Con Gonz a l e z c è l a La z i o t ipo
Luruguaiano è ok: giocherà accanto a Hernanes, Candreva e
Mauri. Ederson si ferma di nuovo: ancora noie muscolari
Dallinviato
Fabrizio Patania
FORMELLO - Ha avuto poco tempo per
preparare questa partita, ha rivisto solo ieri
Gonzalez e ha potuto lavorare con la squadra
(quasi) al completo, ma Petkovic riuscirà lo
stesso a presentare di fronte al Milan la
Lazio-tipo di questo avvio di stagione. Gli ultimi
dubbi, relativi alle condizioni e alla stanchezza
delluruguaiano, sono caduti ancora prima che la
squadra scendesse in campo per la rifinitura. Il
tecnico di Sarajevo ha chiarito subito che non
rinuncerà a Gonzalez, rientrato giovedì a Roma
dalla trasferta a La Paz, in Bolivia, con la
Celeste. Il cursore uruguaiano è indispensabile:
per caratteristiche, con il suo passo rapido e il
suo dinamismo, completa un reparto ricco di
trequartisti e con
Ledesma a organizzare
la manovra davanti alla
difesa.
ASSETTO - La Lazio si
muoverà con il
consueto modulo: 4-1-4-1. Davanti a Marchetti,
agirà il tandem centrale formato da Biava e Dias.
Petkovic potrà contare su Konko (uscito a
Pescara a mezzora dalla fine per le noie al
polpaccio) e Lulic, rientrato dagli impegni con la
nazionale. Il bosniaco si muoverà ancora sulla
linea dei difensori. In panchina Petkovic porterà
Scaloni, Zauri e Cavanda, che ieri ha lavorato in
palestra. Niente convocazione per Radu, che ha
partecipato alle prove tattiche. Sta bene e ha
bisogno di allenarsi per ritrovare la condizione.
Era ancora presto per portarlo in panchina, così non è entrato in lista. Stesso discorso
per Stankevicius: il lituano ieri ha svolto un allenamento differenziato. E tornato dalla
Bosnia con una forma di gastroenterite. Come difensore centrale, troverà posto in
panchina il francese Ciani. Diakitè è appena tornato a lavorare nel gruppo e, come
previsto, non è stato convocato.
CENTROCAMPO - Davanti alla difesa agirà Ledesma. Petkovic confermerà la linea
dei quattro incursori: Candreva a destra, Mauri a sinistra. Hernanes e Gonzalez a
completare il reparto, Klose a guidare lattacco. Le alternative per il centrocampo
saranno lalbanese Cana e Brocchi, che torna a rivedere il campo dopo sei mesi di
assenza. Lex rossonero è pronto, gli manca soltanto il ritmo partita, ma può riprendere
a giocare. E chissà che Petkovic, in una serata di grandi stimoli, non gli conceda
lultima frazione di partita per dare il cambio a Gonzalez. Spicca la mancanza di Onazi,
escluso per scelta tecnica. E giovane e continuerà a crescere. La decisione di
Petkovic fa pensare che abbia già visto Brocchi pronto per entrare in corsa. E che non
abbia ritenuto di penalizzare gli attaccanti. In panchina ne porterà quattro: Floccari,
Kozak, il capitano Rocchi (ancora in attesa di esordio stagionale) e Zarate, che non
era stato convocato a Pescara prima della sosta del campionato.
EDERSON - Manca anche il brasiliano ed è la notizia di giornata. Lex Lione si è
allenato in palestra: ha accusato nuovi fastidi agli adduttore della coscia sinistra. Non
è al top e Petkovic ha preferito esentarlo. E tutto da verificare che il brasiliano possa
giocare ad Atene giovedì in Europa League. Bisognerebbe guarire una volta per tutte.
Ederson si era fatto male con il Maribor e aveva saltato Pescara. Da una settimana
era tornato ad allenarsi con intensità, ma ha retto pochi giorni.
TERZO TEMPO - Cresce lattesa per la partitissima con il Milan. Esaurita solo la Curva
Nord, si trovano ancora tagliandi per i Distinti. Venduti (a ieri sera) 26 mila biglietti.
Tredicimila sono gli abbonati. La Lazio spera di raggiungere quota 45 mila spettatori.
Alle 16, nei pressi della Farnesina, scatterà il terzo tempo voluto dai tifosi
biancocelesti. Gustoso antipasto di avvicinamento alla partita.
p r i m a v e r a
I baby ripartono da Lanciano «Facciamo vedere chi siamo»
ROMA - Ritorno al campionato, e per la Lazio cè un futuro tutto da scrivere. Settimo
turno, Lanciano, ore 15: oggi la squadra di Alberto Bollini scoprirà se la sosta (lunga,
quasi infinita) ha giovato o no alle gambe, alla testa, al gioco. E una sfida soft, se
guardi la classifica. Ma dietro uno stop cè sempre uninsidia, meglio prenderla nel
modo giusto. Con 4 punti, al penultimo posto, la Virtus Lanciano è comunque una
squadra abbordabile. Però gli abruzzesi arrivano dal successo esterno (primo
stagionale) con la Ternana, e questo può essere lindice di una lenta ripresa. Dal canto
suo, la Lazio, rinviata la gara al vertice con il Napoli, vuole a tutti i costi tornare alla
realtà della regular season con una vittoria. Per farlo, Bollini ha convocato 20 elementi.
Non c'è Rozzi. Problemi? «Il gruppo mentalmente ha la voglia di rimettersi in moto con
le gare ufficiali - ha detto Bollini - andiamo a Lanciano a fare la nostra partita, con le
nostre caratteristiche che abbiamo dimostrato all'inizio di stagione. Senza pensare alle
defezioni, dobbiamo aver la spavalderia di attaccare per far vedere quanto vale la
Lazio».
LE INSIDIE - Cè Tira, invece, tornato a disposizione del tecnico dopo linfortunio.
Scarfagna dovrebbe riprendersi la maglia da titolare, mentre in difesa Vilkaitis e Ilari
sono una garanzia. Ma una difficoltà non manca: «Riprendere dopo così tanto tempo.
In queste tre settimane abbiamo cercato di tenere alto il ritmo agonistico anche tramite
delle amichevoli, ma il clima del campionato, il clima delle gare ufficiali è un altra cosa.
Non vogliamo essere preoccupati per la sosta, ma essere contenti perché si riparte».
In attesa del ritorno a Formello, dove la Lazio non gioca da più di un mese. «Non me
lo ricordo più come si gioca in casa - scherza Bollini - , ma ne avremo di più quando ci
giocheremo. Giocare nella nostra casa è sempre un piacere».
(infopress)
Così a Lanciano (ore 15)
VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Carta; Fiore, Giusti, Piccioni, Piccirilli, Rota;
Zanellato, Cataldi, Verna; De Vincentis, Marcelli. A disp.: Cattafesta, Pataki,
Casciani, Fedeli, Carpineta, Martineo, Verì. All.: Logarzo
LAZIO (4-3-3): Scarfagna; Ilari, Vilkaitis, Mazzei, Serpieri; Falasca, Lombardi,
Cataldi; Vivacqua, Crecco, Tira. A disp.: Strakosha, Filippini Pollace, Bilali,
Silvagni, Andreoli, Pace, Alleva, Bianchi. All.: Bollini.
I L C A S O
Zarate convocato ma Petkovic avverte: «Concordi con noi i suoi
allenamenti»
Dallinviato
FORMELLO - Dopo lesclusione per la trasferta di Pescara, è arrivata la convocazione
per il Milan. Chissà se è stato favorito dallindisponibilità di Ederson, che si è fermato di
nuovo per problemi muscolari, ma anche il nome di Mauro Zarate è entrato nella lista
dei 23 diramata da Petkovic dopo lallenamento di rifinitura. Questa sera largentino
troverà posto in panchina. Ha cercato di sfruttare la sosta per recuperare posizioni e
ha intensificato la propria preparazione. Confermiamo la notizia già pubblicata ieri: per
due volte (lultima mercoledì), nei giorni scorsi Zarate ha raddoppiato i propri
allenamenti. Di mattina con un personal trainer, arrivato dallArgentina per seguirlo, di
pomeriggio con la squadra. Non è vero, invece, che sia stato autorizzato da Petkovic e
dal preparatore Rongoni. Il tecnico di Sarajevo ha voluto precisare il suo pensiero alla
fine della conferenza stampa. Doveroso registrare la precisazione: «Volevo spiegare
che Zarate non ha un preparatore individuale, non conosco questa persona. Noi
cerchiamo e cercheremo sempre di avere una gestione centrale degli allenamenti. Se i
giocatori fanno qualcosa fuori devono avvisarci e fare le stesse cose». Zarate si è
allenato due volte in modo individuale a Formello, non da altre parti. Ai tempi di Rossi,
per esempio, era abituato il martedì e il giovedì mattina a raddoppiare le sedute in
solitudine al Tennis Club Parioli. Ha voglia di migliorare la condizione, di allenarsi di
più. Petkovic ha continuato: «Sono stato avvisato da Zarate che potrebbe farlo, ma è
una cosa sua, non concessa da noi e che potrebbe portarlo ad avere altre ambizioni»
ha aggiunto lallenatore della Lazio, deciso a inviare allargentino tre messaggi. Il primo:
la preparazione atletica è tutta di pertinenza dello staff, dunque di Petkovic e Rongoni.
Il secondo: allinterno del gruppo altri giocatori non devono avere lidea che ci si possa
allenare da soli. Il terzo: se ha voglia di intensificare gli allenamenti e lavorare anche
da solo, lo staff della Lazio è pronto ad assisterlo.
MARCHETTI NON MOLLA NULLA Cè anche lobiettivo Nazionale
dietro un rendimento tornato ad altissimi livelli
Dallinviato
Fabrizio Patania
FORMELLO - Chissà se Prandelli prima o poi si
convincerà a richiamarlo in Nazionale. Di sicuro
Galliani ha dei rimpianti legati al nome di
Federico Marchetti: lo avrebbe voluto al Milan e
nel giugno 2011, quando lex portiere del Cagliari
sera già promesso alla Lazio, provò a soffiarlo a
Lotito. E una storia di mercato e che testimonia,
una volta di più, il lavoro portato avanti dai
dirigenti biancocelesti. Dopo la rottura con
Muslera, era stato scelto Marchetti come erede
delluruguaiano. Lotito sera mosso con tempismo,
avviando i colloqui con
Giuseppe Bozzo, il
manager del portiere.
In seguito alla vertenza
arrivata al Collegio
Arbitrale, Marchetti e il
Cagliari avevano
stipulato un accordo
per regolare laddio:
cessione attraverso clausola di rescissione
fissata a 5,2 milioni di euro con pagamento
triennale. La Lazio sera accordata con Marchetti.
Poco prima di chiudere e di mettere le firme sui
contratti, ecco il colpo di coda di Cellino e
Galliani. Il Milan cercava un portiere da
affiancare ad Abbiati (non era ancora stato preso
Amelia) e con il Cagliari cerano discorsi avviati
per Astori. Così nacque lidea di Marchetti.
Cellino disse subito sì a Galliani: pur di fare un dispetto a Lotito, avrebbe abbassato
anche il prezzo del cartellino. Il numero uno di Bassano del Grappa, però, disse no.
Determinante la volontà del portiere e la parola data da Bozzo. Una decisione presa
da Marchetti per due motivi. Il primo: la voglia di onorare limpegno e firmare con la
prima società che si era mossa con decisione nei suoi confronti. Il secondo: lidea che
la Lazio fosse lopportunità migliore per la sua carriera dopo un anno di inattività e con
la prospettiva di giocare titolare.
RILANCIO - I fatti gli hanno dato ragione. Dicendo sì alla Lazio si è rilanciato ed è
tornato ad altissimi livelli. Ha trovato in Bizzarri un partner valido e che lo tiene sulla
corda, in Grigioni uno dei preparatori più forti in circolazione. Si è messo sotto e dopo
un paio di mesi aveva già dimenticato una stagione vissuta ai margini del Cagliari e
correndo da solo sulla spiaggia del Poetto. Ora Marchetti lavora per riconquistare
lazzurro. Corre per tornare ad essere lerede di Buffon. Prandelli, anche allultimo giro
di convocazioni, gli ha preferito De Sanctis, Viviano e Sirigu. Federico non molla. E
continua ad allenarsi con serenità. La Lazio è diventata la sua Nazionale. Biava, Dias
e Ledesma i suoi custodi. Sinora ha subìto soltanto 6 gol in 7 partite di campionato, di
cui tre (firmati da Cavani) nella notte sbagliata del San Paolo di Napoli. Questa sera
dovrà parare?? o respingere?? il Milan. Marchetti è pronto a rubare la scena: con la
speranza che gli attaccanti rossoneri si affaccino poco dalle sue parti.
L R E T R O S C E N A
Oggi a Roma lincontro Galliani-Lotito Si parlerà anche di
Matuzalem?
Dallinviato
CARNAGO - Robinho, Mexes, Traorè, Constant, Mesbah e Didac Vilà: sono questi i
nomi che potrebbero essere inseriti nella lista dei probabili partenti in vista del mercato
di gennaio. Cessioni importanti anche dal punto di vista economico perchè i ricavi e,
soprattutto, i risparmi (sugli ingaggi) servirebbero per finanziare la campagna di
rafforzamento invernale. Galliani ha annunciato che i conti economici sono stati
«medicati» con le dismissioni eccellenti di molti campioni e che in gennaio ci potrebbe
essere qualche novità.
DISMISSIONI - Ma prima di acquistare bisogna vendere. Robinho è ormai da un anno
nel mirino del Santos disposto a riconoscere al Milan anche 6-7 milioni di euro per il
«cartellino». Il brasiliano è gratificato ancora da un anno e mezzo di contratto
(scadenza 30 giugno 2014) e percepisce 4,5 milioni di euro netti a stagione più
«bonus». Sarà difficile fare «cassa» con Mexes (il francese è stato ingaggiato a
parametro zero nellestate 2011 dalla Roma) ma il fatto stesso di potersi liberare di 2
anni e mezzo dingaggio a 4,5 milioni di euro netti a stagione potrebbe indurre il Milan
a lasciarlo libero anche per indennizzo minimo (1,5- 2 milioni di euro). In questo Milan
lex-giallorosso fatica a trovare un posto da titolare stabile e per questo motivo ha già
perso la maglia dei Bleus del cittì Deschamps.
RIPARAZIONE - Mentre Didac Vilà e Mesbah erano già stati oggetti di trattative (poi
fallite) in agosto rispettivamente con Valencia e Palermo, Traorè e Constant rischiano
di tornare sul mercato in quanto non più utili e utilizzabili da Allegri. Traorè si è
dimostrato inadeguato da un punto di vista tecnico-tattico, mentre Constant rischia di
non trovare più spazio in questo Milan considerato limminente recupero di Muntari.
Oggi a Roma Galliani potrebbe trattare con Lotito la cessione di Matuzalem già a
gennaio mentre per la fascia sinistra difensiva resta sempre attuale lipotesi-Dossena
(Napoli).