4.07.2012 19:50 di Marco Valerio Bava
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Antonio Candreva è finalmente un giocatore della Lazio. Trovato l’accordo con l’Udinese, nel pomeriggio è stato messo il punto su una trattativa che –come aveva anticipato il ds dei friulani ai nostri microfoni- andava ormai solo formalizzata. Secondo indiscrezioni raccolte in Esclusiva da Lalaziosiamonoi.it, la società biancoceleste ha acquistato dal club della famiglia Pozzo la metà del cartellino del giocatore, subentrando così al Cesena che –l’estate scorsa- aveva prelevato Candreva in prestito con diritto di riscatto fissato a 1.7 milioni. Può finalmente esultare Antonio, voleva la Lazio, lo aveva sempre ribadito. Si è conquistato la riconferma sovvertendo tutti i pronostici, cancellando quello scetticismo e quei fischi che avevano accompagnato le sue prime apparizioni all’Olimpico. Candreva era arrivato a gennaio, al tramonto di un mercato deludente con l’etichetta di romanista addosso. Ha vissuto due mesi duri, fatti di contestazioni continue, prima della svolta, nella notte di Chinaglia. Il gol al Napoli, la corsa sotto la Nord e una prestazione da grande giocatore gli hanno dato fiducia e coraggio, Antonio non si è più fermato, ha continuato a inanellare prove da incorniciare, la Lazio se n’è innamorata. Prima di quel 9 aprile il suo futuro sembrava un rebus: con l’unica certezza che non sarebbe stato a Formello. Candreva ha saputo cambiare il corso della storia, si è preso la Lazio di prepotenza. Ha firmato oggi, a Milano. Cinque anni di contratto a 800 mila euro a stagione, queste le cifre di un accordo che l’ex Juventus desiderava più di ogni altra cosa. Il suo obiettivo era quello di partire per Auronzo con il resto dei compagni. Venerdì sarà a Formello per il raduno poi via verso le Dolomiti, chi l’avrebbe mai detto prima di quella staffilata infilata nella porta di De Sanctis. Vladimir Petkovic lo conosce, ha avallato il suo acquisto. “Petko” lo considera una pedina preziosa, un giocatore duttile. Esterno offensivo nel 3-4-3 e nel 4-3-3, trequartista e anche mezzala, è un jolly, uno di quei giocatori in grado di accontentare tutte le richieste di un allenatore. Candreva vuole convincere del tutto: non parte in prima fila, nella mente dell’allenatore è un’alternativa di lusso, lo era anche quando era arrivato a Roma, vuole tentare un’altra scalata. Lui, il ragazzo di Tor de’ Cenci, è un perseverante, non si abbatte mai di fronte ai primi ostacoli, i tifosi laziali hanno imparato a conoscerlo e apprezzarlo anche sotto questo aspetto. Così Candreva si è preso la Lazio, sognava di rimanere, adesso è pronto a diventare un punto di riferimento, un giocatore da ricordare. Dopo Ederson c’è Candreva. Finalmente.
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