Ed e r s o n v o l a « S o n o r i n a t o »
Il brasiliano ancora a segno dopo la rete al Siena in campionato
«In questa squadra sto davvero bene, faremo una grande
stagione»
di Alberto Abbate
ROMA - Altro che Olympia, è Ederson lamuleto.
E unaquila feroce, vorace. Graffia, savventa sulla
palla. Ederson vola unaltra volta: «Ma questo è il
mio primo gol europeo e sono davvero
felicissimo» . E un bis che vale doppio: «Questa
vittoria ci permette darrampicarci in vetta, siamo
fieri dessere i primi del girone. Abbiamo fatto un
grande passo per la qualificazione» . Il tetto
dEuropa savvicina.
VOLA LONTANO -
Voleva la rete,
luccicava. Laquila
Ederson lha sgranata
con gli occhi, se lè presa. Da centravanti
velenoso: «Io nasco come prima punta, da
ragazzo giocavo lì e facevo tantissimi gol. Ma
quando ho iniziato come professionista, mi
hanno spostato più indietro perché ero troppo
gracile. Poi ho ricoperto ogni ruolo in carriera, da
trequartista a mezzala a esterno. Alla Lazio
gioco nella posizione ideale» . Nel nido delle aquile, poteva planare due volte: «Ero
convinto daver segnato, non mi ero reso conto che il guardalinee avesse segnalato il
fuorigioco» , sorride. Prove di danza sotto la Nord. Prove desultanza pindarica:
«Stavolta ho spalancato le braccia, laquila vola anche così» . Raggiunge i pendii e si
lancia nel vuoto. Verso linfinito e oltre: «Siamo sulla strada giusta, dobbiamo
continuare a vincere così. La Lazio è un gruppo di grandi talenti e, lavorando sodo,
farà una splendida stagione» .
IN DUBBIO A PESCARA - E atterrato sulla Lazio, Ederson. E ora vola di nuovo, più di
prima. Non ha vertigini: «Sto davvero bene in questa squadra, mi sento rinato. I
compagni mi aiutano e mi spronano. Cè la voglia di dare il massimo da parte di tutti.
Ora andiamo a vincere a Pescara» . Sessantanove minuti in
campo, standing ovation al cambio forzato. Ha sentito tirare,
Honorato. Una fitta allaltezza dellinguine: «Ho fatto unazione
prima del gol, ho saltato un difensore e tirato di sinistro. In
quel frangente ho avvertito una contrattura alladduttore
sinistro e ho cercato di continuare. Sono rimasto in campo
ma, quando ho visto che il dolore non passava dopo 15
minuti, ho preferito uscire. Per non rischiare e magari
peggiorare la situazione» . Gli applausi dellOlimpico,
scroscianti, lhanno già curato: «Voglio essere a disposizione per domenica» .
IL BRASILE CON HERNANES - E rientrato, è decisivo. Ederson non si ferma più,
porta fortuna. Di testa col Siena, un artiglio col Maribor. Sfiora la palla, è gol.
Honorato, laquila dalle uova doro. Aggiungerà il verde e sarà Selecao: «Sogno di
riprendermi il Brasile grazie alla Lazio. Ho avuto la mia opportunità a Lione nel 2010,
ma poi minfortunai. Adesso voglio riconquistarla. Se continuerò così, arriverà la
convocazione. Ne sono certo» . Se la prenderanno insieme, lui e Hernanes. Si danno
la mano e sbirciano lorizzonte: «Ho un rapporto straordinario con il Profeta. Certo che
possiamo coesistere e col Maribor lo abbiamo dimostrato ancora una volta. Possiamo
migliorare, ma è stupendo giocare al suo fianco perché è talmente intelligente che
rende facile ogni giocata» . E ogni amarezza, pure dopo il primo rigore ciccato in Italia:
«Succede - sorride Hernanes - ma la prossima volta non sbaglierò» . E una profezia,
in becco allaquila.
Gonzalez ispira Hernanes, errore che non fa male
Candreva è insostituibile Floccari firma le azioni-clou Ciani ha
p e r s o s i c u r e z z a
Cavanda copre e si sgancia Bizzarri sempre affidabile Cana fuori
ruolo da regista
BIZZARRI 6 - Due salvataggi a freddo, due
attacchi disinnescati: balzo felino e deviazione
decisiva su Filipovic (palla sulla traversa), in più
la presa bassa su Cvijanovic. Gioca poco, ma cè
sempre.
KONKO 6 - Spinta frenata, più difensivo che
offensivo. Cvijanovic è una spina nel fianco, nel
primo tempo lha sofferto un po troppo.
CIANI 5,5 - Ha perso sicurezza rispetto
allesordio col Genoa, lo spettro di Cavani (lo
mandò in tilt a Napoli) va scacciato. Non gioca
sereno e con Dias non riesce a integrarsi.
Clamoroso il liscio nel primo tempo (a Bizzarri è
preso un colpo), è in crisi dambientamento.
DIAS 6 - Serata da capitano, ha tolto aria a
Beric, luomo in più del Maribor. Ma la coppia
Dias-Ciani balla troppo.
CAVANDA 6 - Primo tempo in copertura,
secondo tempo in versione molla: sè fiondato in
avanti. Dalle sue parti affondava il gioiellino
Ibraimi, allinizio ha dovuto arginarlo. Un paio di
errori dimprecisione, nel complesso una buona
prestazione.
CANA 5,5 - Non è un regista: compassato,
senza idee, sempre falloso. Certo, non è facile
giocare da titolare dopo tanto tempo e imporsi,
ma certi limiti restano.
CANDREVA 7 - E tornato grande. Un palo (dalla
linea di fondo) e una traversa, cross a raffica, tirivelenosi e potenti, una corsa continua. E
insostituibile in questa Lazio. Sta giocando senza
sosta, la stanchezza aumenta, ma il gioco non
ne risente: è da Nazionale.
HERNANES 6 - Primo rigore fallito, capita anche agli specialisti, è stato bravo
Handanovic a indovinare langolo. Idee e piedi buoni li ha messi Hernanes in un
centrocampo di cursori e lottatori.
GONZALEZ 6,5 - Corridore e stavolta pure ispiratore: coi suoi cross ha battezzato le
azioni del gol e del rigore. E partito centrale, sè scambiato spesso la posizione con
Ederson, bravo nel doppio ruolo.
EDERSON 7 - Ancora lui, laquila Ederson. E decisivo, vola alto e ha il gol nel sangue.
Seconda rete in cinque giorni, unaltra annullata (per fuorigioco), tre sfiorate in
precedenza. Vede la porta, è un attaccante travestito da centrocampista. Stavolta è
partito largo a sinistra, sè alternato con Gonzalez, da esterno rende di meno, quando
converge al centro fa la differenza: non sè pestato i piedi con Hernanes. E uscito
accusando un fastidio allinguine, è a rischio stop.
ONAZI (24 st) 5,5 - E entrato in corsa, con troppa leggerezza: ha gestito male palloni
semplici.
FLOCCARI 6,5 - Il vice Klose è lui, anche senza gol. Grandi numeri: provoca il gol di
Ederson (stop al volo e tiro da applausi), si prende il rigore. Sa essere decisivo senza
segnare, è da sempre un attaccante che gioca per la squadra. Primo tempo senza
munizioni, ci ha messo lo zampino nelle azioni clou. Applausi dei tifosi, prova
superata.
PETKOVIC (all.) 6,5 - Tre punti, primo posto nel girone e turnover vincente. Meglio di
così...
LARBITRO
Marciniak (Pol) 6,5 - Gestione ordinaria e precisa. Giusto annullare il gol di Ederson,
il fuorigioco cera. Giusto assegnare il rigore ed espellere Vidovic.
E sempre più una Lazio alla brasiliana
Ederson si ripete, Hernanes fallisce un rigore La Lazio si esalta
con il turn over e vola in vetta
di Fabrizio Patania
ROMA - Un altro gol di Ederson, che domenica
si era presentato al campionato italiano
incornando di testa il Siena, ha permesso alla
Lazio di piegare gli sloveni del Maribor e di
piazzare il sorpasso in classifica. Primo posto nel
girone di Europa League per effetto del pareggio
tra Panathinaikos e Tottenham. E una vittoria
pesante per la squadra di Petkovic, che ha
compiuto altri progressi e ha superato lesame
nella notte in cui un ampio turnover rischiava di
compromettere equilibri consolidati. Non è stata
una bellissima partita, ma la Lazio ha saputo
soffrire, ha costruito diverse occasioni da gol e
ha avuto la pazienza di aspettare il momento
giusto per passare in vantaggio. Poteva vincere
più largamente. Due pali e un rigore sbagliato.
Handanovic, cugino del portiere interista, ha
toccato sul palo il tiro dagli undici metri di
Hernanes, evitando il raddoppio. Gli sloveni, che
hanno finito in dieci, hanno tenuto in bilico il
risultato sino al novantesimo. Qualche patema
danimo cè stato, solo perché la Lazio continua a
vedere poco la porta. Ma il profondo significato di
questa serata è un altro: alternative di livello in
organico esistono e poco alla volta si stanno
riavvicinando ai titolari. Cana e Ciani hanno
faticato, ma Cavanda è ormai una realtà
affermata, Ederson ha cominciato a incidere con
la sua classe e Floccari, reggendo da solo
lattacco, ha dimostrato di poter diventare un
cambio dignitoso per Klose, che ha bisogno di
rifiatare.
DISTANZE - Il Maribor sè visto molto nei primi venti minuti. Squadra organizzata bene
da Milanic, 4-4-2 scolastico, discrete qualità tecniche in alcune individualità. Gli sloveni
in partenza hanno giocato soprattutto sulle incertezze della Lazio. Turnover più
accentuato del previsto, sei cambi rispetto alla partita con il Siena. Il centrocampo,
senza le geometrie di Ledesma, ha faticato a prendere le misure e ad avviare lazione,
il pallone non usciva bene dalla linea difensiva che non trovava in Cana, molto falloso,
un appoggio sicuro. Molto ha contribuito la coppia Ciani-Dias, forse ancora scioccata
dal ricordo di Cavani e della notte del San Paolo e poco disposta a salire. Palesi gli
imbarazzi del francese ex Bordeaux. Anche il brasiliano preferiva rinculare piuttosto
che avanzare. Così la squadra biancoceleste si è allungata troppo, lasciando
Hernanes e Gonzalez in mezzo alle praterie e con la possibilità di spingere solo a
destra grazie a Candreva. Al 13 Filipovic, sfruttando un angolo, ha colpito di testa la
traversa. Cè stato un leggero tocco di Bizzarri, che tre minuti più tardi si è ritrovato tra
le mani il diagonale di Cvijanovic. Occasione limpida recapitata al Maribor da un
pasticcio combinato da Ederson e Cana.
REAZIONE - Il brasiliano, piazzato a sinistra, in avvio ha sofferto limpiego da esterno.
Molto meglio quando è riuscito ad accentrarsi. Imbeccato da Candreva, che aveva
preso un palo da posizione impossibile, lex fantasista del Lione al 26' ha segnato un
bel gol ed è corso a festeggiare sotto la Nord prima di accorgersi che larbitro aveva
annullato per fuorigioco. La sua scossa però ha partorito il momento migliore della
Lazio: aumentando il ritmo, è venuto fuori il tasso tecnico di Hernanes e Candreva,
che ha preso lincrocio dei pali con un cross a girare. E poi Ederson ci ha provato altre
due volte, sfiorando il gol dalla distanza e di testa, una sua specialità. Attaccava
soltanto il brasiliano, che si è presentato solo davanti ad Handanovic a inizio ripresa,
ma il suo sinistro è finito fuori di un soffio. A lungo andare le sponde e il lavoro sporco
di Floccari hanno pagato. Lancio in profondità di Gonzalez, il centravanti calabrese ha
stoppato al volo, eludendo la marcatura, e ha tirato di destro da posizione ravvicinata.
Sulla respinta di Handanovic, è piombato Ederson e ha messo in rete, festeggiando
nel segno dellaquila Olympia. Subito dopo, anche a causa di un lieve infortunio,
Petkovic lha tolto. Al 30 altra palla invitante di Gonzalez per Floccari, irresistibile in
contropiede. Vidovic non ha potuto far altro che tamponarlo, toccando pure il pallone
con la mano. Rigore e cartellino rosso ineccepibile. Handanovic, però, ha intuito il
destro di Hernanes e lo ha toccato sul palo. Il Profeta non è riuscito ad arrivare per
primo sulla respinta. Negli ultimi minuti il Maribor ci ha provato in modo confuso.
Petkovic ha inserito anche Zarate per gestire il pallone. Finale in controllo e strada in
discesa verso la qualificazione.
E DOMENICA A PESCARA SARA SFIDA CONTRO LA
S T O R I A
Stroppa punta al colpo doppio
PESCARA - Non sarebbe un tris qualsiasi, ma storico. Infatti, mai dalla sua nascita il
Pescara è riuscito a vincere tre partite di seguito in serie A. Ci ha provato due volte
nella stagione 87/88, dopo laccoppiata alla 1ª e 2ª giornata, poi replicata alla 19ª e 20ª
sempre senza seguito. La nuova occasione arrivò lanno dopo con i successi nella 5ª e
6ª di campionato, però anche in quella circostanza niente da fare. Poi oblio assoluto
fino ai giorni nostri.
IL SOGNO - Certo, stavolta sarebbe lopportunità più intrigante visto che di fronte ci
sarà la Lazio, la rivale per eccellenza dalla prospettiva
abruzzese. Ma nessuno si illude che sia agevole, men che
meno il tecnico biancazzurro Giovanni Stroppa. Lultima volta
che si giocò questa partita, nel '92/'93, lui era sullaltra
sponda, giovanissimo centrocampista di grande tecnica e
belle speranze. Ricorda con piacere l'esperienza laziale, ma
limpellenza di fare punti gli impedisce di abbandonarsi a
sentimentalismi. « Dovremo cercare di proseguire sul solco
tracciato contro Palermo e Cagliari, confermando il buono e
cercando di migliorare tutto il resto». Il buono è la fase difensiva, con la squadra che
nelle ultime tre partite ha quasi chiuso la saracinesca: due sole reti incassate, una
delle quali su rigore. Nelle precedenti tre, invece, gli inchini erano stati ben nove.
Anche la fase offensiva è in netto progresso, dopo aver rotto il ghiaccio contro la
Samp il Pescara è andato regolarmente a segno. Eppure Stroppa non si accontenta. «
Chiaro che gli attaccanti andrebbero maggiormente supportati, però serve la
partecipazione di tutti, in primis degli stessi attaccanti. Non dico che debbano
difendere, ma almeno fare filtro. Vedo che lo fanno quelli del Napoli, a maggior
ragione devono farlo i nostri. Nessuno si può permettere di stare a vedere la partita dal
campo senza pagare il biglietto».
ALLO STADIO - A proposito di biglietti, per domenica sono state adottate imponenti
misure di sicurezza. In particolare, è stata assegnata agli ospiti l'intera curva Sud. Ma i
biglietti venduti finora ai supporter laziali sono pochissimi, appena 90, molti di meno
dei 750 che potrebbe contenere la sola gabbia. Perciò domattina, durante la consueta
riunione del Gos in Questura, i dirigenti biancazzurri faranno una proposta.
Chiederanno, qualora la prevendita per gli ospiti dovesse mantenersi sugli stessi
standard, che la Sud sia restituita ai pescaresi e di destinare i laziali nel settore
solitamente riservato alle altre tifoserie, la gabbia appunto. Confermato, invece, che
dalle ore 10 di domenica sarà chiusa al traffico tutta la zona dello stadio. Vietata anche
la presenza di qualsiasi tipo di bancarella, per ragioni di sicurezza e per agevolare i
controlli. Nel frattempo anche la squadra di Stroppa cambierà abitudini. La seduta di
rifinitura, anziché al centro sportivo Vestina di Montesilvano, si svolgerà allantistadio
Flacco, aperto al pubblico. Un modo per fare sentire ai biancazzurri il calore della
gente.
GieffePress
L A L T R A G A R A
Il Tottenham domina poi si butta via Pari ad Atene
Panathinaikos-Tottenham 1-1
PANATHINAIKOS (4-3-3): Kamezis; Seitaridis Triantafyllopoulos Andre Pinto
Vyntra; Zeca Vitolo Marinos (1' st Sissoko); Christodoulopoulos (40' st Mavrias)
Toche Owusu-Abeyie (45' st Chouchoumis). All. Jesualdo Ferreira
TOTTENHAM (4-3-3): Lloris; Walker Caulker Dawson Vertonghen; Dembele
Huddlestone (35' st Sandro) Dempsey (22' st Sigurdsson); Lennon (31 st
Townswend) Defoe Bale. All. Villas Boas
ARBITRO: Meyer
MARCATORI: 35 pt Dawson (T), 32' st Toche (P)
NOTE - Ammoniti Bale, Vyntra, Walker
Il Tottenham getta al vento una gara virtualmente vinta con un secondo tempo
sconcertante e gli Spurs lasciano ad Atene due punti importanti. L1-1 premia un
Panathianikos dalle due facce, ma in senso inverso: disastroso nel primo tempo,
agguerrito nella ripresa. Andre Villas Boas ci tiene allEuropa League, lo ha detto in più
occasioni e lo conferma con la formazione in campo. Lo stesso non si può dire di
Jesualdo Ferreira, tecnico del Panathinaikos. Il Pana?? è alla deriva in campionato e
al debutto in coppa ha subito un pesante 3-0 sul campo del Maribor. Spazio quindi alle
seconde linee per i padroni di casa, mentre gli Spurs sono - infortuni permettendo -
quasi al completo. Dawson rileva Gallas (i 35 anni si sentono) in difesa, Huddlestone
si fa una sgambata al posto di Sandro in mediana e, tra i pali, cè lavvicendamento
annunciato tra Friedel e Lloris.
DOMINIO - Fin da subito sono gli ospiti a dominare il campo e dopo due minuti
reclamano già il rigore per un fallo di mano palese di Andre Pinto. Per il gol però
bisogna aspettare il 35 del primo tempo e un calcio di punizione. Lo spiovente di
Huddlestone trova la testa di Dawson e Kamezis è battuto. Spurs meritatamente in
vantaggio, lunica domanda è perché ci abbiano messo così tanto. Purtroppo è un'altro
Tottenham ad uscire dallo spogliatoio nella ripresa. E pure un altro Panathinaikos.
Lento e lezioso il primo, pieno dorgoglio il secondo anche perché al posto dell'inutile
Marinos cè liperattivo Sissoko. E così al 32 st agguanta il pareggio. Invenzione della
vecchia volpe Seitaridis che taglia un pallone stupendo per Toche il quale sinfila tra
Caulke e Dawson e punisce Lloris.