Autore Topic: Lazio, le spine di Petkovic: Hernanes e Zarate non convincono il tecnico  (Letto 567 volte)

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Giglic

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I due talentuosi sudamericani non sembrano rientrare nel progetto tecnico del mister laziale



ROMA - Risorse e valori aggiunti per la squadra, o problemi per l’allenatore?L’interrogativo se lo stanno ponendo i tifosi biancocelesti, a proposito di Hernanes e Zarate, dopo aver constatato la riluttanza di Petkovic a considerarli punti fermi della nuova Lazio. Tutto questo nella settimana dell’esordio in Europa League e del campionato. Per buona parte del ritiro il tecnico ha provato Hernanes al fianco di Ledesma, davanti alla difesa, in un ruolo abbastanza simile a quello che, in passato, aveva occupato con la nazionale.

Gli esperimenti tattici pare non abbiano convinto Petkovic, tanto che ha preferito schierare Cana vicino all’argentino. Così Hernanes è stato restituito alla posizione più offensiva, anche per sfruttarne le notevoli risorse balistiche e gli assist. Però il fantasista, che ha saltato solo la trasferta di Salerno per un affaticamento, non viene considerato un titolare fisso. A volte è impiegato quasi da secondo attaccante, altre da centrocampista puro, ogni tanto svaria sulle fasce. Una collocazione tattica che incontra sempre maggiori difficoltà, con uno scenario destinato a diventare ancora più complicato quando tornerà disponibile anche il connazionale Ederson.
 
Le parole del presidente Lotito, sull’incedibilità di Hernanes, hanno rincuorato quanti temevano una sua partenza. Ma adesso spetta a Petkovic schierare, nella posizione migliore e più funzionale, uno dei centrocampisti più interessanti e prolifici del campionato. Insieme a Klose e Zarate, anche il più talentuoso dell’organico. Pensare che il brasiliano possa diventare un problema significa mortificarne la qualità, quella che pochi possiedono e che riesce sempre a garantire la differenza in campo. Hernanes, con o senza Ederson, dovrebbe diventare uno punti di riferimento e di forza della Lazio. Lo stesso Reja, pur sostituendolo 21 volte nel campionato scorso, lo considerava tale. Sarebbe malinconico relegarlo in panchina, almeno in condizioni fisiche normali.
 
Un discorso analogo interessa anche Zarate. Rientrato dall’Inter, e presentatosi in ritiro tirato e ben disposto, ha subito fatto capire di volersi mettere a disposizione. Dopo aver impressionato in fase di preparazione ed essere sempre tra i migliori negli allenamenti, sembra comunque non rientrare nei piani tattici di Petkovic. Soprattutto perché il tecnico svizzero predilige il modulo con una sola punta. In questo caso, considerando Lulic il padrone della fascia sinistra, diventa difficile trovare spazio per Zarate nella formazione di partenza. Fuori luogo pensare che possa giocare da centrocampista centrale, perché non ha la duttilità mentale per ricoprire questo ruolo. L’argentino è fondamentalmente un attaccante e si muove e pensa di conseguenza. Il ragazzo va recuperato anche psicologicamente e farlo sentire al centro del progetto, non ai margini.
 
Purtroppo, alla vigilia della partenza ufficiale della stagione, Hernanes e Zarate, più che delle certezze, sono delle incognite. Magari anche dei problemi. Invece la loro qualità dovrebbe assicurare alla squadra quel qualcosa in più per vincere le partite. Gli allenatori di spessore sono proprio quelli che riescono a sfruttarne al meglio le risorse tecniche, che sono improntate soprattutto alla fase offensiva. Se i calciatori più bravi diventano ostacoli, allora la strada della Lazio sarà tutta in salita.

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