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La Lazio è ancora viva Atalanta furiosa e battuta
« : Lunedì 7 Maggio 2012, 10:43:58 »
www.gazzetta.it



Gol di Kozak e Cana in un match tutto difesa e contropiede. Europa League certa. Terzo posto ancora possibile. Polemiche fra i nerazzurri: negato un rigore a Denis, espulso Stendardo per proteste e quattro gialli in un finale molto nervoso

La Lazio è viva e tiene accesa la fiammella per la Champions. I biancocelesti battono l'Atalanta con un gol d Kozak, poi tanta difesa per resistere all'assedio dei padroni di casa e il colpo del k.o. nel finale con un siluro di Cana. Polemiche fra i nerazzurri: negato un rigore a Denis, espulso Stendardo per proteste e quattro gialli in un finale molto nervoso. Ma l'attacco dei nerazzurri non ha di fatto mai impensierito la porta di Bizzarri. Adesso i biancocelesti, all'ottava vittoria in trasferta in questa stagione, superato il Napoli caduto a Bologna, devono battere l'Inter e sperare che l'Udinese perda con il Catania per andare in Champions. Dura, ma non impossibile. In ogni caso l'Europa League è in cassaforte.

COLPO KOZAK — Lazio con 4 squalificati e sette infortunati. Scelte obbligate per il tecnico Reja, ma c'è Klose in panchina e Kozak unica punta supportata da Candreva, Mauri e finalmente Lulic che rientra dopo quasi tre mesi di stop. Atalanta con l'undici titolare: Colantuono piazza Moralez a supporto di Denis in attacco. In porta, con Consigli fermato da un problema alla spalla, c'è Frezzolini, cresciuto nel vivaio della Lazio. L'inizio è tutto di marca atalantina: per 20 minuti la Lazio è in apnea e resiste sulle sfuriate di Moralez e Denis, che mettono in crisi a ripetizione la difesa, soprattutto a sinistra, dove Garrido non tiene Schelotto. In tutto questo però Bizzarri non è mai chiamato a un intervento, ma l'Atalanta protesta ferocemente per due presunti rigori. Proteste giustificate per il primo caso: Denis è atterrato da Diakité nettamente mentre Bizzarri era in uscita sui suoi piedi a due metri dalla porta. Proteste senza giustificazione nel secondo: il tiro di Stendardo dal limite sbatte sul petto d Konko e non sulla mano. La sfortuna della Lazio non ha mai fine: al 12' Schelotto e Garrido si colpiscono saltando di testa: lo spagnolo al 19' è costretto a uscire per Zauri, che va a occupare la fascia destra, con Konko a sinistra. La mossa di Reja funziona, perché da quel momento Schelotto non fa più male. E la Lazio conquista metri e crea occasioni da gol a ripetizione: prima Mauri manca l'aggancio su punizione di Candreva, si rialza e in rovesciata chiama Frezzolini alla parata. Poi, al 25', un bolide di Gonzalez dal limite si stampa sulla traversa e ricade sulla linea. Quindi al 35' arriva il gol della Lazio. Konko ruba palla, scappa a sinistra, serve Mauri che mette in area, Kozak controlla, si gira e calcia verso la porta con una deviazione di Manfredini che spiazza Frezzolini: è 0-1 e la generosa Atalanta, che approfitta dell'assenza di pressing laziale a centrocampo, si piazza vanamente nella trequarti avversaria, ma la difesa laziale, con Scaloni centrale che funziona, tiene senza problemi.

TUTTI DIETRO — L'Atalanta riparte a testa bassa e la Lazio è costretta a difendersi. I biancocelesti si piazzano tutti dietro la linea del pallone pronti a ripartire con Kozak, comunque troppo solo, in agguato. Non basta, però, la generosa prestazione di Mauri, che tiene lunga la difesa bergamasca. A centrocampo Cigarini e Bonaventura fanno diga e smistano palloni a go go, ma tutto è vanificato da Cana e Gonzalez, attenti e da applausi nella fase di interdizione. Rispetto al primo tempo, oltretutto, il ritmo rallenta, e la Lazio prova a gestire l'esiguo vantaggio. Spingi e spingi l'Atalanta va vicina al gol due volte con Moralez: prima ribatte Diakité, poi Zauri. Al 20' i due tecnici corrono ai ripari col risultato in bilico. Se Colantuono mette dentro Gabbiadini (per Bonaventura), nella Lazio si rivede Miroslav Klose, che prende il posto di Kozak. L'Atalanta continua a spingere e la partita, ormai priva di schemi, è tutta un correre sulle fasce e palle messe in mezzo, dove Diakité giganteggia e tiene in piedi la Lazio. Bizzarri è chiamato a due interventi un tuffo, prima su Schelotto, poi su Gabbiadini. Gli ospiti gestiscono il pallone e in campo c'è Klose che fa il suo lavoro come pochi. Il guaio è che gli uomini di Reja, assai provati, abbassano pericolosamente il loro baricentro e si limitano solo a lanci lunghi dove non c'è più nessun lazale. Una scelta pericolosissima, consegnando di fatto la partita agli avversari. Inevitabile: i biancocelesti sono stanchissimi e Colantuono ci crede togliendo uno sfiancato Schelotto per Carrozza. Ma a 9 minuti dalla fine arriva il rosso per Stendardo, dopo applausi polemici verso l'arbitro per una punizione fischiata contro di lui. La Lazio si ritrova sì stanca, ma con un uomo in più e prova a questo punto ad alzare il suo baricentro per tenere in mano una vittoria preziosissima. In compenso gli atalantini perdono la testa e commettono falli a tutto campo. Partita nervosa: arrivano 4 gialli nel giro di pochi minuti. La Lazio prende coraggio e avanza. E in pieno recupero un bolide di Cana si insacca sotto l'incrocio dei pali per lo 0-2 che chiude il match. Operazione riuscita. Tutti a casa, il sogno Champions è ancora vivo.

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