Autore Topic: Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.  (Letto 964 volte)

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Frusta


Caro Presidente Lotito, vuole davvero risolvere una volta pertutte la questione dell'Olimpico o avere la possibilità di costruire uno Stadio che sia tutto nostro?

C'è un unico sistema: se la giochi a dadi!

Prima, però dovrò parlarLe delle pene del purgatorio e della lussuria (altrui)

OVVERO
Di Arnaut Daniel e della consolazione del provvisorio

ANZI
di Leonardo Fibonacci, delle Questioni Erranti e della sensualità della sestina lirica

IN PRATICA
Di Dante, della chiusura del  del canto XXVI del Purgatorio e della contingenza legata all’ occitano

Avviso ai colleghi di tifo
Siccome questo topic risulterà di una noia mortale a tutti meno che ai leggermente depressi, dispenso la maggior parte di voi dal leggermi, almeno per questa volta.


Arnaut Daniel la mattina del 6 novembre del 1185 si svegliò nel letto comune di una miserabile locanda aquitana appiccicata alle mura del castello di Milandes e constatò quasi compiaciuto che poteva considerarsi un perfetto trovatore, dal momento che almeno tre motivi contribuivano a renderlo un perfetto disgraziato.
-Il primo, il più doloroso, era rappresentato da Madame de Boville, che, malgrado si vantasse di discendere da Jaufré Rudel, si era rivelata insensibile alla poesia e lo aveva fatto sbattere fuori dal castello a pedate dopo aver ascoltato la sua dichiarazione d’ amore in versi, musica e sospiri.
-Il secondo, il più tormentoso, dal baro da strapazzo che gli aveva vinto ai dadi nell’ordine: un liuto di Marsenne quasi nuovo, un mantello di lampasso lucchese, il manoscritto con tutti i suoi versi ed una borsa con cinque grossi da quattro denari l’ uno, praticamente tutto quello che aveva.
-Ed il terzo, il più minaccioso, dal ramo di quercia pieno di nodi con cui il giorno prima aveva visto l’ oste ripagarsi di due avventori insolventi.

Decise che se avesse fatto colazione al massimo avrebbe dovuto subire qualche bastonata in più e si mise seduto di fronte ad un tizio che, con un pezzo di vetro, stava tracciando sul tavolo dei simboli incomprensibili.
Era un pisano che parlava un provenzale accettabile e che trovò così interessante la litania delle disgrazie che rendevano il suo interlocutore un vero poeta che gli offrì la possibilità di rifarsi della perdita ai dadi e di evitare il randello dell’oste (su un ripensamento amoroso di madame de Boville non offriva garanzie) ed in cambio gli chiedeva il metodo per comporre la poesia perfetta che solo un perfetto poeta disgraziato come lui in quel momento sarebbe stato in grado di approntare.
Il pisano si chiamava Leonardo Fibonacci, e gli appunti con cui stava grattando il tavolo con un pezzo di vetro erano l’abbozzo di una di quelle Questioni Erranti con cui si sarebbero deliziate intere generazioni dei matematici.

Siccome so che la maggior partedei frequentatori di questo forum non risulta leggermente depresso, e quindi poco disposto a sentir parlare di numeri, non scrivo qui la formula* con cui Fibonacci permise ad Arnaut Daniel di rifarsi ai dadi col baro, ma la riporto in calce al topic, a tutto Suo beneficio, Presidente Lotito, e dei pochi che avranno la pazienza di arrivarci e che magari potrebbero usarla per furtivi arrotondamenti a danno di (incauti) amici e conoscenti.

Arnaut era un ebreo provenzale, e l’unico simbolo geometrico che aveva avuto in eredità dai suoi antenati catalani erano i due triangoli sovrapposti in croce della stella davidica; prese il pezzo di vetro dalle mani di Fibonacci e li tracciò sul tavolo, poi scrisse una lettera accanto ad ogni punta della stella: ABCDEF, poi, vicino ad ogni lettera una parola-rima da porre ad ogni verso della prima stanza, per poi trovare corrispondenza nelle stanze successive col seguente schema metrico: ABCDEF FAEBDC CFDABE ECBFAD DEACFB BDFECA.

Non so se sono riuscito a farLe capire lo schema della sestina lirica, Signor Presidente, ma, per quanto ne so, Arnaut ci riuscì benissimo con Fibonacci, e questi non si fece mai scrupolo di usarlo.

Insomma sembra che in virtù di questa sua acquisita abilità, da grigio matematico che era, si trasformò in un tombeur de femmes, e visse nel modo più invidiabile la sua peraltro lunghissima esistenza.

Dante aveva poco da spartire con Fibonacci, anzi, aveva pochissimo da spartire con il concetto stesso di matematica. Infatti, anche quando cita il teorema di Talete (non si est dare primum motum esse/se del mezzo cerchio far si puote/triangol sì ch’un retto non avesse) o quello di Euclide (O cara piota mia, che sì t'insusi,/che come veggion le terreni menti/ non capere in triangol due ottusi), lo fa quasi dicendo al lettore: ”Guarda che sta roba l’ho appena adocchiata negli Analitici Secondi e nella Metafisica di Aristotele, mica è roba mia.” 
Aveva molto da spartire con Arnaut, invece, e moltissimo col fatto che lo considerasse il "miglior fabbro del parlar materno" a cui tanto sapeva di dovere.
Quindi, dal momento che i debiti si pagano, pensò di destinarlo alla felicità eterna.
Non subito, però,  prima gli fa fare un po’ di purgatorio. E, dovendolo mettere da qualche parte e dovendogli far scontare un peccato veniale, gliene fa scontare uno altrui: la lussuria che non aveva commesso direttamente ma di cui si era in qualche modo macchiato procurandola indirettamente a Fibonacci.
Ed infatti ce lo fa incontrare lì, fra i lussuriosi del Purgatorio, e lo fa parlare pure in occitano, tanto per sottolineare la provvisorietà della situazione:
 
(El cominciò liberamente a dire:
“Tan m'abellis vostre cortes deman,
qu’ieu no me puesc ni voill a vos cobrire.
Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan;
consiros vei la passada folor,
e vei jausen lo joi qu'esper, denan.
Ara vos prec, per aquella valor
que vos guida al som de l'escalina,
sovenha vos a temps de ma dolor!”.
Poi s'ascose nel foco che li affina)


In Paradiso avrebbe usato una lingua ben più definitiva.

----------------------------------------
*
Caro Presidente
1. Porga tre comuni dadi da gioco a Gianni Petruicci, qualora volesse giocarsi l'uso dell'Olimpico o al sindaco Alemanno qualora volesse costruirsene uno tutto Suo.
2. Gli chieda di lanciare i tre dadi fornendogli le seguenti istruzioni:
    a) scrivi su un foglio un numero di tre cifre, disponendo a tuo piacere i valori da te
ottenuti (per esempio, se sono usciti: 3, 5 e 1, può scrivere il numero: 513);
    b) di seguito a questi, scrivi i tre valori che si trovano nelle facce opposte dei tre dadi, seguendo lo stesso ordine stabilito prima (nel nostro esempio, quindi, deve scrivere: 513264);
    c) dividi per 111 il numero così composto, eventualmente utilizzando una calcolatrice (nel nostro caso, deve calcolare:  513264/111 = 4624).
3. Su faccia comunicare il risultato ottenuto e, nel giro di pochi secondi, riuscirà a individuare quali valori erano stati ottenuti all’inizio, lanciando i dadi.
Attenziùn:
Per risalire velocemente al numero di tre cifre composto all’inizio dallo spettatore, deve, signor Presidente, sottrarre 7 dal valore che Le hanno comunicato e dividere per 9 il risultato ottenuto (nel nostro caso, dovete calcolare: 4624–7 = 4617; 4617/9 = 513).

Spiegaziùn:
Se chiamiamo A, B e C i tre valori ottenuti con il lancio dei dadi, nell’ordine scelto dallo spettatore, e X il numero da lui composto con questi, possiamo scrivere:
X = 100A+10B+C
Inoltre, se chiamiamo Y il numero di sei cifre composto successivamente dallo spettatore, possiamo porre (considerando che, per tradizione, la somma delle due facce opposte di un dado è sempre uguale a 7):
Y = 1000X +100(7–A)+10(7–B)+7–C
Svolgendo i calcoli, otteniamo:
Y = 1000+700–100A+70–10B+7–C =
= 1000X–(100A+10B+C)+777 =
= 1000X–X+777 = (1000–1)X+777 =
= 999X+777 = 111(9X+7).
Quindi, il numero R, comunicato alla fine dallo spettatore, ottenuto dividendo Y per 111, sarà uguale a: R = Y/111 = 9X+7
Di conseguenza, avremo: X = (R–7)/9

El gà capì?


Offline BobLovati

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #1 : Giovedì 21 Giugno 2012, 23:36:42 »
Frusta, hai già provato con " uno bravo " ??    ;D
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline fish_mark

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #2 : Giovedì 21 Giugno 2012, 23:37:20 »
Frusta, hai già provato con " uno bravo " ??    ;D

Per me ci gira attorno, ma vuole dire "Flaminio" ...
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline BobLovati

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #3 : Giovedì 21 Giugno 2012, 23:39:09 »
Per me ci gira attorno, ma vuole dire "Flaminio" ...

ecco; già che sei uscito fori, provate insieme ( a trova´ quello bravo )    :evil6:
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POMATA

Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #4 : Giovedì 21 Giugno 2012, 23:41:45 »
Ccitua :D

Offline Fabio70rm

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #5 : Venerdì 22 Giugno 2012, 08:56:10 »
Magari fosse così semplice caro Frusta!!!

Purtroppo, quando si ha a che fare con gli esseri umani, subentra l'imprevedibilità delle reazioni umane...e la cara matematica va a farsi benedire...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Frusta

Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #6 : Venerdì 22 Giugno 2012, 12:24:06 »
Magari fosse così semplice caro Frusta!!!

Purtroppo, quando si ha a che fare con gli esseri umani, subentra l'imprevedibilità delle reazioni umane...e la cara matematica va a farsi benedire...

Si gioca, Fabio, non potendo fare altro che tifare ed affidarci all'ironia.
Incazzarci o prenderci troppo sul serio sarebbe peggio  :D

Online Ataru

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #7 : Venerdì 22 Giugno 2012, 13:13:44 »
ma il buon leonardo pisano, all'epoca dei fatti, cioè alla tenera età di 15 anni, già fregava il prossimo con simili espedienti? invece di pensare alla sua serie?

p.s. la pubblicazione delle questioni erranti sono successive ai fatti di una quindicina di anni, ma capisco che per scrivere un libro su uno strumento che nel libro stesso non viene mai preso in considerazione, bisogna necessariamente far ricorso anche alla memoria infantile...
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline robylele

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #8 : Venerdì 22 Giugno 2012, 13:47:20 »
quoto Frusta tutta la vita, proviamo anche questa!   :D

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Frusta

Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #9 : Venerdì 22 Giugno 2012, 14:04:24 »
ma il buon leonardo pisano, all'epoca dei fatti, cioè alla tenera età di 15 anni, già fregava il prossimo con simili espedienti? invece di pensare alla sua serie?

p.s. la pubblicazione delle questioni erranti sono successive ai fatti di una quindicina di anni, ma capisco che per scrivere un libro su uno strumento che nel libro stesso non viene mai preso in considerazione, bisogna necessariamente far ricorso anche alla memoria infantile...

 :D
Caro Ataru non prendermi troppo sul serio. Daniel e Fibonacci non si sono mai incontrati così come non si sonomai incontrati i personaggi che ho nominato nei miei topic precedenti, alcuni fra loro non erano nemmeno contemporanei figurati un pò  :).
Diciamo che mi diverto a sdrammatizzare sparando cazzate con in mezzo ogni tanto qualcosa di verosimile e, ancora più raramente, con qualcosa di vero. Siamo qui per divertirci, no?

Online Ataru

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #10 : Venerdì 22 Giugno 2012, 14:17:16 »
 :D
Caro Ataru non prendermi troppo sul serio. Daniel e Fibonacci non si sono mai incontrati così come non si sonomai incontrati i personaggi che ho nominato nei miei topic precedenti, alcuni fra loro non erano nemmeno contemporanei figurati un pò  :) .
Diciamo che mi diverto a sdrammatizzare sparando cazzate con in mezzo ogni tanto qualcosa di verosimile e, ancora più raramente, con qualcosa di vero. Siamo qui per divertirci, no?
ma per carità, anche non avendo messo nessuna emoticon nel messaggio, intendevo assolutamente aggiungere una facezia, e non criticare.

per me certe letture sono uno spasso, insisti!
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Offline Clazia

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #11 : Venerdì 22 Giugno 2012, 14:42:13 »

El gà capì?



ecco, a dirla tutta, mumle mumble... come direbbe il nostro caro amico Pomata, non c'ho capito un caxxo, ma mi fido!
 :D

 :clapcap: :clapcap: :clapcap:

per me certe letture sono uno spasso, insisti!

Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

Offline NoSurrender

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #12 : Venerdì 22 Giugno 2012, 15:53:01 »
Caro Frusta, per me sei già tra quelli che propongono topic imperdibili..

Grazie, continua così assolutamente  :)
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Offline lollapalooza

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Re:Come risolvere la questione dell'Olimpico o avere uno Stadio tutto nostro.
« Risposta #13 : Venerdì 22 Giugno 2012, 16:24:23 »
 :notworthy: