Penso che l'odio (anche sportivo) sia un sentimento da dosare con estrema attenzione.
Nel tuo articolo, pregiato giangoverni, non intravedo motivazioni che vadano al di là di un'innata e lecita antipatia (o odio se preferisci).
Circa il fare chiarezza su Del Piero, ad esempio, si può non essere d'accordo per tempistica e modalità -anche io ho dissentito al riguardo- ma sono dettagli che attengono alla sensibilità dei singoli ed ampiamente compensati, dal mio punto di vista di Juventino prima che Del Pierista, dai risultati sportivi e dalla tenacia mostrata dalla presidenza sulla vicenda calciopoli.
E' difficile separarsi da un campione e dal capitano che tanto ha dato alla Juve, così come da questa moltissimo ha ricevuto indietro. Probabilmente non disponiamo di tutti gli elementi per comprendere appieno la vicenda e quindi passerei oltre.
Della presunta gelosia verso il Boniperti, La invito ad indovinare da chi fu coniato il motto "Vincere non è importante..." ricamato sulle nuove divise bianconere, che Andrea Agnelli avrebbe "riesumato".
Proprio dall'ingombrante ed inviso, secondo la sua teoria, Giampiero "Marisa" Boniperti.
E per favore nessuno venga a chiedere ancora alla Juve di dare lezioni di sportività, nel 2006 con i nostri giocatori (a memoria 6 o 7 undicesimi) abbiamo vinto un mondiale, quest'estate sempre grazie al vivaio bianconero (di nuovo circa 6/11) siamo vice-campioni d'Europa. Nel mezzo? Il nulla del trionfo dello sport secondo guido rossi, auricchio, palazzi & baldini...
Non voglio diventare pedante e concludo ribadendo che l'antipatia, come l'odio, è legittimo ma proprio perchè così deflagranti andrebbero mirati (e motivati, nel caso di un valente giornalista) con maggiore cura.
Con immutata stima.
P.S.: Il Cannavaro in testa a quelli che si "sono dati" non era certo capitano della Juve.