Prostituti intellettuali che scrivono solo quello che qualcuno gli ha ordinato.

[CeiZanettiGarbuglia]

Frusta, ti capisco.

Ma, senza retorica, credo che la Lazio sia tutelata ad altri livelli. I "vip" sono soltanto folclore.

E poi l'intervento di Rutelli mi farebbe preoccupare assai, uno che ha perso tutto quello in cui s'è cimentato, scajerebbe pure al gioco dell'oca col nipotino. Io con uno così non ci farei manco il Ciappi.

Il calcio è un'industria, per chi lo maneggia. I giochi, a Roma, si fanno nelle stanze che contano: banche, affaronisti, Vaticano... Ma pensiamo veramente che a questa gente freghi qualcosa di un minuto di editoriale di Mimun?

Hai visto il presidente del Pescara (titolare di una finanziaria che lavora con UNICREDITO), come ha agevolato il passaggio di Zeman alla roma?

[robylele]

questo fenomeno infatti non riguarda la nostra società, è un dato di fatto. i nostri Vip ritengono più laziale attaccare l'attuale dirigenza che non dedicarsi ai veri nemici.
la pensano così anche molti tifosi della Lazio, chi glielo fa fare a rendersi impopolari in questa maniera?

magari il dito alzato verso una curva qualcuno lo sta cercando di sollevare, ma senza le phisique du role di Giorgione appare ridicolo, me ne rendo conto.

[Frusta]

Frusta, ti capisco.

Ma, senza retorica, credo che la Lazio sia tutelata ad altri livelli. I "vip" sono soltanto folclore.

E poi l'intervento di Rutelli mi farebbe preoccupare assai, uno che ha perso tutto quello in cui s'è cimentato, scajerebbe pure al gioco dell'oca col nipotino. Io con uno così non ci farei manco il Ciappi.

Il calcio è un'industria, per chi lo maneggia. I giochi, a Roma, si fanno nelle stanze che contano: banche, affaronisti, Vaticano... Ma pensiamo veramente che a questa gente freghi qualcosa di un minuto di editoriale di Mimun?

Teo, Rutelli era solo un esempio, non è che Mughini o la Cancellieri siano più simpatici di lui, ma è l'orgoglio, il "clan pride" che a certi livelli manca.
Non al tifoso comune come te e me, ma al tifoso in vista, quasi che si sentisse una sorta di pudore, se non di vergogna addirittura, nell'esporsi. Forse per paura dei poteri forti a cui alludi, chissà.
P.s.
Che Rutelli sia considerato un inutile farlocco non è una novità. Fosse stato (un pochino) meglio di quello che è avrebbe preso la palla al balzo per mettere al muro Gasparri. E forse magari qualcuno lo avrebbe pure rivalutato. Il fatto che non sia stato in grado di cogliere l'occasione è la dimostrazione pratica del suo spessore.

[Teo]

Teo, Rutelli era solo un esempio, non è che Mughini o la Cancellieri siano più simpatici di lui, ma è l'orgoglio, il "clan pride" che a certi livelli manca.

Bravissimo, questo è il punto.

Manca l'orgoglio di clan perché per la maggior parte dei vippese laziali la Lazio è una rappresentazione astratta e mai esistita della Lazio, quella di un'età dell'oro in cui si andava allo stadio con la pagnottella alle sei di mattina e tutti erano felici e contenti, in ricchezza e povertà. E in nome di questa favoletta si disconoscono tutte le Lazio: comprese, all'epoca, quelle oggi mitizzate.

Quanto a Chinaglia, il suo dito a questa gente serve solo per ripararcisi dietro, mentre lo scagliano contro la Lazio.

[fish_mark]

Ma, senza retorica, credo che la Lazio sia tutelata ad altri livelli. I "vip" sono soltanto folclore.

Bravo, su questo punto mi trovi molto d'accordo.
Sapresti farmi qualche esempio? Se vuoi anche in pvt.

Dei vipparoli, per inciso, non so che farmene.

[fish_mark]

questo fenomeno infatti non riguarda la nostra società, è un dato di fatto. i nostri Vip ritengono più laziale attaccare l'attuale dirigenza che non dedicarsi ai veri nemici.
la pensano così anche molti tifosi della Lazio, chi glielo fa fare a rendersi impopolari in questa maniera?

magari il dito alzato verso una curva qualcuno lo sta cercando di sollevare, ma senza le phisique du role di Giorgione appare ridicolo, me ne rendo conto.

Sembra il solito discorso se è venuto prima l'uovo o la gallina.
Dopo quasi otto anni, bisognerebbe seriamente porsi la questione se questa presidenza ha avuto un inserimento felice all'interno dell'ambiente della Lazio: tifoseria, organizzata o meno, vipparoli, organizzati o meno, potere politico e "quarto potere".
Se dopo 8 anni stiamo ancora parlando di un predicatore nel deserto sarebbe ora di fermarsi un attimo e riflettere. Magari in silenzio: non c'è bisogno necessariamente di aprirci un topic.

[POMATA]

Sembra il solito discorso se è venuto prima l'uovo o la gallina.
Dopo quasi otto anni, bisognerebbe seriamente porsi la questione se questa presidenza ha avuto un inserimento felice all'interno dell'ambiente della Lazio: tifoseria, organizzata o meno, vipparoli, organizzati o meno, potere politico e "quarto potere".
Se dopo 8 anni stiamo ancora parlando di un predicatore nel deserto sarebbe ora di fermarsi un attimo e riflettere. Magari in silenzio: non c'è bisogno necessariamente di aprirci un topic.

Appunto Fish, dopo otto anni di discreti risultati, piazzamenti cl e trofei, sarebbe ora di riconoscere qualcosa a questa dirigenza. Stessero zitti e in ginocchio sui ceci mentre adorano/odorano i pedalini di scarnecchia...(cit)

Chi predica nel deserto, al momento, è parte della curva aiutata da imbonitori di serpenti.

L'inserimento a livello societario è stato felicissimo, i vip e i politici vanno dove tira il vento ed è indubbio che chi frequenta lo stadio o almeno buona parte di pubblico, smerda Lotito a prescindere, da questo che un vip o un politico non si schiera...

[CiPpi]

Perché dobbiamo sempre pretendere comportamenti non dovuti da altri? Mimun e Rutelli non dicono nulla? E chi, cosa, li obbliga a dire qualcosa? Io li ritengo utili per la Lazio come una grattata di pecorino sopra un antipasto di mare, ma il fatto di essere "tifosi vip" non comporta loro alcun obbligo-

Frusta, ti capisco.

Ma, senza retorica, credo che la Lazio sia tutelata ad altri livelli. I "vip" sono soltanto folclore.

E poi l'intervento di Rutelli mi farebbe preoccupare assai, uno che ha perso tutto quello in cui s'è cimentato, scajerebbe pure al gioco dell'oca col nipotino. Io con uno così non ci farei manco il Ciappi.

Il calcio è un'industria, per chi lo maneggia. I giochi, a Roma, si fanno nelle stanze che contano: banche, affaronisti, Vaticano... Ma pensiamo veramente che a questa gente freghi qualcosa di un minuto di editoriale di Mimun?

Il giorno che il tifoso Laziale si libererà di questo snobismo di borgata sarà solo l'inizio di una nuova era per la Lazio.

Un'era dove l'opinione pubblica non sarà indirizzata a pensarla come Gasparri, perché nel frattempo avrà avuto modo di leggere o sentire anche la campana biancoceleste finanche fosse un Ceracchio (DOVE CAXO STA STO GRANDE LAZIALE??) pronto a rilevare come quello subito da Mauri è nulla più di un perseguimento da parte di gente che prima ha deciso la sentenza ed ora si preoccupa solo di giustificarla.

Un'era dove non solo la pubblicazione di nomi di cervi o capetoni suscita l'indignazione di politici che hanno perso quanto Rutelli, ma anche i titoloni di un indagato mai notificato di un'inchiesta nei suoi confronti.

Un'era dove i sentito dire di terza mano di un pentito non diventano prove inconfutabili, perché ci sono penne che non chiedono a Lotito perché ha preso Sculli ma chiedono ai procuratori la stessa perizia usata ora per trovare riscontri, prima che il nome venga pubblicato come fosse di un delinquente già condannato in qualunque grado di giudizio.

Un'era dove chi vuole fare qualche illazione sull'operato della dirigenza della Lazio, non deve semplicemente 'visitare' un forum di biancocelesti per trovare spunti di ogni tipo ma anzi ci deve pensare non due ma dieci volte prima di pubblicare qualcosa, perché sa che alla merda che sparge gli si risponderà con un ventilatore da un milione di btu che in quella stessa merda lo farà affogare prima ancora che qualcosa la pubblichi.

Un'era dove il lobbismo non è di parte, ma ci si preoccupa di notare non solo le possibile battute sulla sede di uno stadio ma anche come mai ora il problema della legge non è più il bisogno di un pizzicagnolo dilettante che ci fa vergognare.

Ma ahimè, ho la pessima impressione che questa, di cui ho dato solo alcuni dei numerosi possibili esempi, è la nostra era del cinghiale bianco, presi come siamo a farci le pugnette al nostro ego per poi poterci piangere addosso perché ci trattano da reietti.

[Sorcio]

I laziali vip,  che tajo....
Come già detto altre volte, non credo esista una categoria più squallida (forse la maggior parte della stampa gli si avvicina)

[borges]

Il giorno che il tifoso Laziale si libererà di questo snobismo di borgata sarà solo l'inizio di una nuova era per la Lazio.

Un'era dove l'opinione pubblica non sarà indirizzata a pensarla come Gasparri, perché nel frattempo avrà avuto modo di leggere o sentire anche la campana biancoceleste finanche fosse un Ceracchio (DOVE CAXO STA STO GRANDE LAZIALE??) pronto a rilevare come quello subito da Mauri è nulla più di un perseguimento da parte di gente che prima ha deciso la sentenza ed ora si preoccupa solo di giustificarla.

Un'era dove non solo la pubblicazione di nomi di cervi o capetoni suscita l'indignazione di politici che hanno perso quanto Rutelli, ma anche i titoloni di un indagato mai notificato di un'inchiesta nei suoi confronti.

Un'era dove i sentito dire di terza mano di un pentito non diventano prove inconfutabili, perché ci sono penne che non chiedono a Lotito perché ha preso Sculli ma chiedono ai procuratori la stessa perizia usata ora per trovare riscontri, prima che il nome venga pubblicato come fosse di un delinquente già condannato in qualunque grado di giudizio.

Un'era dove chi vuole fare qualche illazione sull'operato della dirigenza della Lazio, non deve semplicemente 'visitare' un forum di biancocelesti per trovare spunti di ogni tipo ma anzi ci deve pensare non due ma dieci volte prima di pubblicare qualcosa, perché sa che alla merda che sparge gli si risponderà con un ventilatore da un milione di btu che in quella stessa merda lo farà affogare prima ancora che qualcosa la pubblichi.

Un'era dove il lobbismo non è di parte, ma ci si preoccupa di notare non solo le possibile battute sulla sede di uno stadio ma anche come mai ora il problema della legge non è più il bisogno di un pizzicagnolo dilettante che ci fa vergognare.

Ma ahimè, ho la pessima impressione che questa, di cui ho dato solo alcuni dei numerosi possibili esempi, è la nostra era del cinghiale bianco, presi come siamo a farci le pugnette al nostro ego per poi poterci piangere addosso perché ci trattano da reietti.