www.LaLazioSiamoNoi.it Continua la festa in casa Lazio dopo la vittoria della Supercoppa Italiana. Tra i tifosi storici biancocelesti che esultano c'è Enrico Montesano, che a CalcioToday.it ha parlato del trionfo di Riyad: “Le mie scaramanzie dicevano che era improbabile battere la Juventus quindici giorni dopo averlo fatto in campionato. I bianconeri hanno due squadre e i suoi rincalzi sarebbero titolari nella Lazio. Non posso credere che sia successo”.
SCUDETTO - “Non ci penso, chi vuole bene alla Lazio come me non deve farlo. Un po’ per scaramanzia, ma anche per oggettività. Se arrivassimo terzi, saremmo contenti. La rosa è poco ampia e in questo mi ricorda quella mitica che vinse il titolo nella stagione 1973-1974. Allora c’erano 13-14 che si alternavano. Oggi è la stessa cosa, oltre agli 11 titolari, abbiamo 3-4 pronti ad entrare quando serve, tipo Bastos e Caicedo”.
LA LAZIO DEL '74 - “Inzaghi mi ricorda molto il nostro grande Tommaso Maestrelli: oltre ad essere un bravo allenatore è un uomo educato, sensibile, una persona semplice, ma con una grande autorità. Lui è molto affezionato a questa società e lo trasmette alla squadra. Acerbi mi fa pensare a Wilson, il muro di Roma. Milinkovic è un Re Cecconi del terzo millennio. Immobile e il Panterone Caicedo mi ricordano Giorgione Chinaglia, Correa potrebbe essere D’Amico".
LOTITO - “Condivido la politica societaria del Presidente, aveva ragione quando diceva di avere una rosa forte. L’ho sempre difeso, anche quando le cose non andavano bene e veniva contestato dai tifosi in maniera molto pesante. Se dovessi fare uno spettacolo sulla Lazio lo intitolerei 'Tutto è possibile'".
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