Autore Topic: Rassegna stampa - Venerdì 27 luglio  (Letto 699 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Venerdì 27 luglio
« : Venerdì 27 Luglio 2012, 06:36:30 »

(COME AVVERTITO IERI, OGGI RASSEGNA INCOMPLETA. A DOMANI PER QUELLA INTEGRALE)



CORRIERE DELLO SPORT





Fabrizio Patania - Un nome nuovo per la fascia sinistra rimbalza dalla Svizzera. La Lazio sarebbe entrata in corsa per Valentin Stocker, 23 anni compiuti all’inizio di aprile, centrocampista mancino del Basilea. E rientrato in questa stagione dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio, il suo talento era sbocciato con l’Under 21, ha già totalizzato 12 presenze e 3 gol con la nazionale svizzera. Nella Axpo League ha uno score di 31 reti in 117 partite di campionato. Nel 2008-09 era stato eletto miglior giovane dell’anno in Svizzera. Lo tenevano sotto osservazione Juventus, Udinese e Bayern Monaco, che poi ha dirottato su Shaqiri, gioiellino in passato seguito dal ds Tare. Ora la Lazio sarebbe entrata in concorrenza con Napoli e Werder Brema. Scadenza 2014, servono quattro milioni di euro per acquistarlo. Scatto, dribbling e tiro. E’ un giocatore offensivo, un esterno da 4-4-2 o da 4-2-3-1. Pedina ideale per il calcio di Petkovic. Viene da chiedersi se possa essere considerato l’alternativa di Lulic oppure un altro tipo di acquisto se Lotito non dovesse riuscire a spuntarla per Balzaretti, come appare probabile. In questo caso, Lulic potrebbe tornare a muoversi da terzino sinistro. Si vedrà. Dal ritiro di Auronzo di Cadore, che si è chiuso ieri, si è capito che la Lazio non mollerà la presa sul terzino sinistro del Palermo. L’ipotesi del Paris Saint Germain è tramontata, quella del rinnovo con il club rosanero resta remota, ma Lotito è stato scavalcato dal Napoli e anche la Roma è entrata in corsa. Difficilissimo arrivarci. Petkovic di sicuro ha bisogno di un terzino sinistro di livello. Federico Peluso, 28 anni, gioiello dell’Atalanta, resta tra le prime alternative. Ma la trattativa, che sembrava sul punto di decollare nei giorni scorsi, non è ancora decollata. Lotito cederà Guglielmo Stendardo se e quando si sarà assicurato un difensore centrale più forte, così loperazione è ancora in stand-by. Marino e Percassi chiedono 5 milioni per Peluso. E’ stato proposto Simon Poulsen, 28 anni, nazionale danese che si è svincolato dall’Az Alkmaar.

Lotito e Tare lavorano per acquistare un difensore centrale. E la priorità del mercato e se si trova uno stopper mancino ancora meglio, perché potrebbe essere utilizzato anche in alternativa a Radu come terzino. Dalla Svizzera è rimbalzata la candidatura di Valentin Stocker, che è un centrocampista esterno. Nel Basilea, che era e resta una bottega cara, potrebbe esserci anche uno stopper interessante per la Lazio. Si tratta di Aleksandar Dragovic, classe 91, centrale mancino cresciuto nell’Austria Vienna, perno della nazionale austriaca. Insieme a Rever (Atletico Mineiro), Savic (Manchester City), Rolin (Nacional Montevideo) e Rhodolfo (San Paolo) può essere unalternativa a Xandao. La novità relativa al difensore brasiliano che negli ultimi sei mesi ha giocato in Portogallo con lo Sporting Lisbona, riguarda il suo procuratore. Rivellino junior ieri su Twitter ha preannunciato la svolta: «Sto viaggiando per l’Italia. Si lavora». Chissà che in queste ore, approfittando del ritorno a Roma di Tare e Lotito, non ci sia un incontro con la Lazio per chiudere il trasferimento. Cairo ieri ha seguito il Torino ad Auronzo e ha visto Lotito, negando discorsi e contatti di mercato. Sergio Floccari, però, era e resta un obiettivo dei granata. Piace a Ventura. E’ una delle prime scelte per lattacco. Il rinnovo di Rolando Bianchi è sempre più complicato, a giorni verrà presa una decisione. Il Toro preferirebbe cambiare centravanti e si è informata con la Lazio. Petkovic non si è espresso sui singoli, ma ieri è stato chiaro. Zarate verrà confermato, Klose è un punto fermo, Rocchi è il capitano. Kozak e Floccari sono in bilico. Ma il centravanti calabrese potrebbe andare anche da altre parti. Pescara da escludere, Palermo possibile se Lotito riaprisse per Balzaretti.





 Olympia s’è messa in viaggio pochi minuti prima della Lazio. Ha assistito alla partita con il Torino e poi via. L’ultimo volo lo aveva concesso nell’intervallo dell’amichevole con il Siena. Anche l’aquila ha salutato le Tre Cime di Lavaredo e con il suo addestratore, Juan Bernabé, è salita sul pullmino per tornare a Roma. Soste frequenti per farla respirare, ma non è la prima volta che viaggia e si è ormai abituata. Smontato il Lazio Style Village che ha fatto divertire i tifosi e le famiglie biancocelesti salite ad Auronzo per seguire il ritiro, aperto il 9 luglio e concluso ieri. Subito dopo la partita con il Torino, la Lazio è salita sul pullman per raggiungere l’aeroporto di Venezia e imbarcarsi sull’ultimo volo utile per rientrare a Roma. Quando la squadra è atterrata a Fiumicino il computer della Lega stava cominciando a snocciolare il calendario del prossimo campionato di serie A, che per la Lazio comincerà in trasferta il 26 agosto (a Bergamo).

Petkovic concederà tre giorni di riposo ai suoi giocatori. L’appuntamento è fissato per lunedì pomeriggio al centro sportivo di Formello. La società ha definito anche la presentazione delle nuove maglie ufficiali da gioco, firmate dalla Macron, nuovo sponsor tecnico, che ormai sono pronte per essere indossate. Lunedì presentazione a Formello: conferenza stampa alle 17, cancelli aperti al pubblico dalle ore 18, sarà una grande festa. I tifosi potranno applaudire la squadra con le nuove divise. La preparazione della Lazio proseguirà a Fiuggi. Il gruppo di Petkovic dovrebbe trattenersi nella località termale sino al 7 agosto, quando si trasferirà all’Arechi per l’amichevole con la Salernitana (ore 20,45). Il primo agosto la squadra biancoceleste sarà di scena a San Felice Circeo con la Nuova Circe: è la cosiddetta amichevole della pace con Gianni Petrucci, presidente del Coni e nuovo sindaco di San Felice Circeo. E in via di definizione un altro test tra il 4 e il 5 agosto.

Vacanza concluse per Klose. Questa mattina alle 8 si presenterà alla Paideia per le visite mediche di idoneità sportiva. Miroslav Klose seguirà la Lazio a Fiuggi. Petkovic e Rongoni lo sottoporranno ad un ciclo di lavoro individuale: potrebbe scendere in campo per la prima volta l’11 agosto, quando allo stadio Olimpico la squadra biancoceleste affronterà gli spagnoli del Getafe e sarà la presentazione ufficiale della nuova stagione.





 No, così non ci siamo. Stanca e poco reattiva, dopo 18 giorni di lavoro intenso e con la testa già al weekend di vacanza, la Lazio ha concluso malissimo il ritiro di Auronzo. Tre gol al passivo e un’altra sconfitta. Dopo il Siena, anche il Torino ha infilato la difesa alta e poco protetta di Petkovic, che si è esposto al rischio di passare dalle partitelle con i boscaioli alle amichevoli di serie A con i muscoli gonfi e senza passare attraverso test di medio livello. Forse non è stato proprio l’ideale, perché le sconfitte non aiutano a lavorare con tranquillità e smorzano gli entusiasmi, ma possono servire per aprire subito gli occhi. Petkovic, finiti gli esperimenti, avrà tratto le sue conclusioni. C’è tempo, se si vuole, per intervenire. La società lo assista. Il potenziale della Lazio resta elevatissimo, a patto di trovare due o tre rinforzi giusti e compiere forse qualche scelta dolorosa tra centrocampo e attacco. Oggi la squadra è ancora un’opera incompiuta, ferma a metà del guado in un processo di trasformazione tattica da completare. Con Reja si ritirava indietro e poi ripartiva, proteggendo una linea difensiva vecchia e aspettando poi l’acuto risolutore di Klose, Hernanes e Mauri. Petkovic chiede di correre e pressare. E un calcio molto più rischioso e dispendioso, se non sei pronto a riconquistare subito il pallone prendi l’infilata. Così è successo. Come Larrondo aveva infilato Marchetti decidendo lamichevole con il Siena, ieri la Lazio ha incassato altre due reti sul filo del fuorigioco e con la difesa scavalcata da un lancio. Sgrigna ha superato con un pallonetto Biava e Dias lanciando Rolando Bianchi a rete per il raddoppio. Scarsa copertura, niente pressing sul portatore di palla. Era il 19' del primo tempo e la Lazio era già sotto di due gol. Vives, due minuti prima, aveva fregato la difesa con un pallone filtrante, cross di Stevanovic dalla sinistra, Marchetti indeciso nell’uscita, Garrido in ritardo e splendido tiro al volo di Sgrigna. Il 4-2-4 di Ventura funzionava come un orologio, trovando grande vivacità con i guizzi di Sansone, vero talento. Rocchi in avvio non ha rifinito per Zarate e poi l’argentino si è divorato il gol del possibile vantaggio con un destro poco angolato. Rispetto alla partita con il Siena, Petkovic è tornato al 4-4-2, ma Lulic è apparso stanco. Anche Candreva non era brillante e Ledesma ha ricevuto poco sostegno da Mauri. In più, metteteci lo scarsissimo peso dell’attacco.

Nella ripresa Petkovic ha tolto una punta ed è passato al 4-1-4-1, Candreva si è mangiato un gol davanti a Gillet e ha centrato la traversa con una sventola su punizione, poi è stato Migliorini a salvare sulla linea respingendo il tocco di Kozak. Poteva bastare così e invece al 25' è arrivato anche il terzo gol dei granata. Rilancio, forse anche casuale di Barbosa, Cana ha bucato il pallone, il senegalese Diop (ex Primavera) si è ritrovato davanti a Carrizo e lo ha spiazzato. I tifosi della Lazio saliti ad Auronzo hanno incassato la sconfitta incoraggiando Petkovic e la squadra, senza invocare acquisti. Il segnale dei tempi che cambiano e di un’armonia ritrovata.





DIFESA: Se un difensore sale per accorciare la marcatura, gli altri due devono coprirlo, altrimenti resti scoperto e ti ritrovi con un uomo davanti al portiere. Come Larrondo aveva bucato Marchetti, ieri si sono ripetuti quasi nello stesso modo Rolando Bianchi e il senegale Diop. Tre imbucate e altrettanti gol incassati. Subisce poco, ma subisce con regolarità la difesa della Lazio. Petkovic, dopo la partita, ha parlato di coperture mancate e di scarso pressing sulla linea mediana. I centrocampisti hanno permesso ai portatori di palla (due giorni fa D’Agostino e ieri Sgrigna) di alzare lo sguardo e calibrare il lancio nelle praterie, dietro alla linea difensiva. Il tecnico bosniaco-croato sta cominciando a conoscere i suoi nuovi giocatori, Reja sapendo quali fossero i limiti strutturali del centrocampo e la lentezza della difesa, interpretava un calcio d’attesa. La fase difensiva parte dagli attaccanti e dovrà migliorare, questo è chiaro, serviranno tempo e lunghe esercitazioni tattiche. Non si può pretendere che in due settimane si trasformi una squadra abituata da due anni a giocare dietro alla linea della palla. Come prestazione individuale, il migliore del reparto arretrato è sembrato Andrè Dias. E anche questo non è un aspetto secondario per inquadrare la partita: il brasiliano con il Siena si era potuto riposare.

CENTROCAMPO: L’unica certezza è Ledesma. Come era considerato un pilastro da Rossi e Reja, anche Petkovic non sembra poterne fare a meno. Ieri gli ha chiesto gli straordinari, confermandolo nel blocco dei titolari. Nella prima ora di gioco, l’italiano di Patagonia è stato l’unico a salvarsi del reparto, ha cercato di far girare palla e di dare equilibrio, provando ad aiutare Biava e Dias. Ha avuto poco sostegno. Mauri da mezzala di costruzione e di raccordo ha faticato moltissimo, forse anche a causa della preparazione: dopo venti minuti, sembrava già in debito d’ossigeno. Onestamente la coppia formata da Vives e Gazzi in mezzo al campo ha fatto la differenza. In difficoltà anche gli esterni: Lulic, che due giorni fa aveva preso un pestone alla caviglia sinistra, ha trotterellato senza riuscire mai a spingere. Candreva sembrava sofferente, solo in avvio di ripresa si è svegliato e ha tentato due o tre volte la via del gol con i suoi potentissimi tiri. Stanco e confuso Hernanes: impiegato nell’ultima mezzora da trequartista, non ne ha indovinata una. Ancora in crescita Onazi, sciolto nel palleggio, deciso e convinto nel governare la manovra. Senza attribuirgli eccessive responsabilità, a gioco lungo il nigeriano potrebbe rivelarsi una buona alternativa. Il futuro è dalla sua parte, a patto di concedergli tempo.

ATTACCO: Fosse stata una partita di campionato, nessuno avrebbe meritato la sufficienza. Lo stesso discorso vale per un’amichevole, ma bisogna guardare in prospettiva e analizzare le attenuanti. Mancavano Ederson e Klose, la Lazio due giorni fa aveva giocato con il Siena e veniva da una preparazione molto pesante. Logico non essere brillanti e lucidi sotto porta. Alla fine i più pericolosi, come era successo anche con la squadra di Cosmi, sono stati Zarate e Candreva. Nessuno dei due ha giocato benissimo, ma tutti e due sono stati gli unici a provarci. Tommaso Rocchi è stato schiacciato dalla marcatura di Glik e Ferronetti, poi rimpiazzato da Migliorini. Ha giocato tre amichevoli su cinque e ha chiuso il ritiro senza essere mai riuscito a entrare nel tabellino dei marcatori: può significare poco, ma è la prima volta che succede in tanti anni. Forse ha accusato più degli altri la preparazione dura imposta da Rongoni. Il capitano, alla lunga e se assistito, tornerà utile. Floccari e Alfaro sono stati risparmiati, in campo è sceso nell’ultima mezzora Kozak e almeno due volte è riuscito a presentarsi davanti al portiere. Anche il ceco, da due anni in sospeso tra l’esplosione e la panchina, deve dare una risposta definitiva sulle proprie prospettive. La Lazio ci punta e lo considera incedibile. E Petkovic che ne pensa?





 Le sconfitte servono per chiarirsi le idee. Petkovic ha finito gli esperimenti, presto sceglierà uno o due moduli e presenterà la vera Lazio, la più logica ed equilibrata per esprimere il suo calcio. Aspetta due rinforzi in difesa. Ha spiegato di non essere preoccupato per la doppia sconfitta con Siena e Torino in chiusura di ritiro. «Sono stati diciotto giorni di lavoro quasi ottimale. Sarebbe stato ottimale se avessimo vinto anche queste due partite. Mi piace vincere anche le amichevoli, bisogna tentare di vincere. Ma forse è meglio perdere adesso e rendersi conto di certi errori» ha spiegato il tecnico bosniaco-croato, poco soddisfatto di alcuni aspetti tattici. «In queste due partite abbiamo concesso tre occasioni e abbiamo preso tre gol sul filo del fuorigioco. Non mi interessa sapere se quei gol fossero da annullare oppure no. Ma è stata sbagliata l’interpretazione. Non si lascia la palla scoperta. Se uno sale, gli altri due coprono. E poi bisogna pressare, non si può permettere il lancio così comodo. Il pressing deve iniziare dagli attaccanti» . Si aspettava un risultato diverso. «Con Siena e Torino abbiamo costruito dieci o dodici occasioni per segnare, ma non siamo stati capaci di concretizzare. Credo che sia stato un ritiro positivo. Abbiamo lavorato tanto, il rendimento non poteva essere al top» .

Il bilancio di Petkovic resta positivo. Ha sottolineato le attenuanti e indicato la strada. «Ora dobbiamo recuperare fisicamente e mentalmente dopo 18-19 giorni di preparazione così intensa. E poi mancavano diversi giocatori. Sino alla fine di agosto abbiamo tempo, spero che la squadra continui a lavorare così. Non sono preoccupato per queste due sconfitte» . Presto definirà l’assetto della Lazio, potrebbe rinunciare ad una punta per allestire un centrocampo di qualità e più coperto. Questa sembra la strada. «E vero che ho fatto il 4-4-2, ma un pochino ho anche mischiato, passando al 4-1-4-1 e al 4-2-3-1. Volevo che i giocatori capissero come muoversi con la palla e senza palla, avevo tanti attaccanti ed era giusto concedere spazio a tutti, adesso andremo a stringere e compiere le scelte. Si può giocare con una punta o con due» . Promosso Zarate. «Sul suo conto ho sentito tante cose e che non aveva voglia di lavorare. L’ho visto disponibile, aperto al dialogo. Può migliorare, può fare ancora di più. Credo che tra sette-dieci giorni la Lazio comincerà a crescere. Il discorso vale anche per Zarate» . Si aspetta rinforzi in difesa e cessioni per sfoltire l’attacco (Alfaro e uno tra Kozak e Floccari). «Ho valutato tanti giocatori, ce ne sono alcuni che possono giocare in più ruoli. Certo davanti siamo tanti e ci sono anche tante mezze punte, qualcuno potrebbe andare a giocare da un’altra parte. Qui mancava Klose, si è fermato Ederson, tornerà Brocchi. Forse possiamo andare a rinforzare altri reparti» .

Petkovic crede nella conversione di Hernanes a centrocampista centrale oppure a mezzala sinistra di costruzione. «Non è al top dal punto di vista fisico e mentale, ha sentito la preparazione, non era lucido. Bisogna aspettarlo qualche settimana. Credo che possa giocare anche in una posizione più vicina alla linea mediana senza togliergli la possibilità di avanzare per sfruttare le sue doti di tiro» . E contento dell’impatto con lo spogliatoio. «Il gruppo mi segue, è molto compatto, ha reagito bene alle sollecitazioni» . Stop agli esperimenti. «Cana l’ho provato stopper, può farlo, ma è stato impiegato dietro perché mi sono mancati Biava e Diakitè. Nel reparto eravamo corti. Ora ho finito con gli esperimenti. Sceglierò una squadra con le giuste posizioni in campo e la migliore disposizione tattica» . A Fiuggi nascerà la vera Lazio.




LA REPUBBLICA










Parte da Bergamo e finisce a Cagliari il prossimo campionato della Lazio. Un avvio sulla carta abbastanza abbordabile, che vede in sequenza l’Atalanta fuori casa, Palermo all’Olimpico, Chievo al Bentegodi e Genoa tra le mura amiche. Alla quinta giornata arriva il primo scontro diretto con il Napoli al San Paolo. All’ottava invece arriva a fare visita la prima delle tre “grandi del Nord”, il Milan e subito dopo si va a Firenze. L’11 novembre, alla dodicesima, c’è il derby: Lazio-Roma. Quello di ritorno è in programma invece il 7 aprile. Alla stracittadina seguono la Juventus a Torino e l’Udinese in casa per un trittico di partite molto delicato. Alla diciassettesima nella Capitale arriva l’ultima big rimasta, l’Inter. A concludere il campionato poi, Sampdoria fuori e Cagliari per un calendario, tutto sommato, ben dosato per i biancocelesti. Certo che la squadra dovrà essere decisamente diversa da quella vista ieri con il Torino. Una pesante sconfitta, un 3 a 0 che non ammette repliche: i granata sono organizzati e concreti. La Lazio no. Occorre una sterzata importante, lo sa bene anche Pektovic: «Non sono minimamente preoccupato. Il tempo degli esperimenti è finito e tra poco si vedrà la vera fisionomia di questa squadra». Anche perché il tempo stringe, tra 28 giorni si parte con l’Europa League. Per quella data il croato si augura di avere una rosa adeguata: «Tra attacco e trequarti qualcuno partirà. Servono invece innesti in difesa dove siamo un po’ corti. Ma deve essere un rinforzo vero». Il tecnico spera sia Balzaretti: la concorrenza per il terzino è sempre più agguerrita, ma Lotito non ha assoluta intenzione di mollare la presa. Oggi intanto torna Klose: visite mediche per lui. Il 30 luglio porte aperte ai tifosi a Formello per la presentazione delle nuove maglie.

oizaL

Re:Rassegna stampa - Venerdì 27 luglio
« Risposta #1 : Venerdì 27 Luglio 2012, 06:38:05 »





IL TEMPO





Attenuanti? Tantissime. La stanchezza prima di tutto che diventa un avversario terribile nell’ultimo giorno di un lungo ritiro quando si pensa a riabbracciare mogli e figli. Ma anche una scelta, quella di giocare in 24 ore contro due squadre di serie A, perlomeno discutibile che ha costretto Petkovic a mischiare i titolari biancocelesti finendo per aumentare la confusione. Per carità, non bisogna disperarsi peri risultati dell’estate che sono spesso fuorvianti, ma preoccuparsi un po’ è doveroso da parte di Lotito e Tare. E lo stesso allenatore,come peraltro ha annunciato al termine della partita persa ieri ad Auronzo di Cadore, deve bloccare gli esperimenti e puntare deciso su un modulo tattico definitivo e sul gruppo migliore. Inutile sperare di recuperare al calcio elementi che sono ormai in pensione (scellerata la scelta di rinnovare per un’altra stagione il contratto ad alcuni senatori), inutile contare di trasformare in giocatori veri giovani che da anni si mostrano inaffidabili oppure altri che sono stati incautamente acquistati. Meglio fare una selezione vera, i tifosi non ce la fanno più a vedere calciatori che ormai appartengono alla storia della Lazio ma sono totalmente inutili: l’accanimento terapeutico non ha più motivo di proseguire. C’è ancora tempo per sistemare le cose, per far girare la negatività che sembra essersi abbattuta sul pianeta Lazio dal termine di una stagione positiva chiusa con un buon quarto posto in classifica. Che cosa?Semplice, il mercato. Con due tre rinforzi importanti, non mezze figure modello Xandao. Un terzino  sinistro titolare, un difensore centrale oppure, se Cana indietreggerà la sua posizione, un centrocampista che possa aiutare Ledesma». Non c’è bisogno di sperperare milioni di euro, ma spendere qualche soldo sì. Altrimenti si rischia di compromettere il processo di crescita che il club sta portando avanti con buoni risultati negli ultimi anni. Insomma, due colpi per dare un segno di vita e far tornare il sereno. Servono acquisti ma solo veri, non comparse per calmare i tifosi.




CORRIERE DELLA SERA








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Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 27 luglio
« Risposta #2 : Venerdì 27 Luglio 2012, 07:35:29 »
Grazie !
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


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feiez

Re:Rassegna stampa - Venerdì 27 luglio
« Risposta #3 : Venerdì 27 Luglio 2012, 07:47:20 »
Grazie.

Offline simcar

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 27 luglio
« Risposta #4 : Venerdì 27 Luglio 2012, 08:49:37 »
Grazie mille

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 27 luglio
« Risposta #5 : Venerdì 27 Luglio 2012, 10:56:48 »
Thanks!

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Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 27 luglio
« Risposta #6 : Venerdì 27 Luglio 2012, 14:09:53 »
eizarg azoolapallol !
M'illumino di Lulic

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Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 27 luglio
« Risposta #7 : Venerdì 27 Luglio 2012, 19:24:30 »
Grazie oizalapallol! :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)