Autore Topic: "Oh nooooo" in salsa francese  (Letto 8573 volte)

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Teo

Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #60 : Lunedì 21 Maggio 2012, 08:27:18 »
Uhm, tra PSG che sfiora il titolo e Coppa Campioni che sbarca per la prima volta a Londra, si comincia a delineare il quadro previsto da qualcuno: il passaggio del dominio del calcio europeo dalle città industriali alle grandi metropoli. Staremo a vedere (chiariamo subito: Roma, tra le "grandi metropoli", non figura di certo, si parla di Londra, Mosca, Parigi, Madrid...).

Online Breizh

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #61 : Lunedì 21 Maggio 2012, 08:58:34 »
Brittany rules... :D

Brest, quindicesimo, salvo.
Lorient, diciassettesimo, salvo (uff! primo non relégable, come dicono qui...).


Rennes, sesto, fuori dall'Europa League... :(

Complimenti al Montpellier.

Offline MCM

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #62 : Lunedì 21 Maggio 2012, 09:23:45 »
sta bene agli sceicchi.
Cacciato Kombuarè che era primo in solitaria.

Attaccateve arcazzo

Offline AlenBoksic

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #63 : Lunedì 21 Maggio 2012, 09:32:33 »
Ecco appunto.
Cacciato Kombouaré , uno che non ha vinto nulla, non abituato ai grandi giocatori, che non da gioco ecc ecc
chiamato il supertecnico, superpagato, che ha vinto tutto con tutti i più grandi...
che s'è fatto sorpassare.
Qualcuno qui sopra dovrebbe meditare su questo,
ma purtroppo dubito ne abbia le facoltà
Voglio 11 Scaloni

Offline MCM

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #64 : Lunedì 21 Maggio 2012, 11:30:20 »
Kombouarè, senza gli sceicchi, ha vinto una coppa di Francia e un'altra volta è arrivato secondo.
E con il Valenciennes ha vinto la Ligue 2.

Offline AlenBoksic

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #65 : Lunedì 21 Maggio 2012, 12:21:42 »
Ora si parla di Ancelotti e tu mi vieni fuori con la Ligue 2
 ;)
Voglio 11 Scaloni

Offline DinoRaggio

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #66 : Lunedì 21 Maggio 2012, 14:21:20 »
Complimenti al Montpellier. :)

Uhm, tra PSG che sfiora il titolo e Coppa Campioni che sbarca per la prima volta a Londra, si comincia a delineare il quadro previsto da qualcuno: il passaggio del dominio del calcio europeo dalle città industriali alle grandi metropoli. Staremo a vedere (chiariamo subito: Roma, tra le "grandi metropoli", non figura di certo, si parla di Londra, Mosca, Parigi, Madrid...).
Il gelo sopra Berlino  :P  ;D
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline ML

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #67 : Lunedì 21 Maggio 2012, 20:51:53 »
A domani per un commento e per spiegarvi - per chi gliene importi qualcosa, pochi presumo... - perché sono così legato ai nuovi Campioni di Francia.

Va be' ma quindi?

Offline ML

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Offline cuchillo

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #69 : Giovedì 24 Maggio 2012, 12:16:10 »
Ognuno ha il suo Brasile del cuore. Il mio è quello del 1986, quello che perse un bellissimo quarto di finale contro la Francia di un Platini declinante. Era un gran bel Brasile, con alcuni campioni al loro ultimo mondiale (Zico, Socrates, Falcao e Junior), con alcuni altri grandi giocatori, al loro primo mondiale da protagonisti (Careca, Branco, Edinho, lo stesso Alemao) ma soprattutto fu il Brasile del “disoccupato” Josimar (chiedere a Teo, che lo cita più spesso di quanto io non citi la rovesciata di Speggiorin, che tra l’altro non ho manco mai visto) e soprattutto di un difensore dall’immensa classe e personalità: Julio Cesar. Mi piaceva a tal punto che ne avrei sempre seguito le sorti, da lì in avanti. Certo, all’epoca non c’era Internet e qualche gol lo vedevi giusto su TMC o su Koper Capodistria, però qualcosa facevano vedere. E così, ho cominciato a simpatizzare per il Montpellier per via di Julio Cesar, che lì vi ha giocato 3 stagioni, prima di approdare alla Juventus. Ma quel Montpellier poté annoverare tra le sue fila altri due miti: Carlos Valderrama e soprattutto un ragazzo del Sud che lì vi ha passato 8 stagioni, Laurent Blanc.
Fui, quindi, felicissimo quando nel 1990 il Montpellier si aggiudicò la Coppa di Francia grazie, soprattutto, alle sue “stelle”: Julio Cesar, Blanc e Valderrama. Quella vittoria rafforzò la mia simpatia per quella squadra. La mia franzosità, tuttavia, ce l’avevo già nelle viscere, beninteso. 
Poi il caso ha voluto che nel 1998 ci andassi a vivere per studio e da lì sono iniziate tutta una serie di casualità che hanno fatto nascere in me la convinzione che ci fosse (che ci sia, direi) una sorta di triangolo magico tra me, la Lazio e Montpellier.
A Montpellier conosco una fanciulla appena arrivato e ci resto quasi 3 anni assieme. Il giorno del mio primo trofeo (aprile 1998) ero a letto a casa sua e stavo per scendere alla “mia” cabina telefonica per chiamare “mio cuggino”. Non ci fu modo di vedere Lazio-Milan in televisione, ovviamente. Era un’altra epoca. Eppoi, lo dico chiaramente: non avevo manco un grammo di speranza che si potesse vincere con due gol di scarto. Ma prima di scendere volli provare a vedere se smucinando la radio di casa sua avessi potuto trovare una frequenza italiana. Ma l’ho fatto davvero senza la benché minima speranza di trovarla. Invece, giro quella rotella e sento una voce italiana! che recita testuali parole: “è tutto uno sventolìo di bandiere allo Stadio Olimpico”…E lì, ragazzi, me sò sentito male, ve giuro…Era la voce di…boh…Gentile, Cucchi, boh, non saprei manco dirvelo. La gioia di quella sera – lo sapete bene – non c’ha prezzo, non c’ha racconto. Insomma, fatto sta che nei 3 anni di pendolarismo tra Roma e Montpellier mi aggiudico i 7 trofei dell’era Eriksson…Negli altri 6 fui scientificamente a Roma, però, ma sempre con la bionda provenzale. Che portai pure allo stadio qualche volta, nel suo totale disinteresse, ovviamente…
Il problema fu che terminata la mia liaison con questa fanciulla sono finiti i successi della Lazio. Mi sono messo con una laziale e che è successo di lì a pochi mesi? Scudetto e supercoppa italiana agli stercofili. M’avesse portato jella…La relazione con questa ragazza finì pochi giorni prima del 5 maggio, sennò capace che gli stercorari lo rivincevano, pure…
Poi è successo che dopo 9 anni sono riandato a Montpellier, ma più in generale nella mia casa elettiva, ossia la Francia del Sud. Era l’agosto del 2009. Non potevo scegliere un altro periodo, per via delle ferie di mia moglie, che quell’anno non poté decidere. Immaginerete i bestemmion. Ma tanto, pensavo…Inter-Lazio, Eto’o contro Baronio, penso pure de vince…? Ma stavolta ero più attrezzato di allora. Con l’allora blackberry me sarei potuto vedé il risultato in tempo reale. Mi ero ripromesso, però, per non soffrire, di vedere il risultato solo alla fine. Tanto, 2 a 0 o 3 a 1 per l’Inter, poco cambiava…Ovviamente, non ce la feci. Vidi il risultato alla fine del primo tempo: 0 a 0. Mah. “La barricata starà dando i suoi frutti” – pensai. Però avevo delle strane sensazioni dentro di me. Ero nella “mia” Sète, ero appena passato dalla tomba di Georges Brassens, stavo a pochi chilometri da Montpellier, luogo in cui ho vissuto il mio primo successo da tifoso, la Coppa Italia del 1998. Il primo tempo si era chiuso 0 a 0, come quel Lazio-Milan. “Perché il destino vuole provocarmi con tutti questi segni?”. Insomma, a metà del secondo tempo vado a riguardare il risultato e leggo 0 a 2. “No, vabbé, non può finì così…Annamo a vince con l’Inter, ma quando mai?” Ma a quel punto mi’ moje ha cominciato ad arzà er casino. Le avevo promesso che avrei visto il risultato solo alla fine. M’ha detto che se ritiravo fuori er telefono dal marsupio (eh già, io giro col marsupio) m’avrebbe tranciato le falangette della mano sinistra (l'altra è come se non ce l'avessi: non la uso mai). Sta di fatto che andiamo a visitare insieme il cimitero marino di Sète dove è sepolto Paul Valéry. Luogo magnifico. Stiamo poco perché fa molto caldo e Paul Valéry non se trova. Non ci sono indicazioni e il guardiano stava giustamente a magnà. Risaliamo in macchina, mancano 6 o 7 minuti alla fine della partita e a quel punto il colpo di genio da consumato paraculo: “Non posso arrendermi così! Ora rientro nel cimitero e vedrai che la trovo. Vieni con me?” Sapevo che avrebbe risposto no.  “Allora, aspettami 3 minuti in macchina”. Rientro nel cimitero e tiro fuori il blackberry. Spingo “aggiorna” e mi dice “Inter-Lazio 1 a 2, minuto 87”. “Cazzo manca una vita”…Ricomincio a girare tra le tombe spingendo aggiorna-aggiorna-aggiorna-aggiorna…Camminavo e spingevo aggiorna…Intanto, trovo la tomba. Ma manca tutto il recupero…Non finisce più ‘sta partita…aggiorna-aggiorna-aggiorna…Finisce il recupero. Mi inginocchio con le braccia alzate in segno di gioia. Tanto non c’è nessuno in visita ai propri cari. Chiedo scusa a Paul Valéry e a tutti i defunti che in pace riposano. Torno in macchina e faccio a mi’ moje: “Non sai pe’ trovalla, ‘sta tomba!”….E dopo qualche minuto mi fa: “Ma poi com’è finita la partita?” E io: “E che cazzo ne so?!? Non me l’hai fatta vedé…
Insomma regà. Montpellier, Sète, tutta la Provenza me portano bene. Per cui, ‘sto scudetto del Montpellier lo sento pure un po’ mio, che ve devo dì…Eppoi, a me in Francia m’hanno voluto bene. Non so perché ve stanno tanto surca i Francesi. Io li amo. E loro amano me. Probabilmente io sono come loro. Ma il fatto che quando sono lì la Lazio vince è ciò che davvero rileva. Il resto sono pugnette.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline carpelo

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #70 : Giovedì 24 Maggio 2012, 12:29:25 »
Gran bel pezzo cuchillo, complimenti.
(Io ricordo la traversa di Julio Cesar ai mondiali 86, credo proprio contro la Francia, con il pallone che rimbalzò...a centrocampo!
Valderrama invece non lo potevo vedere, antipatia a pelle, al contrario di Blanc che mi pareva un novello Beckenbauer).
Quand'è che torni da quelle parti?  ;)

Boks XV

Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #71 : Giovedì 24 Maggio 2012, 12:44:18 »
Lazio-Milan...lo dico chiaramente: non avevo manco un grammo di speranza che si potesse vincere con due gol di scarto.

non avevo dubbi.  :D

eh già, io giro col marsupio

ah, e poi fai le pulci a ML per le rosettine ai pistacchi?

Ma il fatto che quando sono lì la Lazio vince è ciò che davvero rileva.

e questo non te fa capi' niente?

Offline NoSurrender

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #72 : Giovedì 24 Maggio 2012, 12:52:58 »
Racconto bellissimo  :-*

(eh già, io giro col marsupio)

Mica sei il solo  ::)  ;)
Fa tanto anni '80  ;D
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Offline cuchillo

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #73 : Giovedì 24 Maggio 2012, 12:59:59 »
e questo non te fa capi' niente?

Purtroppo me fà capì tanto... ;D

Quest'anno abbonato: 19 partite, 7 non viste allo stadio per vari motivi. 5 vittorie e 2 pareggi...
Unica partita che me sò voluto vedé in tribuna spendendo du' piotte: Lazio-Atletico Madrid.

Più lontano sto dall'Olimpico e da Roma, mejo è pe' tutti... :-[
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Offline chemist

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #74 : Giovedì 24 Maggio 2012, 13:08:00 »
Dobbiamo chiaccherare un po' di piu' io e te.

Cmq la finale di supercoppa del 2009 l'ho seguita anche io sul telefonino mentre guidavo un furgone da Avignone a Cannes tra una bestemmia ed un urlo di gioia :)

POMATA

Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #75 : Giovedì 24 Maggio 2012, 17:15:27 »
A questo me lo espatriate subito :o :D

Offline ML

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #76 : Giovedì 24 Maggio 2012, 17:51:29 »
Ognuno ha il suo Brasile del cuore. Il mio è quello del 1986, quello che perse un bellissimo quarto di finale contro la Francia di un Platini declinante. Era un gran bel Brasile, con alcuni campioni al loro ultimo mondiale (Zico, Socrates, Falcao e Junior), con alcuni altri grandi giocatori, al loro primo mondiale da protagonisti (Careca, Branco, Edinho, lo stesso Alemao) ma soprattutto fu il Brasile del “disoccupato” Josimar (chiedere a Teo, che lo cita più spesso di quanto io non citi la rovesciata di Speggiorin, che tra l’altro non ho manco mai visto) e soprattutto di un difensore dall’immensa classe e personalità: Julio Cesar. Mi piaceva a tal punto che ne avrei sempre seguito le sorti, da lì in avanti. Certo, all’epoca non c’era Internet e qualche gol lo vedevi giusto su TMC o su Koper Capodistria, però qualcosa facevano vedere. E così, ho cominciato a simpatizzare per il Montpellier per via di Julio Cesar, che lì vi ha giocato 3 stagioni, prima di approdare alla Juventus. Ma quel Montpellier poté annoverare tra le sue fila altri due miti: Carlos Valderrama e soprattutto un ragazzo del Sud che lì vi ha passato 8 stagioni, Laurent Blanc.
Fui, quindi, felicissimo quando nel 1990 il Montpellier si aggiudicò la Coppa di Francia grazie, soprattutto, alle sue “stelle”: Julio Cesar, Blanc e Valderrama. Quella vittoria rafforzò la mia simpatia per quella squadra. La mia franzosità, tuttavia, ce l’avevo già nelle viscere, beninteso. 
Poi il caso ha voluto che nel 1998 ci andassi a vivere per studio e da lì sono iniziate tutta una serie di casualità che hanno fatto nascere in me la convinzione che ci fosse (che ci sia, direi) una sorta di triangolo magico tra me, la Lazio e Montpellier.
A Montpellier conosco una fanciulla appena arrivato e ci resto quasi 3 anni assieme. Il giorno del mio primo trofeo (aprile 1998) ero a letto a casa sua e stavo per scendere alla “mia” cabina telefonica per chiamare “mio cuggino”. Non ci fu modo di vedere Lazio-Milan in televisione, ovviamente. Era un’altra epoca. Eppoi, lo dico chiaramente: non avevo manco un grammo di speranza che si potesse vincere con due gol di scarto. Ma prima di scendere volli provare a vedere se smucinando la radio di casa sua avessi potuto trovare una frequenza italiana. Ma l’ho fatto davvero senza la benché minima speranza di trovarla. Invece, giro quella rotella e sento una voce italiana! che recita testuali parole: “è tutto uno sventolìo di bandiere allo Stadio Olimpico”…E lì, ragazzi, me sò sentito male, ve giuro…Era la voce di…boh…Gentile, Cucchi, boh, non saprei manco dirvelo. La gioia di quella sera – lo sapete bene – non c’ha prezzo, non c’ha racconto. Insomma, fatto sta che nei 3 anni di pendolarismo tra Roma e Montpellier mi aggiudico i 7 trofei dell’era Eriksson…Negli altri 6 fui scientificamente a Roma, però, ma sempre con la bionda provenzale. Che portai pure allo stadio qualche volta, nel suo totale disinteresse, ovviamente…
Il problema fu che terminata la mia liaison con questa fanciulla sono finiti i successi della Lazio. Mi sono messo con una laziale e che è successo di lì a pochi mesi? Scudetto e supercoppa italiana agli stercofili. M’avesse portato jella…La relazione con questa ragazza finì pochi giorni prima del 5 maggio, sennò capace che gli stercorari lo rivincevano, pure…
Poi è successo che dopo 9 anni sono riandato a Montpellier, ma più in generale nella mia casa elettiva, ossia la Francia del Sud. Era l’agosto del 2009. Non potevo scegliere un altro periodo, per via delle ferie di mia moglie, che quell’anno non poté decidere. Immaginerete i bestemmion. Ma tanto, pensavo…Inter-Lazio, Eto’o contro Baronio, penso pure de vince…? Ma stavolta ero più attrezzato di allora. Con l’allora blackberry me sarei potuto vedé il risultato in tempo reale. Mi ero ripromesso, però, per non soffrire, di vedere il risultato solo alla fine. Tanto, 2 a 0 o 3 a 1 per l’Inter, poco cambiava…Ovviamente, non ce la feci. Vidi il risultato alla fine del primo tempo: 0 a 0. Mah. “La barricata starà dando i suoi frutti” – pensai. Però avevo delle strane sensazioni dentro di me. Ero nella “mia” Sète, ero appena passato dalla tomba di Georges Brassens, stavo a pochi chilometri da Montpellier, luogo in cui ho vissuto il mio primo successo da tifoso, la Coppa Italia del 1998. Il primo tempo si era chiuso 0 a 0, come quel Lazio-Milan. “Perché il destino vuole provocarmi con tutti questi segni?”. Insomma, a metà del secondo tempo vado a riguardare il risultato e leggo 0 a 2. “No, vabbé, non può finì così…Annamo a vince con l’Inter, ma quando mai?” Ma a quel punto mi’ moje ha cominciato ad arzà er casino. Le avevo promesso che avrei visto il risultato solo alla fine. M’ha detto che se ritiravo fuori er telefono dal marsupio (eh già, io giro col marsupio) m’avrebbe tranciato le falangette della mano sinistra (l'altra è come se non ce l'avessi: non la uso mai). Sta di fatto che andiamo a visitare insieme il cimitero marino di Sète dove è sepolto Paul Valéry. Luogo magnifico. Stiamo poco perché fa molto caldo e Paul Valéry non se trova. Non ci sono indicazioni e il guardiano stava giustamente a magnà. Risaliamo in macchina, mancano 6 o 7 minuti alla fine della partita e a quel punto il colpo di genio da consumato paraculo: “Non posso arrendermi così! Ora rientro nel cimitero e vedrai che la trovo. Vieni con me?” Sapevo che avrebbe risposto no.  “Allora, aspettami 3 minuti in macchina”. Rientro nel cimitero e tiro fuori il blackberry. Spingo “aggiorna” e mi dice “Inter-Lazio 1 a 2, minuto 87”. “Cazzo manca una vita”…Ricomincio a girare tra le tombe spingendo aggiorna-aggiorna-aggiorna-aggiorna…Camminavo e spingevo aggiorna…Intanto, trovo la tomba. Ma manca tutto il recupero…Non finisce più ‘sta partita…aggiorna-aggiorna-aggiorna…Finisce il recupero. Mi inginocchio con le braccia alzate in segno di gioia. Tanto non c’è nessuno in visita ai propri cari. Chiedo scusa a Paul Valéry e a tutti i defunti che in pace riposano. Torno in macchina e faccio a mi’ moje: “Non sai pe’ trovalla, ‘sta tomba!”….E dopo qualche minuto mi fa: “Ma poi com’è finita la partita?” E io: “E che cazzo ne so?!? Non me l’hai fatta vedé…
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Che bello  :)
(Va be', a parte il marsupio, dicevo...)

Offline cuchillo

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Re:"Oh nooooo" in salsa francese
« Risposta #77 : Sabato 2 Giugno 2012, 14:35:50 »
Vabbé, un po' di immagini della festa a Place de la Comedie, suvvìa...
Eh, quel cinema "Gaumont" all'angolo...Quanti firm c'ho visto...Pure er Titanic... :)

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