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Autore Topic: Petkovic e la parola "Scommessa"  (Letto 6974 volte)

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Giglic

Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #60 : Sabato 2 Giugno 2012, 07:10:02 »
Suggestione.
Ovvero: Credere che questi giocatori,possano fare meglio con questo Mister rispetto al precedente.

QUESTI (che vuol dire questi, poi? Klose, Hernanes, Marchetti, Lulic etc. o Zauri Garrido etc.?) la vedo dura: hanno un anno di più tutti e non sono sicuramente gli Usain Bolt della Serie A. Vediamo il tipo di mercato che si farà, prima.
Una cosa è certa: la scelta è stata fatta in continuità: nel senso che si continuerà a dire che Reja "era mejo"  ;D

Offline franz_kappa

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Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #61 : Sabato 2 Giugno 2012, 11:49:21 »
E sopratutto senza mutande...

Questo è un pensiero condivisibile, ma ciò che tu pensi sarà riportato come "viviamo nella mediocrità"...sono 2 anni che stiamo ai vertici ed è quello che pensa la maggioranza dei frequentatori da stadio, cosa ti fa pensare che un 6-7-8 posto venga visto come lo disegni tu?
POMATA caro, francamente me ne infischio di come verrà riportato quello che penso io.  ;)

In che senso: io (e nessun altro, anche se qualcuno crede di poterlo fare attraverso un forum) non posso se non con colossale fatica e nel lungo termine modificare, comunque solo in parte, la percezione che un tifoso hai dei risultati del proprio club. Ma nella maggioranza dei casi e nel medio termine ognuno resta della propria opinione. E si arriva all'indecente paradosso che un quinto e un quarto posto vengono percepiti dai laziali come piazzamenti 'mediocri' e tali da generare nel tifoso profonda insoddisfazione.

La Lazio dispone di risorse, in termini di budget, inferiori ad almeno 5 club italiani (milan, inter, juve, napoli e xxxx). Lasciamo stare le tre grandi del Nord, che dovrebbero sempre finire sopra alla Lazio e di parecchio. Non sto affermando che napoli o xxxx, finite dietro a noi nella stagione 2011-2012, siano e saranno migliori di noi. Mi limito ad osservare che, in teoria, i loro bilanci più ricchi dovrebbero consentire a questi club di allestire rose più competitive della nostra.

Nell'affermare che la Lazio parte sesta ai nastri di partenza non c'è nessuna accettazione della cosiddetta "mediocrità", concetto davvero demenziale. C'è piuttosto la presentazione di un fatto: alla luce del fatturato medio dei maggiori club italiani la Lazio può allestire la sesta rosa (in termine di consistenza del monte ingaggi lordo) della serie A.

Ma quanto appena asserito vale solo sulla carta: l'udinese degli ultimi due anni dimostra (e per fortuna!) che in campo vanno i calciatori e non gli stipendi. Quanto appena scritto non deve tuttavia confortarci appieno, visto che la possibilità che chi spende meno finisca sopra a chi spende di più vale a vantaggio ma anche a svantaggio della Lazio.

In che senso: la Lazio potrebbe benissimo terminare la prossima stagione al quarto posto, collocandosi due posti sopra la propria posizione 'naturale' (intendo 'naturale' sempre alla luce delle risorse disponibili in partenza e solo di quelle) ma anche ottava, due posizioni sotto la sesta piazza che non le dovrebbe, bilanci alla mano, sfuggire.

Se costretto a fare una previsione (non credo di saperle fare) io tenderei a propendere per un peggioramento rispetto agli ultimi due anni: spero finiremo almeno sesti ma non ne sono certo. Alla luce di questo motivo la scelta Petkovic, senza dubbio rischiosa, può assumere un senso in vista della stagione di transizione e consolidamento che a mio avviso ci attende.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Fabio70rm

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Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #62 : Sabato 2 Giugno 2012, 12:16:28 »
Si è sempre detto, riferendosi alle debacles di Reja, che l'allenatore conta meno del 10%; quando abbiamo subito imbarcate a Siena, Palermo, con il Bologna in casa, a Parma, quando abbiamo perso ignominiosamente ad Udine, a Novara, a Catania, impattato con il Lecce ed il Siena, si è sempre invocata la "pippaggine" dei giocatori come scusa per gli schifi di partite che abbiamo visto.

Ora, la stessa rosa, si pensa potenziata, passa a Petkovic.

Dando per ipotesi arrivino tre/quattro giocatori più che discreti, e levando il 10% dell'allenatore SICURAMENTE PIPPA, dovremmo arrivare si spera almeno quinti.

Voglio dire questa non è l'armata brancaleone affidata a Ballardini; qui c'è Klose, c'è Hernanes, c'è Lulic, Ledesma, Marchetti, Dias se si riprende, Gonzalez, Diakitè, Radu se guarisce...

Io direi tentativo di (ri)cominciare a giocare in attacco.

Che poi a capire: ma tra Zola, Agostinelli, Gregucci, Gasperini, Del Neri e Petkovic, voi chi avreste preso? Visto che poi nomi "decenti" non sono disponibili?

Io aspetto e valuterò il nuovo allenatore esclusivamente per quello che farà vedere.

Mi auguro possa usufruire di altrettanta serenità di giudizio; ma temo di no...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

POMATA

Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #63 : Sabato 2 Giugno 2012, 21:48:10 »
POMATA caro, francamente me ne infischio di come verrà riportato quello che penso io.  ;)

In che senso: io (e nessun altro, anche se qualcuno crede di poterlo fare attraverso un forum) non posso se non con colossale fatica e nel lungo termine modificare, comunque solo in parte, la percezione che un tifoso hai dei risultati del proprio club. Ma nella maggioranza dei casi e nel medio termine ognuno resta della propria opinione. E si arriva all'indecente paradosso che un quinto e un quarto posto vengono percepiti dai laziali come piazzamenti 'mediocri' e tali da generare nel tifoso profonda insoddisfazione.

La Lazio dispone di risorse, in termini di budget, inferiori ad almeno 5 club italiani (milan, inter, juve, napoli e xxxx). Lasciamo stare le tre grandi del Nord, che dovrebbero sempre finire sopra alla Lazio e di parecchio. Non sto affermando che napoli o xxxx, finite dietro a noi nella stagione 2011-2012, siano e saranno migliori di noi. Mi limito ad osservare che, in teoria, i loro bilanci più ricchi dovrebbero consentire a questi club di allestire rose più competitive della nostra.

Nell'affermare che la Lazio parte sesta ai nastri di partenza non c'è nessuna accettazione della cosiddetta "mediocrità", concetto davvero demenziale. C'è piuttosto la presentazione di un fatto: alla luce del fatturato medio dei maggiori club italiani la Lazio può allestire la sesta rosa (in termine di consistenza del monte ingaggi lordo) della serie A.

Ma quanto appena asserito vale solo sulla carta: l'udinese degli ultimi due anni dimostra (e per fortuna!) che in campo vanno i calciatori e non gli stipendi. Quanto appena scritto non deve tuttavia confortarci appieno, visto che la possibilità che chi spende meno finisca sopra a chi spende di più vale a vantaggio ma anche a svantaggio della Lazio.

In che senso: la Lazio potrebbe benissimo terminare la prossima stagione al quarto posto, collocandosi due posti sopra la propria posizione 'naturale' (intendo 'naturale' sempre alla luce delle risorse disponibili in partenza e solo di quelle) ma anche ottava, due posizioni sotto la sesta piazza che non le dovrebbe, bilanci alla mano, sfuggire.

Se costretto a fare una previsione (non credo di saperle fare) io tenderei a propendere per un peggioramento rispetto agli ultimi due anni: spero finiremo almeno sesti ma non ne sono certo. Alla luce di questo motivo la scelta Petkovic, senza dubbio rischiosa, può assumere un senso in vista della stagione di transizione e consolidamento che a mio avviso ci attende.

Condivido il tutto, per questo faccio le lodi a questa dirigenza che ha sempre costruito squadre da primi 6 posti non avendo grandi risorse disponibili.

Offline franz_kappa

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Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #64 : Lunedì 4 Giugno 2012, 14:48:32 »
Condivido il tutto, per questo faccio le lodi a questa dirigenza che ha sempre costruito squadre da primi 6 posti non avendo grandi risorse disponibili.
La tua risposta, POMATA caro, un po' mi addolora.  ;) Non prendere il termine alla lettera, ora mi spiego.

Ho la presunzione di partecipare al forum per provare a diffondere tra i tifosi maggior consapevolezza di cosa è la Lazio (unicamente dal punto di vista dei conti) e di cosa ci dobbiamo attendere da questa dirigenza che amministra un club in autofinanziamento.
Perché affermi che la Lazio non ha "grandi risorse disponibili"? La SS Lazio Spa può mediamente contare su 80-90 milioni di fatturato. Dire che non si tratta di "grandi risorse" mi pare un po' azzardato, se permetti. Ovviamente i nostri ricavi sono inferiori a milan, inter, juve, napoli e xxxx, ma 80-90 milioni rappresentano comunque una consistenza davvero importante. Si tratta di una base di ricavi che senza grandi difficoltà dovrebbe consentire a una dirigenza di allestire una rosa in grado di finire almeno sesta in Italia. Quanto all'Europa...

Sulle competizioni continentali porto un esempio: lo Sporting Lisbona, semifinalista nell'appena conclusa Europa League, nell'esercizio 2010-11 chiuso al 30 giugno 2011 ha fatturato 35,37 milioni di euro. Nello stesso esercizio la Lazio ha ottenuto ricavi pari a 75,16 milioni di euro. Vorrei fornire dati più aggiornati ma sul sito dello Sporting il file Pdf con la semestrale al 31 dicembre 2011 è danneggiato e non visualizzabile. :( Come vedi con i fondi a disposizione della Lazio (che tutto sono fuorché "non grandi risorse") si possono fare cose grandissime, considerato che un club assai meno dotato finanziariamente della Lazio ha fatto parecchia strada in più della Lazio nell'ultima Europa League.

Tra le cose che si possono fare non c'è ovviamente lottare per scudetti o Champions ma non è chimerico ambire a concorrere per la vittoria finale nel secondo trofeo europeo. Non dico che con il fatturato della Lazio sia facile conquistare l'Europa League ma la cosa non è impossibile, come gli esempi di Sporting Lisbona (semifinalista quest'anno) o meglio ancora l'assai meno ricco Sporting Braga (finalista in EL due stagioni fa) dimostrano.

Quanto all'Italia, i ricavi della Lazio consentirebbero al nostro club, in teoria, di non ambire a più della sesta piazza (esistono 5 club più ricchi e potenzialmente più attrezzati di noi). Ogni volta che finiamo dal quinto posto in su siamo andati oltre le nostre potenzialità. Ma non dimentichiamo che 40-45 milioni per il monte-ingaggi lordo (quelli su cui può contare la Lazio) rappresenta comunque una gran bella cifra.
Buon viaggio, caro Piero.

POMATA

Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #65 : Lunedì 4 Giugno 2012, 16:51:11 »
Caro Franz Kappa, detto archimede :D, ariconcordo con te, solo un piccolo appunto: il campionato portoghese ti permette spesso e volentieri di arrivare in europa. Per dire, una Lazio "portoghese" sarebbe arrivata spessissimo in europa e magari un anno lo avrebbe azzeccato pure.

In italia è difficilissimo arrivare sesti tutti gli anni, dovuto a quello che dici tu.




Offline Fulcanelli

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Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #66 : Lunedì 4 Giugno 2012, 20:55:20 »
La tua risposta, POMATA caro, un po' mi addolora.  ;) Non prendere il termine alla lettera, ora mi spiego.

Ho la presunzione di partecipare al forum per provare a diffondere tra i tifosi maggior consapevolezza di cosa è la Lazio (unicamente dal punto di vista dei conti) e di cosa ci dobbiamo attendere da questa dirigenza che amministra un club in autofinanziamento.
Perché affermi che la Lazio non ha "grandi risorse disponibili"? La SS Lazio Spa può mediamente contare su 80-90 milioni di fatturato. Dire che non si tratta di "grandi risorse" mi pare un po' azzardato, se permetti. Ovviamente i nostri ricavi sono inferiori a milan, inter, juve, napoli e xxxx, ma 80-90 milioni rappresentano comunque una consistenza davvero importante. Si tratta di una base di ricavi che senza grandi difficoltà dovrebbe consentire a una dirigenza di allestire una rosa in grado di finire almeno sesta in Italia. Quanto all'Europa...

Sulle competizioni continentali porto un esempio: lo Sporting Lisbona, semifinalista nell'appena conclusa Europa League, nell'esercizio 2010-11 chiuso al 30 giugno 2011 ha fatturato 35,37 milioni di euro. Nello stesso esercizio la Lazio ha ottenuto ricavi pari a 75,16 milioni di euro. Vorrei fornire dati più aggiornati ma sul sito dello Sporting il file Pdf con la semestrale al 31 dicembre 2011 è danneggiato e non visualizzabile. :( Come vedi con i fondi a disposizione della Lazio (che tutto sono fuorché "non grandi risorse") si possono fare cose grandissime, considerato che un club assai meno dotato finanziariamente della Lazio ha fatto parecchia strada in più della Lazio nell'ultima Europa League.

Tra le cose che si possono fare non c'è ovviamente lottare per scudetti o Champions ma non è chimerico ambire a concorrere per la vittoria finale nel secondo trofeo europeo. Non dico che con il fatturato della Lazio sia facile conquistare l'Europa League ma la cosa non è impossibile, come gli esempi di Sporting Lisbona (semifinalista quest'anno) o meglio ancora l'assai meno ricco Sporting Braga (finalista in EL due stagioni fa) dimostrano.

Quanto all'Italia, i ricavi della Lazio consentirebbero al nostro club, in teoria, di non ambire a più della sesta piazza (esistono 5 club più ricchi e potenzialmente più attrezzati di noi). Ogni volta che finiamo dal quinto posto in su siamo andati oltre le nostre potenzialità. Ma non dimentichiamo che 40-45 milioni per il monte-ingaggi lordo (quelli su cui può contare la Lazio) rappresenta comunque una gran bella cifra.
Franz, è tutto vero nel tuo ragionamento. Ma la matematica per fortuna non governa tutto, altrimenti sarebbe inutile giocare. Ci sono variabili che influenzano il risultato finale rispetto al fatturato: un palo in più o in meno, l'arbitraggio, il calendario, gli infortuni ecc. Tra le variabili c'è la qualità della conduzione societaria, per la quale vale ciò che diciamo sempre degli allenatori. La qualità dell'allenatore può darti un x% in più o in meno. Così credo sia anche per la qualità (abilità) della conduzione societaria.

Frusta

Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #67 : Lunedì 4 Giugno 2012, 21:23:54 »
Il concetto è chiaro, abbiamo preso un allenatore non famoso e potrebbe essere stata una grande intuizione o una grande cazzata. Non possiamo dire che si tratta di un Progetto perché questa parola è stata requisita, l'hanno registrata all'ufficio marchi e brevetti. Bisogna trovarne un'altra. Io - se permettete - eviterei Scommessa, giusto per non farmi prendere per il culo da tutto il globo terracqueo. Altre idee?


Io la chiamerei scelta. 
Come Klose Lulic Hernanes Dias eccetera...
Di chi ha scelto gente così io mi fido.

Offline franz_kappa

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Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #68 : Martedì 5 Giugno 2012, 11:19:44 »
Franz, è tutto vero nel tuo ragionamento. Ma la matematica per fortuna non governa tutto, altrimenti sarebbe inutile giocare. Ci sono variabili che influenzano il risultato finale rispetto al fatturato: un palo in più o in meno, l'arbitraggio, il calendario, gli infortuni ecc. Tra le variabili c'è la qualità della conduzione societaria, per la quale vale ciò che diciamo sempre degli allenatori. La qualità dell'allenatore può darti un x% in più o in meno. Così credo sia anche per la qualità (abilità) della conduzione societaria.

Carissimo, ma certo che la matematica non governa tutto. Lo so bene, non sono un ingenuo. Lo avevo anche scritto nel mio post precedente a quello che hai quotato:

Nell'affermare che la Lazio parte sesta ai nastri di partenza non c'è nessuna accettazione della cosiddetta "mediocrità", concetto davvero demenziale. C'è piuttosto la presentazione di un fatto: alla luce del fatturato medio dei maggiori club italiani la Lazio può allestire la sesta rosa (in termine di consistenza del monte ingaggi lordo) della serie A.

Ma quanto appena asserito vale solo sulla carta: l'udinese degli ultimi due anni dimostra (e per fortuna!) che in campo vanno i calciatori e non gli stipendi. Quanto appena scritto non deve tuttavia confortarci appieno, visto che la possibilità che chi spende meno finisca sopra a chi spende di più vale a vantaggio ma anche a svantaggio della Lazio.

Certo che esistono altre variabili che influenzano il risultato finale. Ma, numeri alla mano, allestire una rosa superiore a inter, milan e juve è per la Lazio impossibile sulla carta. Nonostante l'effetto 'di correzione' rappresentato da pali, infortuni, arbitraggi e qualtà degli allenatori.
Poi, per fortuna, ogni 10 campionati uno o due viene vinto dagli outsider. Ma non c'è alcuna programmazione dietro a queste vittorie sorprendenti. Solo caso o concorrenza di fattori irripetibili.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Reflexblue

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Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #69 : Martedì 5 Giugno 2012, 12:10:48 »
Opterei per opportunità.
In questo momento, considerato il curriculum, è un'opportunità per lui, ma speriamo che questa scelta, apparentemente bizzarra, indichi una nuova strada al calcio italiano: più attenzione ai campionati esteri minori, meno supponenza, creatività.

zorba

Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #70 : Lunedì 17 Settembre 2012, 17:59:54 »
Domanda per gli storici-statistici del nostro forum (Teo in particolare).

Personalmente risponderei immediatamente 'no' ma non sono documentato.....

Prima del mister Petkovic, ci sono stati altri allenatori in serie A che, al loro esordio assoluto, hanno portato le loro squadre a vincere le prime tre partite di fila del campionato?!?

Possiamo dire che Petko è già nella storia calcistica italiana?!?

 ::)

Offline aquilafelyx

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Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #71 : Lunedì 17 Settembre 2012, 18:50:32 »
Herrera vinse le prime quattro con l'Inter , campionato 60/61
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

malacarne

Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #72 : Martedì 18 Settembre 2012, 14:39:09 »
Sfida è la parola che avrei scelto a giugno e che quindi scelgo anche adesso.

Certo, per ora ancora è presto per giudicare comunque.

Tre vittorie consecutive (quelle di EL neanche le conto visto il livello del Mura05) sono un bel bottino, ma rientrano comunque in un certa "normalità" delle cose; intendo dire che capita anche ad una squadra di metà classifica di fare 9 punti in tre partite (alle volte anche ad una che lotta per la salvezza), ma se queste capitano tra la 23esima e la 25esima giornata nessuno ci fa caso... si parla di "Buon momento di forma" e stop. E sono quindi coinvolti allenatori non proprio "di grido".
Ora la Lazio fa un po' notizia perchè sono capitate tra la prima e la terza e quindi ci sono due meravigliosi ZERO alla voce "Sconfitte" e "Pareggi" nonchè la squadra in testa, ma di fatto anche qui bisogna parlare di un buon momento di forma, solo che sta capitando all'inizio.
Contrariamente a quanto sento dire da molti laziali "gasati", ritengo sia ancora presto per giudicare l'operato di Petkovic... quindi la parola "Sfida" per me va ancora bene e questa sfida di certo non è stata ancora vinta. Neanche si può dire che si sta vincendo. La palla è stata appena battuta dal cerchio di centrocampo.
Avoja a quanto ce manca, pfff.

Offline es

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Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #73 : Martedì 18 Settembre 2012, 14:53:23 »
interessante rileggersi sto topic dalla prima pagina,si capisce come a volte ci schieriamo a prescindere e,probabilmente senza accorgersene,ci facciamo influenzare dai nostri preconcetti.Leggo di dilettantismo,di ostracismo a vincere,credo così si vada fuori da una analisi serena.

Io ho scritto in altro topic che scegliere un allenatore non è come scegliere un calciatore,se toppi un calciatore amen,se toppi un allenatore butti una stagione.

Da questo punto di vista Tare e Lotito che lo ha avvallato ci hanno messo la faccia,non può finire grigio,o è bianco o è nero,o vinci o perdi,ti giochi tutto se scegli un allenatore come Pet.O sei un grande intenditore,o sei un giocatore di azzardo da mandare immediatamente via.Non si tratta di lulic,cissè,zarate o sculli,è altro.

Se vincono sta sfida guadagnano un sacco di punti ai miei occhi;e un livello di fiducia molto molto alto.
La bestia che io vidi era simile a un lupo.Di essa nessuno conosceva l’origine;ma la seconda bestia,nera d’inchiostro, le diede la sua forza: un principio, attraverso un anno e un luogo;e poi anche una storia, un trono ed una falsa potestà.

zorba

Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #74 : Sabato 13 Ottobre 2012, 17:47:06 »
Dal Guerin Sportivo 'novembre 2012' già in edicola.

(rubrica - posta - 'anni d'oro' - di Gianfranco Civolani)

Dagli allenatori slavi degli anni '50 al Petkovic di oggi

Domanda di un lettore (Enrico Luti di Roma): adesso alla Lazio c'è questo Petkovic, un allenatore bosniaco. Ma in passato ci sono stati altri tecnici slavi nel calcio italiano che hanno vinto qualcosa?

Dodici maggio del cinquantasette: l'Ital-Fiorentina (nove giocatori viola, più il portiere Lovati della Lazio e lo juventino Boniperti) gioca a Zagabria e porta a casa una memorabile batosta. Sei a uno per la Jugo, doppietta di Milutinovic e suggello finale del croato Bernard Vukas.
Batosta epocale, ma qui in Italia che si fa? Semplice: se gli slavi sono così bravi, noi andiamo al saccheggio come moderni lanzichenecchi e con le nostre lire ci pappiamo giocatori e allenatori di quella grande Jugo. No, il portiere ballerino Beara lo lasciamo dov'è, perché tutto sommato siamo ancora considerati la terra dei portieri (Lovati a parte, impazzano Bugatti e poi Lorenzo Buffon), ma subito Vukas, Boskov e Milutinovic (fratello minore di Bora, il gran Ct poi giramondo) e quattro allenatori ritenuti in grado di rifondare il nostro povero pallone magari milionario, ma anche un pò straccione. E così ecco Ljubisa Brocic alla Juve, Ljubo Bencic al Bologna, Marianovic al Torino e Ciric alla Lazio. Come andò a finire? Brocic vinse subito uno scudetto, Marianovic centrò un settimo posto, Ciric il dodicesimo e Bencic fu cacciato con infamia dopo solo otto partite. E la storia di Bencic la posso raccontare a memoria perché nel cinquantasette mi aggiravo attorno al Bologna come giornalistucolo in erba e dunque con un ruolino di una sola vittoria, tre pareggi e quattro sconfitte e dopo una ignominiosa partita ad Alessandria (0 a 2) Renato Dall'Ara sollevò Bencic dall'incarico e lo sostituì con l'ungherese Giorgio Sarosi. Quel Bologna rivitalizzato toccò, per la cronaca, il quinto posto finale e Bencic restò al Bologna come consulente personale del signor presidente perché a Dall'Ara non andava per niente di continuare a pagarlo senza fargli fare qualcosa. Ma anche il geniale Vukas fu un clamoroso flop. Le qualità superiori ce le aveva tutte, ma gli piaceva bere, fare tardi la notte con qualche compiacente e prezzolata fanciulla, spendendo e spandendo. Morale: due gol in tutto e per quel Bologna tanti rimorsi e rimpianti. L'ondata slava durò poi quel poco che durò e già nella stagione '58-59 gli allenatori slavi non c'erano più. E alla Juve ringraziarono tanto mister Brocic, ma preferirono sostituirlo con l'italianissimo Depetrini.
Da quei giorni a oggi ricordiamo sempre Vujadin Boskov, capace di integrarsi in ogni tipo di realtà e di vincere (alla Sampdoria e altrove) tante belle cose. Ma di altri serbi o croati o sloveni o macedoni nemmeno l'ombra (escluso l'"italiano" Mihajlovic) fino all'inopinato arrivo di Petkovic, sconosciuto a tutti qui da noi e magari molto più rinomato in Svizzera (a Sion) che non nella sua Bosnia.
Ecco, a Roma e alla Lazio un altro slavo dopo Ciric e cinquantacinque anni dopo. Gran colpo di Lotito o no? Ai posteri l'ardua sentenza. Ma certo in Italia abbiamo avuto allenatori inglesi, spagnoli, svedesi (il barone Liedholm), brasiliani (il ginnasiarca Amaral e poi Vinicio), cechi (Zeman), portoghesi (Mourinho special one), argentini (Cesarini, Pesaola e Carniglia in primis), francesi, rumeni, ungheresi, uruguagi e perfino paraguagi (Heriberto Herrera) e austriaci e turchi, insomma una colonia di gente - come cantava Moustaki - con quella faccia da stranieri. E gli slavi degli anni Cinquanta ballarono sì, ma una sola estate. Adesso tocca a Petkovic, un Carneade - senza offesa - fino a ieri, quando allenava in Svizzera il Sion. Ballerà bene, ballerà tanto e ballerà quanto?

Offline BobLovati

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Re:Petkovic e la parola "Scommessa"
« Risposta #75 : Sabato 13 Ottobre 2012, 18:00:16 »
qualche dato in più su Miroslav Ciric, da LazioWiki.org:

http://www.laziowiki.org/wiki/Ciric_Milovan

Tornando in topic, avevo votato " tentativo " e credo proprio, almeno fino ad ora, che i risultati siano migliori di quanto avessimo potuto prevedere.

Avanti così ...
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”