Autore Topic: "Vlado" e gli allenamenti vecchia maniera..  (Letto 735 volte)

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"Vlado" e gli allenamenti vecchia maniera..
« : Domenica 3 Giugno 2012, 16:26:00 »
Dal Corriere della Sera a cura di cittaceleste.it



(Foto: sslazio.it)

Altro tecnico, altre scelte, altri equilibri. «Vladimir Petkovic è il nuovo allenatore della Lazio», la nota pubblicata ieri mattina sul sito dei biancocelesti. Ora che ci sono anche i crismi dell’ufficialità, il dopo-Reja può partire anche nella pratica del campo. E lì che «Petko« farà le sue scelte per la Lazio che verrà, lo schema (3-4-3 o 4-2-3-1) sarà una conseguenza. Ad oggi non ci sono preclusioni sui giocatori, tutti passeranno dal setaccio di tecnico, vice Arno Rossini e preparatore Paolo Longoni. E tutti finiranno nel pc di Jesse Fioranelli, l’uomo della tecnologia che analizzerà i dati provenienti dalle sedute «particolari » di Petkovic. Chi conosce l’allenatore bosniaco parla di allenamenti vecchia maniera, con la sabbia e i pesi attaccati alle ginocchia, e di accorgimenti bizzarri, come contratture curate con impacchi di peperone, che si traducono in un gioco dinamico e aggressivo. La cosa certa è che la nuova guida tecnica finisce per livellare tutte le posizioni pregresse e molti dei giocatori attualmente in rosa si stanno chiedendo che cosa li aspetta in ritiro. Alcuni sperano di tornare a vedere la luce, altri sono preoccupati di finire nella penombra della panchina. Petkovic concederà a tutti una chance e Zarate, che con Reja ne ha sprecate molte, la vuole cogliere al volo. «Se Lotito volesse tenermi sarei felicissimo – ha detto l’argentino -, sono andato via perché c’era Reja». Il nuovo tecnico, invece, ha già espresso il suo gradimento al netto di vicende di mercato che potrebbero portare Maurito altrove. È contento anche Lorik Cana, l’anno scorso al centro di un equivoco tattico e del conseguente alterco tra Reja e Tare. Petkovic conosce bene l’albanese, lo ha seguito nella carriera e ne apprezza la forza e lo spessore internazionale. È un titolare potenziale. Qualche possibilità in più la intravede anche Kozak, che ha formalmente chiesto alla società di giocare di più visto che con Reja non è riuscito a scrollarsi di dosso la bolla del «talento troppo acerbo». Rischiano, invece, tanti «senatori» di Reja. Rocchi in primis, visto che la società è alla ricerca di un attaccante che possa dare profondità alla manovra. Ma anche per Biava gli spazi si restringono: ha rinnovato insieme a Brocchi qualche settimana fa, ma entrambi potrebbero risultare invisibili agli occhi di un allenatore abituato a pretendere vivacità e freschezza atletica ai suoi. Rischia anche Gonzalez, una scoperta di Reja: troppo leggero da interno, troppo poco incisivo in fase di spinta. L’uruguaiano potrebbe fare le spese del nuovo corso e finire sorprendentemente sul mercato.

Fonte: Andrea Arzilli - Corriere della Sera ed.Roma

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