alla Svezia. Il record di Gerd Muller ad
un passo. La medaglia della Federcalcio tedesca
per il gol restituito al Napoli a cui si aggiungerà,
nelle prossime ore, il cartellino viola?? assegnato
dalla Fiorentina per lo stesso nobile gesto. Sono
i giorni di Miroslav Klose, campione di fair play,
fuoriclasse senza tempo. A 34 anni continua a
stupire, giocare e segnare con regolarità
impressionante.
CORSI E RICORSI - Solo con Ibra pareggia. La
rimonta pazzesca della Svezia, da 4-0 a 4-4
nellultima mezzora, gli ha rovinato la serata di
martedì, lo ha fatto arrabbiare e forse deve
avergli ricordato il debutto nel campionato
italiano. Storia del 9 settembre 2011, la Lazio di
Reja in vantaggio a San Siro con la doppietta
firmata da Klose e da Cisse, la rimonta del Milan
avviata da Ibrahimovic e perfezionata da
Cassano. Finì 2-2 quella sera: la squadra
biancoceleste, illusa da una partenza fiammante,
tornò a casa con tanti rimpianti e una certezza
legata al campione tedesco, accolto con qualche
diffidenza. Liquidato dal Bayern Monaco, preso a
parametro zero e allultimo contratto di una
carriera piena di gol, ma anche logorante e ricca
di impegni. Molti pensavano (o temevano) fosse
venuto a svernare a Roma, convinto da Lotito e
dal suo amico Tare, compagno di squadra per
pochi mesi nel Kaiserslautern, dodici anni fa.
Klose impiegò appena dodici minuti per bucare
le incertezze e la difesa rossonera, cominciando
a dimostrare che quella era stata unoperazione
super, oggi invidiata da tutti i grandi club della
serie A. Scatto del tedesco in profondità, lancio
con il contagiri di Mauri, pallone arpionato con il
destro, Nesta saltato in corsa, uno sguardo ad
Abbiati per capire come fulminarlo, sinistro potente in rete. Un gol bellissimo, il primo
di una lunga serie.
RABBIA - Da quel giorno Klose non sè più fermato, fatta eccezione per il trimestre
perso nellultima parte del campionato passato a causa di uno stiramento muscolare,
costato alla Lazio quei punti che sarebbero serviti per chiudere con la qualificazione
Champions in tasca. Per fortuna di Petkovic, sabato sera allOlimpico non ci sarà
Ibrahimovic, ceduto al Psg. E Klose ha voglia di battere il Milan, impresa mancata
nella partita di ritorno della scorsa stagione perché costretto dal mal di schiena a
restare fuori. Reja vinse il primo febbraio con i gol di Hernanes e Rocchi e il 2-2
dellandata a San Siro resta lunico precedente in campionato del tedesco con i
rossoneri. Esauriti gli impegni con la Nazionale, Miroslav ieri è riapparso a Formello.
Era in buone condizioni, nonostante avesse giocato novanta minuti martedì sera a
Berlino, ma non si è allenato con il gruppo: solo massaggi e una seduta defaticante.
Viene da due partite (e tre gol) in quattro giorni. Il ct Loew lo aveva tenuto in campo
per settanta minuti anche venerdì scorso a Dublino con lIrlanda del Trap. Miro non ha
preso bene la rimonta della Svezia e basta ricordare cosa aveva detto della Lazio
dopo la partita di Pescara. «Le grandi squadre non si fermano, avremmo dovuto
segnare anche il quarto e il quinto gol» sibilò allAdriatico.
NUMERI - Petkovic punta sulla rabbia di Klose per stendere il Milan e gli chiederà gli
straordinari. Poi magari al tedesco verrà risparmiata la partita di Atene con il
Panathinaikos. Per adesso Miro sta tenendo medie realizzative superiori allanno
passato: 5 gol in 7 giornate di serie A, 9 in 13 partite ufficiali dallinizio della stagione
considerando anche la Nazionale. Con la doppietta di Pescara, prima della sosta,
Miroslav ha toccato quota 18 reti in 34 presenze di campionato, 22 su 42 con la maglia
della Lazio compresa lEuropa League. Sono 269 in carriera tra club e Nazionale,
gliene manca uno per fare cifra tonda. E per continuare a spaventare Cavani, laltro
signore del gol del campionato italiano. Perso Ibra, ne vedete altri di grandi attaccanti?

I ROSSONERI Allegri aspetta il Montolivo azzurro
di Pietro Guadagno
e Alberto Polverosi
Essendo caduta in prescrizione (si parla di 7 anni fa), possiamo svelare una
discussione con Cesare Prandelli in cui lallora allenatore della Fiorentina sosteneva
con forza e convinzione che Montolivo, a differenza di quanto pensavamo dopo averlo
visto giovanissimo nellAtalanta, non era un trequartista. La definizione di Prandelli era
stata: «E un centrocampista completo» . Sette anni dopo, pur partendo da una
posizione teorica di trequartista, il centrocampista completo è finalmente sbocciato.
Ma solo con Prandelli. Solo con la Nazionale.
Esistono due Montolivo. Uno che gioca al livello di De Rossi, Pirlo e Marchisio,
formando un quadrilatero di tecnica e pensiero fra i più forti
dEuropa, e un altro che non riusciva ad alzarsi a quel livello
nella Fiorentina e ora non ci riesce nel Milan. Va detto che
negli ultimi 28 mesi di calcio, dal luglio 2010 ad oggi, sia i
viola che i rossoneri hanno infilato stagioni pessime sul piano
del gioco, mentre la Nazionale ha vissuto momenti esaltanti
sotto lo stesso aspetto, ma questo ragazzo che gioca con la
fascetta fra i capelli, che ha una fidanzata bella e spesso
stampata sulle copertine dei rotocalchi rosa, insomma un calciatore di questa epoca,
non riesce ancora a pensare a se stesso come a uno dei centrocampisti sì più
completi, ma anche più forti dEuropa. Nella Fiorentina e nel Milan ha avuto le stesse
possibilità, come numero di partite, della Nazionale, ma invece di trascinare è stato
trascinato: giù nei club, su nellItalia. Se lo guidano, va forte. Se guida, va piano.
LA CONVINZIONE - E quello che gli manca, anche se fra la prima e la seconda gara
della Nazionale cè stato un indizio, un cambiamento, che ci spinge verso una
speranza. In Armenia, Riccardo ha fatto una bella partita, con ritmo, intensità e
prontezza, ma due volte, con loccasione sul piede, ha preso la mezza decisione, non
ha tirato, non ha passato, mezzo tiro, mezzo assist, errore completo. A San Siro, alla
prima occasione, ha scaricato il destro con una rabbia che non si era mai vista su
quella faccia teutonicamente pallida e italianamente disincantata. Qualche anno fa
cera un giocatore, anche lui ex viola passato al Milan, fenomenale fino al limite
dellarea avversaria: quando vedeva la linea bianca, la luce (e aveva dei riflettori in
testa, mica una candela) si spegneva. Era Manuel Rui Costa, uno dei più grandi
numeri 10 puri dellultimo decennio. Montolivo è come lui (quando vede larea
avversaria), ma forse dopo la Danimarca qualcosa cambierà nel suo modo di
pensarsi.
IL RUOLO - Intanto nel Milan potrebbe cambiare ruolo. «Io trequartista? Se mi viene
chiesto di fare il centrocampista a tutti gli effetti lo posso fare, ma non sono un
trequartista che sta spalle alla porta o che va via in velocità» . Non lo fa nemmeno in
Nazionale, però, di sicuro, non può stare (perché renda al meglio), dove lo ha messo
finora Allegri: non è un regista, se ne convinca Max. Se sta più avanti, se gioca a tutto
campo, se in pratica prende il posto di Boateng (che è in crisi), può dare di più. «Sul
piano della personalità - spiega Riccardo - è stato importante lEuropeo. Ho fatto quasitutte le qualificazioni da titolare. Poi ho iniziato lEuropeo da riserva e dopo qualche
partita sono tornato titolare. Dal punto di vista caratteriale è stata una bella prova» .
Quella prova, adesso, deve superarla anche nel Milan.

Una sua foto è anche lattrazione del museo più prestigioso di
Berlino
di Enzo Piergianni
BERLINO - Quante emozioni per Miroslav Klose
nella sua rimpatriata in Nazionale: dai 3 gol in
due partite che lo portano a -1 dal record di Gerd
Muller (68 reti) fino al quasi suicidio con la
Svezia di Ibrahimovic, dallincoraggiamento dei
suoi tifosi tedeschi per lo scontro col Milan fino al
conferimento della Medaglia Fair Play?? alla
presenza della cancelliera Merkel per
lannullamento del suo gol al Napoli viziato da un
fallo di mano. Ma non meno elettrizzante per
Miro è la sua decapitazione?? esposta nelle sale del Martin-Gropius-Bau, che è il
museo più prestigioso di Berlino. I visitatori potranno ammirarla fino al prossimo 6
gennaio: il Miro decollato?? è il pezzo forte della mostra personale della celebre
fotografa Regina Schmeken dedicata alla Nazionale di Joachim Loew. Sono 45
istantanee artistiche in bianco e nero che hanno il pregio delloriginalità. Klose è
immortalato inchinato mentre aggiusta il pallone con Lukas Podolski per battere una
punizione nellamichevole con lUruguay (2-1 nel 2011). Nello foto, la testa di Poldi??
nasconde quella di Miro, come se lavessero tagliata.
Nelle pagelle del rocambolesco 4-4 con la Svezia, Klose ha il voto più alto di tutti i
giocatori in campo : la Bild gli ha dato un 7,5 che onora la sua seconda doppietta alla
Svezia (dopo quella del 2006) e lo proclama vincitore del confronto personale con
Ibrahimovic (voto 6,5).







Chinaglia riposerà vicino a Maestrelli
A novembre la tomba di famiglia del tecnico dello scudetto 74
ospiterà le spoglie del bomber della Lazio scomparso in aprile
di Fabrizio Patania
ROMA - E una notizia da brividi, struggente, ma
continuerà a far rivivere quel mito, entrato nella
leggenda del calcio italiano e nel cuore di ogni
tifoso biancoceleste. La Lazio di Maestrelli e
Chinaglia, bella e maledetta, amata e
appassionante come neppure un romanziere
avrebbe saputo immaginare, passata e
tramandata ai posteri perché ha un fascino
irresistibile, fuori dal tempo, diventerà forse
anche un luogo di culto. Per pregare o
depositare un fiore, per accarezzare una lapide e
quel che resta dei ricordi, per onorarne la
memoria. Long John tornerà a Roma e riposerà
accanto a Tommaso
Maestrelli, il suo papà
spirituale, il suo
maestro di calcio,
allenatore e simbolo
della Lazio di Lenzini,
campione dItalia nel
1974.
IL RITORNO - La notizia è stata data ieri dal
Tg5. La salma di Giorgio Chinaglia, scomparso
in Florida allinizio di aprile, verrà traslata a Roma
allinizio di novembre e troverà posto nel cimitero
di Prima Porta, non lontano dal centro sportivo di
Formello, la casa della Lazio. Giorgione verrà
ospitato nella tomba della famiglia Maestrelli. Si
realizzerà così il desiderio dei suoi figli,
confessato da Giorgio junior allinizio di aprile,
quando venne allOlimpico per assistere a
Lazio-Napoli appena tre giorni dopo il funerale,
officiato nei dintorni di Miami. Volevano che
riposasse a Roma, da cui si era allontanato nel
2006 dopo il tentativo di scalata al club
biancoceleste finito nel vortice di uninchiesta
giudiziaria. Un esilio triste e che forse lentamente
ha contribuito a consumarlo negli ultimi anni.
Ora, almeno, Long John avrà la possibilità di riavvicinarsi al suo amico Maestrelli,
lallenatore che più di ogni altro lo aveva compreso e guidato. Tante volte,
raccontavano i figli del mister e gli altri personaggi di quello squadrone formidabile, per
tenerlo buono, lontano dalle tentazioni della città e dai tifosi della Roma, Tommaso
faceva dormire Giorgione a casa sua. Era un connubio, un sodalizio inscindibile, un
tandem da recitare tutto dun fiato, Maestrelli e Chinaglia.
FAMIGLIA - Presto si ritroveranno. I tempi non sembravano brevi, in poche settimane
invece è stato compiuto liter burocratico. «Mi fa piacere pensare che un tifoso possa
recarsi a fare una preghiera per Giorgio e, insieme, per mio padre» ha confermato
Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, confermando la notizia al sito Lalaziosiamonoi
. «L'idea si è concretizzata in brevissimo tempo. Tutte le pratiche burocratiche sono
state svolte da altre persone, io ho solo dato la disponibilità della cappella» , ha
aggiunto. Tutto succederà tra meno di un mese. «La sepoltura avverrà entro i primi
dieci giorni di novembre. A Roma verrà lex moglie Connie con i figli» . Long John
riposerà accanto a Tommaso, Patrizia e Maurizio, la sorella e il fratello di Massimo,
stroncati da un male incurabile. Come papà, il simbolo di quella Lazio bella e
maledetta.

LA CONSACRAZIONE DEL BABY Onazi, dallemozione in Nigeria
al rinnovo automatico in arrivo
ROMA - Sette presenze, di cui tre da titolare in Europa League, nelle prime undici
partite ufficiali. Eddy Onazi, 20 anni da compiere nel giorno di Natale, sta diventando
grande. Petkovic lha trasformato in un nuovo acquisto, esaudendo i desideri della
società biancoceleste. Il ds Tare ci ha sempre creduto e nel gennaio scorso, quando il
centrocampo della Lazio era stato mutilato dagli infortuni, spingeva per la sua
promozione in prima squadra. Per Reja non era ancora arrivato il momento del salto. Il
nigeriano ha sfruttato il ritiro di Auronzo e lavvio di stagione
per contraddire il tecnico friulano, poco incline a valorizzare i
giovani, e recuperare il tempo perduto. Nellestate 2011 era
stato escluso in extremis dalla lista dei convocati per il
Mondiale Under 20 in Colombia. Sabato, invece, ha esordito
con la Nazionale maggiore della Nigeria. E entrato a otto
minuti dalla fine, ha giocato in coppia con Obi
(centrocampista del Chelsea) e ha partecipato alla festa
delle Super Eagles. Le aquile nigeriane, battendo 6-1 la
Liberia, si sono qualificate per la fase finale della Coppa dAfrica. «Tutti sanno che il
sogno di ogni giovane calciatore è quello di giocare per il proprio Paese. Ho sempre
voluto giocare per ila Nigeria e quando ho ricevuto la chiamata, sono quasi scoppiato
in lacrime di gioia» , ha raccontato al sito supersport.com il centrocampista laziale, per
niente intimorito dalla concorrenza: «La competizione per un posto da titolare devo
confessare che è sana e molto incoraggiante. Ci sono tanti miti che hanno fatto la
storia della Nigeria in passato. Mi piacerebbe diventare come loro, giocare e vincere
tanti titoli per il mio Paese. Questo è il mio sogno».
CONTRATTO - La personalità non gli manca e lha dimostrato ogni volta in cui, dalle
prime amichevoli estive, Petkovic lo ha impiegato. La Lazio ci crede, accompagna la
sua crescita e sta lavorando per adeguare il suo stipendio. Oggi Onazi guadagna 1800
euro al mese, il minimo federale, ed è aperta una trattativa
sul rinnovo. Ma non ci sono preoccupazioni relative al suo
futuro. Per due motivi: la scadenza è fissata al 30 giugno
2014 e poi cè una clausola che rassicura le parti. Alla
decima presenza in serie A, il prolungamento annuale del
contratto del nigeriano avverrebbe automaticamente e la
scadenza sarebbe posticipata al 2015. Detto questo, Lotito e
Tare nelle prossime settimane sperano di siglare una nuova
intesa contrattuale su base quinquennale. Il futuro è dalla parte di Onazi, che in
occasione della trasferta in Nigeria ha avuto modo di ringraziare Petkovic e i suoi
dirigenti. «Ho giocato titolare in Europa League (due volte con il Mura e poi a Londra
con il Tottenham, ndr) con il mio club, quindi non ho dubbi che sono considerato dal
mio allenatore e dalla società. La Lazio ha giocato un sacco di partite importanti in
questa stagione e abbiamo tanti giocatori esperti. Io continuerò a lavorare sodo e ad
allenarmi con l'atteggiamento giusto».
GARANZIA - E un centrocampista dordine con un bel tiro dalla distanza e una buona
capacità di recuperare i palloni di nessuno, in prospettiva può essere paragonato più a
Ledesma che a Brocchi. Ma tutti, allinterno dello spogliatoio biancoceleste, sono pronti
a scommettere sulle sue possibilità. «Onazi può giocare subito in serie A, bisognapuntarci» aveva raccontato Ledesma ad Auronzo. Hernanes sera accodato: «Non so
se è già pronto, ma sono sicuro che diventerà un grande giocatore» disse il Profeta.
Promosso anche da un giocatore esperto come Biava. «Mi ha stupito. Ha personalità
e buona visione di gioco. E giovane e deve imparare, ma credo che potrà essere utile.
Onazi diventerà importante per la Lazio del futuro» . Oggi, intanto, Petkovic ha una
risorsa in più.




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Re:Rassegna Stampa 18/10/2012
« Risposta #4 : Giovedì 18 Ottobre 2012, 10:18:38 »
Grazie lolla

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Re:Rassegna Stampa 18/10/2012
« Risposta #5 : Giovedì 18 Ottobre 2012, 10:36:52 »




































Offline lollapalooza

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Re:Rassegna Stampa 18/10/2012
« Risposta #6 : Giovedì 18 Ottobre 2012, 11:43:24 »


















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Re:Rassegna Stampa 18/10/2012
« Risposta #7 : Giovedì 18 Ottobre 2012, 11:45:35 »








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Re:Rassegna Stampa 18/10/2012
« Risposta #8 : Giovedì 18 Ottobre 2012, 12:15:28 »