Autore Topic: Rassegna stampa - Martedì 31 luglio  (Letto 2054 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« : Martedì 31 Luglio 2012, 07:20:07 »

CORRIERE DELLO SPORT









 Alberto Abbate - Lotito preferisce le bionde. Due punte, quasi platinate, aspettano un cenno: Kolbeinn Sigthorsson e John Guidetti vogliono strappargli il cuore. Un islandese e un italo-svedese, occhi glaciali, piede caldo. Li monitorano entrambi a Formello: sono giovani, hanno il fiuto del gol, l’ultima Eredivisie straparla per loro. Gioca d’azzardo, è famoso per un pokerissimo. Kolbeinn Sigthorsson è balzato alle cronache il 29 gennaio 2011: a soli ventanni, con la maglia dell’Az Alkmaar, rifilò una cinquina al Venlo. Destro, sinistro, testata, mise al tappeto l’avversario con ogni parte del corpo. E un centravanti completo, l’islandese. Si sussurrava del suo talento già nel 2007, Arsene Wenger sera invaghito di quel sedicenne, poche chiacchiere e tanti gol. Fu Sigthorsson a rifiutare il trasferimento all’Arsenal, voleva giocare con continuità. Scelse l’Olanda per trascinarla ai suoi piedi. Statuario, lo paragonano al connazionale Gudjohnsen, ex stella di Barca e Chelsea. Kolbeinn però, la rete, la sbrana. Ha sempre fame sotto porta, mangia a una media di 0,46 gol a partita. Nelle ultime due stagioni ha saltato pochi pasti: 15 centri in 32 gare nella prima Eredivisie, 7 in 14 nell’ultima con la casacca dell’Ajax. Ora gli sta stretta, quella maglia: a 22 anni, cerca il salto. E stato proposto alla Lazio, costa 4,5 milioni, è un centravanti multiuso: prima o seconda punta, sa sfondare ovunque, persino partendo da dietro. E in Islanda per risolvere qualche acciacco alla schiena, attende una chiamata dall’Italia: c’è pure il Pescara.

Due anni più piccolo e un’incoscienza da giovanotto sfrontato. John Guidetti lo conosce bene Sigthonsson, gli contende il trono d’Olanda. Si sfidano a suon di reti da un anno, adesso lottano per la Lazio. L’italo-svedese sogna da settimane lo sbarco a Formello, ci sono stati nuovi contatti nelle ultime ore. E il diavolo biondo freme. E in ritiro col City, dopo la magica esperienza al Feyenoord. Chiede spazio, anzi lo pretende. La Lazio lo prenderebbe in prestito, Mancini vuole far cassa. In Inghilterra assicurano che il matrimonio biancoceleste si farà: Long John in pantaloncini spera. Venti centri in 23 gare sono la sua ultima carta d’identità. Più che valida per il ritorno a Roma, a casa. E ibernato nel freezer, Xandao. La Lazio ha congelato la trattativa con la Traffic, il Desportivo e lo Sporting: c’è il sì del centrale brasiliano, ma Lotito adesso tergiversa. Solo timidi sondaggi per Zapata, che tornerebbe di corsa in Italia: il Villareal lo accontenterebbe per 4-5 milioni, ma a Formello ci sono parecchie perplessità dopo la sua ultima stagione in Liga. Il colombiano non è più quello di Udine. E i biancocelesti, tanto per prendere, preferiscono aspettare Breno. Anche perché in rosa c’è Radu (farà il centrale) e non s’è mosso neppure Stendardo: arenata la trattativa con l’Atalanta. Oggi dovrebbe sbarcare a Roma l’agente Sabbag per decidere il futuro di Carrizo. Il portiere, in patria, si sfoga: « Il mio sogno rimane quello di tornare al River. Ho fatto di tutto per esaudirlo già a gennaio». Chissà che non ci riesca nei prossimi giorni. La porta è spalancata.





 La priorità è il terzino sinistro. Lotito non si sente ancora tagliato fuori per Federico Balzaretti, ma neppure si può più considerare in pole position. La Lazio ha ripreso la caccia all’esterno, viene ancora prima dello stopper. E si guarda all’estero. Possono riemergere anche piste del passato, antichi obiettivi o nomi proposti. Come il belga Sebastien Pocognoli, 25 anni da compiere domani, esterno sinistro dello Standard Liegi. Il suo contratto scade nel 2014. Si può prendere per meno di tre milioni di euro. Ha tanta corsa e un buon piede sinistro. E un esterno che spinge, potrebbe essere un’opzione da tenere in considerazione. Già tre anni fa era stato proposto alla Lazio. Ha giocato nel Genk in Belgio e si è fatto apprezzare anche in Olanda con l’Az Alkmaar. Con Pocognoli si allarga il ventaglio delle soluzioni. Per Federico Peluso l’Atalanta chiede 5 milioni di euro. In uscita dal Milan potrebbe esserci l’algerino Mesbah, ex Lecce. A tanti club italiani, compresa la Lazio, è stato offerto Simon Poulsen, nazionale danese, 28 anni, che si è appena svincolato dall’Az Alkmaar. Non si può escludere Luca Antonelli, ex Parma, trattato a lungo nel 2010 da Lotito e adesso di proprietà del Genoa. L’uscita di scena di Lo Monaco può riavviare la collaborazione di mercato con Preziosi. Nei giorni scorsi si era parlato di Mesto, ma la Lazio sulla fascia destra si sente coperta con Konko, Scaloni e Cavanda. Ecco perché potrebbero scattare i sondaggi per Antonelli, penalizzato da alcuni infortuni nell’ultimo campionato.

Dagli acquisti in cantiere all’unico sinora già realizzato. Ederson ha parlato in Francia del suo trasferimento alla Lazio. «Sono stato accolto benissimo sia dalla società che dai tifosi. Qui c’è un bel clima intorno alla squadra e questo ti fa venire voglia di lavorare ancora di più per ripagare tutta questa fiducia». Era destino che diventasse biancoceleste. «Sì è vero, la Lazio mi ha cercato fin da quando ero al Nizza. Questo è uno dei motivi per cui ho scelto questa squadra. Quando ti senti così apprezzato, è difficile dire di no, e la società capitolina lo ha fatto più di altre. Ora sono pronto a contraccambiare e a iniziare questa avventura». Chiusa l’esperienza di Lione. «Non mi piace ricordare come mi sono lasciato, preferisco ricordare le cose belle degli ultimi quattro anni e ce ne sono state molte, soprattutto con Rèmi Garde. Lo scorso anno, quando la squadra era guidata da Claude Puel, ho subito numerosi infortuni che non mi hanno permesso di giocare con continuità, ma aver vinto la Coppa di Francia, rimarrà sempre un bel ricordo. Abbiamo cercato di trovare un accordo a fine stagione, ma era arrivato il momento di cambiare. Il progetto Lazio mi ha convinto e ora sono prontissimo per questa maglia».





Fabrizio Patania  - «Faremo quello che serve» è l’annuncio di Lotito, convinto di ritoccare e rinforzare la Lazio nel modo giusto entro il 31 agosto. Un paio di colpi mirati, forse tre se si sbloccherà il mercato in uscita. Ha chiesto tempo e pazienza ai tifosi, c’è un mese per completare un gruppo già forte e consolidato: a Petkovic è stato affidato il compito di migliorare il rendimento tenuto da Reja nelle ultime due stagioni e di centrare la Champions. Ci sono stati molti contenuti nell’intervento di Lotito in due tempi, prima in diretta su Sky e poi (per la prima volta) negli studi televisivi di proprietà della società biancoceleste. «Sappiamo cosa dobbiamo fare. La squadra è completa, ma va migliorata in alcuni ruoli. I tifosi stiano tranquilli, non devono farsi deviare e strumentalizzare. Le promesse siamo abituati a mantenerle» . Piani cambiati perché Breno, già acquistato, è stato condannato dalla Procura di Monaco e perché Yilmaz, dopo essersi impegnato, ha preferito i dollari del Galatasaray. La Lazio non mollerà il brasiliano. «Non è finita per Breno. Breno verrà alla Lazio appena riuscirà a superare questa condizione carceraria. Credo sia stata una condanna assurda dal punto di vista giuridico. E uno dei più forti al mondo, il Bayern lo aveva pagato 18 milioni» . E ancora: «E’ vero, avevo detto tre o quattro campioni. Tre erano Breno, Ederson e Yilmaz. Il turco aveva firmato i contratti, poi il suo manager è andato a parlare con il Galatasaray, dove aveva giurato che non sarebbe mai andato, e ha preso 4 milioni. Gli dovevo dare 4 milioni di ingaggio? Vogliamo solo gente motivata e che scelga la Lazio. Yilmaz sta bene dove sta». Si attendono altri rinforzi. «Per adesso abbiamo preso Ederson e Candreva, che era in prestito e sorprenderà tutti. Tutti mi dite prendi il difensore, il centrocampista e l’attaccante. Io non faccio il piazzista. Non dobbiamo fare degli annunci e non voglio svelare le nostre strategie. Sappiamo dove mettere le mani» .

Lotito continuerà a confrontarsi con Petkovic. «La Lazio non ha venduto nessuno dei suoi campioni perché mantiene il suo patrimonio. Tengo il bilancio in utile da otto anni, ci sono club che ora invece sono costretti a vendere. Io spendo per quanto incasso. E allora dovrebbero aumentare gli introiti, i ricavi da biglietti e abbonamenti. Ma non ho mai considerato i tifosi dei clienti. Si parla solo di giocatori, intanto ho acquistato il palazzo di via Valenziani, dovera la vecchia sede, per difendere la storia di questa società. E poi il mercato lo concordiamo con il mister. Ha appena conosciuto la squadra, che è ancora una massa informe. Questo è il momento delle scelte. Petkovic non è il mago Zurlì. Prima voleva conoscere e vedere da vicino i giocatori. Non gli potevamo chiedere tutto in tre giorni. Le sconfitte con Siena e Torino non contano ed erano quasi da mettere in preventivo: il gruppo era imballato. Qui cera gente che già chiedeva la testa del tecnico, noi andiamo avanti per la nostra strada». Il bosniaco-croato ha chiesto di rinforzare la difesa. Il primo obiettivo è un terzino sinistro. Poi il difensore centrale. E sull’attacco le riflessioni sono più prudenti. «Ho preso Klose e tutti pensavano fosse vecchio, arrivato. Floccari ha sempre segnato, lo considero un goleador, ho avuto otto richieste. Di Zarate tutti riconoscono il talento. Poi abbiamo Rocchi, il nostro capitano. E per Kozak sono arrivate una ventina di proposte. Se viene qualcuno, dev’essere più forte di chi c’è. Oppure significherebbe vendere, ma noi non vendiamo». Il salto di qualità lo ha chiesto a Petkovic. «Quest’anno abbiamo battuto Milan, Inter, Roma e Napoli. Significa che i valori ci sono. La Champions, per il secondo anno di fila, è sfumata con le piccole. Ho chiesto ai miei giocatori di acquisire una mentalità vincente. Il rendimento del gruppo, che speriamo di completare, può ancora crescere. Ho fatto anche gli spogliatoi nuovi a Formello, sembrano una Spa. Voglio il massimo per i miei giocatori. E ci aspettiamo il massimo”





Fabrizio Patania - Un giorno così, sino a tre mesi fa, Vladimir Petkovic neppure avrebbe lontanamente immaginato di viverlo. E ancora tutto da scoprire questo signore nato a Sarajevo, occhi celesti come il cielo e un metro e novanta di altezza, la gavetta in Svizzera, una scalata senza soste dai semiprofessionisti del Malcantone Agno al quasi scudetto con lo Young Boys. Ha conquistato Lotito e si è preso la panchina della Lazio, sicuro di vincere la sfida con il suo presidente: dimostrare di essere competitivo anche senza possedere un passato illustre. Pensate, sarebbe il top per l’imprenditore di Villa San Sebastiano, che ha un chiodo fisso: plasmare le proprie creature, quasi inventarle. Petkovic deve possedere qualcosa di magico. Si vede nello sguardo, nella semplicità dei suoi gesti. E come se bucasse il video. In attesa dei risultati, durante il ritiro di Auronzo di Cadore ha conquistato il gruppo con i suoi metodi di lavoro e si sa quanto i calciatori siano di natura diffidenti. E anche i tifosi, che neppure ancora hanno visto la Lazio, lo applaudono. Era successo sotto le Tre Cime di Lavaredo. S’è ripetuto a Formello, ieri pomeriggio, un quarto dora prima delle sette. Quando Petkovic è entrato in campo, un boato è partito dalla tribuna centrale. E subito dopo il coro ritmato, che si era già sentito sulle Dolomiti. «Pe-tko-vic, lalalla lalla la, Pe-tko-vic, lalalla lalla la». C’è chi, tornando indietro nel tempo, ha ripensato alla stessa cantilena intonata allo stadio Olimpico per Sven Goran Eriksson e sarebbe già straordinario se riuscisse, anche solo in minima parte, ad emulare il mago svedese. Petkovic non si aspettava un’accoglienza simile. Sè emozionato, quasi commosso. E quando ha preso il microfono, ha ringraziato la gente del tributo d’affetto. «Cercheremo di fare il possibile. Faremo di tutto per ripagare l’amore dei tifosi». E giù un altro applauso

L’appuntamento era alle sei. La gente ha cominciato a prendere d’assalto il centro sportivo di Formello con un paio d’ore d’anticipo. Sfidando il caldo opprimente e il sole che a quell’ora picchiava forte sulla tribuna. Petkovic, per salutare la gente, ha fatto iniziare l’allenamento sul campo centrale. Il riscaldamento, un po’ di footing, poi la squadra si è spostata sul campo più vicino alla foresteria. Cinquemila tifosi hanno varcato i cancelli di via della Selvotta. C’era il pienone. La presentazione delle maglie è slittata di una quarantina di minuti, s’attendeva la diretta su Sky, qualche malumore prima che sbucasse la squadra sul campo e le nuove maglie riportassero l’entusiasmo al top. Dopo lingresso di Olympia, i giocatori sono entrati in campo dividendosi in gruppi, tante quante sono le divise da gioco prodotte dalla Macron, il nuovo sponsor tecnico subentrato alla Puma e fresco di accordo quinquennale con la Lazio. Prima è toccato ai portieri Marchetti, Berardi e Carrizo, vestiti di verde fosforescente. Mancava Bizzarri, sotto cure fisioterapiche. Poi sono entrati in campo i difensori, vestiti di bianco, una delle due maglie da trasferta in stile anni Settanta. Ai centrocampisti è andata la maglia nera e celeste, che ricorda i successi europei della gestione Cragnotti. Ledesma ha mandato in delirio i tifosi: «Quello che conta è avere l’aquila sul petto e combattere per questa maglia». Infine sono apparsi gli attaccanti con la nuova maglia celeste, la prima ufficiale. Standing ovation per il tedesco. «Ce lo abbiamo solo noi Miro Klose, ce lo abbiamo solo noi Miro Klose Gol» cantavano i tifosi, impazziti di gioia anche nel rivedere Zarate, che ha ricambiato con un gesto d’affetto. Microfono a Rocchi per la chiusura a effetto. «L’obiettivo? Sogno la Champions. Cosa cè scritto sotto la maglia? La prima squadra della Capitale». Fieri dal 1900.







 Stile ed eleganza. Le nuove maglie, il materiale tecnico e anche una nuova linea di abbigliamento sportivo per donne e bambini che presto potrà essere commercializzata attraverso i punti vendita Lazio Style. Questi i criteri che hanno guidato Lotito nella scelta della Macron, azienda bolognese, nuovo sponsor tecnico che subentra alla Puma dopo 14 anni. Gianluca Pavanello, l’amministratore delegato, era entusiasta. Contratto sino al 2017. «Per noi la Lazio è una grande occasione». La Macron veste in serie A anche Bologna e Napoli. All’estero il West Ham e tanti altri club tra Inghilterra, Spagna e Portogallo. Marco Canigiani, direttore del marketing, lo ha ringraziato. «Di solito servono 6 mesi per realizzare le maglie. Hanno bruciato i tempi, consentendoci di partire con la vendita già all’inizio di agosto». Sul campo la Lazio ha svelato le nuove divise. La maglia Home si lega alla tradizione del club presentando il classico colore celeste interpretato con caratteristiche tecniche e stilistiche innovative studiate per valorizzare al meglio il senso di appartenenza. Scudetto serigrafato sul fianco destro, un’elegante caratterizzazione stilistica che rende ancora più ricercata la nuova maglia. La maglia Away si distingue subito per il colore dominante: il nero, scelta stilistica che evidenzia ancora di più il celeste. Comune ad entrambe le maglie è la vestibilità body fit, grazie ad uno speciale tessuto elastico: ridotto l’attrito. Una novità introdotta per rimarcare la storia è un particolare inserito sulle maglie: all’interno del colletto, l’etichetta taglie impreziosita da una scritta stampata a caldo contenente lo scudetto e la frase «La prima squadra della capitale». Per quel che riguarda la terza maglia, bianca, l’ispirazione deriva dalle maglie della Lazio anni 70.




Dopo l’abbraccio con il popolo biancoceleste, la Lazio è salita sul pullman e ha raggiunto il ritiro di Fiuggi, dove era attesa per l’ora di cena. Petkovic ha portato nella località termale lo stesso gruppo di Auronzo a cui si è aggiunto Miroslav Klose, che porterà avanti un ciclo di preparazione individuale integrato con il lavoro tattico. Non sono stati convocati, invece, alcuni giocatori sulla via del recupero e non ancora pronti. Sta meglio Diakitè, che aveva riportato con il Montebelluna una forte contusione alla tibia sinistra: l’edema si sta riassorbendo, il francese completerà il protocollo fisioterapico e dovrebbe rientrare nel gruppo a partire dalla prossima settimana. Stessi tempi per Stefan Radu: l’artroscopia, eseguita all’inizio di luglio, aveva esclusi lesioni meniscali o altre complicazioni. Il romeno sta debellando l’infiammazione muscolo-tendineo, ha già ripreso a correre, tra una settimana dovrebbe riaggregarsi nel gruppo. Era inutile portarlo a Fiuggi, Petkovic preferisce recuperarlo in modo definitivo. Anche il brasiliano Ederson lavorerà a Formello: allenamenti in piscina, tra qualche giorno tornerà a svolgere lavoro di carico sul ginocchio destro (si era fermato per una distrazione di primo grado al legamento mediale), lo staff medico conta di restituirlo a Petkovic intorno a Ferragosto, non prima, per giocare.





Ingresso di altre due sezioni sportive, approvazione del nuovo Statuto, del Regolamento della Consulta dei Soci Benemeriti e di quello che disciplina i marchi delle società associate, festeggiamenti per il 113° compleanno. Sono queste soltanto alcune delle decisioni prese ieri al Canottieri Lazio nel corso del Consiglio generale della Società Sportiva Lazio, che ha visto la partecipazione della maggior parte dei presidenti e rappresentanti dei sodalizi biancocelesti. Sodalizi che, con l’ingresso della S.S. Lazio Squash asd di Marco Micoli e Maurizio Sciarilli e della S.S. Lazio Basket in Carrozzina asd, presieduta da Moreno Paggi, diventano 56, suddivisi in 44 sezioni sportive, 11 attività associate e la Lazio Master di Calcio a 5. Tra le altre decisioni spicca, in particolare, l’istituzione di un dipartimento di servizi in materia fiscale e giuridica a favore delle sezioni, nell’ambito del quale sarà possibile un confronto sulle normative di riferimento, e che sarà coordinato dal commercialista Luca Scarpa. «Numerosi sono i progetti in cantiere - spiega il presidente generale, Antonio Buccioni - Da una nuova sede alla realizzazione del progetto Solidarietà biancoceleste, grazie ad un accordo concluso con la Fondazione Roma Terzo Settore». Infine non si poteva non pensare ai festeggiamenti del prossimo compleanno, che dovrebbero ricalcare quelli del 9 gennaio scorso, con una novità: la realizzazione di una mostra I figli di Bigiarelli, che si dovrebbe realizzare al Centro Italiano di Cultura a Bruxelles, con la collaborazione del Centro Studi 9 gennaio 1900.




LA GAZZETTA DELLO SPORT































LA REPUBBLICA





oizaL

Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #1 : Martedì 31 Luglio 2012, 07:21:04 »
 IL TEMPO








IL CORRIERE DELLA SERA





ANDREA ARZILLI - Una cosa è la Lazio, un’altra è Lotito. Standing ovation per Petkovic, Klose, Zarate e Rocchi, la contestazione è riservata solo al presidente, colpevole, secondo gli oltre 500 tifosi arrivati ieri a Formello per la presentazione delle nuove maglie biancocelesti, di non credere fino in fondo al nuovo progetto che lui stesso ha varato. «Noi sappiamo quello che dobbiamo fare—ha detto ieri Lotito —. Siamo convinti che questa squadra sia pressoché completa, ma che vada migliorata in alcuni punti. I tifosi stiano tranquilli, non devono farsi deviare dai tam-tam delle radio e dei giornali. La tifoseria non si faccia strumentalizzare. Le promesse siamo abituati a mantenerle». I tre o quattro campioni sono in arrivo, insomma? Su Balzaretti, seppure con nutrita concorrenza, l’attacco è partito: si parla di un quadriennale a 1,6 milioni per il giocatore e 4 milioni per il Palermo. Ma, secondo il presidente, il dato che deve far riflettere è che nessuno se ne è andato: «La Lazio non ha venduto nessuno per ripartire dai suoi punti di forza. Ogni giorno esce fuori un nome nuovo, poi non arriva perché non l’abbiamo mai seguito veramente e si dice che la Lazio ha fallito un’altra volta. La Lazio, invece, non ha venduto nulla e sta investendo. Sono arrivati Ederson e Candreva, che era in prestito. Il mercato finirà il 31 agosto, l’unico contrattempo è stato su Breno, considerato uno dei più forti centrali almondo. Il Bayern lo aveva comprato a 18 milioni e avevamo l’opportunità di portarlo alla Lazio. Poi c’è stato un incidente di percorso non prevedibile. Spero che il tempo dica che il ragazzo aveva ragione e spero di farlo arrivare alla Lazio».




TUTTOSPORT





SIMONE DI STEFANO - Le nuove maglie, il ritorno di Klose e un Claudio Lotito contro tutti. È la giornata del bagno di folla della Lazio a Formello, con il nuovo sponsor tecnico Macron che ha presentato le nuove maglie per la stagione 2012-13. La chicca è una frase dietro al collo che annuncia capitan Rocchi durante la sfilata al campo principale di Formello con tutti i giocatori che hanno indossato per reparti i nuovi completi: «C’è scritto la prima squadra della capitale», grida Rocchi, il derby è già cominciato. La prima maglia è celeste con colletto bianco, completamente bianca la seconda da trasferta e blu scuro con banda celeste la terza. «Con la Puma è stato un matrimonio fantastico durato 14 anni - ha detto il responsabile marketing biancoceleste, Marco Canigiani - con la Macron iniziamo un nuovo percorso, abbiamo cercato di creare un prodotto innovativo ma che ricordi la nostra storia». In serata la squadra si è trasferita a Fiuggi, dove rimarrà in ritiro fino al 4 agosto. In precedenza, il patron Lotito ha chiesto fiducia ai tifosi: «Stiano tranquilli, siamo abituati a mantenere le promesse». Le sue parlavano di quattro campioni, ma per il momento, a parte il ritorno di Zarate, il mercato biancoceleste è fermo a Ederson più il riscatto di Candreva, mentre Breno è sfumato a causa del tribunale tedesco.

«La Lazio - ha aggiunto Lotito - non ha venduto nessuno per ripartire dai suoi punti di forza, e sta investendo: il mercato finirà il 31 agosto, Breno è stato un incidente di percorso non prevedibile, spero che il tempo dica che il ragazzo aveva ragione e lo faccia arrivare alla Lazio. Siamo una società seria, una grande società, dove si lavora con forze economiche. Non si va al supermercato che paghi 1 e prendi 10. Noi abbiamo il bilancio in ordine da 8 anni». Il riferimento è al tira e molla del Trabzonspor per la cessione di Yilmaz. Ma perso il turco, la priorità della Lazio diventa ora la difesa. Due terzini e un centrale, questo ha chiesto Petkovic: su Balzaretti c’è stato il rilancio a 4 milioni ma in vantaggio è sempre la Roma. Con il Genoa si ragiona su Antonelli e Mesto. Resta in stand by Xandao.





La vicenda Balzaretti : intricata al punto giusto, passibile di colpi a sorpresa. L’azzurro andrà in scadenza di contratto tra un anno, cosa che lo rende ancora più appetibile (e limita il potere di contrattazione, in termini di prezzo del cartellino, al Palermo) ed è al centro di una mini-asta. Potendo scegliere, al momento, parrebbe più orientato verso una soluzione capitolina: la Roma (che gli offre un quadriennale da 1,4 milioni più bonus) è in vantaggio rispetto alla Lazio (quinquennale da 1,5 milioni). Segue il Napoli. La novità, però, è il probabile, imminente rilancio proprio del Palermo: oggi il patron rosanero Maurizio Zamparini raggiungerà la squadra in ritiro e incontrerà il difensore, orientato com’è a proporgli un rinnovo fino al 2016 (da 1,2 milioni a stagione) con la garanzia di un posto nei quadri dirigenziali. Una soluzione che, per questioni personali e familiari, potrebbe risultare particolarmente gradita al giocatore. E la Juventus? La Juventus osserva sorniona, affatto indifferente. Anzi, ha già sondato il terreno ed è pronta - eventualmente - a fare una sua clamorosa entrata in scena, nel momento in cui le cose andassero per le lunghe su altri versanti.





Mazzarri reclama, piuttosto, un vice Cavani , che avrebbe individuato nella persona di Sergio Floccari . Il trentenne centravanti calabrese scalpita, ma viene trattenuto dal patron della Lazio, Claudio Lotito , che ha chiesto 5 milioni di euro per liberarlo (ha il contratto che scade nel 2014), mentre il Napoli avrebbe proposto la formula del prestito con diritto di riscatto: ci sarà tempo per trovare l’accordo. Tempo che, invece, sta per scadere relativamente a Federico Balzaretti . L’esterno torinese è atteso nel ritiro del Palermo dopo aver smaltito le vacanze, ma il Napoli insiste per fargli vestire la maglia azzurra. Insiste e come Walter Mazzarri, che preme nei confronti di Riccardo Bigon . Il ds negli ultimi due giorni ha inondato di telefonate Alessandro Moggi , manager del calciatore, per convincerlo ad accettare il trasferimento a Napoli. Per il momento la situazione è in fase di stallo e soltanto una persona può sbloccarla: il presidente De Laurentiis con una telefonata chiarificatrice a Moggi jr.

Offline nanaighel

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #2 : Martedì 31 Luglio 2012, 07:37:42 »
Appena sveglio....
accendo il pc solo per un motivo...prima di andare al lavoro

Rassegna stampa
Grazie LaziooizaL

Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #3 : Martedì 31 Luglio 2012, 08:06:50 »
eizarG !
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Offline AlenBoksic

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #4 : Martedì 31 Luglio 2012, 08:12:54 »
Grandissimo oizaL
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Offline Eagles71

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #5 : Martedì 31 Luglio 2012, 08:19:48 »
Che meraviglia la Lazio

grazie oizaL
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Breizh

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #6 : Martedì 31 Luglio 2012, 08:35:23 »
Merci ! ;)

Offline MCM

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #7 : Martedì 31 Luglio 2012, 08:40:19 »
bravo Lotito e grazie oizal

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #8 : Martedì 31 Luglio 2012, 08:56:23 »
Thanks!


Offline simcar

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #9 : Martedì 31 Luglio 2012, 09:23:54 »
Grazie oizaL, grandissimo come sempre

Offline SAV

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Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #10 : Martedì 31 Luglio 2012, 09:31:30 »
Grazie, oizaL!

Comunque, Andrea Arzilli del corriere della sera non è laziale... Anzi, gli stiamo proprio sul cacchio... Dopo aver vomitato fiele su di noi negli articoli su scommessopoli, dice che ieri a Formello c'erano 500 persone, quando negli altri giornali si fanno numeri tra 3000 e 5000...

Offline Fulcanelli

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #11 : Martedì 31 Luglio 2012, 13:04:51 »
Grazie, oizaL!

Comunque, Andrea Arzilli del corriere della sera non è laziale... Anzi, gli stiamo proprio sul cacchio... Dopo aver vomitato fiele su di noi negli articoli su scommessopoli, dice che ieri a Formello c'erano 500 persone, quando negli altri giornali si fanno numeri tra 3000 e 5000...

Il 500 era riportato ieri sera anche dal televideo, non ricordo se Rai o mediaset.

Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #12 : Martedì 31 Luglio 2012, 13:55:32 »
Il 500 era riportato ieri sera anche dal televideo, non ricordo se Rai o mediaset.

avranno ripreso il lancio di qualche agenzia che con la solita solerzia ha comunicato il dato un paio di minuti dopo l'apertura dei cancelli
M'illumino di Lulic

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Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa - Martedì 31 luglio
« Risposta #13 : Martedì 31 Luglio 2012, 19:25:39 »
Il Galatasaray su Hernanes, speriamo che il Profeta regga il peso.

Grazie oizaL! :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)