BiancoCelesti
Social => Amici => Topic aperto da: Il lodolaio - Venerdì 29 Marzo 2013, 22:24:16
-
Addio e grazie di tutto.
-
-
che amarezza... :(
-
e vedere di nascosto l'effetto che fa
vengo anch'io?
nottunò
ciao Enzino
-
Povero il re....
E povero anche il cavallo....
Ah beh si beh...
Addio grandissimo
Sent from my iPhone using Tapatalk
-
Un grande vuoto...sento un grande vuoto davvero.
Una persona incredibile, una originalità di pensiero e opere, di vita.
Addio Enzo e grazie!
-
una delle canzoni più belle che abbia mai sentito
-
Questo il mio omaggio.
Il suo brano che è di gran lunga il mio preferito.
In una mia ideale top10 di brani italiani, questa c'è.
Che brano, ragazzi.
Ci lascia almeno una dozzina di brani immortali.
...passò notizia matrimonio Alba...con altro...
-
...rincorreva da un bel pezzo un bel sogno d'amor...
-
faceva il palo nella banda dell'Ortica...
-
che tristezza. Addio Enzo.
C'è laggiù in un prato una bella dormente,
ma neanche un tuo bacio svegliarla potrà.
-
Si potrebbe andare tutti quanti su in Paradiso
aspettare l'Enzo che arriva e bussa all'ingresso
e San Pietro che sul posto gli da una chitarra
e guardare insieme agli Angeli l'effetto che fa ..........
Ciao Enzo ,
il 45 giri di "Vengo anch'io. No tu no" ha i solchi consumati per le migliaia di volte che l'ho ascoltato.
Grazie di tutto.
-
Un grande vuoto...sento un grande vuoto davvero.
Una persona incredibile, una originalità di pensiero e opere, di vita.
Addio Enzo e grazie!
-
Una coltellata al cuore.
E regalaci un altro gelato al limone con l'altro maestro Gaber.
-
http://www.biancocelesti.org/amici/mai-mola-tegn-dur/msg216711/#msg216711
Purtroppo non ce l'hai fatta. Grazie di tutto, uomo umile e buono che ho avuto l'onore di conoscere
-
racconta, se ti va :)
-
Questo il mio omaggio.
Il suo brano che è di gran lunga il mio preferito.
In una mia ideale top10 di brani italiani, questa c'è.
Che brano, ragazzi.
Ci lascia almeno una dozzina di brani immortali.
...passò notizia matrimonio Alba...con altro...
Piripiripiri...Piripiripiri...
Giovanni telegrafista e nulla più,
stazioncina povera c'erano piu' alberi e uccelli che persone
ma aveva il cuore urgente anche senza nessuna promozione
battendo, battendo su un tasto solo.
Piripiri...
Elittico da buon telegrafista,
tagliando fiori, preposizioni
per accorciar parole, per essere piu' breve
nella necessita', nella necessita'.
Conobbe Alba, un Alba poco alba,
neppure mattiniera, anzi mulatta
che un giorno fuggi unico giorno in cui fu mattutina
per andare abitare citta' grande piena luci gioielli.
Piripiripiri....
storia viva e urgente.
Ah, inutili tanto alfabeto morse in mano
Giovanni telegrafista
cercare cercare Alba ogni luogo provvisto telegrafo.
Ah, quando l'invecchia cum est morosa urgenza
Giovanni telegrafista e nulla piu'... urgente.
Piripiri...
Per le sue mani passo mondo, mondo che lo rese urgente,
crittografico, rapido, cifrato,
passo' prezzo caffe' passo' matrimonio Edoardo ottavo
oggi duca di Windsor,
passarono cavallette in Cina,
passo' sensazione di una bomba volante,
passarono molte cose ma tra l'altro
passo notizia matrimonio Alba con altro.
Piripiri....
Giovanni telegrafista, quello dal cuore urgente,
non disse parola, solo le rondini nere
senza la minima intenzione simbolica
si fermarono sul singhiozzo telegrafico
Alba e' urgente.
Piripiri...Piripiri...
-
... altro pezzo di gioventù che cammina ..... altrove
R.I.P.
-
racconta, se ti va :)
Nel mio soggiorno milanese mi ammalai; un mio collega che lo aveva come medico di base mi portò da lui per una visita: Io sospettavo un virus epatico (anche perchè mangiare nelle mense della polizia a metà degli anni ottanta non era proprio una cosa igienica).
Lui mi visitò per quasi un'ora, non mi chiese nulla per compenso, diagnisticò quello che poi avevo: una gastrite nervosa.
Emanava un senso di umanità d'altri tempi.
-
grazie
questi sono gli episodi che vorrei fossero raccontati quando si parla di un personaggio ... non solo episodi da riflettori ma anche gesti quotidiani come questo, che rivelano la vera natura di una persona
-
...vieni fuori che per adesso non ti facciamo niente...
-
grazie
questi sono gli episodi che vorrei fossero raccontati quando si parla di un personaggio ... non solo episodi da riflettori ma anche gesti quotidiani come questo, che rivelano la vera natura di una persona
grazie Feiez.
(http://blog.futbologia.org/wp-content/uploads/2012/09/Beppe-Viola-con-Jannacci1.jpg)
Quelli che...mi mancano
:(
-
ciao doc.
persona meravigliosa, artista straordinario.
-
grazie
questi sono gli episodi che vorrei fossero raccontati quando si parla di un personaggio ... non solo episodi da riflettori ma anche gesti quotidiani come questo, che rivelano la vera natura di una persona
verissimo, però PRIMA ti devono capitare ;)
-
Ciao Enzo
:(
-
Mi dispiace tantissimo.
Le sue canzoni erano stati d'animo.
Basta ascoltare Messico e Nuvole: forse perché io in questi giorni mi sento un po' così : che voglia di piangere ho...
Ciao, Enzo
-
Addio
-
Bellissima la testimonianza di feiez.
Non potendo competere con lui, ma neppure con chi conosce meglio di me la produzione musicale di Jannacci, ricordo volentieri la sua esperienza cinematografica ne La bellezza del somaro di Castellitto.
Film che ho apprezzato moltissimo per la capacità di coniugare la risata, genuina e mai gratuitamente volgare, con analisi e osservazione di estrema durezza. Alla Ferreri, per capirci.
Lì Enzo interpreta una sorta di mezzo fidanzato, che una ragazza molto più giovane di lui porta a casa per presentarlo a una famiglia politicamente ultracorretta.
Disposta a ostentare accoglienza per qualunque diversità, ma non per l'unica che non si aspettava: quella anagrafica di un anziano.
Il "dottore", nei panni di un personaggio adattissimo alle sue corde, si lascia scivolare addosso il tourbillon che incolpevolmente lo circonda con un misto di candore e umanità, sempre condito da una vena surreale, e buca decisamente lo schermo.
Altro aspetto extra-musicale della sua carriera: lo stretto e fertile contatto col mondo del cabaret, nel vulcano di idee e innovazioni linguistiche che sprigionò da quel contesto.
Per dirne una, in un sito che si occupa prevalentemente di calcio: le cronache e il modo di esprimersi - almeno nel poco di professionale che ne rimane - non sarebbero gli stessi senza Beppe Viola.
Vale a dire colui che ha scritto più di una canzone in coppia con Jannacci, e la cui scomparsa è stata ricordata - meno di quanto meritasse, credo - nello scorso ottobre in occasione del trentennale.
Per questo mi piace ricordarli insieme.
-
Ciao Poeta.
-
Mi piace ricordarlo con questa che è stata la colonna sonora delle domeniche invernali della mia infanzia (solo dopo mi sono resa conto di che grande canzone che è!)
-
OT, neanche troppo.
Circa Beppe Viola, lo scorso novembre è andato in onda sulla terza rete un bellissimo special di più di un'ora.
Non so se Beppe Viola sia ricordato tanto o poco.
So, però, che se solo si avesse la pazienza di cercare - e io non sono uno che cerca molto - troveremmo tante belle cose realizzate in televisione.
Lo special su Beppe Viola è stata una di quelle.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8c1d7129-ba2b-4f3c-892d-13e8b37cc652.html
-
Jannacci, il ricordo di Celentano sul blog: «Già me lo vedo farsi due risate da lassù»
Ancora milanesi in coda per la camera ardente. Martedì i funerali, diretta di Corriere Tv
MILANO - «Giá mi sembra di vederlo, seduto su uno dei tanti rami di quella vita che non può finire. Bello, giovane come non lo è mai stato, e farsi due risate, mentre qui da basso noi lo piangiamo come se non dovessimo più incontrarlo». Così Adriano Celentano sul suo blog ha ricordato l'amico Enzo Jannacci, «una forza della natura», e racconta del «primo gruppo rock italiano» nato in una sala prove di via Anfossi a Milano dai loro incontri con Giorgio Gaber «per confrontarci sul grande repertorio di Bill Haley». «Era il 1956 - attacca il molleggiato nel post intitolato 'Ciao Enzo!' - quando nelle balere della vecchia Milano si aggirava uno strano tipo, morto di sonno a causa di un secondo lavoro, intrapreso quasi a sua insaputa, che gli permetteva di dormire non più di tre o quattro ore per notte. Un lavoro mai remunerato se non con un semplice panino e una birra: di notte si dimenava nei locali notturni mentre di giorno, quasi russando, aggiustava gli orologi. L'appuntamento era in via Anfossi, a Milano, nei paraggi di Porta Vittoria. Una sala prove dove Enzo Jannacci, Giorgio Gaber ed io ci incontravamo per confrontarci sul grande repertorio di Bill Haley.».
FUNERALI - Enzo Jannacci sarà sepolto nel Famedio, il posto in cui riposano tutti coloro che hanno reso grande Milano. Lo ha spiegato il sindaco Giuliano Pisapia, alla camera ardente del cantautore scomparso. «Milano - ha spiegato il sindaco - troverà il modo, non solo esteriormente, di continuare il percorso che Enzo Jannacci aveva cominciato con le proprie canzoni e con le proprie idee». La camera ardente allestita nel teatro Dal Verme per il cantautore scomparso rimarrà aperta fino alle 13 di martedì, mentre i funerali di Enzo Jannacci si terranno nel pomeriggio nella basilica di Sant'Ambrogio e saranno seguiti in diretta da Corriere Tv.
Redazione Milano online