www.corrieredellosport.itMettendo a confronto i dati e le statistiche delle due squadre, emergono punti in comune. Ed entrambi gli allenatori non perdono da 12 partiteROMA - Comandano i fratelli Inzaghi. Simone e Filippo, uno alla Lazio, l’altro al Benevento, fanno sognare e parlare di sé. Il primo con i biancocelesti sta volando: ha vinto due trofei nel 2019, ora è terzo in Serie A e bracca Inter e Juventus sognando lo scudetto. Il secondo invece, sta dimostrando finalmente di essere un grande allenatore dopo qualche esperienza fallita: con la squadra del patron Vigorito è primo in classifica di Serie B. La promozione è nelle sue mani già da ora.
Si vogliono bene, Simone e Pippo Inzaghi. Il loro rapporto è speciale, la loro famiglia un punto di riferimento. Tranquilli e pacati a casa, scatenati e con grinta da vendere in panchina. Un atteggiamento trasmesso alle rispettive squadre. L’ordine è chiaro:
“Mai mollare”. E così la Lazio nell’ultimo quarto d’ora ha segnato
12 gol. In Europa solo il Lipsia ha fatto meglio. Il Benevento fa lo stesso: nei 15’ finali, le reti segnate sono 11 su 34 totali, in pratica un terzo del monte complessivo. Si sogna la
Serie A ad occhi aperti. E chissà se in questi giorni, con Le Streghe in ritiro a Roma (allenamenti al Mancini Park Hotel), Simone non incontri Pippo. Magari a cena, per parlare un po’ di famiglia, ma soprattutto di calcio. Lazio e Benevento volano e hanno tanto in comune.
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