LA GAZZETTA DELLO SPORTQuestione di equilibri: lo dice Cristian Ledesma, è la sfida della nuova Lazio. Piena di trequartisti e giocatori d’attacco, in difficoltà in mezzo al campo, questo è il profilo della creatura di Vladimir Petkovic. Se poi ci si mette pure la litigata con Francelino Matuzalem, allora il problema si fa serio. Facciamo la conta: Ledesma, Cana, a volte Gonzalez, Hernanes chissà, Onazi chissà come e quando. E allora sì che a centrocampo la Lazio sta pensando di mettere un «fermino», una briscola che faccia sentire tutti più sicuri, l’allenatore in testa. Non sarà una briscola facile e in ogni caso il discorso partirà solo una volta che la cessione di Matuzalem sarà definita. Di sicuro Petkovic perde un pezzo importante del puzzle, che seppure a intermittenza per via dei continui guai fisici andava considerato un titolare aggiunto della squadra. Titolare che non è detto sia Ledesma la prossima stagione. È ancora presto per dirlo,mai primi segnali che filtrano danno uno Cana in grande ascesa. Tutto dipenderà dal modulo che sceglierà Petkovic. E qui Cristian Ledesma, apparso un po’ nervoso in conferenza stampa, si è sentito di dare un consiglio al nuovo allenatore: «Ci sta chiedendo grande aggressività, forse in maniera persino esagerata, ma è normale che sia così all’inizio —ha detto l’argentino —. Poi con il passare del tempo troveremo anche il giusto equilibrio». Magari anche grazie al suo aiuto: «Il Manchester City su di me? Non so nulla e non mi interessa—smentisce —. Ho scelto la Lazio, resterò punto e basta». E sul compagno Francelino Matuzalem: «Neppure noi sappiamo niente », giura.
In realtà qualcosa sul conto di Matuzalem negli ultimi giorni si è saputo. Il brasiliano è sul mercato. E dietro il pugno di ferro del d.s. Igli Tare con l’agente del giocatore, c’è anche la mano di Petkovic, che ha imposto regole ferree al gruppo e non voleva fare subito concessioni appena arrivato. Questione di principio, chissà fino a quando durerà. Intanto stamattina il brasiliano farà le visite mediche, passaggio obbligato ma non un preludio al suo arrivo in ritiro: si allenerà da solo a Roma, e non a Formello, con un preparatore personale. E si sta allenando da solo anche Eddy Onazi, il nigeriano vicecampione d’Italia un mese fa con la Primavera. Doveva essere il suo ritiro, in realtà si è fermato dopo un giorno e mezzo di allenamenti: nei mesi scorsi ha sofferto di pubalgia, va maneggiato con cura e infatti si sta limitando a fisioterapia e ginnastica respiratoria. Tornerà in gruppo mercoledì prossimo, Il tecnico Petkovic non vede l’ora di valutarlo, era lui il rinforzo previsto in mezzo cal campo. Settore nel quale non si sa neppure con certezza se e quando la Lazio potrà contare su Cristian Brocchi, che a fine mese butterà le stampelle dopo l’infortunio al piede. Ignoti i tempi di rientro in campo, anche se lui confida di tornare a settembre. Un’altra data è invece chiara: il 26 luglio è la dead line di Vladimir Petkovic. A fine ritiro il tecnico dirà alla società di cosa ha bisogno la sua Lazio. A lui piace Serey Die, già allenato al Sion. Hai visto mai...
IL CORRIERE DELLO SPORTDaniele Rindone - Crederci, sino all’ultimo. Credere nel colpo Balzaretti, la Lazio non molla. Il giocatore è l’ideale per Petkovic, ha forza, ha grinta, starebbe bene nella squadra aggressiva che sta modellando il tecnico. Potrebbe essere utilizzato sulle due corsie, secondo esigenze. Crederci nonostante tutto, nonostante le parole dell’esterno: «Preferisco la famiglia alle coppe...» , ha detto nei giorni scorsi. Vorrebbe essere più libero per godersi i suoi cari, viaggia verso i 31 anni e il calcio toglie tempo. Ma Lotito sta facendo il possibile per convincerlo a giocare a Roma, prima di tutto deve ottenere il via libera da Zamparini. La Lazio è pronta a sferrare l’assalto decisivo, la strategia è chiara. Entro 48 ore il manager di Balzaretti, Alessandro Moggi, parlerà con i dirigenti rosanero, chiarirà il rapporto col club. Dall’esito dell’incontro dipenderà il futuro del calciatore. Zamparini ha offerto a Balzaretti un rinnovo triennale, il suo contratto scade tra un anno. In caso di rifiuto, il presidente metterà il giocatore sul mercato, ma non farà sconti a nessuno. Il Palermo valuta Balzaretti almeno tre milioni di euro, Lotito sarebbe pronto ad offrirne 2,5, forse qualcosa in più. L’acquisto di Yilmaz è saltato, una parte dei soldi che erano stati stanziati per l’attaccante turco verranno utilizzati per tentare il colpo.
Ci sono varie opzioni per la fascia sinistra. Tra le alternative figura sempre Federico Peluso, terzino sinistro dell’Atalanta, 28 anni compiuti a gennaio, scadenza di contratto fissata nel 2014. Il presidente Percassi e il diesse Marino s’erano detti disposti a parlarne. Peluso ha molto mercato, è uno degli esterni più quotati del campionato, anche la Juve ci fa un pensierino. Sarebbe una buona operazione per la Lazio: è un ragazzo romano, è cresciuto nel vivaio biancoceleste. Il nome di Peluso era venuto fuori a giugno perché l’Atalanta si informò su Floccari. Le fasce vanno rinforzate, la Lazio cerca un jolly adattabile sulle due corsie. Davide Santon sarebbe l’ideale, è giovane, è duttile, gioca a destra e a sinistra. L’Inter un anno fa l’ha venduto al Newcastle, ha una valutazione che supera i 5 milioni, la società biancoceleste vorrebbe spendere di meno. Santon spera di rientrare in Italia, accetterebbe la destinazione volentieri. Ha voglia di rimettersi in gioco in serie A, il nostro Paese gli manca.
Un’altra candidatura, quella di Mathias Abero. E un terzino uruguaiano classe 1990, gioca nel Nacional Montevideo. Ha corsa e un buon piede, è alto 1,84, nel torneo Apertura ha realizzato 4 gol in 10 partite. E un titolare, il cittì Tabarez lo ha inserito nella lista dei 23 per le Olimpiadi di Londra. La Lazio lo sta seguendo da tre mesi, costa circa due milioni di euro. E un’opzione da tenere in considerazione anche perché ha status comunitario (ha ottenuto il passaporto). Abero ha antiche origini‘ liguri, i suoi antenati vivevano vicino a Genova. Attacco, si cerca un rinforzo. Yilmaz non ha chiuso con la Lokomotiv Mosca, ammicca al Galatasaray, la Lazio non ha intenzione di ricontattare il Trabzonspor. Se vorranno, dovranno essere i turchi a richiamare, a Lotito non è piaciuto il loro comportamento. Piace John Guidetti del Manchester City, è cresciuto con Eriksson e Mancini, sogna di giocare con Klose, ha lanciato messaggi alla Lazio nell’intervista concessa al nostro giornale. Il suo manager è sbarcato in Italia, potrebbe esserci un incontro con Lotito e Tare. Nilmar è in lista, ma non è più una prima scelta. Pazzini non interessa, è stato offerto Wellington Paulista del Cruzeiro. Petkovic conosce bene Mayuka dello Young Boys, ma non ci sono stati contatti.
Lotito piomba in ritiro, arriverà domani ad Auronzo di Cadore, in tempo per godersi l’esordio della Lazio in campo (alle 17.30 prima amichevole contro l’Auronzo). Il presidente ha casa a Cortina, rimarrà in zona per alcuni giorni, ha vari appuntamenti di lavoro in agenda. Parlerà con Vladimir Petkovic e incontrerà Modibo Diakitè. Il difensore francese è in scadenza nel 2013, non sono bastate due riunioni per trovare l’accordo sul rinnovo. C’è una differenza economica da colmare, nell’ultimo vertice sè registrato un piccolo avvicinamento, ma la fumata bianca non è arrivata. Lotito non si arrende, non vuole perdere il giocatore, gli vuole parlare, vuole esporgli i progetti del futuro, vuole fargli sentire stima e fiducia. La Lazio crede in Diakitè, è diventato una certezza, la stagione scorsa l’ha visto tra i protagonisti. Modibo è legato al club, ha un ingaggio bassissimo, chiede un premio per quanto fatto in questi anni, con le prestazioni in campo e con i comportamenti tenuti fuori. Lotito conta di convincerlo a firmare, non è detto che accada. In questo caso la società potrebbe decidere di cederlo, c’è il rischio di perderlo tra un anno a parametro zero.
Lotito è atteso ad Auronzo, dove da giorni è presente Luis Ruzzi, il procuratore di Mauro Zarate. E tornato a seguirlo da un mese, il suo ritorno sulla scena può incidere nei rapporti, può riavvicinare l’argentino alla società biancoceleste. La Lazio vorrebbe spalmare l’ingaggio del giocatore rinnovando l’accordo in scadenza nel 2014. L’entourage di Maurito è disposto ad ascoltare l’offerta, la volontà dell’attaccante è restare in maglia biancoceleste. Il mercato è bloccato, non arrivano offerte milionarie, Petkovic sta studiando Zarate in allenamento, lo sta coccolando, gli sta vicino, cerca di rilanciarlo. Lotito e Ruzzi potrebbero incontrarsi per parlare del futuro, per sancire la pace e annunciare un nuovo matrimonio. I tifosi lo sperano.
LA REPUBBLICACORRIERE DELLA SERAIL TEMPOMettetevi nei panni di un tifoso. Uno qualsiasi. A uncerto punto, mentre se ne sta in vacanza ai piedi delle tre cime di Lavaredo e gioca a calciobalilla, si sente bussare sulla spalla. Si gira. E davanti a lui c’e Ederson. Guarda meglio, ed ecco Ledesma, Lulic, Berardi, Diakite, Gonzalez. ≪Ti sfido≫, dice il brasiliano. Il tifoso sgrana gli occhi. Per poco non sviene. Prova a capire se e sveglio, se tutto e reale oppure sta dormendo. Ad Auronzo di Cadore tutto questo succede davvero. Tra un allenamento e un altro i giocatori della Lazio vanno dai tifosi. Quelli che hanno deciso di percorrere centinaia di chilometri e iniziare da subito a sostenere la squadra.
Del resto, quest’anno il ritiro è davvero costruito a misura di divertimento, neanche fosse una Gardaland biancoceleste. Il Lazio Style Village e uno spazio dove poter giocare e competere tra tifosi. Ma anche tra tifosi e calciatori. Ieri i sei (Ederson, Lulic, Ledesma, Diakite, Gonzalez e Berardi) hanno fatto irruzione tra i gonfiabili e gli stand del villaggio. Per tutti e stata una sorpresa. Ma l’occasione di vivere un po’ di tempo con i propri beniamini era ghiotta e non si è perso un secondo. Subito una puntata al biliardo. Non un biliardo normale, ma un maxi tappeto verde dove al posto del ≪boccino≫ ci sono palle da calcio. Obiettivo:andare in buca. E le magie dei giocatori hanno disegnato sponde e traiettori e da applausi. Tocco a effetto d iLedesma,ma Ederson spariglia mettendosi sulla difensiva. E giu una pioggia di foto. Poi e stata la volta del calcio balilla e dei tiri alla porta gonfiabile, dove i tifosi tentavano di infilare la sfera nella rete difesa dai calciatori. Infine e stato il turno del Soccer Matrix, un gioco dove conta precisione e riflessi. Vincitore e stato Gonzalez che con 215 punti ha beffato Ederson.
Prima di tornare alla corte di Petkovic i giocatori hanno festeggiato i 12 anni di Matteo, firmato decine di autografi. Foto e video senza sosta. I tifosi erano veramente felici. La Lazio sta dimostrando di voler avvicinare la squadra alla gente e ci sta riuscendo (rinnovata l’opportunita per gli under 14 di vedere tutte le partite in casa al prezzo di 1 euro). Per il week end, con l’amichevole di domani, sono previsti nuovi arrivi. Ma intanto ai giocatori tocca lavorare. Prima di tornare a faticare, Ledesma ieri ha provato a fare il punto della situazione. A descrivere il metodo Petkovic: ≪E molto diverso da Reja, ma ancora le reali differenze dobbiamo scoprirle. Ci chiede di essere aggressivi,anche in modo insistente, e tra un po’capiremo che Lazio vuole. Lui sa cosa vuol dire allenare una squadra di Roma, non ha18 anni, sopportera le pressioni, ha grande personalita≫.
Sul suo futuro Ledesma ha una certezza: ≪Ho scelto la Lazio, il resto sono chiacchiere.Il mio partner in mezzo al campo? Non lo so, lavoriamo e vediamo Petkovic che decide≫. Il biancoceleste (contento della nuova≪serenita≫ di Zarate e dispiaciuto per la vicenda Matuzalem) pensa piu alla squadra: ≪Possiamo fare meglio dell’anno scorso, ci servira continuita, attenzione e non sbagliare partite decisive. La nuova Lazio sara tutta da scoprire. Far funzionare il gruppo ci fara fare un salto in classifica. Se servono nuovi innesti?Non so, io non sono un dirigente≫, dice salutando a fine conferenza i suoi tifosi: ≪Il loro entusiasmo e grande - spiega - il Village è stupendo e migliorarsi vuol dire anche questo≫.
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