Autore Topic: Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio  (Letto 1195 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« : Venerdì 6 Luglio 2012, 07:32:59 »
LA REPUBBLICA





Quarantuno numeri di telefono, da Roma all’Ungheria, dalla Serie A italiana alla seconda serie svizzera, una ragnatela di contatti, un mondo di informazioni, un grande business. Un migliaio di telefonate, il centro dello scandalo. L’inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse italiano non è finita. E per ripartire punta proprio dal centro internazionale del suo scandalo: Hrystian Ilievski, il latitante macedone, il capo degli Zingari che nel 2010 e nel 2011 ha girato per i ritiri e per gli stadi della A e della B a comprare informazioni, minacciare giocatori, appattare partite. Quella ragnatela è stata ricostruita ora, anche graficamente, dagli uomini del Servizio centrale operativo della Polizia, i migliori investigatori italiani che da due anni stanno indagando sul giro di scommesse attorno al nostro calcio. Ci sono le telefonate con Zamperini, l’uomo che secondo gli investigatori è stato il passepartout di Ilievski per la Serie A. Ci sono le chiamate con Carobbio, oggi pentito, ieri uomo del gruppo in Serie B. A interessare molto gli investigatori sono poi i contatti con gli altri gruppi internazionali di scommettitori, a partire dagli asiatici. Ilievski (la sua utenza era intestata a un fantomatico Viktor Kondic) era in contatto diretto con il gruppo di Singapore, guidato da Tan Seet Eng, ma nello stesso tempo aveva stretto un patto con gli ungheresi: soci d’affari tanto da stringere, in tribuna d’onore a San Siro durante Inter-Barcellona di Champions League, un patto, una sorta di joint venture internazionale per lavorare insieme, senza farsi troppa concorrenza, sulle partite dei campionati italiani. Per esempio Lecce-Lazio, ultima giornata della stagione 2010-2011, che secondo gli investigatori fu gestita da Zingari, asiatici e ungheresi.

E proprio nell’ambito della transnazionalità dell’inchiesta, lungo l’asse Zingari-Bulgaria- Italia, nelle carte di Cremona sono finiti anche alcuni fatti di cronaca. Nera. «Vi informiamo — scrive l’Interpol alla Polizia italiana — che le autorità di Sofia stanno indagando su un omicidio collegato alle scommesse illegali nel mondo del calcio (…) il 4 aprile scorso a Sofia è stato ucciso il cittadino bulgaro Yordan Petrov Dinov, nato il 24.08.1972, titolare e legale rappresentante di due agenzie di gioco d’azzardo in Internet: scommesse su eventi sportivi (incontri di calcio, eccetera). Secondo le informazioni disponibili — continua — Dinov ha inviato un rapporto alla sede della Uefa in Svizzera nel quale indicava che a causa della corruzione nella lega calcio bulgara alcuni incontri del campionato bulgaro erano stati predeterminati ». In particolare Dinov, che lavorava per l’agenzia di scommesse Skysport 365, la stessa che collabora con le procure di Bari e Cremona, aveva denunciato la combine tra Cherno More e Lokomotiv Sofia, terminata 3-0, lo scorso primo aprile. Tre giorni dopo è stato ammazzato. Il ruolo della criminalità organizzata continua a essere al centro anche dell’indagine della procura di Bari che ha in piedi un fascicolo per 416 bis (associazione mafiosa): gli investigatori — che stanno per chiudere il filone che riguarda le partite truccate dal Bari nel campionato 2010-2011, filone nel quale sono coinvolti giocatori di Serie A e i vecchi dirigenti del Lecce — sono convinti che la criminalità organizzata abbia avuto un ruolo diretto nella raccolta delle scommesse e nello svolgimento di alcuni incontri. Per questo il procuratore Antonio Laudati e il pm Ciro Angelillis, oltre che per frode sportiva, indagano per riciclaggio.











GAZZETTA DELLO SPORT












IL CORRIERE DELLA SERA





Se gioca a pallone come parla l’italiano, la Lazio è a posto. Ederson Honorato Campos, 26enne brasiliano con passaporto tricolore caldo di stampa, è il primo rinforzo per Petkovic nell’attesa di Yilmaz. «Sono felice, si è concretizzato un sogno», le prime parole del brasiliano. La presentazione è atto formale, nella sostanza Ederson ha già preso confidenza con la sua nuova realtà, si è sistemato nella villa all'Olgiata ed è già entrato in contatto con i tifosi: «Mi hanno chiesto di segnare nel derby - ha rivelato il brasiliano -, di sicuro, al mio primo gol, esulterò volando come l’aquila Olympia». Il cambio di status e lo svincolo dal Lione sono stati decisivi nell’affare, l’accordo (1,7 milioni per cinque anni) sancisce la scommessa della Lazio e la ripartenza di Ederson, solo 29 presenze (4 gol) negli ultimi due anni in Francia. Poca roba per un giocatore bollato come fenomeno prima che la serie interminabile di infortuni ne gambizzasse la carriera. «Cose che capitano, ma fa parte del passato - ha detto Ederson -. Ora sono al 100%, sono qua per vincere e conquistare la Champions». La Seleçao per il mondiale brasiliano del 2014 arriverà a ruota. È il chiodo fisso di Ederson: l’unica presenza in verdeoro, 10 agosto 2010 contro gli Usa, durò solo due minuti a causa di un infortunio. Nella Lazio Ederson trova un rivale potenziale, Hernanes, e uno reale, Zarate. Il duello tra brasiliani è più mediatico che tecnico, i due hanno caratteristiche talmente diverse da poter convivere nella stessa squadra: Ederson ha il passo e il guizzo, Hernanes la tecnica e la visione di gioco e forse giocherà più arretrato rispetto all’anno scorso. «È una grande persona e un grande campione - dice Ederson -. Non sarà un problema giocare insieme». Gli starà davanti, occupando il posto da numero 10. «È l'ideale per me, dietro le punte o come seconda punta - ancora il neo-laziale -, però al Lione ho giocato in cinque ruoli diversi». Ma, sul numero, la partita è ancora tutta da giocare: il brasiliano ha fatto espressa richiesta alla società, la 10 rappresenta uno stile di vita «sia per gli italiani che per i brasiliani », ha detto Ederson tenendo fuori curiosamente gli argentini come Mauro Zarate, proprietario della 10 biancoceleste fino a prova contraria. «Per me è un numero mitico - ancora il brasiliano -, ho chiesto alla società di averlo se disponibile, sennò il 7 va bene lo stesso».








IL TEMPO





≪Mi hanno chiesto di venire per vincere. Bene, sono qui per questo≫.A pochi giorni dal ritiro biancoceleste e dopo cinque anni di corteggiamenti, Ederson si presenta. E lui il nuovo fantasista della Lazio. Seduto nella sala stampa di Formello assieme al suo presidente, Claudio Lotito, il brasiliano classe1986indossa gia la t-shirt con l’aquilotto laziale stampato sul petto: ≪Finalmente si concretizza il mio sogno ≫. La prima domanda (la presentazione e andata per la prima volta in diretta anche sul canale YouTube della Lazio) la fa un tifoso:come esulterai al primo gol all’Olimpico? ≪Come da ragazzo,volando come un’aquila: come Olympia ≫. Petkovic ci conta. Lui, in arrivo dall’Olympic Lionea parametro zero, lo sa bene. ≪Ho avuto tante proposte negli ultimi mesi in Francia, ma il mio manager mi ha detto di stare tranquillo, perche il mio posto e alla Lazio. Sono felice di essere qui con la mia nuova societa e non vedo l’ora di iniziare ad allenarmi≫. Anche perche ormai i problemi dell’infortunio sono superati: ≪Mi sento al 100%,voglio giocare con continuita ≫. A confermarlo anche le visite mediche del pomeriggio alla Paideia. E ora il tecnico biancoceleste dovra capire dove impiegarlo in mezzo al campo, anche considerando la presenza di Hernanes in squadra che ricopre ruoli molto simili. Ederson è chiaro da subito: ≪Hernanes e un grande campione, possiamo giocare insieme senza nessun problema. Il mio posto naturale in campo è quello del numero 10, gioco dietro la punta o faccio la seconda punta. A Lione mi hanno schierato anche in cinque ruoli diversi, ma per dare il meglio devo sentirmi bene in mezzo al campo” . Non è un caso se il brasiliano conferma di aver chiesto di indossare la maglia numero 10. Un fatto che potrebbe creare qualche problema con  Zarate, che alla Lazio ha sempre portato quel numero: ≪Ho sempre avuto il 10 - dice Ederson -ma non e fondamentale. In caso giocherei anche con il 7≫.Poi passa alle ambizioni, gli obiettivi da laziale: ≪Il presidente mi ha detto che dobbiamo vincere e sono qui per vincere. Il mio obiettivo è arrivare in Champions League e tra le prime in campionato. Il derby? I tifosi mi chiedono gia di segnare≫. Lotito si gode il suo primo acquisto. Lo elogia. Come calciatore, certo. Ma tiene a precisare che ≪Ederson e stato preso dalla Lazio per la qualita della persona. Nel calcio non contano solo le qualita tecniche, ma anche i valori e le ambizioni. Solo cosi il calcio potrà essere punto di riferimento per chi lo guarda. La nostra politica alla lunga premia. Il mio progetto partito anni fa, piano piano, sta emergendo≫. Ma per il presidente e anche il giorno di tornare a parlare a 360˚di Lazio,dopo un periodo di silenzi. Polemico con i giornali che lo criticano, fiducioso ma senza regalare novita sulla trattativa per Yilmaz, sorpreso dalla sentenza su Breno: ≪Mi sembra abbastanza pesante la valutazione nei confronti del giocatore. Non abbiamo seguito le tematiche giuridiche ma con noi avrebbe avuto un esito diverso. Valuteremo se ci sara la possibilita di andare avanti ≫. E a chi gli chiede se regalera ai laziali i 3-4 campioni promessi, risponde:≪I nomi non li ho fatti. Dissi quella frase nel convincimento che stavamo puntando a dei giocatori. Per me i campioni non sono"marchiati" dal prezzo, ma dai valori tecnici e umani che possiedono. Ederson e un campione? Per me si≫.








TUTTOSPORT












CORRIERE DELLO SPORT





Daniele Rindone- Ore 10, Formello, nasce la Lazio di Petkovic. E il giorno del raduno, inizia la stagione 2012-13. E una Lazio con poche novità, è giusto attenderne altre. C’è un allenatore nuovo, straniero, sconosciuto ai più, ma promettente: ha idee propositive ed offensive, dovrà farsi stimare e amare, lo aspetta la prova del fuoco. Un solo nuovo acquisto (al momento), l’italo-brasiliano Ederson. Una grande vecchia conoscenza, l’indimenticato Zarate, è rientrato dallInter, aspetta di conoscere il futuro. Un leader su tutti: Miro Klose, ma si aggregherà ad agosto (è in vacanza). Due casi delicati: Mauri ci sarà, Sculli no.

Una Lazio da completare e sfoltire, al raduno si presenteranno in 42 su un totale di 47 tesserati tra uomini di prima squadra, giovani su cui puntare e da piazzare. Quarantadue giocatori, da qui a domenica effettueranno visite mediche e test fisici. Ma solo in 28-29 partiranno lunedì mattina per il ritiro di Auronzo. Petkovic non può allenare un gruppo smisurato, è stato chiaro, si era presentato così: «Vorrei allenare 24-25 uomini più 4-5 giovani» . I giovani non troveranno posto subito, in ritiro ci saranno solo il nigeriano Onazi, centrocampista in rampa di lancio, e il bomber Rozzi. In stand by cè Keita, il gioiello strappato al Barcellona, ala di 17 anni col futuro assicurato. Va considerato perché nei progetti iniziali doveva partire. La Lazio crede in lui, ma per adesso è costretta a lasciarlo a Roma, potrebbe farlo salire in ritiro successivamente, dipenderà dal mercato in uscita.

L’elenco ufficiale dei convocati sarà messo a punto dal tecnico e dal diesse Tare. A parte Keita, non faranno parte della lista Klose (reduce dagli Europei), gli infortunati Brocchi e Stankevicius (il mediano vuole tornare ad agosto, il lituano è in vendita) e Sculli. Quest’ultimo non è stato riscattato dal Genoa, non rientra nei piani della Lazio, cè un accordo: in attesa di risolvere il caso non sarà aggregato al gruppo. In bilico Cavanda e Zauri, potrebbero restare a Roma in attesa di sistemazione. In questo modo i convocati sarebbero 29, con un taglio in più si scenderebbe a 28.

Petkovic si è riunito ieri con il suo staff, oggi parlerà alla Lazio per la prima volta. Il lavoro atletico e tecnico-tattico inizierà lunedì pomeriggio. Vlado si avvarrà della collaborazione di un vice: Antonio Manicone, ex centrocampista dellInter, lanciato da Zeman nel Licata e nel Foggia. Ha 46 anni, dal 2004 ha intrapreso la carriera di tecnico. Ha fatto il vice nella Primavera dell’Inter, allenava con Pea e Stramaccioni. Abita a Campione d’Italia, Petkovic lo conosceva da anni. Il preparatore atletico sarà Paolo Rongoni, 41 anni, ex Perugia con esperienze in Svizzera e in Francia, ha seguito Petkovic in Turchia. Il recupero degli infortunati sarà curato da Adriano Bianchini (confermato) e da Alessandro Fonte (promosso dal settore giovanile). Adalberto Grigioni è lo storico preparatore dei portieri, non si tocca. Per le analisi al video e al computer, Petkovic si è affidato alla società che fa capo a Jesse Fioranelli, fratello di Kevin, figlio di Vinicio (manager vicinissimo alla Lazio di Cragnotti). La società si chiama Aquila, poteva avere un nome diverso?

Il ritiro si concluderà il 26 luglio. Ad Auronzo è pronto un villaggio che accoglierà tifosi e giocatori durante le giornate. Nella prima fase si disputeranno 5 amichevoli: prima sfida il 15 luglio contro l’Auronzo, il 18 Lazio in campo per affrontare la Selezione del Cadore, il 22 match col Montebelluna (serie D). Il 25 e il 26 luglio gare di A contro Siena e Torino. La presentazione della squadra dovrebbe svolgersi il 16 agosto all’Olimpico. Sono questi i programmi, ad oggi.





 Lotito l’ha presentato come un campione (umano e calcistico), uno dei famosi quattro che aveva promesso ai tifosi a marzo. Ederson l’italo-brasiliano, il vecchio amore calcistico del presidente. L’ha corteggiato e trattato per cinque anni, finalmente l’ha potuto abbracciare. Ruolo naturale: trequartista. Numero preferito: il 10. Non sgomiterà con Zarate ed Hernanes perché «sarà bellissimo giocare con i campioni della Lazio. Lotito mi ha detto che bisogna vincere, sono qui per questo!». Ederson, finalmente la Lazio. «Sono veramente felice, finalmente si è concretizzato il sogno di giocare in Italia, non vedo l'ora di iniziare. Sono un tipo tranquillo, amo la mia famiglia, mia moglie e mio figlio, con lui mi piace vivere il tempo libero. E in campo darò il massimo». Cinque anni di corteggiamento, è stata una rincorsa lunghissima... «Negli ultimi mesi ho ricevuto molto offerte, ma io ho sempre pensato che il futuro era la Lazio». Vincere, è questo l’obiettivo. «Mi hanno colpito le parole del presidente, mi ha detto dobbiamo vincere. Ecco, io sono venuto qui per questo. L’obiettivo è arrivare in Champions, arrivare fra i primi in campionato». Due trequartisti: Ederson e Hernanes, funzionerà la coppia? «Hernanes è una grande persona, è un grande campione, lho conosciuto in Nazionale. Non ci saranno problemi, possiamo giocare insieme, parleremo con Petkovic. Limportante è aiutarsi, sarà bellissimo giocare con lui e con gli altri campioni della Lazio». Derby, sasà questa una delle missioni da compiere. «Lo so, i tifosi mi hanno accolto benissimo, mi hanno chiesto di segnare un gol nel derby, so che è molto sentito». Ha chiesto la maglia 10, conferma? «E un numero mitico, con il 10 sulle spalle sono diventato campione del mondo Under 17. Lho indossato nel Brasile, nel Nizza e nel Lione. Tanti campioni hanno avuto il 10, ma il numero di maglia non è la cosa più importante. Ho chiesto alla società se è disponibile, mi piace anche il numero 7». Dovrà giocare da numero uno, da campione.





Non può bastare la curiosità: la Lazio deve dimostrarsi ambiziosa e credibile. Un processo di crescita non ammette incertezze e ritardi. Il fascino intrigante di un allenatore nuovo moltiplica l’interesse, ma va accompagnato da una progettualità più matura e incisiva rispetto al recente passato, in grado di garantire alla squadra il definitivo salto di qualità. La Lazio si raduna oggi a Formello con una doppia responsabilità nei confronti dei suoi tifosi: completare in tempi brevi le operazioni di mercato concordate con Petkovic e non inciampare negli stessi errori di superficialità che le sono costati, per due anni di fila, la qualificazione in Champions League. Un danno enorme sotto il profilo del prestigio e del bilancio. Spetta a Lotito dare un indirizzo chiaro e competitivo alla stagione della Lazio.

C'è grande attenzione intorno alla figura di Petkovic: era dal 2001, dall’epoca fantastica di Eriksson, uno scudetto e sei coppe festeggiate in piazza con la gente biancoceleste, che la società non si affidava a un allenatore straniero. Ma nessuna idea, neppure quella più coraggiosa, può godere di un credito illimitato: è importante che funzioni e riesca a lasciare una traccia. Lotito frequenta la giungla del calcio da otto anni: conosce le regole e i rischi. Non ha scelto Petkovic per il suo curriculum: è rimasto attratto dai suoi schemi, dai suoi metodi, dalla sua cultura tattica, dal suo profilo umano. Ha superato apparenze e timori: ha puntato sul bosniaco-croato senza farsi condizionare dal suo percorso professionale, svolto in Svizzera e per sei mesi in Turchia. Ora dovrà sostenerlo e metterlo nelle condizioni ideali per esprimere le proprie risorse. Certe sfide si vincono anche dietro una scrivania, a livello manageriale.

Ecco l’anello di congiunzione di cui ha bisogno la Lazio, che si ripropone di valorizzare una serie di giovani talenti: da Onazi a Keita. Il primo passaggio obbligato per favorire l’inserimento di Petkovic è quello di chiudere le trattative più urgenti. Finora è stato acquistato solo Ederson: il brasiliano ha la genialità e il dinamismo per imporsi in Italia. Non può bastare, però. Yilmaz è considerato una priorità nei ragionamenti dell’allenatore. Manca un vice di Konko, così come sono due anni che la Lazio cerca di sostituire Kolarov sulla fascia sinistra. C’è poi il nodo relativo al difensore centrale: l’acquisto di Breno è sfumato a causa delle sue vicende giudiziarie. In questo ruolo serve un investimento di spessore. Ma la Lazio di Petkovic avrà anche un altro compito: rilanciare Zarate. La gente vuole tornare a sognare con l’argentino.












feiez

Re:Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #1 : Venerdì 6 Luglio 2012, 07:53:18 »
Grazie

Offline Aquila Maremmana

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R: Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #2 : Venerdì 6 Luglio 2012, 07:55:02 »
Denghiu!
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #3 : Venerdì 6 Luglio 2012, 08:39:57 »
eizarG !
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #4 : Venerdì 6 Luglio 2012, 08:47:35 »
!sknahT


Offline Whistle

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #5 : Venerdì 6 Luglio 2012, 09:13:43 »
Grazie oizaL.

Come al soito il duo monnezza di ASRepubblica non fa mancare l'usuale attacco alla Lazio: di tutte le partite si prende Lecce-Lazio e si spara anche una bella foto a corredo dell'"articolo".

:asrm:

Offline cartesio

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #6 : Venerdì 6 Luglio 2012, 13:26:14 »
Stesso pensiero mio, appena visto l'articolo che apre l'ottima rassegna dell'ottimo oizaL.

Sono disgustato da questo approccio.

Ah, l'ho già detto?

Lo ridico: sono disgustato.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline disabitato

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #7 : Venerdì 6 Luglio 2012, 13:46:06 »
Grazie oizaL.

Come al soito il duo monnezza di ASRepubblica non fa mancare l'usuale attacco alla Lazio: di tutte le partite si prende Lecce-Lazio e si spara anche una bella foto a corredo dell'"articolo".

:asrm:

zingari e scarafaggi.
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Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #8 : Venerdì 6 Luglio 2012, 13:46:38 »
Comunque, la Corte di Giustizia federale è intenzionata a proporre al solerte Pala**i l'eterno dilemma.

Citazione
La Sampdoria multata, perché "colpevole" di avere acquistato un giocatore accusato di aver combinato alcune partite con il Novara
Ellamiseria!

A Stefano Chioffi: il nuovo allenatore lo ha scelto Tare, il presidente Lotito non saperva nemmeno chi fosse Pektovic. E del resto, ieri in conferenza stampa lo ha pure detto, "nelle cose tecniche non metto naso". Ricordiamocelo, in ogni caso.

Grazie oizaL!
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline BobLovati

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #9 : Venerdì 6 Luglio 2012, 13:54:11 »
TUTTOSPO´

L´ex se scrive coll´apostrofoooooooooooooooooo    >:(
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 6 luglio
« Risposta #10 : Venerdì 6 Luglio 2012, 16:29:24 »
Grazie oizaL!!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!