LA GAZZETTA DELLO SPORT
Ederson, Candreva e Yilmaz. Sono giorni caldi quelli che attendono la Lazio. E non solo per le temperature previste sulla capitale a partire da oggi. Quella che comincia domani è infatti per la società biancoceleste la settimana che porta al raduno per la nuova stagione. Fissato per venerdì 6 a Formello. Al via della nuova annata mancano dunque solo pochi giorni, la dirigenza cercherà di utilizzarli per definire una serie di operazioni sia in entrata sia in uscita. L’obiettivo è consentire a Petkovic di partire il 9 luglio per Auronzo di Cadore con una rosa il più possibile vicina a quella definitiva.
Ieri Ederson ha annunciato su twitter di aver finalmente ricevuto il passaporto italiano. Lo ha anche mostrato in foto. Domani sarà a Roma per sottoporsi alle visite mediche e firmare il contratto che lo legherà alla Lazio per i prossimi cinque anni. «Ora sono davvero un cittadino italiano, la Nazionale azzurra avrà un tifoso in più contro la Spagna... », ha commentato il fantasista, sempre su Twitter. Dopo la sua firma, attesa appunto per domani, ci sarà quella di Antonio Candreva. Il centrocampista romano si è già accordato col club, anche lui per un quinquennale. Nelle prossime ore la Lazio riscatterà per 1,7 milioni la metà del suo cartellino. Con l’Udinese si è cercato di intavolare una trattativa per rilevare l’intero cartellino, ma i due club hanno convenuto di riparlarne tra un anno. In ogni caso nella stagione che sta per iniziare Candreva sarà un giocatore della Lazio, con la prospettiva di esserlo per molto altro tempo ancora.
Prima del 6 luglio si conoscerà pure il destino di Burak Yilmaz. Il d-day dovrebbe essere mercoledì, anche se non è escluso che la situazione possa sbloccarsi già prima. La trattativa è ormai alle battute finali, la Lazio è convinta di spuntarla, anche se dalla Turchia continuano ad arrivare voci discordanti. A volte positive, altre decisamente negative. La realtà è che il club biancoceleste è davvero a un passo dal giocatore, ma fino a quando non saranno messe le firme ai contratti tutto può ancora succedere. Per questo c’è fretta di chiudere. Non solo per regalarlo a Petkovic prima della partenza per Auronzo.
Tra i regali da fare al più presto al nuovo tecnico c’è pure quello di sfoltire la rosa. Qualcosa si muove anche su questo fronte. Oltre ai discorsi intavolati col Pescara per Foggia, Kozak e Carrizo, c’è una trattativa col Torino per Floccari. La società granata ha chiesto notizie dell’attaccante calabrese: l’operazione può decollare.
LA REPUBBLICA
MATTEO PINCI - Dopo il saluto romano l’insulto omofobo. Mauro Zarate, attaccante di rientro alla Lazio dopo una stagione da “Chi l’ha visto?” nell’Inter, va in fuorigioco su Twitter. Untifoso romanista, registrato come Davide Talusi gli ha scritto: «Sei una pippa, vattene da Roma», sul proprio profilo che mostra una foto del capitano della Roma Francesco Totti con la Coppa del mondo. Immagine che ha ispirato la risposta omofoba del giocatore laziale: «Con quella foto è normale che sei un froccio!», il cinguettio virtuale (con tanto di doppia c), mai così stonato, dell’argentino. Già discusso per alcuni autoscatti pubblicati su Facebook in cui si mostrava seminudo, ma anche per quel saluto romano esibito in Curva Nord e punito con multa salata dalla Figc. L’ennesimo scivolone ha indispettito decine di utenti, ma anche raccolto i consensi di 15 persone che hanno «retweettato» il suo messaggio. In sua difesa anche la moglie che su Twitter scrive: «Ma quale omofobia, ti offendono e non puoi neanche difenderti?» Inevitabile però che la gaffe online attirasse l’attenzione: «Sanzioni pesanti», invoca Enzo Foschi, consigliere Pd alla Regione. Perché «dichiarazioni simili sono la negazione di ciò che lo sport rappresenta, va squalificato ». Il presidente del XVII municipio Giovanni Barbera (Fds), ricorda che «frasi omofobe e saluti romani non sono bravate ma reati. Si proceda senza sconti». Ma alla volgarità becera c’è anche chi, pubblicando una foto del Gay Pride, risponde sullo stesso tono: «Meglio ricchione che Zarate».
IL CORRIERE DELLA SERA
IL TEMPO
TUTTOSPORT
SERGIO BALDINI- Mentre tutti vogliono i suoi gioielli, da Barrientos a Spolli , passando per Lodi e Almiron , il Catania si cautela preparandosi a pescare in Argentina, suo territorio di caccia preferito. Il club rossazzurro non ha certo intenzione di svendere i suoi pezzi pregiati, ma qualora arrivasse l’offerta giusta per uno dei centrocampisti è pronto a piombare su Augusto Fernandez , 26enne centrocampista del Velez Sarsfield in grado di giocare sia al centro che da mezzala. Seguito a lungo dalla Lazio nella scorsa stagione, Fernandez oltre a indubbie qualità calcistiche possiede anche due ottime doti burocratiche: ha il contratto in scadenza nel 2013, quindi il Velez non può tirare sul prezzo, e ha il passaporto italiano, quindi non va a occupare un posto da extracomunitario.
Come accennato, tra i giocatori del Catania più apprezzati cè Nicolas Spolli che, pur essendo argentino, potrebbe risultare comunque gradito a Enrico Preziosi , visto che ha già dimostrato il suo valore in Serie A: «Preferisco difensori italiani - ha infatti dichiarato il patron del Genoa a Sky Sport 24 , pur non escludendo l’arrivo di Martinez del Racing Avellaneda e Velazquez dell’Independiente -: può darsi». Indirizzato all’estero Granqvist - «Andrà in Russia» - Preziosi si è sbilanciato su Michele Canini : «Mi piace molto». La concorrenza però è forte: Torino e proprio il Catania, che con il centrale del Cagliari colmerebbe l’eventuale vuoto lasciato da Spolli. Quest’ultimo piace anche al Palermo, che potrebbe puntare su di lui per sostituire Silvestre : tra l’altro, al di là della rivalità sul campo, i rapporti tra i due club sono ottimi e i rosanero dovrebbero cedere in prestito al Catania Kurtic (che però partirà in ritiro con la squadra di Sannino ).
Grande protagonista di queste prime settimane di mercato, il Parma ha piazzato un altro colpo: dal Lione arriva in gialloblù Ishak Belfodil , 20enne attaccante francese che da gennaio ha giocato in prestito al Bologna. I rossoblù avevano provato a riscattare il possente centravanti (1 metro e 92 per 86 chili), ma non hanno trovato l’accordo: cosa che il Parma ha fatto in un lampo, acquistando il francese di origini algerine per 2.5 milioni più il 20% del ricavato da un’eventuale futura cessione. Il derby della via Emilia potrebbe riaccendersi per Manolo Gabbiadini , che la Juventus dovrebbe girare al Bologna dopo averlo acquistato dallAtalanta (che ha praticamente chiuso per Cigarini e Brivio ), ma che piace molto anche ai gialloblù. Ormai vicinissimo anche l’arrivo di Parolo , che adesso è in viaggio di nozze e dovrebbe firmare al suo ritorno, Danilo Pereira va invece in prestito al Roda.
La Lazio continua a lavorare su Burak Yilmaz e la telenovela sembra lentamente avviarsi verso il lieto fine: «Domani (oggi, ndr) sarà presentata una nuova offerta: la aspettiamo. Se non andrà bene dovremo attendere nuovi sviluppi, ma Burak vuole giocare in Europa», ha dichiarato l’agente Ogan Tarhan al sito turco sporx.com . Dalla Spagna rimbalzano indiscrezioni sull’interesse per Afellay , ma il club biancoceleste deve prima cedere diversi giocatori che non rientrano nei piani di Petkovic : da Zarate (che ieri ha suscitato polemiche rispondendo «Sei un frocio» a un tifoso romanista che su twitter lo invitava ad andarsene dall’Italia) a Foggia , a Floccari (che interessa a Torino e Bologna).
La Fiorentina continua a lavorare su Viviano : l’inserimento nella trattativa di Bacinovic , altro giocatore che piace ai viola, potrebbe sbloccare l’affare. Destinata a chiudersi anche la trattativa tra Chievo e Roma per il passaggio di Bradley in giallorosso: i gialloblù per sostituirlo pensano a Tachtsidis , che era stato seguito proprio dalla Roma. In alternativa Cofie . Non si sblocca invece la trattativa tra Cagliari e Karpaty per Avelar : Migliore del Crotone è il nome nuovo come alternativa, ma potrebbero tornare in auge Antonelli e Marchese.
IL CORRIERE DELLO SPORT
Alberto Abbate - Mamma li turchi: « Il mio destino è nelle mani del Trabzonspor» bisbiglia Yilmaz. Esausto, stranito, confuso da una telenovela che lo stravolge da settimane: « Non posso giurare che sarò biancoceleste. Nel calcio cambia tutto da un momento all'altro. Domani è un nuovo giorno». Può essere quello decisivo. I manager del centravanti parleranno con la dirigenza turca: « E in agenda un appuntamento, c’è una nuova offerta biancoceleste». Cinque milioni in un’unica soluzione è l’ultimatum. La Lazio non trema, confida nel pressing di Burak: ha dato la parola, vuole l'Italia, Roma.
L'intrigo s'infittisce, il braccio di ferro Lazio-Trabzonspor mette Yilmaz alla corda. E lui, sfinito, s'arrende: « Se quest'operazione dovesse saltare, guarderò altrove». Il Galatasaray non lo molla, lo corteggia sulle spiagge di Cesme: « Saresti un re da noi, prendici in considerazione la telefonata del dirigente Albayrak al bomber perché abbiamo fatto un'offerta importante al tuo club». Sulla bilancia 10 milioni a fronte dei 5 biancocelesti: « E' normale spiega l'agente Orga Tarhan perché la clausola rescissoria (di 5 milioni appunto, ndr) vale solo all'estero, possono avvalersene club al di fuori della Turchia». La Lazio al momento non trema, ma rimane in guardia.
L’affare è fermo sul solito nodo: il Trabzonspor non solo pretende i 5 milioni in un'unica tranche, ma chiede anche il 25% dell’introito legato a un’eventuale cessione dell’attaccante. Lotito propone un bonus di 1,8 milioni di euro (da pagare entro ottobre) come premio di formazione per evitare di dover riconoscere ai turchi altri soldi in futuro. Oggi offrirà la fideiussione per il saldo intero della clausola rescissoria: « Vedremo come andrà con le nuove modalità di pagamento», prosegue Tarhan, uno dei manager di Yilmaz. L'altro, Ali Egesel, sta lavorando per conto della Lazio ai fianchi del Trabzonspor: domani dovrebbe sbarcare a Milano e portare al ds Tare il verdetto turco.
Serve lo sprint: «Non possiamo sapere quando Yilmaz sarà un giocatore della Lazio. Galatasaray e Trabzonspor si sono incontrati conclude il socio Tarhan ma è stata ribadita la volontà del nostro assistito di giocare in Europa». E' un sogno Olimpico, papà Fikret però non s'illude: « Mio figlio Burak ha dichiarato di voler giocare in Italia, ma non si aspettava tutto questo trambusto. Senza un accordo non ci sarà lieto fine». Tradotto: la Lazio faccia in fretta a trovarlo. Perché Yilmaz non vuole presentarsi domenica prossima nel ritiro del Trabzonspor.
Anche Zarate chiama Lotito, sembra più una preghiera: « Speriamo di restare». Come Yilmaz, pure Maurito rifiuta la destinazione Galatasaray, la Lazio è in attesa di altre offerte. Solo se l'argentino dovesse partire, potrebbe ripensare al «vecchio» pupillo Afellay. In Spagna «Marca» e «Mundo Deportivo» rilanciano la nostra indiscrezione, il ritorno di fiamma biancoceleste - oltre all’offensiva del Lille - per l'ex enfant prodige olandese: Zarate oggi rovina la corrida.
Alberto Abbate - Forse non è poi così cresciuto, Zarate. Un tifoso romanista lo insulta su twitter ( «Sei una pippa, vattene da Roma»), Maurito intravede un’immagine di Totti e risponde piccato: «Con quella foto è normale che sei un frocio». Se fosse un insulto, non farebbe poi così clamore.
Goliardia da derby, scaramucce fra bimbi, eppure c’è anche un mondo reale. Mauro Zarate ci ricasca. Dopo il saluto nazista, stavolta offende il mondo gay. Già scosso nelle ultime settimane dalle dichiarazioni di Antonio Cassano. L’argentino si scusa in serata, spiega d’aver risposto in modo aggressivo a un messaggio aggressivo e d’aver agito d’impulso non conoscendo il significato profondo della parola. Non pensava che quel linguaggio potesse toccare la sensibilità di qualcuno. Eppure l’ignoranza non può essere giustificata.
Le associazioni insorgono: «L'insulto omofobo di Zarate a un tifoso romanista su Twitter è un fatto gravissimo che segnala ancora una volta un diffuso e pericoloso clima di intolleranza verso i gay in ampi settori del calcio. E necessario che la Federcalcio affronti il tema del contrasto all'omofobia negli stadi, tra le tifoserie e i giocatori», spiega in una nota il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo. Poi aggiunge: «Chiederemo quanto prima un incontro alla Federcalcio per capire in che modo vuole affrontare questo tema, come fanno molte altre federazioni sportive in Europa. La scorsa settimana, in occasione del Pride di Roma alcuni attivisti avevano indossato durante il corteo la maglia della Nazionale Italiana proprio per richiamare l'attenzione sull'omofobia nel calcio, adesso ci attendiamo delle risposte».
La Lazio si dissocia dal suo tesserato. Enzo Foschi, consigliere regionale Pd del Lazio, infierisce: «Il calcio deve prevedere una sanzione pesante per chi, come Zarate, fa tali dichiarazioni. Ora basta, la Federazione deve farsi sentire. Un tesserato che dice certe cose va squalificato allo stesso modo col quale funziona la prova tv. Le frasi di Zarate rappresentano la negazione di tutto ciò che lo sport dovrebbe essere. Faccio appello anche a Damiano Tommasi perché intervenga».
