(corsport)
Allievi Nazionali, pareggio derby nel segno di Mirko
ROMA - L’ultimo assist è arrivato ieri mattina al trentatreesimo minuto del derby Allievi Nazionali, la prima gara giocata dalla Lazio dopo che Mirko Fersini se ne è andato. L’ultimo assist è arrivato dalla sua fascia, la destra, quella sulla quale Mirko ha corso a perdifiato per anni. Sembrava proprio calciato dal suo destro quel cross teso, indirizzato in area di rigore da Pollace, il giocatore che ne ha preso ruolo e posto in campo, ma non la maglia numero 2 che la Lazio ha chiesto e ottenuto di non utilizzare.
AMICI - Il pallone ha attraversato tutta l’area di rigore, quasi telecomandato, e ha trovato la testa di Lorenzo Silvagni, il miglior amico di Fersini. Un colpo di testa che si è infilato alle spalle di Gabriele Marchegiani e ha regalato alla Lazio il pareggio in rimonta nel derby. Che sia stato l’ultimo assist di Mirko è quello che piace pensare a Silvagni, il centrocampista diciassettenne della squadra guidata da Simone Inzaghi che, dopo aver regalato il pari ai suoi compagni è andato a inginocchiarsi di fronte alla tribuna dove sedevano il papà e il nonno di Fersini. Un segno della croce e un dito puntato in alto, verso il cielo. Per far capire a tutti che quel gol per lui rappresentava qualcosa di speciale. «Quella palla me l’ha messa lui sulla testa» racconta Silvagni a fine partita e mentre lo fa gli scappa uno dei rari sorrisi di queste settimane.
EMOZIONE - Chissà quante volte avevano provato quello schema, nato non tanto dalla tattica, quanto dall’amicizia. Loro che giocavano insieme ormai da otto anni, dai tempi della scuola calcio, e non erano inseparabili solo in campo, ma anche nella vita di tutti i giorni. «E’stata una grande emozione – racconta il numero 7 della Lazio – il modo migliore per onorare Mirko». Già dopo quattro minuti Silvagni ci aveva provato, sempre di testa, ma era stata la traversa a dirgli di no e dalla sua reazione si era compresa tutta la disperazione per quel gol sfumato. Il destino gli ha dato una seconda occasione e Lorenzo non se l’è lasciata sfuggire.
NEL CUORE – Prima della partita era stato lui a portare al centro del campo la maglia numero 2, quella del suo amico. Intorno a quella maglia si erano stretti tutti i giocatori della Lazio e della Roma, in un minuto di silenzio vero e sentito. Ogni ragazzo biancoceleste indossava una maglia personalizzata con un’immagine del loro compagno scomparso e a bordo campo uno striscione recitava: “Mirko sempre con noi”. Lo stesso concetto espresso anche da Simone Inzaghi a fine partita. «Mirko sarà sempre nel mio cuore. Lui è sempre qui con noi». Il tecnico conosce bene il valore di quel gol. Una rete che va oltre un 2-2 nel derby. «Era destino. Sono contento per Lorenzo che ci teneva tanto. Era giusto fare una grande partita perché era una giornata particolare per noi». E forse per l’ex centravanti della Lazio questo derby è stata la gara più difficile da preparare nella sua breve storia di allenatore. «E’ stato difficile gestire il gruppo e le emozioni. I ragazzi hanno dimostrato un grande spirito e un plauso va a loro e alle loro famiglie che ci hanno dato una grande mano». E una mano forse l’ha data anche Mirko, da qualche parte, lassù. Con il suo ultimo assist.