www.gazzetta.itAll'Olimpico la squadra di Stramaccioni perde 3-1: chiude sesta, andrà ai preliminari di Europa league. In vantaggio con un rigore di Milito, i nerazzurri sono rimontati da Kozak, Candreva e MauriPartono in Europa League, finiscono in Europa League, perché l'Udinese non fa sconti. Lazio e Inter non trovano il miracolo della Champions, la squadra di Reja però si toglie la soddisfazione di battere i nerazzurri e chiude al quarto posto. Inter sesta, e un po' di differenza la fa, perché la squadra di Stramaccioni dovrà partecipare al preliminare del 2 agosto di Europa League. Insomma, anche la prossima stagione parte in salita, almeno a livello di programmazione. La Lazio vince grazie ai suoi uomini più in forma, Candreva e Lulic, l'Inter infila la seconda sconfitta della Strama-gestione, confermando però che qualcosa sul piano del gioco e della volontà è cambiato, e in positivo. Per il resto i titoli di coda chiudono una stagione da dimenticare per i nerazzurri: tre allenatori, quattordici sconfitte, cinquantacinque gol incassati.
INTER AVANTI — Stramaccioni aveva promesso un'Inter da battaglia, e si presenta all'Olimpico con un 4-1-4-1 con Cambiasso davanti alla difesa, Zanetti e Alvarez larghi, Guarin e Poli in mezzo. Di fronte una Lazio che perde anche Klose, e ha Kozak come riferimento davanti: Cana e Ledesma proteggono la difesa, Lulic, Mauri e Candreva provano a ripartire. Il centrocampista in prestito dall'Udinese nel primo tempo è fra i più attivi dei suoi: se l'Inter prende presto un predominio territoriale, riuscendo a trovare spesso triangoli al limite dell'area e mandando al tiro due volte Milito, i biancocelesti danno l'idea di poter far male nelle ripartenze. In realtà è l'Inter a portarsi in vantaggio, a fine primo tempo: combinazione sulla destra, palla che da Zanetti torna a Maicon, atterrato da Ledesma, praticamente sulla linea dell'area di rigore. L'arbitro non ha dubbi e assegna il rigore, Milito pareggia il suo record di gol in A (24), trasformandolo.
RIBALTONE LAZIO — La Lazio sembra accusare il colpo a inizio ripresa, la squadra di Stramaccioni parte spavalda, ma poi si fa sentire una delle tante assenze, quella di Julio Cesar, squalificato. Il suo sostituto, Castellazzi, respinge bene due conclusioni di Ledesma e Candreva, poi torna a evidenziare qualche limite in uscita, restando a metà strada su un corner in area piccola: Kozak stacca più in alto di tutti e fa 1-1. Un Alvarez non proprio devastante lascia il posto a Pazzini, l'Inter passa al 4-4-2, ma è la Lazio a colpire: Lulic fa un numero a destra, inserendosi fra Poli e Maicon (non perfetto). Cross basso arretrato per Candreva che si conferma in gran giornata piazzando il destro vincente in diagonale. L'Inter di questi tempi, specializzata in ribaltoni, non si arrende nemmeno stavolta: si butta in attacco, sfrutta le infinite discese di Zanetti, prova a lanciare il giovane Longo, ma trova solo un autopalo di Biava: in anticipo su Pazzini. Così è Mauri a sentenziare la gara, raccogliendo una respinta corta di Castellazzi su tiro di Kozak, liberato davanti al portiere dal solito Candreva. Festa Lazio, anche se il Catania non ci ha messo del suo: in Champions va l'Udinese, ma la stagione dei biancocelesti, vista l'ecatombe di infortuni, è comunque più che positiva.
Valerio Clari