LA GAZZETTA DELLO SPORT
Tre firme in tre giorni, sembra il titolo di un film e invece è il programma della Lazio. Yilmaz, Ederson eDiakite: Petkovic guarda, spera, lavora e intanto studia. In settimana è atteso a Roma. Forse un po’ preoccupato per l’organico extralarge: dopo le comproprietà, sono 44 i giocatori in rosa. «In Turchia è andatamale perché ne ho allenati 47», ama ricordare. Dovrà convivere con il fantasma di Edy Reja, che a Roma ha fatto benissimo. E che... lo ha già sconfitto: strano incrocio, era il 26 gennaio 2010, in amichevole lo Young Boys del croato fu battuto 2-1 dall’Hajduk di Reja, che 15 giorni dopo sarebbe arrivato alla Lazio
L’organico ricco, peraltro, era anche l’incubo di Reja. I sorrisi di Petkovic sono tutti per Burak Yilmaz, la sua prima firma. La Lazio negli ultimi sette giorni è riuscita a dare una svolta positiva a una trattativa che si era incartata. C’è l’accordo con il giocatore per uno stipendio fisso da 2,1 milioni, che con i bonus lievita fino a 2,5. Va colmata la distanza sulle modalità di pagamento: Lotito vorrebbe rateizzare i 6,6 milioni (5 di clausola rescissoria e 1,6 per evitare che in caso di futura cessione il 25% finisca nelle casse turche), il Trabzonspor pretende il versamento in un’unica soluzione. Oggi è previsto un contatto tra i due club, la fumata bianca è in arrivo, se è vero che il giocatore su twitter ha già salutato i tifosi e il suo presidente, Sadri Sener, ha dichiarato: «Burak è d’accordo con la Lazio, i due club troveranno un’intesa».
Intesa che c’è già con Ederson: tra oggi e domani visite mediche, poi la firma (4 anni a 1,7 milioni). L’intesa va invece raggiunta con Diakite: domani il suo agente, Savini, incontrerà la Lazio. Il francese è in scadenza 2013: se non firma, va sul mercato (piace in Inghilterra). Ma il rinnovo è l’opzione più probabile. Poi sarà caccia a due terzini: a sinistra il sogno resta Balzaretti. Perché nei 44 uno così non c’è.
Archiviate le comproprietà, il mercato entra nella seconda fase. Oggi potrebbe essere ufficializzati Moriero e Sarri sulle panchine di Grosseto e Empoli; con Lerda a Lecce, resta solo il Modena senza tecnico: in pole c’è sempre Mangia. Lo Spezia resta la regina del mercato: in settimana saranno ufficiali Bovo (Padova) e Iacobelli (Alto Adige) ed è previsto un nuovo incontro con il Torino per la fumata bianca dell’operazione di Cesare, poi il d.s. Ricci proverà a chiudere per la nuova prima punta: in pole c’è sempre Danilevicius; per la mediana idea Memushaj (Carpi). Il Cesena dopo Succi (tra oggi e domani sarà ufficiale) è pronto a sferrare l’attacco decisivo per Di Roberto (Cittadella); intanto, nell’operazione Colucci il Pescara offre Togni o Maniero; dovesse partire Malonga (piace al Novara, ma i romagnoli non lo cedono in prestito) il presidente Campedelli andrà all’assalto di Ardemagni, con Granoche prima alternativa. Su Ardemagni c’è anche il Varese, che è vicina a definire Cristiano dall’AlbinoLeffe. Il Cittadella stringe per Biraghi (Inter, ex Juve Stabia): le parti sembrano sempre più vicine, poi il d.s. Marchetti cercherà di chiudere anche per Mendicino (Lazio, ultima stagione tra Gubbio e Taranto). Anche il Bari bussa alla Lazio per il prestito di Zampa e Emmanuel; Torrente vorrebbe il portiere Farabbi (in attesa di riavere in prestito dal Genoa Lamanna) e Briganti dal Gubbio. Il Padova sprinta su Nardini (Modena, c’è anche il Lecce) in attesa di Cofie, il Sassuolo a breve ufficializzerà Chisbah (Parma). Il Brescia punta Granoche, ma non in uno scambio di prestiti con Caracciolo, per l’attacco sempre viva la pista Babacar (Fiorentina) mentre nelle ultime ore sono salite le quotazioni di Pellè (Parma, ha chiuso la stagione alla Samp). Il Grosseto ha riscattato Uliano (Alto Adige), la Ternana Dianda (Verona). Alla Juve Stabia piace il Pugliese del Verona.
LA REPUBBLICA
IL CORRIERE DELLA SERA
IL TEMPO
(di Luigi Salomone) Dopo Yilmaz, tutto su Balzaretti. La Lazio ci prova perché con l’esterno del Palermo si sentirebbe coperta su entrambe le fasce da un giocatore esperto ma ancora nel pieno della forza fisica. Trentuno anni da compiere a dicembre ha ancora un anno di contratto col Palermo ma oggi o domani il procuratore Alessandro Moggi incontrerà Zamparini ribadirà la volontà del suo assistito di non accettare la proposta di rinnovo triennale del club siciliano. La Lazio è pronta ma la concorrenza è molto qualificata: il Napoli fa gli occhi dolci, il Milan lavora nell’ombra e nelle ultime ore è spuntato anche il nome dell’Inter ma Tare ha lavorato molto per scalare posizioni e conquistare una faticosa pole. Certo i tre milioni di euro chiesti dal presidente rosanero sono esagerati ma Lotito che è in buoni rapporti col collega, riconoscerà un indennizzo per un calciatore in prossimità della scadenza. La trattativa si aprirà ufficialmente solo dopo che Balzaretti avrà fatto capire definitivamente al Palermo che non vuole proseguire la sua avventura sull’isola.Ma la Lazio è convinta di poter centrare anche questo colpo. Su Yilmaz siamo alle schermaglie finali. Il presidente del Trabzonspor, Sadri Sener, è tornato a parlare e le sue parole pesano e tanto nell'economia della trattativa:«Burak è d'accordo con la Lazio. Il club italiano non ha accettato le nostre condizioni in un primo momento - riporta Hurriyet.com.tr - ma sono sicuro che troveremo un accordo, anche perché Yilmaz ci ha detto di voler andare via e noi non vogliamo trattenere un giocatore che non vuole più rimanere. Non ne vale la pena».
La trattativa è in fase avanzata,le dichiarazioni di Sener si vanno a sommare a quelle rilasciate nelle prime ore della mattina, che apparivano più dure nei confronti della Lazio: «Non vogliamo pagamenti dilazionati. Preferiamo prendere subito tutti i soldi entro il mese di luglio. Le cifre di cui si è parlato sono vere, l’unico ostacolo al momento è il pagamento di questi 5milioni di euro.Anche Burak vuole che venga corrisposto un ulteriore 20% al club». Intanto il centravanti turco ha salutato i tifosi su twitter: «Vorrei dire una cosa: sappiate che non dimenticherò mai né voi, né l'Avni Aker (lo stadio in cui gioca il club, ndr), vi ringrazierò per sempre». Dopo aver acquistato Ederson e Breno(l’arrivo del difensore è vincolato al buon esito del processo in tribunale), siamo in dirittura d’arrivo per Yilmaz e si sta per sferrare l’assalto decisivo a Balzaretti. E Petkovic ha deciso di puntare su Onazi per il centrocampo: niente rinforzi in mezzo almeno questa è la linea del tecnico bosniaco.
TUTTOSPORT 
(di Simone Di Stefano) Missione a Trebisonda per il ds della Lazio, Igli Tare . Per formalizzare lofferta definitiva al Trabzonspor e portare così Burak Yilmaz nella capitale. Ormai lo sanno anche i muri: Yilmaz vuole la Lazio e lo ha ribadito a chiare lettere da Cesme dove si trova in vacanza. Tanto più che ieri, dopo aver confermato che sarà della Lazio «all’80%», il suo ultimo cinguettio sul profilo Twitter era rivolto ai tifosi del Trabzonspor: «Grazie a tutti, non vi dimenticherò mai», ha scritto Burak. Parole che sanno di imminente addio.
Ormai ci siamo, tra oggi e domani dovrebbe firmare. Manca l’accordo tra il club biancoceleste e quello turco, ma anche qui il presidente del Trabzonspor, Sadri Sener , ha fatto intendere che non dovrebbero esserci problemi: «Yilmaz - ha riferito Sener a hurriyet.com - ci ha confermato la sua volontà di andare a giocare in Italia. La Lazio inizialmente non aveva accettato le nostre richieste sui termini del pagamento, ma sono sicuro che presto si troverà il giusto compromesso. Questo perché Burak vuole la Lazio, e noi pensiamo che trattenere un calciatore, contro la sua volontà, sia del tutto inutile». In parole spicciole, il problema del pagamento che la Lazio intende effettuare a rate, verrà superato con la buona volontà di tutti. La Lazio potrà tentare di abbassare la percentuale (ora fissata al 25%) del benefit da corrispondere al Trabzonspor nell’eventuale prossima cessione di Yilmaz, ma i turchi pretendono subito tutti i 5,5 milioni di euro, anche perché con quei soldi si butteranno poi sul talento del Psg, Guillaume Hoarau .
Nel giro turco potrebbe finire anche Mauro Zarate : qualora dal Galatasaray (in cerca di una attaccante) arrivasse un’offerta di una decina di milioni, la Lazio non ci penserebbe due volte. Capitolo esterno: ieri l’ad del Catania Sergio Gasparin , ha smentito sia l’interesse laziale per Maxi Lopez , ma anche per il terzino Giovanni Marchese : «Maxi? Ci sono trattative - ha detto a Lalaziosiamonoi.it - ma non con la Lazio. Marchese è incedibile, a meno che non arrivino offerte che sarebbe stupido rifiutare». In cima alla lunga lista di Tare c’è sempre Balzaretti .
CORRIERE DELLO SPORT
Nesta: dopo quello al Milan, si prospetta addirittura un altro addio, quello al calcio giocato? Così parrebbe leggendo le dichiarazioni rilasciate in esclusiva a Goal.com dove il difensore ha confessato che «non ho avuto la chance di giocare in Mls. Ho provato, ma nessun club mi ha mai contattato per una offerta». Riguardo a un probabile addio al calcio giocato, Nesta ha confessato con una punta di amarezza: «Tornare a giocare? per adesso l’unico posto dove voglio giocare è sulla spiaggia». Quella di Miami, per l’esattezza, dove trascorre sempre le sue vacanze con la famiglia. Ma il possibile contatto-contratto con la Mls appare ormai ossidato.
SALARY CUP - A bloccare lo sbarco di Nesta nella Lega americana è stata l’impossibilità di poter ottenere un contratto da «Designated player» per la difesa. Si tratta di uno slot (tutti i club che partecipano alla Major League Soccer ne hanno a disposizione 3 a stagione) che consente di poter ottenere un ingaggio lordo superiore al «tetto» salariale stabilito e fissato in 340.000 dollari. Nesta è stato a lungo in contatto con i Red Bulls di New York e i Chicago Fire, ma entrambe le società hanno preferito spendere il jolly legato al top-player puntando su un attaccante e non su un difensore.
MILAN - A questo punto resterebbe solo il suo vecchio?? club rossonero, dove ha giocato 10 stagioni di fila, per continuare una carriera che, carta d’identità alla mano (Nesta ha compiuto 36 anni lo scorso 19 marzo), è tutt’altro che giunta al capolinea. E vero che qualche acciacco fisico al ginocchio destro potrebbe essere un po’ fastidioso, ma è altrettanto concreto il fatto che una sana e oculata gestione degli allenamenti e delle partite (20-25 al massimo, ma tutte ovviamente di grande qualità) consentirebbero a Nesta di potersi gestire molto bene. Del resto nella sua ultima stagione al Milan ha totalizzato complessivamente 26 presenze (17 in campionato, 7 in Champions League, 1 in Coppa Italia e 1 nella Supercoppa italiana) e 1 gol.
ALLEGRI - Il difensore centrale è stato già molto vicino al ritorno al Milan due settimane fa, quando il club di via Turati aveva incontrato qualche difficoltà di troppo nel perfezionare l’ingaggio di Acerbi. Galliani era stato chiaro: «Se non prendiamo Acerbi, ci potrebbe essere il ritorno di Nesta». Un’eventualità che era stata accolta con grande entusiasmo dallo stesso Allegri che ha avuto sempre una stima infinita per l’esperto centrale, definendolo senza mezzi termini «il difensore italiano più forte e completo di tutti i tempi...»
ALTERNATIVE - Nesta non sembra averne molte altre. L’esperienza negli States gli sarebbe piaciuta, anche perché gli Stati Uniti sono la sua seconda patria. E da escludere un riavvicinamento alla Lazio di Lotito perché, nel momento in cui decidesse di ritirarsi dal calcio giocato, la sua residenza definitiva sarebbe a Milano. Altre escursioni in Italia o in Europa non gli interessano: la sua bacheca comprende tutti i trionfi possibili e immaginabili. Si fa prima a ricordare cosa non ha vinto: la Coppa Uefa/Europa League...
FUTURO - La settimana che è appena iniziata potrebbe essere importante per il futuro di Nesta. Galliani ha già in agenda l’incontro con il procuratore dello spericolato Flamini ma non è detto che, sollecitato dallo stesso Allegri, non ricontatti Nesta. E vero che in questo momento la difesa andrebbe puntellata sulla fascia sinistra (Mesbah è in partenza e resterebbe disponibile il solo Antonini) ma a un campione come lui non si nega mai un ritorno in grande stile.
L’addio è un saluto doloroso, va svelato con dolcezza: «Vorrei dire una cosa ai tifosi, sappiate che non dimenticherò mai voi e l’Avni Aker (lo stadio del club, ndr) , vi ringrazierò per sempre» . L’addio al Trabzonspor, labbraccio ai laziali. Burak Yilmaz ha impugnato il BlackBerry e ha scritto su Twitter lultimo messaggio alla gente che l’ha amato, poi s’è infilato la maglia della Lazio. La palla è nelle mani di Lotito, sta a lui chiudere l’accordo con i turchi. Yilmaz ha scelto, si è promesso ai biancocelesti, aspetta l’ok del suo club per volare a Roma e firmare il contratto quinquennale che lo legherà ai laziali. Percepirà una base fissa di 2,2 milioni di euro, il resto dovrà guadagnarselo sul campo, a suon di gol. I bonus sono legati al rendimento, alle presenze, alle realizzazioni. In questo modo Lotito l’ha convinto ad accettare la proposta, ha rilanciato negli ultimi giorni temendo di perderlo. Il presidente si è sforzato, non ce l’ha fatta a coprire i 3 milioni di euro chiesti dall’attaccante, ha trasformato i soldi mancanti in opzioni.
L’ANNUNCIO - Yilmaz e la Lazio saranno presto sposi, va sciolto l’ultimo nodo, riguarda il pagamento dell’affare. I turchi vogliono soldi cash, la Lazio ha proposto un pagamento dilazionato. Tra oggi e domani si svolgerà un vertice tra i due club, alcuni emissari turchi potrebbero sbarcare a Roma. Sadri Sener, il presidente della società di Trebisonda, ha lasciato la porta aperta: «Yilmaz ci ha confermato la sua volontà di andare a giocare in Italia. La Lazio inizialmente non aveva accettato le nostre richieste sui termini del pagamento, ma sono sicuro che presto si troverà il giusto compromesso. Questo perché Burak vuole la Lazio e noi pensiamo che trattenere un calciatore, contro la sua volontà, sia del tutto inutile» .
LE RATE - Yilmaz è in vacanza sul Mar Egeo, ha la valigia pronta, entro questa settimana potrebbe sbarcare nella Capitale per mettere nero su bianco. Prima Lotito deve ratificare l’intesa con i turchi. Non è stata un’operazione semplice, da subito sè trasformata in un intrigo. Offerte e contro richieste, ne è nato un incrocio di contatti, email e fax (in partenza e in arrivo), un giochino in cui ballonzolavano tanti soldi. I fatti: Yilmaz può esercitare una clausola di rescissione da 5 milioni di euro per svincolarsi, ma il Trabzonspor chiede una garanzia. Quale? Il riconoscimento del 25 per cento dell’introito di un’eventuale e futura cessione del giocatore da parte della Lazio. In pratica servono 7 milioni. Lotito sta provando a limare le richieste, vuole pagare la cifra in quattro rate. Sener ha respinto la prima proposta, ma è pronto ad ascoltarne un’altra. Ha fatto la voce grossa, fa parte del gioco: «Non vogliamo pagamenti dilazionati. Preferiamo prendere subito tutti i soldi entro il mese di luglio. Le cifre di cui si è parlato sono vere, l’unico ostacolo al momento è il pagamento di questi 5 milioni di euro. Anche Burak vuole che venga corrisposto un ulteriore 20% al club» . Yilmaz è molto legato alla sua società, lha rilanciato dopo un periodo difficile. A Sener promise di aiutarlo ad incassare un bel gruzzolo di soldi in caso di partenza. Il momento è arrivato.
GLI SCENARI - Il Trabzonspor non può che rispettare la volontà del suo attaccante. Farà muro sino all’ultimo per mettere in cassa soldoni in breve tempo. Sener ha già scelto il sostituto di Yilmaz, si chiama Guillaume Hoarau, è francese, classe 1984, gioca nel Paris Saint Germain, servono 6 milioni di euro per acquistarlo. Ecco perché il presidente turco aspetta l’assegno di Lotito. Yilmaz, la maglia della Lazio, la sente addosso. Si sta rilassando in Turchia, gioca a beach volley con Arda Turan (gioiello dell’Atletico Madrid), pensa all’Italia, alla serie A, alla nuova avventura, all’attacco da dividere con Miro Klose. E lanciato a rete.
