Autore Topic: Regole basilari del 3/5/2  (Letto 580 volte)

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Gasco luis veron

Regole basilari del 3/5/2
« : Mercoledì 7 Agosto 2019, 18:13:16 »
3-5-2 COME TENERE ALTI I NOSTRI ESTERNI DI CENTROCAMPO?

(Lazzari e Jony)

Situazione base modulo 3-5-2: deve avere i giusti interpreti per essere realizzato al meglio, avere due ottimi marcatori nei tre dietro molto veloci (almeno uno dei due deve saper anche impostare), e un difensore centrale bravo a leggere le situazioni di gioco, bravo nell' impostare e molto forte di testa.

I tre difensori possono avanzare ma a turno: di solito il perno centrale si alza per impostare mentre i due centrali esterni rimangono indietro con il centrale di centrocampo ad aiutarli in quanto il perno centrale di difesa avanzando avra' lasciato la posizione.

Quando il perno centrale rimane dietro, invece in determinate situazionindi gioco con palla a se, si sovrappongono centralmente i due difensori laterali sempre a turno.

Teoricamente il 3/5/2 non prevede sovrapposizioni dei centrali lateralmente (come ad esempio fanno i terzini nella difesa a quattro).

Tuttavia essendo personalizzabile la fase offensiva (si parla di schemi variabili e personalizzabili in ogni modulo pall a se), si puo' creare anche questa situazione particolare di gioco se l' allenatore vuole.

Possono avanzare  uno dei due centrali esterni a turno una volta sovraponendosi centralmente e l' altra, sovrapponendosi lateralmente (cosa rara nel 3/5/2 e teoricamente non prevista).

Percche' non prevista la sovrapposizione laterale dei centrali di difesa?

Perche' in questo caso andranno studiati schemi appositi per poterlo fare che non sono previsti nella difesa a tre: ma sta alla bravura dell' allenatore riuscire a personalizzare le fasi con la palla di un modulo rendendolo proprio attraverso gli schemi di gioco.

In questo frangente gli schemi della squadra porteranno i giocatori a schierarsi in maniera asimmetrica, facendo sembrare la difesa a tre come una difesa a quattro come quando avanza il terzino della difesa a quattro dal suo lato: appunto, in questo caso il quinto opposto andra' a scalare dietro e a mettersi nella posizione di quarto difensore a livello di schieramento.

E' chiaro che se il centrale opposto e' andato a sovrapporsi lateralmente l' assetto sembrera' quello di una difesa a quattro ma alla fine si trattera' sempre di difesa a tre poiche' dietro ci saranno  sempre tre giocatori (il quinto opposto piu' gli altri due centrali rimasti dietro).
La differenza con la difesa a quattro e' semplice: nella difesa a quattro i due tetzini possono anche avanzare entrambi contemporaneamente.

Nella difesa a tre i centrali devono farlo a turno perche' altrimenti rimarrebbe solo un difensore a presidiare la zona: quindi avanzera' uno dei tre centrali, gli altri due rimarranno dietro e a loro si aggiungera' a chiudere la linea il quinto opposto.

Nella difesa a tre entrambi i quinti di destra e di sinistra possono (se vogliono e se vuole l' allenatore), avanzare entrambi contemporaneamente: per farlo la difesa con i tre deve stare molto alta, quasi al limite del centrocampo ed ovviamente nessuno dei tre difensori potra' avanzare.

Nella difesa a tre di solito il regista e' l' uomo piu' offensivo del centrocampo quindi si preferisce averlo in uno dei due interni di centrocampo piuttosto che al centro.

Se il centrale davanti alla difesa e' bravo anche ad impostare e a far girare la palla e' ancora meglio ma non e' necessario poiche' l' impostazione puo' farla il perno centrale della difesa e appunto uno dei due interni di centrocampo delegati a questo.

I due esterni di centrocampo devono avere tantissima corsa e devoni esser bravi ad eseguire entrambe le fasi oltre ad essere abili nell'uno contro uno e nel saper crossare.

In mezzo al campo dobbiamo avere due mediani di “sostanza” e uno bravo ad accompagnare le punte.

Di solito il centrale funge da recuperatore di palloni e uno dei due interni rimane leggermente piu' arretrato per aiutarlo nella fase difensiva non disdegnando gli inserimenti anche senza palla.

Le due punte devono avere caratteristiche diverse ma complementari: una deve essere forte fisicamente e deve saper venire incontro l' altra deve saper andare negli spazi e deve esser brava nel saltar l' uomo per creare superiorita' numerica nella zona di attacco.

Se entrambi sanno fare le due cose (venire incontro e andare in profondita'), e' ancora meglio perche' potranno alternarsi nel lavoro durante la partita per non dare punti di riferimento.