Autore Topic: Rassegna stampa - Martedì 21 agosto  (Letto 1671 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« : Martedì 21 Agosto 2012, 07:23:02 »
CORRIERE DELLO SPORT









Daniele Rindone - Xandao mollato, Granqvist bloccato, Rolin è in arrivo a Catania. La Lazio cambia obiettivo, ha riaperto la caccia al difensore centrale. E l’acquisto da chiudere in questo finale di mercato, c’è tempo sino al 31 agosto. Gli sforzi sono concentrati in difesa, si cerca anche l’occasione giusta a sinistra, un terzino in più servirebbe. Lotito ha spiegato che «il centrocampo è ben fornito e l’attacco è completo» , le strategie sono delineate, vanno scelti gli uomini giusti. E va sfoltita la rosa: sono partiti Stendardo e Garrido, vanno piazzati Carrizo, Foggia, Zauri, Sculli e Alfaro. Serve un centrale, sono stati valutati vari profili, sono state imbastite alcune trattative, non hanno trovato sbocco. Diakitè ha rifiutato il rinnovo e non ha accettato l’offerta del Genoa (sera ipotizzato lo scambio con Granqvist), rischia di restare in scadenza di contratto. La Lazio ha bisogno di un marcatore in più, sta scrutando il mercato internazionale. Gli occhi sono puntati in Brasile, si valuta il curriculum di Rodrigo Moledo. Classe 1987, brasiliano di Rio de Janeiro, sfiora il metro e novanta. Milita nell’Internacional Porto Alegre, ha un contratto sino al 2014 e costa meno di quattro milioni di euro. I parametri economici rientrano nelle possibilità della società, è un giocatore che è stato proposto nei giorni scorsi. Il diesse Tare lo sta studiando, non vuole sbagliare la scelta.

Nomi nuovi da prendere in considerazione, idee che tornano d’attualità. Alla Lazio piaceva tantissimo Humberto Rever, l’ex centrale del Gremio. Nell’estate 2009 fu al centro delle trattative, il club provò a prenderlo più volte. E alto 1,92, oggi ha 27 anni, si è consacrato in Brasile, ha provato l’esperienza tedesca (ha giocato nel Wolfsburg), è rientrato nel suo Paese, sogna il riscatto europeo. Fino a poco tempo fa era considerato uno dei migliori difensori del mercato verde-oro. L’ostacolo può essere rappresentato dal costo, il cartellino viene valutato oltre i 5 milioni. Rever sarebbe un grande colpo così come Rhodolfo del San Paolo, ma il club paulista chiede la luna. Sul tavolo di Tare ci sono vecchie candidature: quelle di Douglas del Twente e Ciani del Bordeaux. Terzino sinistro: piaceva tanto Peluso, ma l’Atalanta chiede troppo. Piace tantissimo Aogo, esterno dellA’mburgo, è stato compagno di Klose in Nazionale. Servono 6 milioni per strapparlo ai tedeschi, ci vorrebbe uno sconto. Aogo ha rotto con i suoi tifosi, si è lamentato per le critiche ricevute, sogna l’Italia. Ha rilasciato dichiarazioni furenti, spera di cambiare squadra nelle ultime settimane di mercato. Aogo è un obiettivo concreto, rinforzerebbe la fascia sinistra, la sua presenza aiuterebbe molto Petkovic.

Il mercato è fermo, la Lazio attraversa una fase di riflessione. Ma le voci impazzano, di giorno in giorno si diffondono allarmi che non trovano conferme. L’ultimo rumors è arrivato dalla Turchia: «Zarate sembra più vicino a noi. Vogliamo cercare di ridurre la richiesta di 12 milioni di euro della Lazio» , avrebbe detto Unal Aysal, il presidente del Galatasaray. I media turchi hanno rilanciato la notizia annunciando l’inizio di una trattativa tra le società. La Lazio e l’entourage di Zarate hanno smentito i contatti, non sono arrivate offerte per l’argentino. In ogni caso Maurito non accetterebbe la destinazione. Vuole rilanciarsi a Roma, è felice perché vive una seconda storia biancoceleste.





 Il calcio e la politica, mondi che a volte s’incrociano. E successo a due personaggi laziali, in modi diversi. Il presidente Lotito s’è fatto sentire su un tema scottante: «Anche nel mondo del calcio l’enfatizzazione del più spendi più vinci va abbandonata. Io sono a favore dellarticolo 18 e della flessibilità perché tutelano l’occupazione. Noi abbiamo sempre tutelato il posto, ma non l’occupazione». Il patron biancoceleste è stato ospite della manifestazione Campiglio 3X3, s’è svolta a Madonna di Campiglio. Lotito ha parlato di calcio, politica e società. Ha ridetto no al motto più spendi più vinci, ma i tifosi sperano in altri regali di mercato. Il presidente è stato uno degli ospiti della kermesse: «Credo che un imprenditore che ha un dipendente bravo e produttivo abbia tutto l’interesse a conservarlo e ha l’obbligo di tutelarlo e di sostenerlo. Ma sono contrario al principio del 18 politico. Lo ritengo un esempio negativo per chi lavora veramente».

Da Lotito a Ederson, l’ex giocatore del Lione è stato invitato dall’Ambasciata brasiliana in Italia su una nave della Marina militare. Ederson ha il doppio passaporto, è italo-brasiliano. L’evento si è svolto durante la sosta della nave nel porto di Civitavecchia: «E’ stato davvero bello poter vedere nave, strutture e membri dell’equipaggio. Durante i loro viaggi attraverso l’America, l’Europa e l’Africa questi ragazzi stanno lontani dal Brasile per circa sei mesi. L’invito mi ha reso felice, ho avuto l’opportunità di conoscere il lavoro che fa il personale della Marina brasiliana e italiana. E bello vedere l’interazione e l’amicizia tra questi due popoli», ha detto il centrocampista. In tanti in Brasile fanno il tifo per Ederson.





 Daniele Rindone - «Hai paura?», gli disse un giorno Reja. Era un mercoledì mattina, era il 22 settembre 2010, in serata la Lazio avrebbe sfidato il Milan all’Olimpico, nel pregara debuttò l’aquila Olympia. Serviva un uomo a destra, il pericolo si chiamava Ronaldinho. «Mister, ho due gambe anch’io» rispose Luis Cavanda, senza timore. Edy gli comunicò che avrebbe giocato dal primo minuto, fu promosso, lui non s’impaurì. Lo mise in marcatura su Dinho: «Era l’ideale, ha la stessa reattività, non abbocca alle finte», spiegò in seguito il tecnico friulano. Cavanda giocò, sfidò il campione brasiliano, si portò a casa la sua maglia, quella notte è rimasta scolpita nei suoi ricordi. Nacque una stella a intermittenza, un’aquila che nel corso della carriera (seppur giovane) ha alternato decolli repentini e atterraggi bruschi. Luis Pedro è stato capace di arginare Ronaldinho, di conquistare la stima di vari allenatori nei ritiri precampionato, ma non ha mai strappato fiducia illimitata. Non ha mai trovato continuità. Cavanda all’epoca aveva 19 anni, oggi ne ha 21, sta riprovando a volare, sta conquistando la fiducia di Petkovic. Può giocare su tutte e due le fasce, è duttile, il talento non gli manca. A sinistra c’è un buco, Radu lotta con i problemi fisici, dal mercato non sono arrivati rinforzi e Petkovic preferirebbe utilizzare Lulic in fase avanzata. Cavanda c’è, si è rimesso in mostra e sogna una chiamata per giovedì sera. La Lazio affronterà l’andata del play off di Europa League contro il Mura e Luis potrebbe strappare la conferma dopo la prestazione fatta registrare in amichevole col Malmoe. E una competizione che conosce, in Europa debuttò con la maglia biancoceleste il 17 dicembre 2009, giocò contro il Levski Sofia allOlimpico. In quella notte, in quella sfida contro il Milan di Ronaldinho, arrivò anche la benedizione di Allegri: «Il ragazzo è bravo», raccontò l’allenatore del Milan. Cavanda ci riprova, non può fallire. E la sua ultima grande chance, se la sprecherà rischierà di perdere la Lazio definitivamente. L’anno scorso è stato ceduto in prestito al Bari, ha giocato pochissimo. E rientrato e il nuovo tecnico lha voluto testare. Finora è piaciuto.

Luis Pedro Cavanda, esterno belga-angolano, arrivò alla Lazio grazie all’ex diesse Sabatini: la società pagò un indennizzo di 15 mila euro allo Standard Liegi per averlo. I biancocelesti in passato hanno rischiato di perderlo a parametro zero perché il giocatore era in scadenza di contratto. Lotito recuperò in extremis e riuscì a fargli firmare un accordo sino al 2014. Luis è nato in Belgio da mamma angolana, manda i soldi a casa, è molto legato alla sua famiglia. Non ha mai trovato continuità e ha pagato spesso certi atteggiamenti. In squadra lo stimano in tanti. Brocchi gli dà spesso consigli, con Diakitè ha diviso tante volte la stanza in ritiro, aveva legato molto con Cisse. Luis ascolta musica ritmica, studia privatamente, insegue il diploma. E l’orgoglio di mamma Eufrasias e ha una sorella di nome Gabriella. I suoi cari vivono a Bruxelles e spesso vengono a Roma. Viene da una storia sofferta, non gli è stato mai regalato niente. S’è guadagnato tutto sul campo e questa dote gli è servita per arrivare in alto. Ma non per restarci, almeno finora.





 Cavanda e gli altri compari, giovani che inseguono il sogno europeo, cocchi di casa inseriti in lista Uefa. Petkovic sè affidato anche al portiere Berardi, al centrocampista Cataldi e a bomber Rozzi. Sono loro i baby che sognano in grande, che rimarranno all’ombra dei big tenendosi pronti in caso di necessità. A Vlado piace lavorare con i ragazzi, sta lanciando Onazi in prima squadra, sta credendo in Cavanda e in allenamento segue da vicino i calciatori più promettenti. Berardi è il terzo portiere, sta dietro Marchetti e Bizzarri. Ha chiuso un ciclo con la Primavera di Bollini, è diventato grande. Ha avuto tante richieste di mercato, lo hanno chiamato dalla serie B, ma la società punta su di lui e vuole blindarlo. In lista Uefa figura anche il centrocampista Cataldi, è stato seguito dal Manchester City, ma gli inglesi non sono riusciti a scipparlo alla Lazio così come hanno fatto col terzino Marin. Danilo Cataldi ha firmato il rinnovo di contratto, si è legato alla società biancoceleste per i prossimi tre anni. E un classe 1994, ha partecipato con la Primavera alle Final Eight di giugno, sè laureato vice-campione d’Italia, ha fatto la mezzala. Militava negli Allievi, con Bollini ha trovato spazio e ha conquistato la Nazionale di categoria. Garantisce quantità e qualità, sta crescendo a vista d’occhio. E bomber Rozzi sta facendo parlare di sè: s’è fatto apprezzare nel ritiro di Auronzo di Cadore, ha il gol nel sangue, segna a ripetizione, non casualmente. E esploso in Primavera, è un attaccante purosangue, di razza. Ha i movimenti del centravanti, sa stare in campo, sa fare da boa e punta a rete. E forte fisicamente, si parlerà di lui in futuro, è facile prevedere la sua consacrazione a buoni livelli. Rozzi sogna di diventare l’ariete della Lazio, ha tutto il tempo davanti.

Il futuro è dei giovani, lo è anche nel calcio. La crisi si fa sentire, girano pochi soldi, sono avvantaggiate le società che riescono a lanciare i talenti cresciuti in casa. Cavanda, Berardi, Cataldi e Rozzi sono stati scelti per la lista Uefa, s’avvicinano al play off di Europa League vivendo sensazioni diverse. Per qualcuno è la prima volta, per qualche altro non è una novità assoluta, ma l’emozione è sempre forte. Non solo i campioni, le facce conosciute, l’Uefa vuole che i giovani siano in rampa di lancio e ha imposto regole precise per far sì che abbiano spazio. Le scelte della Lazio sono compiute, crede nei suoi ragazzi e sa che Petkovic li utilizzerà appena potrà. Contro il Mura c’è in ballo l’accesso alla fase a gironi, la qualificazione si giocherà nell’arco di 180. Cavanda è in corsa per un posto, se scenderà in campo lo farà anche per i suoi compagni. Per dimostrare che i baby laziali meritano la ribalta.





Daniele Rindone – E’ una promessa d’amore: «Io e la mia famiglia ci troviamo molto bene nella Lazio, siamo molto felici. Da quando sono arrivato ho due obiettivi: migliorare il rendimento ogni anno ed essere convocato nella Seleçao per la Coppa del Mondo 2014» . La promessa di Hernanes, un messaggio dritto al cuore della Lazio e dei suoi tifosi. «Non lo vendo» , ha tuonato Lotito respingendo gli assalti esteri, l’ultimo è stato quello del Tottenham. «Resto qui» , ha assicurato il Profeta in un’intervista rilasciata a Goal.com. Non vuole andare via, non vuole scappare. Sta ritrovando il sorriso, sta cercando di assimilare la filosofia di Petkovic. E sembrato spaesato nelle prime uscite del precampionato, è stato sballottato in vari ruoli. Ma col tecnico non ci sono problemi: «Petkovic? Mi trovo bene con lui, mi ha provato in varie posizioni. Quando cominceranno le competizioni vere potrete vedere qual è la sua idea» . Hernanes mezzala sinistra, è questa l’idea che Vlado ha partorito nell’amichevole di giovedì scorso contro il Malmoe. L’esperimento ha funzionato, il Profeta è andato meglio e in questo ruolo potrebbe giocare dopodomani contro il Mura in Europa League. Hernanes si trova bene col nuovo allenatore, un attestato di stima che renderà felice Petkovic e rafforzerà la sua posizione. Hernanes vuole restare e vuole vincere. Ha tracciato il bilancio dei suoi primi due anni italiani. Lo sbarco a Roma, il cambio di ruolo, le esibizioni da trequartista con Reja, il ritorno a centrocampo con Petkovic: «Sono arrivato in un Paese diverso, in una squadra diversa, ho dovuto giocare in un ruolo nuovo rispetto alle abitudini, ma sono riuscito a fare bene. Nel primo anno sono stato in grado di mettermi in evidenza. La scorsa stagione, se non fosse stato per il mio infortunio, sarebbe stata sicuramente migliore. Il bilancio è positivo, ma posso ancora migliorare e rendere più» . Vuole dare di più, vuole centrare questa benedetta Champions: «Perché non ci siamo riusciti per due anni di fila? E difficile rintracciare un solo motivo. La scorsa stagione, ad esempio, abbiamo avuto molti problemi con gli infortuni. Quest’anno sarà ancora più difficile. L’Inter si è rafforzata e lotterà per i primi posti. E difficile dire fino a che punto possiamo arrivare, ma il nostro obiettivo è non avere cali di prestazione» . Hernanes, Ederson, Zarate e Klose, tutti sognano una Lazio divertente e vincente. Il Profeta crede nei compagni e dice sì ad una squadra offensiva, ma le scelte spettano a Petkovic: «Tutto il gruppo è di valore. Ho un obiettivo, voglio allenarmi al massimo per stare sempre in campo. Per quanto riguarda la squadra, lasciamo decidere Petkovic» . Hernanes è da sempre un fan di Klose: «E’ un grande giocatore, un goleador e un ottimo compagno. Sono felice di giocare con un ragazzo intelligente e che ha una grande forza, che fa gol e torna anche per dare una mano in marcatura» .

In Italia, a Roma, si sente a casa. Le parole del Profeta fanno bene all’ambiente, il mercato è fermo e i tifosi hanno bisogno di certezze. Hernanes resta e rilancia le sue ambizioni, non cè miglior notizia di questa: «Nei miei anni italiani non ho avuto problemi di adattamento. Nonostante possa sembrare incredibile ciò che mi ha aiutato è stato il clima. Io giocavo sempre sognando il freddo dell’Europa, ma quando mi sono imbattuto in un caldo maggiore di quello che cera a Recife mi sono sentito un po’ come se fossi a casa» . Ha capito il calcio italiano, ora sa come eludere le marcature strette: «Le marcature sono più dure. I giocatori ti trattengono, ti spingono. Quando ricevi il pallone i marcatori non ti concedono molta libertà di pensare. Le squadre cercano di difendersi bene prima di attaccare» . Ha tifato Brasile alle Olimpiadi, sperava in una chiamata come fuori quota: «Ero sicuro che questa volta la medaglia doro non sarebbe sfuggita dalle nostre mani. E’ stata una triste sorpresa» . Punta ai Mondiali 2014, si giocheranno nel suo Paese. Menezes lo vede mezzala, il cambio di ruolo può aiutarlo per conquistare la Nazionale una volta per tutte: «Indipendentemente dalla posizione non è facile giocare nella Nazionale brasiliana. A centrocampo la concorrenza è molto agguerrita. Serve lavorare, crederci sempre e attendere. Il mio sogno è far parte del gruppo che sarà in Brasile nel 2014» . Giovedì il cittì del Brasile ufficializzerà le convocazioni per le amichevoli contro Sud Africa e Cina. Si giocheranno il 7 e il 10 settembre, la sfida con i cinesi è in programma a Recife, nella città di nascita di Hernanes. Aspetta la richiamata, sogna di esserci: «Prima delle Olimpiadi ero stato convocato e il mio nome era anche nella lista dei preconvocati per i Giochi. Ho buone aspettative» . Un giorno tornerà in Brasile, ma non adesso: «Non ci penso ora. Tornare in Brasile riguarda il futuro, ma senza dubbio il San Paolo è il club che è nel mio cuore e penserei in primo luogo a loro» . Continuerà ad amare la Lazio.

oizaL

Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #1 : Martedì 21 Agosto 2012, 07:24:40 »
CORRIERE DELLO SPORT






Contrattura alla coscia sinistra per Radu: è l’esito degli esami strumentali effettuati ieri alla clinica Paideia. Non sono state riscontrate lesioni muscolari, si temeva uno stiramento, pericolo scongiurato. Il romeno rimarrà a riposo 2-3 giorni, potrebbe tornare ad allenarsi venerdì. Non sarà a disposizione per il match di andata contro il Mura 05 (giovedì ore 21), salterà la prima sfida del play off di Europa League. Radu era rientrato in campo nella parte finale dell’amichevole contro il Malmoe, accusò un fastidio alla coscia sinistra. Ha saltato l’ultimo scorcio della scorsa stagione e la prima fase del precampionato, questo nuovo stop non ci voleva. Radu ha bisogno di continuità per entrare in forma, non potrà essere schierato da titolare domenica sera contro l’Atalanta nella prima giornata di campionato. La Lazio è tornata in campo ieri, ha effettuato una doppia seduta di lavoro. Diakitè si è allenato regolarmente, si è ripreso, cerca la condizione. Paura per Dias, si è fatto male alla parte bassa della schiena. Sarà ricontrollato oggi, c’è un po’ di preoccupazione in vista di giovedì sera. E stato sottoposto a terapie, è una roccia, vuole recuperare. In preallarme c’è Cana, in caso di forfait del brasiliano giocherà lui accanto a Biava. Diakitè, come annunciato, è ancora convalescente ed è al centro del caso-contratto. Non è pronto Ederson, tra l’altro non è in lista Uefa. E tornato a lavorare con i compagni, sta forzando. Sente ancora un po di dolore al ginocchio destro, il fastidio sparirà nel corso dei giorni. Clinicamente è guarito, era finito ko ad Auronzo, la diagnosi parlava di stiramento del legamento collaterale mediale. Ederson vorrebbe giocare domenica contro l’Atalanta, difficilmente sarà rischiato.

Petkovic valuta, riflette, deve scegliere l’undici che affronterà il Mura 05 dopodomani a Maribor. Il 4-3-3 ha convinto nell’amichevole giocata contro il Malmoe, potrebbe essere confermato in Europa League. Marchetti sarà in porta, ha recuperato dall’infortunio ad un gomito. Konko e Biava sono certi del posto, Dias è da valutare, a sinistra spera in una chance Cavanda (c’è anche la possibilità che venga arretrato Lulic). Il centrocampo a tre verrebbe formato con Onazi, Ledesma e Hernanes (nel ruolo di mezzala sinistra). Klose è il centravanti designato, ai suoi lati possono agire Mauri e Lulic. Non va dimenticato Candreva, è uno dei più in forma, sta correndo più di tutti, ha carburato subito confermando le ottime prestazioni firmate nel finale dello scorso campionato. Sa esibirsi a destra e a sinistra, garantisce copertura e affondi, sa essere pericoloso. La sua candidatura è fortissima. Il 4-3-3 è la soluzione più probabile, il 4-2-3-1 non ha portato risultati. Ieri poche tracce tattiche, partitella a ranghi misti. Informazione per i tifosi: i biglietti per Mura-Lazio potranno acquistarsi direttamente a Maribor presso lo stadio Ljudski.




LA GAZZETTA DELLO SPORT















 Resta o va via? Si prende, a sorpresa, il ruolo di vice Klose oppure fa le valigie e saluta definitivamente i colori biancocelesti? Strana estate quella di Sergio Floccari. Sempre in bilico tra una partenza data per certa a inizio mercato e poi, col passare delle settimane, diventata sempre meno probabile. Anche se, a dieci giorni esatti dalla chiusura delle liste di trasferimento, tutto ancora può succedere. Qualcosa però è cambiato attorno al centravanti calabrese.Un po’ alla volta, e senza sbraitare com’è nel suo stile, si è guadagnato la considerazione e la stima del nuovo allenatore. Vladimir Petkovic non lo conosceva, o meglio lo conosceva poco. Ne ha apprezzato prima le grandi qualità umane, la disponibilità al sacrificio, la capacità di lavorare sodo senza grilli per la testa. Poi, man mano che il ragazzo di Nicotera entrava in forma, l’allenatore croato ha anche capito le enormi doti tecniche e tattiche del giocatore. Se dipendesse dal tecnico, Floccari resterebbe alla Lazio senza se e senza ma. Petkovic lo considera infatti l’alternativa migliore a Miroslav Klose. Sia nel caso di modulo 4-2-3-1 sia in quello (a questo punto molto più probabile) di utilizzo del 4-3-3. Per caratteristiche tecniche, ma anche per intelligenza tattica Floccari è in effetti l’attaccante che più di tutti in organico si avvicina al totem tedesco. E non solo. Perché, volendo, Floccari può anche giocare in tandem con Miro. Da attaccante esterno, ruolo che ovviamente gli si addice di meno, ma che può comunque occupare.

E allora cosa aspetta la società a ritirarlo ufficialmente dal mercato? Il problema, per i dirigenti, è che Floccari è l’unico attaccante sul quale stanno fioccando le richieste. In pratica lo vuole mezza Serie A. E visto che il reparto avanzato è composto da sette elementi (decisamente troppi) ecco che una sua cessione non può non essere presa in considerazione. A patto però di ricavarne un discreto introito che possa poi essere reinvestito per arrivare ad un difensore di primo livello. La valutazione data a Floccari da Lotito e Tare è di almeno 5 milioni. Del resto, il riscatto del Parma (non esercitato) era stato fissato a 5,5. Da quella cifra si può scendere al massimo di 500 mila euro, non di più. Ed ecco spiegato perché finora Floccari è rimasto alla Lazio. Uno scenario che dovrebbe resistere fino alle ore 19 del 31 agosto, quando calerà il sipario sul mercato. Con buona pace di Petkovic che spera vivamente che non gli portino via quel ragazzo che conosceva poco,ma che ha subito imparato ad apprezzare.
















LA REPUBBLICA








IL TEMPO
















CORRIERE DELLA SERA












TUTTOSPORT





Giglic

Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #2 : Martedì 21 Agosto 2012, 07:58:50 »
Grazie!

Offline AlonZo

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #3 : Martedì 21 Agosto 2012, 08:13:37 »
Ma si cediamo zarate che abbiamo preso tutti sti campioni...

Offline Il lodolaio

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #4 : Martedì 21 Agosto 2012, 08:19:14 »
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

Giglic

Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #5 : Martedì 21 Agosto 2012, 08:20:11 »
Notare il capolavoro: quei fessi del rabo si dopano per perdere 6 a 0 ed è "a causa della Lazio"....

Offline Whistle

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #6 : Martedì 21 Agosto 2012, 08:33:14 »
Grazie oizaL!

Ogni giorno un nome nuovo, ma dove li trovano?
Gyomber? Mi pare di averlo visto recitare in un film: "Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino", no, é troppo giovane, ma la faccia é quella...

Offline Centurio

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #7 : Martedì 21 Agosto 2012, 09:18:56 »
anche oggi la nostra bella dose di depressione.

(Comunque grazie Oizal, mica é colpa tua.)
sine pennis volare haud facile est

Offline Breizh

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #8 : Martedì 21 Agosto 2012, 09:34:32 »
Grazie, oizaL. :)

Offline simcar

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #9 : Martedì 21 Agosto 2012, 09:35:19 »
Grazie oizaL

Offline Matita

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R: Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #10 : Martedì 21 Agosto 2012, 09:36:19 »
Notare il capolavoro: quei fessi del rabo si dopano per perdere 6 a 0 ed è "a causa della Lazio"....

Palazzi ha già aperto il fascicolo?
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline MCM

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #11 : Martedì 21 Agosto 2012, 09:38:35 »
Notare il capolavoro: quei fessi del rabo si dopano per perdere 6 a 0 ed è "a causa della Lazio"....

già...allucinante...

grazie Oizal.

Offline LaLazioMia

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #12 : Martedì 21 Agosto 2012, 09:55:29 »
Notare il capolavoro: quei fessi del rabo si dopano per perdere 6 a 0 ed è "a causa della Lazio"....

uesta è la comunicazione, my friend.Non ce lo sapevi che è tutta colpa der gefstore? :D
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Russotto

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #13 : Martedì 21 Agosto 2012, 10:31:00 »
Che tristezza... si parla solo di cessioni...

zorba

Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #14 : Martedì 21 Agosto 2012, 12:25:05 »
Bentornato oizaL!!!!

 ;D ;D ;D

Due notazioni da Europa League frutto della lettura della rassegna stampa odierna.

1) Siamo più forti anche degli avversari dopati!!!!!  :P :P :P

2) Vuoi vedere che al Mura cambiano allenatore proprio adesso e contro di noi arrivano gasati a palla?!?

 8)

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa - Martedì 21 agosto
« Risposta #15 : Martedì 21 Agosto 2012, 13:52:38 »
Gyomber? E ora questo chi è?

Per il resto grazie oizaL!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!