BiancoCelesti
Sport => Solo Calcio => Topic aperto da: oizaL - Lunedì 14 Giugno 2010, 07:00:58
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Dal Corriere della Sera di oggi, lunedì 14 giugno (a firma Sergio Torrisi)
Cisco, promozione da brivido E ora diventa Atletico Roma
In prima divisione dopo otto anni di assenza
È stata una domenica a tutto tondo, di meritati festeggiamenti per la promozione in Prima divisione di Lega Pro e non solo, quella vissuta ieri dalla Cisco Roma. Uscita dal «Ceravolo» di Catanzaro con un’indolore sconfitta per 4-2 (l’andata era finita 4-0 per i romani), la squadra allenata da Beppe Incocciati, oltre a tornare con merito nel terzo campionato professionistico italiano dopo otto anni d’assenza, ha regalato all’ambiziosa dirigenza biancorossa un motivo in più per inseguire obiettivi fino a qualche mese fa impensabili.
L’Atletico Roma, nuovo nome scelto dopo un mini referendum dagli sportivi della Capitale per sostituire quello della Cisco che si è deciso di mandare in pensione, ha infatti come programma a breve scadenza quello di accorciare ulteriormente le distanze con Roma e Lazio.
«Siamo riusciti al primo tentativo dove avevano fallito in tanti e perciò la soddisfazione è enorme - commenta l’amministratore delegato Davide Ciaccia - L’aver raggiunto la Prima divisione darà maggiore forza al nostro progetto. Con il presidente, mio fratello Mario, c’eravamo augurati di non essere più nella Lega Pro nel giro di tre anni: ora abbiamo un paio di stagioni di tempo per tentare la scalata al calcio vero, per consolidarci terza forza a Roma».
Le novità che hanno in cantiere i due costruttori che guidano il neonato Atletico Roma sono diverse, a partire dalla decisione di spostare il campo d’allenamento dal «Francesca Gianni» all’Acqua Acetosa (la definitiva «casa» biancorossa sarà successivamente costruita in zona Ponte Marconi, Aurelio o Tor di Quinto), mentre non teme scossoni la guida tecnica, quel Beppe Incocciati che sceso di categoria è riuscito a dare concretezza ad un gruppo dalle indubbie qualità.
«Incocciati ha la nostra fiducia, altri due anni di contratto e perciò resta saldo al timone della squadra - prosegue Davide Ciaccia - Non faremo acquisti fuori budget, ma costruiremo la nuova rosa dando soprattutto un’occhiata alle Primavera delle maggiori società. Uno dei punti più importanti da risolvere rimane la conferma in attacco di Ciofani, in comproprietà con il Pescara, mentre per Franchini, vista l’opzione che vantiamo con la Spal, credo che avremo qualche problema in meno».
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Io tornavo a chiamarmi Lodigiani.
Il terzo nome in cinque anni mi sembra troppo francamente.
La denominazione Cisco non aveva piu senso di esistere.
E' buffo come siano dovuti andare via i Tulli, per ottenere un "risultato".
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Cisco, diario di una promozione centrata nonostante il "cappotto"
Tiziano Pompili
ROMA (14 giugno) «E’ stata la vittoria del lavoro, della dedizione, dell’abnegazione». Emozionato e felice, raggiante ma pacato, Giuseppe Incocciati, allenatore e condottiero della Cisco Roma, spiega i segreti della fantastica stagione della sua squadra, capace di tornare nella ex C1 (ora Prima Divisione di Lega Pro) a otto anni di distanza dall’ultima esperienza vissuta dalla formazione progenitrice, la Lodigiani. «Abbiamo cominciato questa avventura consapevoli di poter fare bene - dice Incocciati - e consci dei mezzi messi a nostra disposizione tramite gli sforzi della proprietà. Ho notato sin da subito una forte unione di intenti tra le varie componenti della società, dello staff tecnico e della squadra e la crescita è stata continua».
Il ritorno dei play off col Catanzaro, dopo il fragoroso 4-0 dell’andata, è stato più duro del previsto. Il 4-2 finale ha fatto un po’ tremare. «Ma mi aspettavo che ci fosse grande battaglia - dice Incocciati - perché ero consapevole delle qualità del Catanzaro. Sapevo anche che la mia squadra era in grado di fare gol in qualsiasi momento e così è stato. A fine gara sono andato a complimentarmi con i giocatori avversari che si sono riversati in avanti con grandissima forza nonostante le difficili condizioni ambientali in cui si dovevano esprimere (la contestazione da parte dei tifosi calabresi, ndr)».
«Ma credo - continua il tecnico capitolino - che nel doppio confronto sia uscita fuori la squadra più organizzata, quella che ha saputo interpretare la finale con umiltà e spirito di sacrificio. E’ un successo strameritato e tra l’altro è il primo della mia carriera: lo porterò sempre nel cuore anche perché vincere a Roma è una cosa davvero speciale». Incocciati, come è ovvio, a fine gara è stato “tempestato” di telefonate e sms. «Mi hanno chiamato in tanti, in primis i miei cari che mi hanno sempre sostenuto e confortato nei momenti difficili della mia carriera di allenatore. La dedica? Non ce n’è una in particolare, voglio solo mandare un abbraccio ideale a tutta la famiglia della Cisco Roma».
Un successo costruito da lontano, quello della Cisco, che dalla prossima stagione cambierà anche nome (diventerà probabilmente Atletico Roma), ma certamente non l’allenatore. «Quando sono venuto qui era per costruire qualcosa di importante nel tempo. Se ho avuto paura di non farcela? La paura - dice Incocciati - è una componente, ma non deve diventare condizionante. Ho visto crescere questo gruppo giorno dopo giorno, credendo fermamente nella cultura del lavoro». Ora arriva qualche giorno di meritata festa. «Da questo punto di vista - sorride l’allenatore - i presidenti saranno pieni di iniziative. Roma? Credo che tutta la città abbia seguito con affetto e attenzione quanto stava facendo la Cisco e continuerà a farlo anche nella prossima stagione. Questa promozione deve essere un punto di partenza e non di arrivo».
Tra l’altro il gruppo attuale rappresenta una bella base di partenza per il prossimo campionato di Prima Divisione. «La squadra - dice Incocciati - ha dimostrato di essere competitiva, anche al cospetto di avversarie di categoria superiore incontrate ad inizio stagione in Coppa Italia. Non ci sarà bisogno di rivoluzioni e con i giusti innesti credo che questa formazione possa avere un ruolo importante anche nella prossima stagione».
messaggero.it
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Io tornavo a chiamarmi Lodigiani.
Il terzo nome in cinque anni mi sembra troppo francamente.
La denominazione Cisco non aveva piu senso di esistere.
E' buffo come siano dovuti andare via i Tulli, per ottenere un "risultato".
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E meno male che tulli c'aveva er proggggettto...
Brividi al sol pensiero...
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Sapete se la nuova denominazione sociale sia dovuta alla " romuncolità " dei fratelli costruttori ??
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Bene...
Quindi a Roma oggi ci sono tre squadre principali:
La Società Sportiva Lazio
L'Associazione Sportiva Roma
L'Altletico Roma
come vedete da oggi i canidi non possono fregiarsi unilaterlarmente del nome Roma poichè potrebbero essere confusi con un'altra società professionistica di calcio avente lo stesso nome.
La prossima volta che qualcuno professa la sua fede romanista dovrebbe specificare se tifa per l'associazione sportiva o l'atletico "Roma".
bene così!
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Adesso i capipopolo dalle mani alzate e i suoi scagnozzi potranno finalmente tifare :P :P :P
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la questione del doppio cambio è buffa al limite del ridocolo, ma il nome atletico roma è bello e molto calcistico, mentre cisco faceva cagare anche come principio.
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Bene...
Quindi a Roma oggi ci sono tre squadre principali:
La Società Sportiva Lazio
L'Associazione Sportiva Roma
L'Altletico Roma
come vedete da oggi i canidi non possono fregiarsi unilaterlarmente del nome Roma poichè potrebbero essere confusi con un'altra società professionistica di calcio avente lo stesso nome.
La prossima volta che qualcuno professa la sua fede romanista dovrebbe specificare se tifa per l'associazione sportiva o l'atletico "Roma".bene così!
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Colori biancoblu (e cominciamo bene :D),
Incocciati in panca, uno che da giocatore è stato più volte vicino alla Lazio e che avrei sempre voluto negli anni bui della B.
Doriano Ruggiero massaggiatore, un col cuore biancoceleste dall'anno del -9.
Roberto Baronio in arrivo.
Sicuramente li sento molto più vicini di quanto sentissi la Cisco (per tutti sisco) o anche la Lodigiani, anche se - fossi stato la nuova proprietà - avrei provato a puntare ad acquisire il nome di una società storica romana, che so' tipo Alba o Fortitudo, anche per dare una continuità.
La squadra è in testa al campionato, e mi sa che il 24 ottobre mi vado a vedere la partita contro il Foggia di Zeman.
Dal punto di vista della crescita, secondo me potrebbe esserci spazio sul mercato per una terza squadra romana, anche se obvviamente con numeri estremamente ridotti. Con investimenti adeguati, il giusto marketing che gli dià un'immagine giovane e "differente" in tante cose dagli isterismi da derby romano, un alternativa reale a riom e Lazio. in sintesi un qualcosa alla Chievo, col vantaggio di giocare nel bellissimo Flaminio.
Progetto interessante se la proprietà vuole investirci davvero. Certo sarebbe strano avere un altro derby in Serie A :o
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ma lo vivremmo come derby?
ritieni che i tifosi dell'altletico non sarebbero laziali o riomici "prestati" all'atletico?
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Cisco ha creato la discontinuità, Lodigiani era comunque il nome di un imprenditore che non c'è più, penso sia stato un obbligo cambiare.
Se arrivasse in serie A, piano piano, un po' di tifosi da mettere insieme li troverebbe, sarebbe divertente essere in tre. Per il momento, simpatia
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una discreta indifferenza, se e quando arriverà in A tiferò per lei in un derby e contro in un altro.
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Se arrivasse in serie A, piano piano, un po' di tifosi da mettere insieme li troverebbe, sarebbe divertente essere in tre. Per il momento, simpatia
Confesso che da malato di pallone dovesse venire in A qualche partita grossa l'andrei a vedere anch'io, se poi al Flaminio meglio ancora, anche se dubito, visto che per mancanza di torniellì lì anche i tifosi di casa debbono avere la tessera del tifoso (che, per inciso, per l'Ateltico costa 2,5 euro e solo se la vuoi ricaricabile costa di più).
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Bene...
Quindi a Roma oggi ci sono tre squadre principali:
La Società Sportiva Lazio
L'Associazione Sportiva Roma
L'Altletico Roma
come vedete da oggi i canidi non possono fregiarsi unilaterlarmente del nome Roma poichè potrebbero essere confusi con un'altra società professionistica di calcio avente lo stesso nome.
La prossima volta che qualcuno professa la sua fede romanista dovrebbe specificare se tifa per l'associazione sportiva o l'atletico "Roma".
bene così!
Ci sono la Lazio, l'AS e l'Atletico.
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Ci sono la Lazio, l'AS e l'Atletico.
AS ovviamente si pronuncia come ass in inglese...
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Se arrivasse in serie A, piano piano, un po' di tifosi da mettere insieme li troverebbe, sarebbe divertente essere in tre. Per il momento, simpatia
Sarebbe interessante capire a chi toglierebbe eventualmente tifosi.
Per ora c'è il precedente della Cisco Collatino, militante qualche anno fa in serie D: pare trovasse seguito fra le coppie con lui laziale e lei imbrattata di escrementi o viceversa, perché offriva l'opportunità di una tregua e l'esperienza di tifare insieme per la stessa squadra.
Per quanto mi riguarda, tutto ciò che va contro l'equazione fra una squadra e una città è in linea di principio benvenuto.
Il sogno è che l'introduzione di una variabile come la terza squadra romana annacqui la compattezza - seppure acefala e involontaria - e la capacità di spesa che caratterizza la tifoseria dell'as merda, togliendo così un motivo fondamentale per la sua artificiale sopravvivenza.
P.S. Domanda per gli storici: la vecchia Lodigiani vantava qualche parentela genealogica coi club pre-fusione o era un'entità calcistica fondata in seguito ed ex novo?
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l'atletico roma come club affiliato a cui mandare giocatori in esubero, quelli che non schioderebbero da roma manco sotto bombardamento al napalm, e giovani tipo perpetuini. che ne pensate? per me sarebbe un alleanza strategica interessante. e uno sfizio mica da ridere.
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P.S. Domanda per gli storici: la vecchia Lodigiani vantava qualche parentela genealogica coi club pre-fusione o era un'entità calcistica fondata in seguito ed ex novo?
Nessuna parentela, era una squadra aziendale che poi raccolse i resti di altre piccole realtà di quartiere. Era fortemente radicata a San Basilio, e questo poteva farne un'entità stile Tottenham, ma poi il radicamento s'è perduto.
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steso pure il Benvento 3-0
alè
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FOLIGNO-ATLETICO ROMA 0-1
Marcatori: Balzano al 9’ s.t.
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Sembra che facciano corsa a sè.
C'è mai stata una terza squadra romana tra serie A e serie B?
Credo di no, diverse squadre in C ma io non mi ricordo di meglio.
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Sembra che facciano corsa a sè.
C'è mai stata una terza squadra romana tra serie A e serie B?
Credo di no, diverse squadre in C ma io non mi ricordo di meglio.
Quando la Lodigiani di Francesco Marino (poi al Brescia e all'Udinese) disputò i play-off promozione di C1/B perdendoli in semifinale con la Salernitana, si parlò dello scenario conseguente ad un'eventuale promozione - una terza squadra della Capitale nella serie cadetta con le altre due in A - come di un inedito.
Boh, magari erano gli stessi che nell'83 salutarono il ritorno dello scudetto nell'Urbe dopo 42 anni...
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Sembra che facciano corsa a sè.
C'è mai stata una terza squadra romana tra serie A e serie B?
Credo di no, diverse squadre in C ma io non mi ricordo di meglio.
Pochi sanno che dopo l'8 settembre, tra le tante rivalse nei confronti del ventennio ci fu anche quella relativa alla nascita forzata dell'AS. In realtà, la Fortitudo fu ricostituita nello stesso ventennio, ed esiste ancora oggi (è la squadra in cui giocava il Fesso tanti anni fa, per dire). Dopo l'8 settembre fu ricostituita anche l'Alba, mentre l'AS, percepita come prodotto del fascismo, cadeva decisamente in disgrazia (fino alla retrocessione del '51, dopodiché cominciò l'opera di "recupero" ad opera della cinematografia che, anche se passata in mano alla DC, restava "l'arma più forte"). Troviamo l'Alba Trastevere in serie B nella stagione 1946/47, quindi l'eventuale promozione dell'Atletico nella serie cadetta non costituirebbe un inedito circa una terza squadra romana nelle massime divisioni professionistiche.
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Troviamo l'Alba Trastevere in serie B nella stagione 1946/47, quindi l'eventuale promozione dell'Atletico nella serie cadetta non costituirebbe un inedito circa una terza squadra romana nelle massime divisioni professionistiche.
Grande, Rob! Non ne sapevo nulla.
Ecco la classifica finale del girone C di B nel 46/47:
1.SALERNITANA 32 16 12 4 59-23 44 Promoted
2.Ternana 32 18 5 9 47-44 41
3.Pescara 32 15 7 10 61-35 37
4.Lecce 32 15 5 12 56-33 35
Scafatese 32 14 7 11 34-35 35
6.Torrese 32 12 8 12 46-50 32
Rieti 32 13 6 13 36-41 32
8.Palermo 32 11 9 12 35-35 31
Brindisi 32 10 11 11 34-42 31
Arsenale 32 11 9 12 38-49 31
11.Perugia 32 10 10 12 32-42 30
12.Cosenza 32 7 15 10 39-33 29
Siracusa 32 12 5 15 37-49 29
13.Alba Trastevere 32 11 6 15 43-57 28 Relegated
14.Taranto 32 10 7 15 34-44 27 Relegated
15.Catanzaro 32 11 4 17 37-36 26 Relegated
Foggia 32 10 6 16 33-53 26 Relegated
PS Cos'è l'Arsenale? :o
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Il Rieti in serie B!
Freghete, combà!
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Ecco la risposta sull'Arsenale...
Nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale, nacque la U.S. Arsenale Taranto, squadra composta per lo più da militari della Marina Militare, e nella stagione 1945/46 venne promossa in serie B.
Nel maggio del 1946 si fusero per la seconda volta la U.S. Pro Italia e la Audace Foot Ball Club, costituendo nuovamente la società A.S. Taranto.
Il 9 settembre 1947 venne sottoscritto l'accordo tra i dirigenti della U.S. Arsenale Taranto e della A.S. Taranto che sancì la nascita della U.S. Arsenaltaranto.
Alla fine della stagione di serie B 1947/48 l' Arsenaltaranto arriva 3° nel proprio girone,sfiorando per soli 3 punti la promozione in serie A .
L'11 agosto 1955 i marinai della Marina Militare lasciarono la squadra di calcio, e la società assunse nuovamente la denominazione di A.S. Taranto.
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certo che un campionato di sole 16 squadre con una promozione e ben 4 retrocessioni è crudele alquanto.
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sabato pomeriggio Atletico-Lanciano, vorrei andare, mi sto esaltando
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Sembra che facciano corsa a sè.
C'è mai stata una terza squadra romana tra serie A e serie B?
Credo di no, diverse squadre in C ma io non mi ricordo di meglio.
Tevere Roma in C negli anni sessanta, mi pare.
E il mio babbo asserisce che il Chinotto Neri negli anni Cinquanta giocava nell'equivalente di quella che è stata sino a pochi anni fa la serie C. Può essere?
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Certo, Chinotto Neri o FederConsrzi che batteva il Motovelodromo Appio alla fine dei fifties, che nostalgia
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Visto che procedi sul filone nostalgista, ti dico che sempre il mio babbo ricorda i tempi dello stadio Torino, quando mio nonno buonanima lo portava (lui e un suo cugino più grande) a vedere il napoli che affrontava la xxxx o la Lazio (mio nonno tifava napoli) .
Allora in curva entrava davvero l'asino portafortuna.
"Ciuccio, fa' tu", dicevano i tifosi del napoli. Mio papà, che allora aveva meno di 10 anni, ricorda ancora questa cosa.
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Sul filo della nostalgia siamo andati troppo OT
E quindi confermo la mia simpatia per l'operazione Atletico Roma
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Torniamo in topic.
Qualcuno, alcune settimane fa, si diceva scettico sulle potenzialità dell'Atletico Roma.
Tu cosa ne pensi? Li hai mai visti giocare?
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Baronio ha fatto il suo ingresso al 46°, Esposito al 31° al posto di Babù (ma chi è quello che giocava a Lecce ?).
In più, se non ricordo male, Spadino Incocciati è un simpatizzante biancoceleste.
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Torniamo in topic.
Qualcuno, alcune settimane fa, si diceva scettico sulle potenzialità dell'Atletico Roma.
Tu cosa ne pensi? Li hai mai visti giocare?
Li ho visto in diretta tv col Taranto e mi hanno fatto un'ottima impressione, soprattutto per quello che riguarda lo solidità.
Conto di andare presto al Flaminio a spizzarmeli dal vivo
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Baronio ha fatto il suo ingresso al 46°, Esposito al 31° al posto di Babù (ma chi è quello che giocava a Lecce ?).
sì, è quello che ci fece diventar matti a Lazio Lecce con Zeman sulla panchina pugliese ...
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http://www.laziowiki.org/wiki/Sabato_11_dicembre_2004_-_Roma%2C_stadio_Olimpico_-_Lazio-Lecce_3-3
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Ma le vecchie Almas e Romulea che fine hanno fatto?
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Ma le vecchie Almas e Romulea che fine hanno fatto?
guarda che esiste anche il calcio dilettantistico
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oggi altra vittoria 0-2 a lucca
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come ha giocato robertino nostro?
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come ha giocato robertino nostro?
Solo una manciata di minuti nel finale. Credo sia ancora lontano dal pieno ritmo partita, d'altronde fino a metà Settembre era ancora in cerca di una squadra.
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Povera gloriosa Lodigiani, massacrata da quello che alcuni tifosoni volevano alla Lazio. :'(
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Quell’Atletico presidente di nome Ciaccia
LA TERZA SQUADRA DI ROMA SOGNA LA PROMOZIONE IN SERIE B: LA GUIDA UN RAGAZZO DI 41 ANNI
(di Malcom Pagani e Carlo Tecce)
Palazzi, villette bifamiliari denominate ‘Paradiso’, cantieri dell’Anas, società di consulenza, centri medici sparsi sul territorio, vacanze in Costa Smeralda abbracciato a Manuela Arcuri e inverni a Miami, come in certi film dei fratelli Vanzina. Mario Ciaccia, nato alla vigilia del Natale 1969, ama le epifanie. La neo-divinità, naturalmente, è lui. Presidente dell’Atletico Roma, costruttore, un uomo fortunato. La squadra che rilevò dagli amici Alessandro e Pierino Tulli un anno fa è la sorpresa dei campionati professionistici. Sei vittorie, nessun pareggio, neanche l’ombra di una sconfitta. Un allenatore Peppino Incocciati, che abbandonata la politica a destra nella sua Fiuggi e le partite di golf con Maradona, ha indossato tuta e si è messo a disposizione come in un Napoli di qualche lustro fa. Giocatori come Baronio, Esposito e Franceschini che fino a pochi mesi fa duellavano con Totti e oggi, abbandonate le dirette in mondovisione, vestono la maglia dell’Atletico. Le stelle divenute meteore trasmigrano in terza serie, perché (come si pontifica in questi casi) conta il progetto ed esiste il rischio concreto di tornare a brillare. Poi, oltre gli ideali al vento, i soldi. Investimenti multiformi, bilanci notevoli, utili che all’alba del 2009, denunciavano per la Fratelli Ciaccia, l’holding del gruppo, milioni di euro di segno positivo e ben cinque di capitale sociale. Se chiedi agli storici palazzinari romani, del rampante erede del patriarca Romualdo, nessuno sa dirti nulla di preciso. Lo confondono con Danilo Coppola e quando si rendono conto dell’equivoco, salutano.
Tante società, una fede, qualche dubbio
COMUNQUE dopo aver cambiato in estate la denominazione della società calcistica in seguito a democratico referendum sul Web, il lazialissimo Ciaccia ha evitato di fermarsi. Quindi compra, spande, parla poco, accumula cariche. Alla camera di commercio di Roma infatti, le società riconducibili ai Ciaccia (tutto in famiglia, con il fratello Davide Ad dell’Atletico Roma) sono undici. Nove srl, una Spa e la Ciaccia costruzioni, classificata come “Costruzioni di edifici residenziali e non residenziali”, in liquidazione. Ciaccia sa difendere la sua privacy. La segretaria, gelida, respinge con garbo: “Il dottor Ciaccia è in riunione”, l’addetto stampa allontana gentilmente: “Si renda conto, colloquiare in giornata non è semplice, il presidente ha molti impegni e il telefonino spento”.
Alemanno, un amico vero allo Stadio Flaminio
CIACCIA è così. Solidi rapporti con le banche (Intesa San Paolo, cui ha recentemente versato nove milioni di euro per acquistare un immobile in Viale Kant, tra le vie Nomentana e Tiburtina) il sindaco Alemanno (che abbraccia il presidente, riceve in regalo magliette con il numero dieci e il proprio nome e non perde occasione per lodare il lavoro di “due fratelli che stanno dando lustro alla città”), brame sullo stadio Flaminio, di cui vorrebbe “sfruttare l’indotto commerciale”, profilo da playboy, iniziative di beneficenza (molte e non sempre pubblicizzate, di farlo si incarica il primo cittadino di Roma) e idee chiare. L’Atletico, in pochi anni, sarà nel posto che più compete a un club impegnato in una questione capitale. Raggiungere Roma e Lazio, stabilirsi nella parte Nord della città dove affari, ministeri, attici ed edifici a sei zeri fanno rima con potere (Parioli e dintorni) e lasciare stadi non a norma e province polverose per confrontarsi con platee diverse da quelle di Siracusa.
Per farlo i Ciaccia non perdono tempo. Firmano preliminari di acquisto per costruzioni di centri commerciali a Pomezia (30.000 mq), stringono accordi con la Regione Lazio (Prima Marrazzo, ora Polverini, la linea è dialogare proficuamente con tutti), assumono cassintegrati e pagano stipendi a 250 dipendenti che giurano sulla “correttezza” del loro datore di lavoro.
Per l’Atletico Roma (Ex Cisco), il bilancio del 2009 prevedeva spese per personale e stipendi pari a quasi due milioni di euro. Il debito d’esercizio testimoniava una volontà di investire. Qualcuno insinua che l’Atletico sia solo un trampolino per arrivare all’Olimpo.
La Roma, prima del campionato costava centoquaranta milioni di euro. Oggi, con una classifica che lacrima e una prospettiva europea incerta se non drammatica, almeno cinquanta di meno. “Vuoi vedere che i fratelli Ciaccia, sviluppati i sensi, conquisteranno l’impero?”. La battuta è di un tifoso. Nel pallone, esagerando come d’abitudine un pezzo di città è già andata comunque.
(http://digital.olivesoftware.com/Olive/ODE/IlFatto/server/GetContent.asp?contentsrc=primitive&dochref=ILFT%2F2010%2F10%2F05&entityid=Pc01503&pageno=15&chunkid=Pc01503&repformat=1.0&primid=Pc0150300&imgext=jpg&type=Content&for=primitive)
Roberto Baronio, ora all’Atletico Roma
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Quell’Atletico presidente di nome Ciaccia
La Roma, prima del campionato costava centoquaranta milioni di euro. Oggi, con una classifica che lacrima e una prospettiva europea incerta se non drammatica, almeno cinquanta di meno. “Vuoi vedere che i fratelli Ciaccia, sviluppati i sensi, conquisteranno l’impero?”. La battuta è di un tifoso. Nel pallone, esagerando come d’abitudine un pezzo di città è già andata comunque.
Quindi l'obiettivo sarebbe incorporare l'as nell'atletico con una nuova fusione? E il nuovo club come si chiamerebbe? :D
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Perso in casa contro l'Andria 0-1
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andata dei paly off
Taranto (4)-Atletico Roma (3) 0-1
nell'altro match vittoria della JuveStabia sul Benevento 1-0
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Vuoi vedere che la seconda squadra della "Swinging Roma" ce la ritroviamo in B ?
Oppure potremo chiamarla la "dolce vita delle squadre romane" ?
Altro che Milton Keynes, East End e West End Girls...
Nell'altro girone bene il Verona.
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Vuoi vedere che la seconda squadra della "Swinging Roma" ce la ritroviamo in B ?
Oppure potremo chiamarla la "dolce vita delle squadre romane" ?
Altro che Milton Keynes, East End e West End Girls...
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dai non infierire