Autore Topic: Per capire cosa è stato Nicolini...  (Letto 874 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline giangoverni

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3272
  • Karma: +217/-83
    • Mostra profilo
Per capire cosa è stato Nicolini...
« : Sabato 4 Agosto 2012, 16:53:00 »
Per capire che cosa è stato Renato Nicolini bisogna ritornare a quel 1977, a quella Roma spaventata e traumatizzata, rinchiusa nelle case e deserta nelle strade e nelle piazze poco illuminate, con i monumenti, San Pietro e Colosseo compresi, immersi nel buio più totale. Roma, in quel 1977, sembrava una città in guerra, con il coprifuoco, mancavano soltanto i volontari della Pai (protezione antiaerea) a gridare alle finestre da cui filtrava uno spiraglio di luce. Eravamo negli anni del terrorismo, ed ancora non si era raggiunto l’acme che raggiungeremo un anno dopo con il sequestro di Aldo Moro e la strage della sua scorta. La sera non usciva più nessuno, i ristoranti erano deserti e nessuno più andava al cinema. Alberto Sordi, l’artista che ha raccontato meglio la storia degli italiani, usciva con un film terribile, che contraddiceva tutta la sua storia di artista, Un borghese piccolo piccolo che è un po’ 1’epopea tragica del piccolo italiano della generazione di Sordi che ha vissuto spensieratamente gli anni del miracolo economico e che oggi si vede ribaltati, messi in discussione e calpestati tutti i valori in cui ha creduto e sui quali ha dimensionato la propria esistenza. Il protagonista di questo film è un uomo abituato a vivere chiuso dentro la sua casa, nella sua famiglia, circoscritto nei suoi egoismi e nelle sue miserie. E’ il tipico uomo che ha passato la vita ad evitare tutti i fastidi, sempre pronto ad umiliarsi per ottenere i favori dei potenti, di coloro che hanno potere sulla sua vita e su quella dei suoi cari. Un giorno gli capita una disgrazia tremenda: suo figlio viene ucciso accidentalmente da un rapinatore proprio mentre sta andando al concorso che avrebbe dovuto farne, come il padre, un impiegato di ministero e un ‘borghese piccolo piccolo’. Da quel momento lo scopo della sua vita diventa quello di trovare 1’assassino del figlio per vendicarsi. Quando finalmente riesce a trovarlo non si accontenta di ucciderlo ma infierisce su di lui per giorni e giorni. Il piccolo e tranquillo impiegato di ministero è diventato un mostro, senza morale e senza leggi.
Questo film fu accolto con grande favore da un pubblico che stava abituandosi a vivere nella violenza e con la violenza in una società in profondissima crisi. In alcuni cinema il pubblico finì per applaudire la morte del ragazzo assassino.
“Era un pubblico – disse Sordi – che non aveva capito che il nostro film voleva essere una inequivocabile condanna della violenza ma quegli applausi erano significativi perché mettevano a nudo il malessere che affligge oggi la nostra società ”.
E questo accadeva nei pochi cinema che erano rimasti aperti o che non erano stati trasformati in “luci rosse”. Insomma i romani erano attanagliati dalla paura e avevano perso la loro proverbiale cordialità e la voglia di divertirsi e di stare insieme.
E venne un uomo! Quell’uomo era un architetto di 35 anni, capelli lunghi, un vero artista moderno che cerca di tradurre in opere artistiche, belle, ogni momento della vita. Era comunista Renato, e apparteneva a quel partito comunista berlingueriano che sembrava destinato a partecipare al governo del Paese (sarà proprio l’uccisione di Moro a stroncare questo cammino), un partito che aveva vinto le elezioni a Roma e aveva portato in Campidoglio un sindaco muovo, per la prima volta non espressione del partitismo provinciale di quegli anni, quando Roma, sede della politica nazionale, lasciava il governo dell’Urbe a figure di secondo piano. La fascia tricolore fu assegnata a un professore, Giulio Carlo Argan, che i più giovani che avevano fatto il liceo conoscevano per il manuale sul quale si studiava la storia dell’Arte.
Immagino che sia stato l’artista Argan a pensare all’artista Nicolini: un sindaco fuori dalle regole e “incompetente” non poteva che scegliere un assessore “incompetente”, con un ruolo, l’assessorato alla Cultura da inventare radicalmente. Prima di Nicolini, Roma aveva avuto assessori alla cultura che riuscivano a produrre soltanto dei manifesti per manifestazioni ridicole in cui giganteggiava il loro nome. Nicolini inventò tutto ex novo, forte della sua “incompetenza”, del suo coraggio e della sua forza innovativa. Renato oltre ad essere un vulcano di idee sapeva contornarsi di collaboratori un po’ “sciamannati” come lui, che gli portavano idee che lui aggiungeva alle sue.
Roma, che non aveva mai avuto una politica culturale, fu investita da una valanga di iniziative “effimere” . Saranno gli assessori alla cultura che verranno dopo, in primis Gianni Borgna, con i sindaci Rutelli e 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', a trasformare l’effimero in permanente, ma in quel 1977 Nicolini aveva capito che il suo compito era quello di risvegliare i romani, di dare loro coraggio, di invitarli a riappropriarsi della Città. Inventò l’estate romana. In ogni piazza anche di periferia, e non soltanto nel meraviglioso e unico centro storico, Nicolini portò cultura, svago, divertimento, musica, cinema e persino poesia (il Festival dei Poeti di Castelporziano).
Inaspettatamente mi chiamò a collaborare con lui, su segnalazione del vice sindaco Pier Luigi Severi, anche lui politico “fuori norma” e per questo troppo presto dimenticato. Ricordo la prima serata cinematografica a Massenzio con il film Un americano a Roma. Alla fine della proiezione arrivò Alberto Sordi, un boato, un applauso inteminabile e il coro senza fine di "Alberto Alberto".
Come ambita ricompensa Renato mi fece avere, incorniciato, il verbale della seduta del Consiglio Comunale, nella quale il Sindaco ringraziava anche il sottoscritto per la riuscita dell’Estate Romana. Non ho mai ringraziato Renato per avermi fatto partecipare alla sua grande impresa. Lo ringrazio ora che ci ha lasciato. Grazie Renato!

Giancarlo Governi
   


Offline benvolio

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3559
  • Karma: +123/-0
    • Mostra profilo
Re:Per capire cosa è stato Nicolini...
« Risposta #1 : Sabato 4 Agosto 2012, 17:26:10 »
Mi associo con tristezza a Giangoverni. L'effimero di Renato Nicolini aveva la genialita' di restituire alla cittadinanza luoghi e pezzi del patrimonio storico e urbanistico e quindi tanto effimero non era. Il cinema a Massenzio, al Circo massimo, al Palazzo dei Congressi, spalancava squarci di eternita' nella notte e dava a tutti una nuova idea della frequentazione. E' vero che Roma era percorsa da fremiti tremendi ma Renato Nicolini aveva occhi anche per quelle realta' giovanili contestatarie e non disdegnava di aprire collaborazioni con queste. Persona sottile, di ironia e dolcezza, ci fece piacere di essere romani in modo nuovo.
Un pezzo di bella storia. Addio Renato!

Offline giangoverni

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3272
  • Karma: +217/-83
    • Mostra profilo
Re:Per capire cosa è stato Nicolini...
« Risposta #2 : Sabato 4 Agosto 2012, 19:54:23 »
Bellissima postilla, Benvolio!

Offline aquilafelyx

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 10104
  • Karma: +254/-13
  • Share in the freedom I feel when I fly
    • Mostra profilo
Re:Per capire cosa è stato Nicolini...
« Risposta #3 : Sabato 4 Agosto 2012, 20:38:20 »
bravi tutti e due , mi associo al ricordo ed al cordoglio per Renato Nicolini .


M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline jegue98

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 4748
  • Karma: +127/-1
  • Sesso: Maschio
  • Sonhar nao custa nada!
    • Mostra profilo
Re:Per capire cosa è stato Nicolini...
« Risposta #4 : Sabato 4 Agosto 2012, 23:13:26 »
bravi tutti e due , mi associo al ricordo ed al cordoglio per Renato Nicolini .
Never change the way you are...

Offline Clazia

  • Superbiancoceleste 2015
  • *
  • Post: 2499
  • Karma: +345/-10
  • Sesso: Femmina
    • Mostra profilo
Re:Per capire cosa è stato Nicolini...
« Risposta #5 : Domenica 5 Agosto 2012, 10:49:54 »
all'epoca si scherzava, dicendo "Nicolini fa uscì la musica dai tombini", a proposito di una specie di rivoluzione che il Nostro ebbe a fare nelle estati di chi era costretto a restare a Roma ed a non andare fuori.

Ho sempre avuto la sensazione che fosse una bella persona, fuori dalla noia mortifera dei soliti politici di professione. L'ho anche votato quando si candidò sindaco.

un po' di tristezza, ecco cosa provo oggi, per questo.
Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

Offline Cliath

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 587
  • Karma: +21/-1
  • Sesso: Femmina
    • Mostra profilo
Re:Per capire cosa è stato Nicolini...
« Risposta #6 : Lunedì 6 Agosto 2012, 13:31:50 »
Mi associo alla tristezza di tutti: ho tanti bei ricordi di questa persona e di quello che ha saputo creare.

Offline The Loner

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1420
  • Karma: +112/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Per capire cosa è stato Nicolini...
« Risposta #7 : Lunedì 6 Agosto 2012, 16:25:48 »
Daccordo con voi, era una bella persona.
Lo conobbi e ci parlai un poco nel 1990. Grazie al suo aiuto fu organizzata a Piazza Navona una Festa degli Artisti di Strada, soprattutto musicisti. C'era un palco centrale e diversi palchetti laterali, fu una cosa simpatica. Io avevo frequentato la Piazza per diversi lustri, quindi fui invitato e presi parte molto volentieri alla Festa.
Una persona, ripeto, piacevole.