www.ilmessaggero.itAURONZO DI CADORE - Ha promesso calcio offensivo e spettacolo, suscitando la curiosità, l’interesse e le aspettative del popolo biancoceleste.Vladimir Petkovic sembra avere i requisiti per diventare lo sciamano della nuova Lazio, che ha cominciato a conoscere nei giorni dei test effettuati a Formello. Questo pomeriggio il tecnico dirigerà il primo allenamento nel ritiro cadorino e continuerà in quell’opera di valutazione dei calciatori a disposizione.
Ci sono ancora delle incognite sulla nuova squadra ma anche alcuni punti fermi, certezze dalle quali ripartire per costruire e plasmare una formazione competitiva che sappia ripetere i risultati eccellenti degli ultime due campionati.
Dal punto di vista tattico l’allenatore bosniaco ha sempre improntato la propria filosofia calcistica sulla difesa a 3, pur non disdegnando quella a 4, e una fase offensiva molto veloce soprattutto negli inserimenti che dovranno effettuare gli esterni di centrocampo. Ha trascorso la prima parte dell’estate a studiare le caratteristiche dei calciatori che la società gli ha messo a disposizione. Un lavoro che gli è servito per sviluppare una precisa identità di preparazione nei giorni che la Lazio trascorrerà in ritiro.
Oltre alle certezze tattiche vi sono anche quelle tecniche, che dovranno rappresentare l’ossatura della squadra. Per la difesa sono Marchetti e Dias. Il portiere, reduce da una buona stagione, è titolare inamovibile e scontata la squalifica per la pazzia di Udine tornerà subito tra i pali. L’altro difensore sul quale costruire il reparto è Dias. Il brasiliano ha vissuto un’annata travagliata, tra infortuni, prove negative, squalifiche. Ma, sistemati i problemi fisici, è pronto a riprendere il ruolo di leader difensivo dall’alto della sua esperienza e qualità. Petkovic aspetta anche di riavere Radu, che sarà operato domani con due mesi di ritardo, e sembra orientato a tenere in organico Stendardo rientrato, per fine prestito, dall’Atalanta.
Il centrocampo è il settore dove il tecnico ha le certezze maggiori. Su tutti Senad Lulic, che conosce molto bene per averlo allenato, un ragazzo esploso nella passata stagione e con ampi margini di miglioramenti. Lulic sarà il titolare della fascia sinistra, con licenza di attaccare e proporsi in zona tiro dove ha dimostrato numeri interessanti. Nel suo 3-4-3, l’allenatore vuole 2 centrocampisti centrali in copertura: il primo sarà Ledesma, che ormai ricopre da anni questo ruolo con sicura affidabilità. L’altro potrebbe essere Hernanes, qualora il brasiliano tornasse ad agire nella posizione che occupava in nazionale, oppure Cana nel caso in cui Hernanes venisse impiegato più avanti. Un’altra sicurezza porta il nome di Ederson, l’acquisto più interessante di un mercato che va molto a rilento. Ederson, come Hernanes, è un calciatore di qualità che può agire in diversi ruoli, perciò Pektovic dovrà trovargli la collocazione più congeniale e funzionale. Potrebbe diventare una certezza anche Konko, per la fascia destra, ma dovrà fornire ampie garanzie sul piano fisico, quelle che sono mancate lo scorso anno.
In attacco, almeno per il momento, l’unica certezza si chiama Miroslav Klose che resta il vero campione dell’organico biancoceleste. La società sta cercando una seconda punta, da affiancare al tedesco, ma la situazione relativa a Yilmaz resta da definire. Nel caso l’affare non andasse in porto, bisognerà seguire altre strade. Klose potrebbe anche far reparto da solo, con il supporto di 2 trequartisti, ma questa sarebbe una soluzione di ripiego e tutta da verificare. Il tecnico aspetta un altro attaccante di grande valore proprio per finalizzare quel gioco offensivo che intende proporre. Ancora incertezze, invece, attorno a Mauri, un elemento che conferirebbe ulteriore qualità al nuovo gioco biancoceleste che Petkovic comincerà a impostare in questi giorni di ritiro.