BiancoCelesti
Social => Amici => Topic aperto da: Fregene - Martedì 18 Dicembre 2012, 09:59:57
-
Vi è piaciuto? A me tantissimo, non sono stato in grado di staccarmi un minuto, nemmeno per bere. Emozionante e a tratti anche divertente.
I padri della Patria, Terracini, Nenni, De Gasperi, Togliatti, ma anche Moro e Scalfaro e Jotti e tanti altri ancora di cui abbiamo perso la memoria.
C'è bisogno di laicità, di tranquillità e di rispetto.
Per tutti.
-
passaggi emozionanti; la cosa più impressionante, per me, la capacità di Benigni di sottolineare, rendendole stupende, parole a prima vista normali, che ti fa capire quanto invece siano state ricercate, limate, carezzate e rese fondamentali.
Un lavoro, quello dei Costituzionalisti che credo noi valutiamo non più del 5% del suo vero valore :chap:
-
Sono andato a dormire alle 21.30, ero stanco.
Peccato non l'ho visto...
-
un grandissimo
anch'io ho apprezzato con quanta passione cercava di spiegare l'importanza di capire e conoscere la nostra costituzione
-
L'ennesimo incipit su b. mi ha convinto a spegnere tv e decoder.
-
Mi sa che ho fatto bene ad andare a dormire...
-
Mi sa che ho fatto bene ad andare a dormire...
Comunque c'è sempre la possibilità di riascoltare le parole di Roberto Benigni.
Anche per me meritano.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/page/Page-8b0e9e73-f039-42f8-8e35-5b9df3b13747.html
http://rumors.blog.rai.it/2012/12/18/la-costituzione-letta-da-roberto-benigni/
-
L'ennesimo incipit su b. mi ha convinto a spegnere tv e decoder.
Hai ragione!
(povero miliardario)
-
mejo che me stó zitto sennó me squalificano (cit)
-
Hai ragione!
(povero miliardario)
Guarda, io quello lì lo vorrei vedere campare con 1200 euro al mese dal 1994. Ciò non mi esime dal dire che penso che Benigni, ma anche tutti gli altri, hanno fracassato la michia parlando sempre e solo di lui, facendogli pubblicità indiretta, tra l'altro.
Ti hanno assegnato un programma sullaCostituzione, e parla di quello!
-
Sono andato a dormire alle 21.30, ero stanco.
Peccato non l'ho visto...
Credo sia in replica stasera su Rai5,
cominciando anche prima (il che è meglio)
L'ennesimo incipit su b. mi ha convinto a spegnere tv e decoder.
Non ho spento, ma i primi 30' non mi hanno strappato se non qualche sorrisetto.
Interessante, appassionante, delucidante quanto volete la parte sulla costituzione, ma anche di una prolissità infinita: in casa mia eravamo in 3 e verso le 22,30 si dormiva, tutti.
Una prestazione assai deludente anche se non ha toccato i livelli (per me penosi) della comparsata da Fiorello.
-
Il Benigni divulgatore sia che su tratti di Dante che di Costituzione e' un grandissimo.
Persona intelligente, colta e capace di emozionare.
L'incipit su Silvio lo considero ormai "tradizionale". Come il Natale. Una specie di biglietto di ingresso da pagare per sentire lo spettacolo.
Sent from my iPhone using Tapatalk
-
pure secondo me si da troppo spazio a B, le battute erano simpatiche, ma ne bastavano un paio per liquidarlo.
La parte sulla costituzione però merita. In particolare m'è piaciuta la chiusura sull'ultimo articolo, detto da uno a cui la bandiera è sempre stata abbastanza indifferente.
-
...
Ti hanno assegnato un programma sullaCostituzione, e parla di quello!
sarebbe stato difficile parlare di quello come dici tu, senza mai nominare colui che nell'ultimo ventennio circa ha sdoganato nel Consiglio dei Ministri i Padani Verdi che si pulivano il culo con la bandiera e usava la Costituzione come i Kleenex
Senza nominare colui che tra l'altro che sono minimo 10 anni che tenta in tutte le maniere (dopo aversi fatto approvare leggi ad personam) anche di stavolgere l'impianto costituzionale a piacere
veramente un difficile lavoro non volerne parlare
Un bel programma ed una bella iniziativa
Sicuramente se ne sente veramente la necessità di programmi tali se paragonati ai delle ballerine e dei trash format che di solito le 6 reti nazionali ci propinano
-
L'errore é stato invitare Benigni a parlare di una cosa che riguarda tutti gli italiani, cioé la costituzione. Giá che prendi per il culo B., significa mancare di rispetto a chi B. l'ha votato, italiani con diritti pari agli altri.
Quindi un programma di parte, che avrá divertito sicuramente gli elettori di sinistra. MI fá piacere per loro. Si é comunque persa una occasione per rendere un servizio a TUTTI gli italiani, ma si é preferito puntare allo share, com'é giusto che sia: prima viene il mercato, poi tutto il resto
-
Mi sa che ho fatto bene ad andare a dormire...
L'ennesimo incipit su b. mi ha convinto a spegnere tv e decoder.
mejo che me stó zitto sennó me squalificano (cit)
Non temendo squalifiche non ho problemi a dire quello che penso.
Premesso che Benigni mi annoia perché è stucchevole quasi quanto Fazio, se ci divertissimo a sottoporre la nostra costituzione ad una analisi un po' meno orwelliana la vedremmo per quello che è: pessima fin dalla nascita.
Del resto, nessun' altra costituzione al mondo ha bisogno di così tanti apologeti e sacerdoti a difenderla e in nessuna parte del mondo la più piccola ipotesi di emendamento produce le idiosincrasie che produce in Italia.
E' nata male perché è nata coi paraocchi: guarda ad un pericolo solo e nemmeno tanto. La sua impronta antifascista è talmente legata alla specificità del fascismo mussoliniano che non dispone di nessun mezzo per fermare qualsiasi altro tipo di dittatura che, ipoteticamente, volesse prendere il potere.
Non potrebbe fermare Hitler, ad esempio, dal momento che il modo con cui Hitler ascese al potere non trova nessun impedimento nella nostra costituzione. Non fermerebbe Francisco Franco, non fermerebbe un Godreanu e non fermerebbe nemmeno un Khomeini. Qualsiasi dittatore abbiate in mente, la costituzione italiana è così specificatamente ritagliata sulla storia di Benito Mussolini che non funzionerebbe contro nessun altro.
E poi è ambigua, vaga ed aggirabile perché Succede non stabilisce mezzi e metodi per la sua attuazione e perché non ha niente a che vedere col modo in cui essa viene poi applicata.
Possiamo affermare che la stampa è libera, e che la legge disciplina tale libertà: poi la legge riconosce l' Ordine dei Giornalisti, e scopriamo che alla effettiva possibilità del cittadino di scrivere per un giornale si sostituisce una astratta opportunità di farlo, a patto che l' Ordine lo permetta.
Così come, a fronte dell'inviolabilità della persona e dell'uguaglianza di tutti di fronte alla legge, sopravvive per decenni il Codice Rocco. Il quale, ad esempio, permette che la polizia spari a Giorgiana Masi, disponendo poi l'archiviazione perché secondo quel Codice se un poliziotto vi spara il magistrato può anche archiviare l'inchiesta senza procedere, in quanto e perché si tratta di un poliziotto.
E potrei continuare...
P.s.
Lo so che per molti, qui, ogni volta che scrivo di politica profano qualche altare, ma checcepossofà? sono ateo ;D
-
non ci crede più neanche Roberto Benigni che l'Italia sia una Repubblica fondata sul lavoro
-
In questo Paese ci sono tanti difensori della Costituzione perché c'è tanta gente che vorrebbe toglierla di mezzo.
-
spero solo di non essere stato capace di capire alcune delle cose lette più su; anche se, credo, diano un´idea del perché questo nostro povero paese stia messo così male.
-
spero solo di non essere stato capace di capire alcune delle cose lette più su; anche se, credo, diano un´idea del perché questo nostro povero paese stia messo così male.
Al contrario, Bob. Stiamo messi così male proprio perché ci propinano quello che gli pare e gli diciamo pure bravi.
Benigni si spara la solita tradizionale posa da saggio ed assennato birbaccione nella tv di stato, ottiene una audience superiore ad una finale di coppa del mondo, recita un copione che mette d'accordo tutti, da Casini a Vendola passando per Fini e Berlusconi, dalla Camusso alla Fornero passando per la Polverini e la Binetti, da Monti a Napolitano passando per tutto l'oceano di politicanti che ci sta in mezzo ed a nessuno viene il sospetto di essere preso per il culo!
A me si.
E se il Italia c'è la dittatura del politicamente corretto per cui certe cose le si possono pensare ma non dire se non da soli seduti sul cesso o comodamente rannicchiati nel proprio bagagliaio, beh, tutta la gente di cui sopra per quel che mi riguarda può farsene tranquillamente una ragione.
E' una dittatura talmente diffusa, sottile e permeante al punto che chi come Centurio vorrebbe dissentirne si morde la lingua per quieto vivere e un pò scherzando e un pò no dice mejo che me stó zitto sennó me squalificano
E non è bello, dai.
-
Al contrario, Bob. Stiamo messi così male proprio perché ci propinano quello che gli pare e gli diciamo pure bravi.
Benigni si spara la solita tradizionale posa da saggio ed assennato birbaccione nella tv di stato, ottiene una audience superiore ad una finale di coppa del mondo, recita un copione che mette d'accordo tutti, da Casini a Vendola passando per Fini e Berlusconi, dalla Camusso alla Fornero passando per la Polverini e la Binetti, da Monti a Napolitano passando per tutto l'oceano di politicanti che ci sta in mezzo ed a nessuno viene il sospetto di essere preso per il culo!
A me si.
E se il Italia c'è la dittatura del politicamente corretto per cui certe cose le si possono pensare ma non dire se non da soli seduti sul cesso o comodamente rannicchiati nel proprio bagagliaio, beh, tutta la gente di cui sopra per quel che mi riguarda può farsene tranquillamente una ragione.
E' una dittatura talmente diffusa, sottile e permeante al punto che chi come Centurio vorrebbe dissentirne si morde la lingua per quieto vivere e un pò scherzando e un pò no dice mejo che me stó zitto sennó me squalificano
E non è bello, dai.
cioè m´hai spiegato perché VOTAVI per il Berluska :o 8)
-
Mi considero un amante del cinema e dell'arte in generale, almeno fino a dove la mia smisurata ignoranza permette di apprezzarla, però non riesco proprio a capire questa venerazione, ai limiti dell'idolatria, per un attore. Ne tantomeno comprendo come mai si debba sperperare una tale quantita di denaro pubblico per pagarne il cachet (non solo di lui, ovviamente).
E' un bravissimo attore, un grande studioso e lo si può definire al limite anche un intellettuale, però pendere dalle sue labbra ogni volta che parla di politica come se parlasse l'oracolo, lo trovo inspiegabile.
E poi anche le battute sui carabinieri hanno avuto una fine (senza peraltro che l'arma sia stata cancellata), quanto dovremo aspettare perchè ciò avvenga alle simpaticissime gags su berlusconi?
-
Mi considero un amante del cinema e dell'arte in generale, almeno fino a dove la mia smisurata ignoranza permette di apprezzarla, però non riesco proprio a capire questa venerazione, ai limiti dell'idolatria, per un attore. Ne tantomeno comprendo come mai si debba sperperare una tale quantita di denaro pubblico per pagarne il cachet (non solo di lui, ovviamente).
E' un bravissimo attore, un grande studioso e lo si può definire al limite anche un intellettuale, però pendere dalle sue labbra ogni volta che parla di politica come se parlasse l'oracolo, lo trovo inspiegabile.
E poi anche le battute sui carabinieri hanno avuto una fine (senza peraltro che l'arma sia stata cancellata), quanto dovremo aspettare perchè ciò avvenga alle simpaticissime gags su berlusconi?
grave errore; vista la media dello share oltre il 42% per l´intera durata, pur non sapendo a quanto ammontasse il cachet pagato, puoi star sicuro che la RAI questa operazione l´ha chiusa in larghissimo attivo ;)
Per le gags sul Berluska, magari, sarebbe facilissimo non farne più; basterebbe che l´interessato metta fine alla sua smisurata voglia di farne, visto che per lui non si tratta di teatro :(
-
cioè m´hai spiegato perché VOTAVI per il Berluska :o 8)
L'ultima volta che ho votato l'ho fatto per i radicali dando la mia preferenza a Cicciolina, che considero ancora oggi infinitamente meno mignotta di quelli che secondo te dovrei andare a votare adesso ;D
-
Non so se sia peggio il conformismo del politically correct o quello del qualunquismo, me mettono paura tutti e due. Se poi al qualunquismo si somma il desiderio di dire cose scorrette facendo finta che...
-
...però non riesco proprio a capire questa venerazione, ai limiti dell'idolatria, per un attore.
E guai a chi non la condivide!
Qualsiasi posizione contraria si chiama "parlar male di garibaldi" http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/G/garibaldi.shtml
-
Ho votato Berlusconi, sono anticomunista ed anti sinistra per eccellenza....
Faccio questa premessa per dire che a me le battute di Benigni fanno ridere tantissimo, anche quelle su Berlusconi...Benigni non mi disturba mai, non lo trovo mai sopra le righe e tutto quello che fa, diverso dai monologhi e dalla satira politica, si trasforma in opera d'arte..Da LA VITA E' BELLA, alla lettura della DIVINA COMMEDIA, alla spiegazione della COSTITUZIONE....
Benigni secondo me è un genio vero...
-
grave errore; vista la media dello share oltre il 42% per l´intera durata, pur non sapendo a quanto ammontasse il cachet pagato, puoi star sicuro che la RAI questa operazione l´ha chiusa in larghissimo attivo ;)
Per le gags sul Berluska, magari, sarebbe facilissimo non farne più; basterebbe che l´interessato metta fine alla sua smisurata voglia di farne, visto che per lui non si tratta di teatro :(
Che vuol dire, che il prossimo canone non lo fà pagare?
-
Che vuol dire, che il prossimo canone non lo fà pagare?
no, vuol dire che non l´ha pagato coi tuoi soldi, ma con quelli ricavati dalla sua attuazione teatrale ;)
-
Ieri sera ero di guardia in ospedale, quindi l'ho registrato con MySky e visto finalmente stasera.
Battute su Berlusconi a parte, Benigni ha sempre una enorme capacità di analisi di testi anche difficilissimi e riesce a renderli fruibili a tutti pur dicendo cose di estrema profondità.
Un passaggio su tutti, quando spiega come la Costituzione non vieta, ma spinge a fare, spinge a desiderare. "Sapevano che il bisogno si placa, ma il desiderio mai". Una frase buttata lì così, con semplicità, quasi per inciso, quasi casualmente. Ma dentro c'è forse l'essenza del nostro spirito vitale, la 'libido' freudiana, l'istinto che guida la nostra esistenza. Perché si muore quando si smette di desiderare.
L'ho trovato come sempre intelligente, profondo, colto e popolare al tempo stesso.
E commovente.
E non finirò mai di ringraziare i padri e madri della nostra Costituzione. Questo già prima che arrivasse Benigni a ricordarmelo.
-
grazie NoSurr; ho avuto il pudore di non scrivere che a me è sembrato commovente.
Ora ce l´ho fatta, grazie al tuo aiuto :-*
-
E poi anche le battute sui carabinieri hanno avuto una fine (senza peraltro che l'arma sia stata cancellata), quanto dovremo aspettare perchè ciò avvenga alle simpaticissime gags su berlusconi?
Bisognerebbe aspettare che Silvio la smetta di fornire tonnellate di materiale su cui fare battute..
-
Bisognerebbe aspettare che Silvio la smetta di fornire tonnellate di materiale su cui fare battute..
Io non credo che sia necessario basare il repertorio della comicità in televisione su uno stesso argomento da una 15ina di anni a questa parte. Non è che se uno dice cazzate per 30 anni tutti i "comici" d'italia sono costretti a propinarci le stesse battute vita natural durante.
Credo che di materiale su cui ridere, specialmente per chi viene pagato uno sproposito, si possa trovare.
-
ho finito gli Scottex.
passo ai Tempo.
-
Quale costituzione? Quella che viene giornalmente calpestata dai delinquenti che abbiamo in parlamento?
Una buffonata pagata con i soldi del popolo...
W FRUSTA!!!
-
Benigni ha la capacita' di credere nel potere evocativo della parola e nella suggestione dell'immagine. E' un dono in un mondo in cui tutti, letterati per primi, ci si e' accomodati nel post moderno, epoca in cui non ci si "deve" piu' emozionare, credere, desiderare, bensi' indulgere nell'ironia cinica ed autoreferenziale, nel canone letterario tecnico e misurato, nella professionalita' a prescindere. La Costituzione italiana resta una delle piu' importanti Carte mai concepite, coi suoi limiti e difetti, ovviamente. Non e' certo colpa della Costituzione se la classe politica (e dirigente) si e' fatta partitocratica ed oligarchica. Quanto alle battute su Berlusconi sono il riflesso pavloviano delle battute "di" Berlusconi, a conferma della genrale incapacita' di desiderare altro che non sia "pochade" e populismo.
-
Quale costituzione? Quella che viene giornalmente calpestata dai delinquenti che abbiamo in parlamento?
Una buffonata pagata con i soldi del popolo...
W FRUSTA!!!
POMATA lo spettacolo di Benigni proprio a questo dovrebbe servire: risvegliare la coscienza un pò sonnacchiosa dei cittadini elettori (attuali e prossimi venturi) per evitare il rischio, sempre presente, che qualcuno pensi solo di avviare il processo di modifica dei principi fondamentali della nostra carta, così magistralmente illustrati dal 'comico' toscano.
Proprio per ricordarci che alcuni delinquenti in parlamento, come dici tu, non stanno esercitando legittimamente il proprio mandato elettorale, ma stanno appunto calpestando alcuni principi fondamentali del nostro ordinamento.
Più che W Frusta, direi quindi W Roberto!!!!
;)
-
La peggiore politica si basa per prosperare proprio sul fatto che gli italiani pensano della politica tutto il male possibile: più stiamo lontani dalla politica più loro hanno le mani libere.
-
Premessa:
dal punto di vista del Servizio Pubblico, il contratto con Benigni (che alla fine qualche riconoscimento anche internazionale lo ha avuto) è giusto e conveniente.
Stiamo parlando, per tutta la stagione (spettacolo de l'altro ieri e 12 puntate sulla Commedia che andranno in onda in primavera), di 6 milioni di costo complessivo (e quindi, chi dice che Benigni ha preso 6 milioni LUI per due ore di trasmissione dice una cosa non vera).
Giusto, perchè parlare della Costituzione con l'arte di Benigni avvicina le persone alla politica (e come scrive TD in maniera sacrosante, più sono le persone che "fanno" politica, meno rischio c'è che la casta si incistisca nei suoi posti di potere) e rende gli Italiani un po' orgogliosi di esserlo, contribuendo così ad un sano patriottismo, che a differenza del becero nazionalismo aiuta le persone a volere una casa migliore, invece che a disprezzare quelle dei vicini. E parlare della COmmedia avvicina le persone, attraverso una delle più belle opere della letteratura mondiale, alla cultura in senso lato: ossia a prendere un prodotto dell'ingeno umano ed apprezzarlo. Certo, ci vuole Benigni, o un suo equivalente, ossia uno che sappia intrattenere il pubblico non solo con battute stile Soliti Idioti. Da questo punto di vista, le battute su B. ed il resto (il partito Per Dante, PD, che perde tutte le elezioni c'è stata: non mi ha fatto ridere come quelle su B.) erano fuori contesto. Fortunatamente è durato poco, sicuramente meno della trasmissione di Vespa...
Conveniente, perchè uno spettacolo del genere si ripaga da solo, non gravando sulle tasche del contribuente. Il Canone serve a finanziare le trasmissioni che è giusto fare anche se sono in perdita (chessò, i vari protestantesimo, i catechismi del fine settimana, etc.). Benigni si ripaga da solo, ma è giusto che venga fatto da una TV pubblica. Ricordo, qualche anno fa, Una trasmissione sulla storia del teatro fatta da Fo ed Albertazzi: 4 milioni in seconda serata su Rai2. La gente ha fame di cose buone, secondo me.
Benissimo quindi Benigni, ancora meglio tante altre voci - ma di quella levatura - su tanti altri argomenti importanti.
Criticare la persona invece che lo spettacolo è - ovviamente - lecito ma fuori fuoco, secondo me. Un po' come affermare di aver votato radicale e disinteressarsi sprezzantemente della cosa pubblica (che è proprio il contrario della storia gloriosa di quel partito, che anche le maggiori cappelle le ha fatte in assoluta buona fede) ;D
-
Mi puoi spiegare il meccanismo secondo il quale più è alto lo share e maggiore è la convenienza per chi paga il canone?
Grazie ;)
-
ho finito gli Scottex.
passo ai Tempo.
magari ti passasse " il tempo " 8)
-
Mi puoi spiegare il meccanismo secondo il quale più è alto lo share e maggiore è la convenienza per chi paga il canone?
Grazie ;)
Dove lo ho scritto? Ho parlato di non gravare sulle tasche del contribuente, che è diverso. Fai questa domanda, piuttosto, per tutte quelle trasmissioni che hanno portato la Rai ad avere un bilancio in rosso, piuttosto.
-
Un po' come affermare di aver votato radicale e disinteressarsi sprezzantemente della cosa pubblica (che è proprio il contrario della storia gloriosa di quel partito, che anche le maggiori cappelle le ha fatte in assoluta buona fede) ;D
Ma io non mi disinteresso affatto della cosa pubblica, sono solo un pochino più esigente, tutto qua.
La mia formazione politica resta (comunque) la stessa, e mi ritengo liberale e libertario al punto da esserlo (perfino ;D ) con me stesso.
-
Dove lo ho scritto? Ho parlato di non gravare sulle tasche del contribuente, che è diverso. Fai questa domanda, piuttosto, per tutte quelle trasmissioni che hanno portato la Rai ad avere un bilancio in rosso, piuttosto.
Scusami ma continuo a non capire.
Perchè una trasmissione con uno share altro non grava sul contribuente e quella con share basso invece si?
-
Scusami ma continuo a non capire.
Perchè una trasmissione con uno share altro non grava sul contribuente e quella con share basso invece si?
Provo a rispondere io:
Perché i punti di share determinano a quanto ammonta l'esborso delle aziende che investono nella pubblicità all'interno del programma. Più alto è lo share, più incassa l'azienda, meno intacca il "versato" dal contribuente. Nel caso di Benigni è molto probabile che il saldo sia ampiamente attivo.
Se poi ho sbagliato, mi "corigerete"......
-
Scusami ma continuo a non capire.
Perchè una trasmissione con uno share altro non grava sul contribuente e quella con share basso invece si?
Quella con lo share alto si ripaga con gli introiti pubblicitari che garantisce grazie alla vendita degli spazi al suo interno e che compensano (anzi eccedono) i costi di realizzazione della trasmissione.
Quello con lo share basso non si ripaga con gli introiti pubblicitari, insufficienti per compensare i costi di realizzazione della trasmissione.
I proventi da canone siano considerati, in questo sommario prospetto, una componente attiva fissa di base su cui conta ciascuno dei due programmi (ad alto o basso share).
-
...W FRUSTA!!!
Pomà, spero che l'apprezzamento sia rivolto non tanto a me quanto al mio rifiuto della cosiddetta cultura mainstream; quella che, per intenderci, ci obbliga ad essere massa e che obbedisce rigorosamente al più facilone degli assiomi: dato un qualsiasi argomento o sei favorevole o contro, tertium non datur.
Quindi o Berlusconi o Prodi, e se ti stanno sul culo per motivi più che evidenti e li mandi a caghèr antrambi sei un qualunquista.
Esistono solo due comportamenti del seguace della cultura mainstream: quello che odia e quello che milita, io sono per la terza via, che in fondo è la più vecchia di tutte: quella del libero pensiero. ;D (E qui dovrei cominciare a smerigliare i maroni di chi legge con l'anticoncilio di Napoli parlando di Ricciardi, Garibaldi e Levi ma sento che dalla cucina mi arriva un profumino di pampepato appena sfornato quindi passo, chiudo e vado ad implementare la mia circonferenza-vita :P)
-
Quella con lo share alto si ripaga con gli introiti pubblicitari che garantisce grazie alla vendita degli spazi al suo interno e che compensano (anzi eccedono) i costi di realizzazione della trasmissione.
Quello con lo share basso non si ripaga con gli introiti pubblicitari, insufficienti per compensare i costi di realizzazione della trasmissione.
I proventi da canone siano considerati, in questo sommario prospetto, una componente attiva fissa di base su cui conta ciascuno dei due programmi (ad alto o basso share).
L'ultima frase va corretta così: l'aumento del Canone serve a compensare non le perdite di alcune trasmissioni che la RAI deve fare (tribune politiche, protestantesimi, etc.) ma quelle che fa NONOSTANTE siano in perdita e non necessariamente servizio pubblico.
Esempio classico: è ovvio che il TG1 va fatto. Se però perde spettatori (trainando in questo anche le trasmissioni successive), sono costretto ad aumentare il canone. Certo, potrei fare un TG che la gente guarda, ma in questo caso subentra la politica, purtroppo.
Ma io non mi disinteresso affatto della cosa pubblica, sono solo un pochino più esigente, tutto qua.
La mia formazione politica resta (comunque) la stessa, e mi ritengo liberale e libertario al punto da esserlo (perfino ;D ) con me stesso.
Più esigente rispetto a cosa o chi? Se non voti sei proprio il contrario, visto che accetti (e lo devi fare per forza) quello che scelgono altri. Vuoi combattere il sistema? Benissimo lo si faccia - come il tuo nume tutelare, all'aperto.
Bello poi il fatto che se ciò che non ci piace è di maggioranza diventa "cultura mainstream", mentre se è maggioranza ciò che ci piace la cosa viene usata come rafforzativo. Se il tuo libero pensiero è odiare entrambi gli schieramenti (li mandi a cagare, come dici tu) non è libero pensiero, è un'altra cosa. Se non vuoi cambiare il mondo (e ne hai tutto il diritto) non "smerigliare i maroni" a chi lo vuole fare con battutine degne di Benigni...
-
Ah.... è alla Rai che ci guadagnano con Benigni! Avevo capito i contribuenti....
Invece il contribuente paga il canone per finanziare Protestantesimo...
Ho trovato il modo per eliminare il canone!
Basterebbe dire agli italiani di vedersi tutti Protestantesimo e il gioco sarebbe fatto. :D
Si scherza Giglic non t'incazzà ;)
-
Più esigente rispetto a cosa o chi?
A chi magari ha pensato che si potesse cambiare il mondo votando per Rutelli, per esempio. Sperando che la cosa non ti riguardi, of course 8)
-
Basterebbe dire agli italiani di vedersi tutti Protestantesimo e il gioco sarebbe fatto. :D
Non vorrete mica levarmi l'unica trasmissione che vedo? ;D
Si scherza Giglic non t'incazzà ;)
Infatti, mica me la spiego stacosa :-[
-
A chi magari ha pensato che si potesse cambiare il mondo votando per Rutelli, per esempio. Sperando che la cosa non ti riguardi, of course 8)
Non si cambia il mondo neanche non votando. Ma si rischia che a cambiarlo siano altri (ad esempio quelli che hanno cambiato il mondo votando Alemanno)
-
Non si cambia il mondo neanche non votando. Ma si rischia che a cambiarlo siano altri (ad esempio quelli che hanno cambiato il mondo votando Alemanno)
Ed in cosa sarebbe cambiato, di grazia?
E poi che significa "quelli che hanno votato Alemanno?" guarda che hanno il tuo stesso diritto di scegliere, eh?
-
Ah, questo me lo devo dire tu. Che hai cboato il mondo non votando. L'hai tirato fuori l'argomento tu, non io. Per me fare politica non è cambiare il mondo... È partecipare ad esso
-
Io non critico la costituzione, critico che si diano una barca di soldi a uno per farci riflessionare...
La gente si muore di fame.
-
Ah, questo me lo devo dire tu. Che hai cboato il mondo non votando. L'hai tirato fuori l'argomento tu, non io. Per me fare politica non è cambiare il mondo... È partecipare ad esso
ho cboato che significa?
cambiare il mondo è una tua espressione, io l'ho solo ripresa ironicamente
per te fare politica è scegliere fra berlusconi e uno dei tanti inutili farlocchi che la sinistra prima gli ha contrapposto e poi ha decretato la loro inutilità cestinandoli.
Per me fare politica è affermare il diritto di pretendere candidati migliori.
Se mi chiedi di scegliere fra mangiare una tapparella o un manico di scopa ti dico che NON MANGIO, avrò il diritto di pretendere qualcosa di commestibile, o no?
Per te fare politica è partecipare per evitare che al governo ci vada chi non piace te (ma che comunque piace a chi lo vota)
Parlare di politica in questo modo è come parlare di religione con un credente che brandisce la sua fede come una clava: semplicemente non si può.
-
ho cboato che significa?
Si, giusta critica. Scrivevo col cellulare. Scusa se ero interessato
Per te fare politica è partecipare per evitare che al governo ci vada chi non piace te (ma che comunque piace a chi lo vota)
NO. Se hai capito questo, hai capito male.
-
Si, giusta critica. Scrivevo col cellulare. Scusa se ero interessato
NO. Se hai capito questo, hai capito male.
cboato
ma dai scherzavo, cambiato poi l'ho messo in grassetto, dai!
partecipare per evitare che al governo ci vada chi non piace te (ma che comunque piace a chi lo vota)
non vedo altri motivi per i quali chi è politicamente schierato vada a votare
-
Esempio classico: è ovvio che il TG1 va fatto. Se però perde spettatori (trainando in questo anche le trasmissioni successive), sono costretto ad aumentare il canone. Certo, potrei fare un TG che la gente guarda, ma in questo caso subentra la politica, purtroppo.
quindi Rai Due e Rai Tre dovremmo proprio abolirle.
per tacer di Rai News, Rai Storia, Rai 5 e Rai Movie.
Bello poi il fatto che se ciò che non ci piace è di maggioranza diventa "cultura mainstream", mentre se è maggioranza ciò che ci piace la cosa viene usata come rafforzativo
bè dai, con "cultura mainstream" per i sorcini di Benigni ti va di lusso.
pensa a quando la maggioranza che non ci piace diventa "popolo bue", "al soldo della mafia", "inebetita dalle televisioni".
co' mainstream ce pòi sta' dai.
-
quindi Rai Due e Rai Tre dovremmo proprio abolirle.
per tacer di Rai News, Rai Storia, Rai 5 e Rai Movie.
bè dai, con "cultura mainstream" per i sorcini di Benigni ti va di lusso.
pensa a quando la maggioranza che non ci piace diventa "popolo bue", "al soldo della mafia", "inebetita dalle televisioni".
co' mainstream ce pòi sta' dai.
Si tende a finanziare il "servizio pubblico" col canone e il resto con gli introiti pubblicitari.
Protestantesimo deve essere fatto: come va fatto il telegiornale in ladino per il nonno di Heidi e altri dieci sudtirolesi. Programmi in perdita. Ed è giusto che li paghiamo tutti quanti.
-
Si tende a finanziare il "servizio pubblico" col canone e il resto con gli introiti pubblicitari.
Protestantesimo deve essere fatto: come va fatto il telegiornale in ladino per il nonno di Heidi e altri dieci sudtirolesi. Programmi in perdita. Ed è giusto che li paghiamo tutti quanti.
e io sono assolutamente d'accordo con te.
difatti mi sta bene pure Islamismo, Induismo e Zoroastrismo.
eppure i Tg in ladino, tetesco e sardo.
ma Tg1 Tg2 e Tg3 so' tutti e tre in italiano...
ce servono?
o servono, piuttosto, a rimpinza' tre greppie diverse? pluraliste, diciamo.
-
ma Tg1 Tg2 e Tg3 so' tutti e tre in italiano...
ce servono?
o servono, piuttosto, a rimpinza' tre greppie diverse? pluraliste, diciamo.
E' un obbligo di legge.
Se poi sono occasione per rimpinzare greppie, è un problema, e nemmeno piccolo.
Ma non è che chiudiamo gli ospedali perché ce so' gli infermieri che se fregano la carta igienica, insomma.
-
quindi Rai Due e Rai Tre dovremmo proprio abolirle.
per tacer di Rai News, Rai Storia, Rai 5 e Rai Movie.
Dai Boks, sei troppo intelligente per non aver capito il senso del mio post (che del resto Teo ha spiegato benissimo) ;)
bè dai, con "cultura mainstream" per i sorcini di Benigni ti va di lusso.
pensa a quando la maggioranza che non ci piace diventa "popolo bue", "al soldo della mafia", "inebetita dalle televisioni".
co' mainstream ce pòi sta' dai.
Su questa obiezione, fondatissima, vorrei invece spendere due parole di più con te (se ti va)
Io credo che nulla, nulla, sia più importante che SAPERE. Cosa? di tutto, qualsiasi cosa, dalla più importante a quella meno. Ne sono convinto per una serie di motivi, di cui il più importante è quello che non si può crescere se prima non si sa quale sia la base di partenza. E per crescita, intendo proprio la crescita individuale, condizione necessaria perchè ci sia una crescita come comunità. Solo sapendo, infatti, capisci quanto sia più conveniente, essere insieme che da soli, e come sia più conveniente collaborare (in qualsiasi ruolo) che non rivaleggiare o primeggiare a tutti i costi (parlo della vita sociale, ovviamente). Il ruolo primario di qualsiasi stato (comunità, nazione, popolo, scegli tu la semantica migliore) dovrebbe essere per me proprio quello di far crescere i suoi componenti affinchè siano in grado, SAPENDO, di prendere le decisioni più opportune e PROSEGUIRE, proprio nel senso di progresso. E' per questo che, ad esempio, trovo ingiusto arrabbiarsi, ad esempio, con le tasse invece che con gli evasori o con l'utilizzo che di queste se ne fanno. Quindi, anche se ogni tanto co casco anche io, trovo sbagliato qualsiasi riferimento al "popolo bue" etc. E' compito di qualsiasi "gestore" ( ;D ) favorire per me le condizioni crescita di TUTTA la comunità. Ed è importante che le maggiori tutele siano proprio verso le minoranze o i più deboli, visto che non hanno nè la forza nè il numero, o molto spesso neanche le informazioni (cultura, again) per poter affermare la propria identità. La costituzione, da questo punto di vista, ti piaccia o no, è il punto politico più alto raggiunto in Italia dalla sua fondazione: è una carta sicuramente incompleta e perfettibile (un allievo di Calamandrei la definì un coacervo di clericalismo e socialismo con accenni di liberalismo che ha perfino pudore della parola più bella: libertà), ma è BELLA. bella perchè rappresenta la rinascita della nostra Patria (anzi, io direi quasi la nascita), da macerie che sembravano ormai aver messo la parola fine alla nazione "Italia". Ed aver messo Benigni a raccontarla ed a spiegarla non è culura "mainstream": è cultura e basta. Anche a me sarebbe piaciuta una seconda puntata con le stesse cose raccontate, ad esempio, da quell'adorabile cacacazzi di Massimo Fini, ma pare sia vittima anche lui di un editto "bulgaro" (anche lui fu fermato da B.: chi vuole mantenere il potere per il potere lo fa solo a costo di nascondere informazioni, ossia cultura). Anche a me piacerebbe che ci fosse, al posto di Fazio, o meglio in aggiunta, un Cruciani o una Flavia Perina. ma anche in questo caso etc etc (vedi per un esempio "vicino" a te come Veneziani si sia dovuto prostituire: quando era una mente libera dava fastidio, o se lo dava), che facesse trasmissioni dove (tutti focalizzati solo sulla parte leggera della trasmissione: ma la vedete tutta o aspettate la torinese racchia per disprezzarla?) viene spiegata la musica classica da Barenbohim o la scrittura da Rushdie. E mi piacerebbe per lo stesso motivo che ti dicevo prima: più cose si sanno meglio è. Il punto è che al momento non ci sono, e mi accontento di quello che c'è. Che con il mio spirito e le mie informazioni valuto e (molto spesso) critico.
Ma se mi offrono solo Grandi Fratelli o simili (che pure devono esistere, ma non devono essere la sola cosa che esiste), cosa devo pensare? Che se escono fuori cose tipo "stamo affà a colla, 'na bira e 'n calippo", forse è anche perchè alcune cose non vengono insegnate, e non parlo solo della scuola. La funzione educatrice non deve essere formatrice, Boks, come nella più classica scuola deamicisiana: deve essere in-formatrice. Deve darti le regole di costruzione, a costruire poi ci pensi tu. Altrimenti puoi pensare che, per fare un esempio banale, con quei pezzetti di lego ci puoi fare solo una casa, e non un'altra cosa.
Per dirla con Gramsci, la coscienza globale si forma solo conoscendo (e di questo ringraziava Agnelli, che riunendo gli operai li aiutava a formarsi una indentità di classe). Nessuno deve prevalere, tutti devono collaborare. E chi governa deve tenere presente questo tipo di servizio.
Per questo comprendo chi detesta questa classe politica. Dissento, però, da chi identifica la classe politica con la politica stessa: il non interessarsi di politica è la via migliore verso il totalitarismo, di destra, di sinistra, o di religione
-
Scusate, eh? Ma sto assistendo ad un bel po' di fraintendimenti.
Il termine Mainstream vuol dire semplicemente grande pubblico, e l'espressione "cultura mainstream" può avere sia una un significato positivo, nel senso di cultura accessibile al grande pubblico, che negativo, nel senso di "una determinata cultura" che intende egemonizzarlo.
Che in Italia si contrappongano culture che agiscono in questo senso non è un mistero per nessuno, e sentirsi di destra o di sinistra quando questi termini risultano ormai svuotati del loro significato vuol dire concedersi all'una o all'altra egemonizzazione.
Fazio e Benigni, tanto per parlare di due nomi già fatti, sono i rappresentanti di una determinata cultura mainstream, e amarli o detestarli "a prescindere" significa essere dedestra o desinistra "a prescindere".
Vedo qui chi la pensa esattamente in questo modo, magari perché ritiene che sia quello il modo migliore di pensarla, ovviamente è una scelta che rispetto (altrimenti non sarei un libertario) ma non capirò mai la stizza e la mancanza di rispetto che suscita, soprattutto in chi ha sposato il pensiero maistream desinistra, chi, vuoi per carattere, o per scelta, o per istinto o semplicemente per spirito di libertà, sceglie di collocarsi fuori dai due schemi.
Abbiamo una costituzione. Bene! E' nata in un particolare periodo storico e quindi alcune sue falle, evidenti fra l'altro, sono giustificate dal periodo e dall'orientamento ideologico di chi l'ha partorita. Benissimo!
Però non la si può sfiorare. E non perché sia perfetta, dal momento che non lo è (un paio di cosette le ho evidenziate nel mio primo intervento ma avrei potuto continuare), non la si può sfiorare perché sennò si incazza chi si riconosce nel pensiero mainstream di chi, di fatto, la sta strumentalizzando.
E infatti non ho notato uno che sia uno appartenente a quel pensiero che sia intervenuto nel merito di quello che scrivevo: lo hanno fatto tutti nel principio.
E questo è fideismo, quindi appartenenza ad un determinato pensiero mainstream, appunto.
Benigni piace "a prescindere" a chi appartiene alla sua corrente mainstream. Usi la Divina Commedia o la patonza della Carrà o la Costituzione non importa, gli diciamo bravo per un solo motivo: sta confortando la nostra fede, sta facendo promozione alla cultura mainstream che ci ha egemonizzato. Quindi evviva Benigni, che sarebbe come dire evviva noi.
Siamo onesti: :P ci piace Benigni perché ogni volta che apre bocca ci fa la campagna elettorale.
-
che palle, sempre la stessa solfa, voi qua, voi là, ma parla per te, ma che ne sai di cosa pensano gli altri...
-
che palle, sempre la stessa solfa, voi qua, voi là, ma parla per te, ma che ne sai di cosa pensano gli altri...
Io infatti parlo di me, nel caso non ti fosse ancora chiaro.
-
Parli per te criticando i pensieri degli altri in tono sprezzante. Enjoy frusta, e scherza pure sugli errori di battitura...
Mi raccomando: continua ad assurgerti a solo interprete del libero pensiero, se continui così sarai liberissimo, praticamente da solo. (A me non hai MAI risposto nel merito, ovviamente, ma anzi sposti la discussione in continuità. Deve essere divertente, se non si hanno argomenti)
-
Io infatti parlo di me, nel caso non ti fosse ancora chiaro.
No, lo sai che quando scrivi te io non capisco... ammazza che teatrino triste, sempre uguale. Ma com'è che ogni due-tre giorni senti il bisogno di fare questa giostrina? Nnamo, va, vediamo che topic apri dopodomani contro la curtura mainstrimme.
-
No, lo sai che quando scrivi te io non capisco...
Io sono libero di scrivere quello che penso e nessuno ti obbliga a leggere quello che scrivo.
E abbastanza comprensibile come concetto?
-
E infatti non ho notato uno che sia uno appartenente a quel pensiero che sia intervenuto nel merito di quello che scrivevo: lo hanno fatto tutti nel principio.
E questo è fideismo, quindi appartenenza ad un determinato pensiero mainstream, appunto.
Siamo onesti: :P ci piace Benigni perché ogni volta che apre bocca ci fa la campagna elettorale.
Quello che parla di sé e non degli altri.
E poi nega, ma pensa te.
dimenticavo la faccina :P
ma per favore, il "libbero penzatore"...
-
la cosa più positiva, secondo me, è che la maggior parte di quelli che votano a destra e/o per Berlusconi, dimostrano, almeno, di aver molta reticenza a riconoscerlo.
Magari è solo l´inizio della loro rinascita personale ... ::)
8)
-
Parli per te criticando i pensieri degli altri in tono sprezzante.
E' una tua impressione, io rispetto infinitamente più di te i pensieri altrui. Infatti non mi incazzo né mi ritengo offeso da chi espone opinioni diverse dalle mie. Puoi dire di te la stessa cosa?
Enjoy frusta, e scherza pure sugli errori di battitura...
Era per sdrammatizzare, cosa difficile da notare per chi ha deciso di mettere il muso.
Mi raccomando: continua ad assurgerti a solo interprete del libero pensiero
Mi ritengo libero di pensare, è un pò diverso.
se continui così sarai liberissimo, praticamente da solo.
Come funziona l'ho già detto a Thomas.
(A me non hai MAI risposto nel merito, ovviamente, ma anzi sposti la discussione in continuità. Deve essere divertente, se non si hanno argomenti)
Al contrario, io ho argomentato le mie critiche alla costituzione ed anche la strumentalizzazione che ne fa quella che suppongo sia la tua parte politica. Tu ti sei limitato ad inalberarti ed a parlare assolutamente d'altro.
-
la cosa più positiva, secondo me, è che la maggior parte di queli che votano a destra e/o per Berlusconi, dimostrano, almeno, di aver molta reticenza a riconoscerlo.
Magari è solo l´inizio della loro rinascita personale ... ::)
8)
O magari è solo perché non vogliono rotture di coglioni. Io penso che la maggior parte di chi ha votato Berlusconi non lo ha fatto per lui ma contro i suoi avversari.
-
Quello che parla di sé e non degli altri.
E poi nega, ma pensa te.
dimenticavo la faccina :P
ma per favore, il "libbero penzatore"...
Io espongo dei fatti, puoi dimostrarmi il contrario se vuoi, o ignorarmi come ti ho appena detto.
O ancora non lo hai capito che nessuno ti obbliga a leggermi?
-
O magari è solo perché non vogliono rotture di coglioni. Io penso che la maggior parte di chi ha votato Berlusconi non lo ha fatto per lui ma contro i suoi avversari.
se volevi salvarli, me sa tanto che j´hai dato " er corpo de grazzia " ;D
-
se volevi salvarli, me sa tanto che j´hai dato " er corpo de grazzia " ;D
Bob, io ho smesso di votare quando Berlusconi è sceso in campo insieme a tutto quello che rappresentava.
E siccome all'inizio aveva adescato anche i radicali, dato che votavo per loro, non ho votato più.
Mai però ho trovato un motivo che fosse uno che mi spingesse a votare a sinistra, e questa è una colpa che addebito alla sinistra, però ogni volta che ne spiego i motivi trovo qualcuno che si incazza o si ritiene personalmente offeso, mi sapresti spiegare il perché?
-
................. mi sapresti spiegare il perché?
elementare Watson: " nun sei de sinistra " :D
Eccheccevoleva ...
-
elementare Watson: " nun sei de sinistra " :D
Eccheccevoleva ...
Ovvio: è "libbero penzatore", come fa a esse de sinistra?
Frusta, lo vedi come argomenti? "Se ti piace Benigni è perchè fai campagna elettorale e sei fideisticamente di sinistra". Bella l'argomentazione! Proprio da libero pensatore... Invece di spiegare a ME perchè apprezzo Benigni, spiega te perchè non lo apprezzi. Poi sò io quello che cambia discorso, ma pensa te...
-
Ovvio: è "libbero penzatore", come fa a esse de sinistra?
Frusta, lo vedi come argomenti? "Se ti piace Benigni è perchè fai campagna elettorale e sei fideisticamente di sinistra". Bella l'argomentazione! Proprio da libero pensatore... Invece di spiegare a ME perchè apprezzo Benigni, spiega te perchè non lo apprezzi. Poi sò io quello che cambia discorso, ma pensa te...
E poi si incazzano se gli dici che non capiscono quello che scrivi.
1) A te piace Benigni perché fa la campagna elettorale pe ril tuo partito.
2) A me non piace perché approfitta di un mezzo pubblico per fare campagna elettorale.
-
... ogni volta che ne spiego i motivi trovo qualcuno che si incazza o si ritiene personalmente offeso, mi sapresti spiegare il perché?
elementare Watson: " nun sei de sinistra " :D
Eccheccevoleva ...
Vi ha risposto Bob: vi incazzate quando non trovate uno come voi.
-
E poi si incazzano se gli dici che non capiscono quello che scrivi.
1) A te piace Benigni perché fa la campagna elettorale pe ril tuo partito.
2) A me non piace perché approfitta di un mezzo pubblico per fare campagna elettorale.
oh, a Giglic, stacce, lui espone dei fatti, ce lo sa lui quello che pensi te, inutile che te nascondi dietro a un dito. Communista e radical chicche. Attento che te scopro subbito, sà.
-
E poi si incazzano se gli dici che non capiscono quello che scrivi.
1) A te piace Benigni perché fa la campagna elettorale pe ril tuo partito.
2) A me non piace perché approfitta di un mezzo pubblico per fare campagna elettorale.
Cioè tu sai che mi piace benigni e perché... Meno male che er libero pensatore pensa pure per gli altri.
-
Da spettatore neutrale a questo teatrino, a naso, dico che Frusta ci è andato abbastanza vicino :D
E nun ve incazzate che è l'ultimo giorno ;)
-
E poi si incazzano se gli dici che non capiscono quello che scrivi.
1) A te piace Benigni perché fa la campagna elettorale pe ril tuo partito.
2) A me non piace perché approfitta di un mezzo pubblico per fare campagna elettorale.
:-* :-* :-*
-
Da spettatore neutrale a questo teatrino, a naso, dico che Frusta ci è andato abbastanza vicino :D
:-* :-* :-*
Occhio, che poi siete troppi e rischiate di diventare mainstream...
:P
-
-
Bello l'autoritrtatto di ThomasDoll ;D
-
Benigni chi? quello che nel suo film fa liberare Auschwitz dagli americani?
-
Benigni chi? quello che nel suo film fa liberare Auschwitz dagli americani?
Te credo, doveva vince l'oscar :D
Che poi, se fai bene caso alla scena, il soldato parlava amerecano ma era biondino, sicuramebte di madre russa :D
-
Benigni chi? quello che nel suo film fa liberare Auschwitz dagli americani?
Sicuro che era AUschwitz?
-
Comunque, visto quanta gente ha infastidito a morte, bisogna che mi vada a vedere la registrazione di questo programma, mi sa che su Rai Replay c'è. Vorrà dire che supererò la noia di seguire Benigni che fa Benigni
-
A me Benigni fa scompisciare, pur non appartenendo al c.d. "mainstream".
Il problema è che tira di più un pelo di silvio che un carro di buoi. Certo che il soggetto fa ben poco per non farsi prendere per il culo, ma c'è una letteratura ed una soglia di attenzione su di lui assurda. C'è una produzione letteraria su silvio che ci campano un fottio di famiglie (ergo silvio serve :) ).
La satira, se fatta bene, è una gran cosa. Certo è che, nel caso specifico della lettura e spiegazione della Costituzione, non era proprio obbligatorio parlare di Berlusconi.
Tenderei a scindere il sacro dal profano, tutto qua.
-
Come spesso accade, caro mio, hai ragione da vendere.
Spero passi al più presto la moda che chiunque sia dotato di un computer collegato a internet si senta in obbligo di fare satira politica scrivendo frasettine secche e ironiche nella speranza di essere rimasticato da Spinoza.it. Alla fine si squalifica anche chi a fare satira è più bravo e titolato, perché nel frastuono dei cinguettii cosa distingui più?
Teniamo quello che c'è di buono: l'ironia fa bene alla salute. A patto di non stare in modalità ironica sempre, comunque e ovunque...
-
E poi si incazzano se gli dici che non capiscono quello che scrivi.
1) A te piace Benigni perché fa la campagna elettorale pe ril tuo partito.
2) A me non piace perché approfitta di un mezzo pubblico per fare campagna elettorale.
1) a me piace (rectius piaceva) Benigni perché è dissacrante e colto, non perchè fa campagna elettorale per il mio partito (quale? Democrazia 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'ana? Per carità)
2) Non approfitta di un mezzo pubblico per fare campagna elettorale, ma da professionista fa il suo lavoro, opportunamente e adeguatamente pagato, anche perché - volente e nolente - è star internazionale.
Beninteso a me Benigni piace sempre meno, perché sempre più ammantato del mieloso 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'smo buonista di cui ne abbiamo abbastanza (ma da mò!).
In ogni caso meglio un benigni che mille d'Urso (che salutiamo e abbracciamo).
-
Può il 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'smo sopravvivere a 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'? Water è evaporato da tempo, bisognerebbe coniare una nuova definizione.
Benigni non è buono, è folletto, il folletto è sempre impertinente, quando non insolente.
Benigni è sempre Cioni Mario, solo che s'è invecchiato.
-
Può il 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'smo sopravvivere a 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'? Water è evaporato da tempo, bisognerebbe coniare una nuova definizione.
Benigni non è buono, è folletto, il folletto è sempre impertinente, quando non insolente.
Benigni è sempre Cioni Mario, solo che s'è invecchiato.
Può darsi, ma una volta lo sentivo più dissacrante e graffiante e mi piaceva da matti.
Oggi mi spiazza con le sue badilate di miele (è tutto bello: la natura, l'amore, la costituzione ... bah). Sarà l'età che avanza, non gliene faccio una colpa, ma lo preferivo in quell'altra versione.
PS A chi si lamenta che paga il canone d equindi non può sopportare spettacoli di parte (una volta c'erano spettacoli "oggettivi"? Petrolini era de sinistra pure lui?), ricordo che anche io pago il canone e se devo concedere un Giletti alla zia Pina (tutto il diritto, per carità, mentre mi bevo il caffè e azzanno la pastarella possiamo sopportare anche quello strazio), pretendo per me non solo un Benigni (una tantum, mica te lo devi sciroppare settimanalmente) ma anche the return of Luttazzi!
-
Può il 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'smo sopravvivere a 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'? Water è evaporato da tempo, bisognerebbe coniare una nuova definizione.
Benigni non è buono, è folletto, il folletto è sempre impertinente, quando non insolente.
Benigni è sempre Cioni Mario, solo che s'è invecchiato.
Perfetto. Senza contare che da giovane proponi, da vecchio insegni.
-
se volevi salvarli, me sa tanto che j´hai dato " er corpo de grazzia " ;D
il colpo di grazia berlusconi se l'é dato da solo quando con un consenso ampio, s'é messo a fare il satrapo orientale con mignotte e festini, per non parlare di una politica non politica.
L'ho votato anch'io, seppur indirettamente, anche per allontanare i prodi e i dalema, dannosi come la fillossera e la febbre asiatica.
Per quel che mi riguarda, fine dei giochi. Non voto piú, non avendo piú gente che mi rappresenti in parlamento (se mai ci sia stata).
Divento un bel populista-qualunquista, che me diverte pure un pó. E lascio fare agli altri, ancora desiderosi di speranza in un mondo migliore governato dai soliti noti.
Me metto bello comodo e aspetto protestantesimo e i catechismi, infinitamente meglio dei benigni e dei vespa.
Buone Feste a tutti.
-
Me metto bello comodo e aspetto protestantesimo e i catechismi, infinitamente meglio dei benigni e dei vespa.
Buone Feste a tutti.
Una volta dopo pranzo facevano la lezione di inglese in TV (ricordo da bambino anche quelle di francese).
Oggi siamo tutti poliglotti vero?
-
Una volta dopo pranzo facevano la lezione di inglese in TV (ricordo da bambino anche quelle di francese).
Oggi siamo tutti poliglotti vero?
Io si, a parte l'italiano :D
-
Stiamo parlando di uno dei pochissimi artisti italiani di livello internazionale, paragonato (da Blake Edwards, mica da Vanzina) a Stan Laurel. Se sarà anche rincojonito, ma un comicazzo qualunque di fare la carriera di Benigni se lo sogna la notte. Certo, non strappa mutande e non fa battute scorrette politicamente, evabbè.
A proposito di Petrolini, AVERCENE di Petrolini, oggi. Avercene.
(nun me sembra tutto sto mainstream, calcolando il mainstream del ventennio eh)
-
Rispetto totale per le opinioni di quasi tutti, però mi chiedo: come mai questa esigenza di Partecipazione attiva alla vita politica in contrasto con lo sciatto qualunquismo, arriva sempre in prossimità delle elezioni? stranamente proprio quando i "nostri" politici la richiedono a gran voce sottolineandone l'assoluta necessità.
Che poi sono gli stessi politici che nei successivi quattro anni riducono la nostra repubblica nel modo che conosciamo e che della Partecipazione popolare se ne dimenticano completamente. E con essi tanti di noi.
Un pò quello che avviene a livello locale, con gli innumerevoli inviti a cene e riunioni di partito in cui la tua presenza risulta di fondamentale importanza. Ehhh come no...
A mio avviso l'idea di Partecipazione deve essere rivista. Non può collimare soltante con il recarsi alle urne per votare Bersani o Berlusconi. O almeno io, al pari di Frusta e Centurio per esempio, non mi sento più di condividerla.
-
senta lei, fiDelio, invece de perde tempo, cerchi ´na babysitter e venghi domani sera, con la di lei signora >:(
-
Aspetta, Fidelio, mettiamo dei paletti, sennò troviamo difficoltà a capirci: che la politica ti cerchi sotto elezioni è normale, je serve che la voti; che tu ti impegni politicamente, anche semplicemente a seguire e a informarti di più e a esercitare con più assiduità le tue prerogative di cittadino dipende da te. La politica vista come serie di offerte tra le quali scegliere può avvilire, se non c'è niente da scegliere, però ci si può adoperare a livello locale a fare mille cose e questo è diverso. Sai a quante cene/eventi a sottoscrizione del PD m'hanno invitato quando ero presidente di cooperativa? Mai andato... ho aderito a un circolo culturale che alla seconda riunione ha chiuso perché litigavano tutti contro tutti tra PD, non PD, qualunquisti, moderati, berlusconiani, due coglioni come cacicavalli. Ultimamente mi ha preso di mira la Lega nord, non so come mai nun me riesce de sciacquammeli, è tutto un invito, una newsletter eccetera. Anche Idv in passato, e prima ancora AN... Normale, fanno i piazzisti pure loro. Ma l'impegno è un fatto personale. Io se c'è da votare voto, ma non ho mai preso una tessera di partito e non ci tengo.
-
Ma è vero quello che leggo che sento? Che Benigni che parla della Costituzione per due ore una tantum è un problema? E anni di rottura di collioni con l'inno nazionale in tutte le salse invece vanno bene? O un vecchio che biascica cazzate di Padania?
Siamo ridotti male, veramente. Basta vedere d'altra parte chi mandiamo in Parlamento... E nessuno si tiri fuori: i parlamentari sono esattamente quelli che erano scritti nelle liste elettorali. Ed è responsabile anche chi NON vota, perché entra anche lui nel gioco elettorale.
Basta con l'italianissimo salvacondotto del "io non c'ero e se c'ero dormivo". Ci stai e basta. E magari se prendi spunto da quelle due ore per leggerla per davvero, la Costituzione, e capire cosa c'è scritto, dormiresti davanti al seggio e diresti un giorno sì e l'altro pure a chi di dovere "non v'azzardate a mette Tizio/Caio/Sempronio in lista sennò col cavolo che vi voto."
Basta col qualunquismo, perdìo.
-
a me non piace più l'uso strumentale che viene fatto della Costituzione , è bella è fatta bene ma non è più attuale ed è pure stata cambiata senza colpo ferire o a furor di popolo o a discapito del popolo , alcuni principi fondamentali sono stati calpestati ed ignorati da chi , con somma ipocrisia , s'è sempre fatto vanto e scudo del sangue di chi ha lottato per metterla nero su bianco , alcune questioni fondamentali , come la tutela giuridica dei cittadini , sono ogni giorno in balia degli umori di chi doveva invece essere il garante dell'uguaglianza di fronte la legge ,e una giustizia traballante , diventata strumento di lotte di potere , fa crollare uno dei pilastri su cui fondare una società che si possa definire civile ,
tutti gli inviti a desiderare che la Costituzione ci fa vengono regolarmente frustrati da bizantinismi legislativi interpretabili o applicabili a secondo convenienze , e da mancate attuazione dei principi fondamentali ,
l'hanno fatta diventare un monolite da adorare e questa non era la volontà dei Costituenti .
-
A parte che si fa politica anche e soprattutto con tessere di partito (anche io non ne ho mai avuta una, ma non è questo il punto: non ritengo affatto disonorevole fare politica all'interno dei luoghi politici, ossia i partiti), va aggiunto che si fa politica in mille altri modi: di base fare poltica è interessarsi delle cose pubbliche (nel senso di non solo tue). Si fa politica nell'associazionismo, nei sindacati, fino alle assemblee condominiali. La politica è - anche - votare, ma quando si parla di "fare" politica, non si sintende solo quello. Votare è il minimo, ed è la condizione di cittadino che lo rende possibile. Votare scheda bianca, o nulla, è una scelta anche quella: si esprime la "non" preferenza. A mio modo di vedere, se invece che un elettorato attivo che vota al 60%, ce ne fosse uno che vota al 90% ma con il 30% o più di bianche e nulle, il messaggio sarebbe infinitamente più forte. Perchè chi usa il diritto mette paura, al contrario di chi non lo usa.
-
Ma è vero quello che leggo che sento? Che Benigni che parla della Costituzione per due ore una tantum è un problema? E anni di rottura di collioni con l'inno nazionale in tutte le salse invece vanno bene? O un vecchio che biascica cazzate di Padania?
Siamo ridotti male, veramente. Basta vedere d'altra parte chi mandiamo in Parlamento... E nessuno si tiri fuori: i parlamentari sono esattamente quelli che erano scritti nelle liste elettorali. Ed è responsabile anche chi NON vota, perché entra anche lui nel gioco elettorale.
Basta con l'italianissimo salvacondotto del "io non c'ero e se c'ero dormivo". Ci stai e basta. E magari se prendi spunto da quelle due ore per leggerla per davvero, la Costituzione, e capire cosa c'è scritto, dormiresti davanti al seggio e diresti un giorno sì e l'altro pure a chi di dovere "non v'azzardate a mette Tizio/Caio/Sempronio in lista sennò col cavolo che vi voto."
Basta col qualunquismo, perdìo.
a malincuore, ti dico: " magna tranquillo " :(
-
Ma è vero quello che leggo che sento? Che Benigni che parla della Costituzione per due ore una tantum è un problema?
No, che Benigni parli di Costituzione è campagna elettorale. Perché la Costituzione è de sinistra, che nun ce lo sapevi?
-
(poi ci si meraviglia del fatto che abbia governato una forza che col tricolore si puliva il culo)
Ma possibile che non ci sia più il minimo attaccamento alle istituzioni di questo paese? Io odio nazionalismi e sciovinismi ma amo il mio Paese, la bandiera, le istituzioni democratiche, m'incazzo quando si profana il parlamento, quando si manca di rispetto alla nostra storia martoriata. Che cavolo, non si sente altro che storcimenti di naso, l'Italia è il Risorgimento, la Vittoria, la resurrezione del dopoguerra, la lotta democratica contro il fascismo, la resistenza contro le mafie, il desiderio di giustizia e di verità sulle stragi eccetera. Sono cose che devono accomunare gli italiani, posso capire che si senta escluso chi non accetta la rivendicazione dell'antifascismo come carattere fondante ma poi deve esserci coesione su certi valori, a maggior ragione da parte di chi è di destra, che dovrebbe avere uno spiccato senso di appartenzenza alla patria. Su questo complesso di valori ci vomita da vent'anni Berlusconi APERTAMENTE, un elogio della costituzione è per forza di cose antiberlusconiano, essendo Berlusconi il principale detrattore della costituzione.
-
Perché la Costituzione è de sinistra, che nun ce lo sapevi?
so' quelli de sinistra che pensano che la Costituzione è roba loro
-
so' quelli de sinistra che pensano che la Costituzione è roba loro
La costituzione è di tutti, quindi hanno ragione, "quelli de sinistra". E' rob aloro, esttamente come è ' roba" di quelli "de destra" e "de centro".
Se tali insulti alla classe politica si fossero sentiti da parte dei liberi pensatori anche quando si affettavano mortadelle in parlamento e si stappavano bottiglie, poi, sarebbe stato meglio.
-
La costituzione è di tutti, quindi hanno ragione, "quelli de sinistra". E' rob aloro, esttamente come è ' roba" di quelli "de destra" e "de centro".
Se tali insulti alla classe politica si fossero sentiti da parte dei liberi pensatori anche quando si affettavano mortadelle in parlamento e si stappavano bottiglie, poi, sarebbe stato meglio.
quando l'affettavano la mortadella ? quando un'inchiesta giudiziaria fece cadere il governo Prodi ?
-
evabbè, Cè, stai a guardà er capello: è tutto un magna magna, io ce l'ho con tutti indistintamente, con 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' e D'Alema, Bindi e Di Pietro, Vendola e Bersani, Letta e Fassino, nun sarvo nisuno, manco a quelli de destra. Hai visto poi che facciazza che ha Renzi? E Pisapia? Madonna, che classe politica scarcagnata! Ah, senza distinzioni, di destra, di centro e di sinistra, che mica sò de parte, io! E Cacciari, che faccia de merda. Rutelli, poi, che davero Rutelli? Mappoi la Guzzanti, e Crozza, e Ballarò e Santoro, eh mamma mia. Prodi nzia mai! A me la politica me fa schifo, io ce l'ho con la sinistra, la destra e il centro. Hai visto Fazio? Ah, io non lo sopporto più... e quell'antro che annava chii tranze? Marrazzo, M'arrazzo, come se chiama. Morammazzati a sti magnoni. De sinistra, de centro e de destra, eh? Che io a chi le do e a chi le prometto... siete voi che siete di sinistra e allora v'incazzate
-
ah ! D'Alema , la Costituzione a parte l'art. 11 se l'è letta tutta , l'avrà pure imparata a memoria solo che quell'articolo non gli piaceva e allora l'ha saltato
-
è politica anche un popolo che marcia a radere al suolo un Palazzo.
quando arrivano i tempi ultimi, la cabina elettorale può non essere più una meta.
del resto, se mi tolgono tutto è doveroso che io mi rivolti per riprendermi tutto.
i falò che stanno iniziando a illuminare le notti di Atene e di Madrid, anche se the revolution will not be televised, spero che incendino al più presto i cieli di tutta Europa.
è l'unica azione degna di dignità politica che oramai riconosco.
l'unico servizio possibile da rendere alla Polis.
-
quando l'affettavano la mortadella ? quando un'inchiesta giudiziaria fece cadere il governo Prodi ?
Ahem, credo che la tua ricostruzione sia un poco forzata...
Mastella - che uscì dalla maggioranza assieme ad altri nell'operazione "libertaggio" (cit. intercettazione tra Saccà e B. reperibile anche su Youtube, quella dove Saccà diceva le cose senza alcuna "piangeria"), usò un'inchiesta in corso per uscire dalla maggioranza e candidarsi poi con B. alle Europee - se non erro - per colpa di quel frescone di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', che puntava a creare quel famoso "partito unico" che avrebbe levato spazio appunto a tutti quei partiti come UdEUR et similia. Prodi - unico caso nella storia della Repubblica - si fece sfiduciare dal Parlamento prima di dimettersi (ed era la seconda volta, la prima fu quella per colpa di quell'altro fenomeno di Bertinotti). Nessun altro PdC ha mai rispettato le regole, da questo punto di vista. Il gesto, che non ricordo essere stato criticato tanto quanto si critica la Bindi (cosa sacrosanta, intendiamoci, ognuno critica chi vuole e come vuole, nel rispetto dovuto alle diverse posizioni) fu come dire, "poco rispettoso" delle istituzioni almeno tanto quanto le critiche - giuste - che si fanno alla Casta adesso.
Ma il punto è comunque un altro: se anche avessero arrestato Prodi mentre parlava alla Camera o al Senato, quel gesto non andava fatto.
-
ah ! D'Alema , la Costituzione a parte l'art. 11 se l'è letta tutta , l'avrà pure imparata a memoria solo che quell'articolo non gli piaceva e allora l'ha saltato
ecco, un esempio perfetto. L'Italia ripudia la guerra, un buon motivo per stare incazzati e impegnarsi di più. Non bisogna mollare, bisogna vigilare. Incazzarsi. Distinguere.
-
ah ! D'Alema , la Costituzione a parte l'art. 11 se l'è letta tutta , l'avrà pure imparata a memoria solo che quell'articolo non gli piaceva e allora l'ha saltato
Infatti, qui hai ragione. Quale è il problema? (PS, oltre a D'Alema, avrei gradito vedere anche TUTTI gli altri PdC - ricordiamo che giurano sulla costituzione - che, prima e dopo di lui, hanno mandato in vacca l'art. 11)
-
è politica anche un popolo che marcia a radere al suolo un Palazzo.
quando arrivano i tempi ultimi, la cabina elettorale può non essere più una meta.
del resto, se mi tolgono tutto è doveroso che io mi rivolti per riprendermi tutto.
i falò che stanno iniziando a illuminare le notti di Atene e di Madrid, anche se the revolution will not be televised, spero che incendino al più presto i cieli di tutta Europa.
è l'unica azione degna di dignità politica che oramai riconosco.
l'unico servizio possibile da rendere alla Polis.
Ecco, ci rendiamo conto che questo è un pensiero che in ultima analisi può essere condiviso qualunque orientamento si abbia? Ciascuno con le proprie prerogative, ciascuno portandolo nel proprio recinto. E' resistenza. Succede quando crolla la qualità della vita, quando non c'è futuro.
-
Ecco, ci rendiamo conto che questo è un pensiero che in ultima analisi può essere condiviso qualunque orientamento si abbia? Ciascuno con le proprie prerogative, ciascuno portandolo nel proprio recinto. E' resistenza. Succede quando crolla la qualità della vita, quando non c'è futuro.
ritengo, TD, che sia il passaggio ulteriore.
la Resistenza è un anelito vitale, ma passivo nella sua sostanza.
la Rivolta è la Resistenza che assume Consapevolezza e diviene Azione.
al di là e al di sopra delle ideologie.
ci vorrebbe un Popolo però, non un agglomerato di Individui.
-
ritengo, TD, che sia il passaggio ulteriore.
la Resistenza è un anelito vitale, ma passivo nella sua sostanza.
la Rivolta è la Resistenza che assume Consapevolezza e diviene Azione.
al di là e al di sopra delle ideologie.
ci vorrebbe un Popolo però, non un agglomerato di Individui.
Ma il Popolo, per essere tale, deve avere un'identità. E l'identità è data solo dalla consapevolezza di farne parte, del Popolo. E questo è un lavoro che fa l'individuo. Per creare una qualsiasi metastruttura, devi lavorare all'inzio sulle sue componenti, non credi?
Sulla differenza tra Resistenza e Rivolta sono invece meno d'accordo. La Rivolta, se non guidata correttamente, diventa un banale susseguirsi di Riots. Quello che sta succedendo in Grecia ed in Spagna sono (più in Spagna, a dire il vero) ancora Riots.
E comunque, nell'attuale situazione italiana, entrambe le cose sono estremamente difficili, su questo concordo.
-
sì Giglic, hai ragione.
vorrei un Popolo che, affrancato dai legacci delle Ideologie, assumesse consapevolezza di sè e si autodeterminasse.
ed è oramai l'unica opzione per la quale sarei disposto a spendermi.
-
(poi ci si meraviglia del fatto che abbia governato una forza che col tricolore si puliva il culo)
Ma possibile che non ci sia più il minimo attaccamento alle istituzioni di questo paese? Io odio nazionalismi e sciovinismi ma amo il mio Paese, la bandiera, le istituzioni democratiche, m'incazzo quando si profana il parlamento, quando si manca di rispetto alla nostra storia martoriata. Che cavolo, non si sente altro che storcimenti di naso, l'Italia è il Risorgimento, la Vittoria, la resurrezione del dopoguerra, la lotta democratica contro il fascismo, la resistenza contro le mafie, il desiderio di giustizia e di verità sulle stragi eccetera. Sono cose che devono accomunare gli italiani, posso capire che si senta escluso chi non accetta la rivendicazione dell'antifascismo come carattere fondante ma poi deve esserci coesione su certi valori, a maggior ragione da parte di chi è di destra, che dovrebbe avere uno spiccato senso di appartenzenza alla patria. Su questo complesso di valori ci vomita da vent'anni Berlusconi APERTAMENTE, un elogio della costituzione è per forza di cose antiberlusconiano, essendo Berlusconi il principale detrattore della costituzione.
Quando le istituzioni del tuo paese ti prendono per il culo, cade o dovrebbe cadere, tutto il patriottismo...
Ci pisciano in testa e dicono che piove...
-
sì Giglic, hai ragione.
vorrei un Popolo che, affrancato dai legacci delle Ideologie, assumesse consapevolezza di sè e si autodeterminasse.
ed è oramai l'unica opzione per la quale sarei disposto a spendermi.
E quindi mi dai ragione sul discorso della cultura :-)
-
evabbè, Cè, stai a guardà er capello: è tutto un magna magna, io ce l'ho con tutti indistintamente, con 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' e D'Alema, Bindi e Di Pietro, Vendola e Bersani, Letta e Fassino, nun sarvo nisuno, manco a quelli de destra. Hai visto poi che facciazza che ha Renzi? E Pisapia? Madonna, che classe politica scarcagnata! Ah, senza distinzioni, di destra, di centro e di sinistra, che mica sò de parte, io! E Cacciari, che faccia de merda. Rutelli, poi, che davero Rutelli? Mappoi la Guzzanti, e Crozza, e Ballarò e Santoro, eh mamma mia. Prodi nzia mai! A me la politica me fa schifo, io ce l'ho con la sinistra, la destra e il centro. Hai visto Fazio? Ah, io non lo sopporto più... e quell'antro che annava chii tranze? Marrazzo, M'arrazzo, come se chiama. Morammazzati a sti magnoni. De sinistra, de centro e de destra, eh? Che io a chi le do e a chi le prometto... siete voi che siete di sinistra e allora v'incazzate
Ma davvero parli così? Ti facevo meno becero, comunque secondo me esageri.
Io sono molto più ottimista, più considero i meriti politici degli illustri personaggi che hai elencato e che non possono aver colpe sulla nostra situazione e più vedo il bicchiere mezzo pieno. Di merda.
-
so' quelli de sinistra che pensano che la Costituzione è roba loro
no, so´ quelli de destra che ancora stanno al " caro lei, quando c´era lui "; loro non riconoscono la costituzione, il 25 aprile e la resistenza.
Sennò rileggiti gli ammiccamenti ed i tentativi di revisionismo berluskonoide verso quelli dell´ex MSI che, infatti, giusto per parlare di magnamagna, si avvicinarono fino a subire l´abbraccio mortale di FI. E sappiamo tutti che non lo fecero per amore all´arte, ma per avvicinarsi alla " magnatora bassa ".
Se qualcuno non sa cosa s´intende per magnatora bassa, basta chiederlo ;)
( ma in questo paese sicuro che lo sappiamo TUTTI )
-
E quindi mi dai ragione sul discorso della cultura :-)
assolutamente.
anzi, scusami se non ti avevo risposto ma avevo letto in un momento di fretta. :)
-
(poi ci si meraviglia del fatto che abbia governato una forza che col tricolore si puliva il culo)
Ma possibile che non ci sia più il minimo attaccamento alle istituzioni di questo paese?
Ma dici sul serio?
-
L'errore è confondere le istituzioni con gli uomini, lo stato non è la classe politica, lo stato siamo noi.
-
L'errore è confondere le istituzioni con gli uomini, lo stato non è la classe politica, lo stato siamo noi.
Si, ma le istituzioni sono prigioniere di cotanti banditi...come se cacciano questi?
Io un metodo lo avrei, ma ancora ci sono delle briciole da mangiare e quindi fino a che il popolo riesce a mangiare...
-
no, so´ quelli de destra che ancora stanno al " caro lei, quando c´era lui "; loro non riconoscono la costituzione, il 25 aprile e la resistenza.
Sennò rileggiti gli ammiccamenti ed i tentativi di revisionismo berluskonoide verso quelli dell´ex MSI che, infatti, giusto per parlare di magnamagna, si avvicinarono fino a subire l´abbraccio mortale di FI. E sappiamo tutti che non lo fecero per amore all´arte, ma per avvicinarsi alla " magnatora bassa ".
Se qualcuno non sa cosa s´intende per magnatora bassa, basta chiederlo ;)
( ma in questo paese sicuro che lo sappiamo TUTTI )
considera che qualcuno s'era inventato l'arco costituzionale per escluderli da qualsiasi opzione di governo , contravvendo ai principi dell'art. 3 e dando così il via al saccheggio della cosa pubblica partita negli anni '80 .
-
considera che qualcuno s'era inventato l'arco costituzionale per escluderli da qualsiasi opzione di governo ,
Gli ex-fascisti? Ma se mezz'ora dopo il 25 aprile sono stati praticamente sdoganati in qualsiasi ambito, salvo che in rari casi dove si potevano salvare le apparenze senza fare danni nella sostanza... Hanno "purgato" Vittorio Pozzo, figurarsi, mentre gente corresponsabile del disastro fino ai capelli se la passava meglio di prima.
Parliamo della storia vera di questo paese, per favore.
-
considera che qualcuno s'era inventato l'arco costituzionale per escluderli da qualsiasi opzione di governo , contravvendo ai principi dell'art. 3 e dando così il via al saccheggio della cosa pubblica partita negli anni '80 .
Quello è stato un "colpo di genio" che tagliò la testa al toro.
La DC, contrariamente a quanto si pensa, avrebbe visto volentieri un MSI cancellato dalla scena politica "per ricostituzione del partito fascista", mentre il PCI era assolutamente contrario a questa ipotesi.
Entrambi per lo stesso motivo, e cioè perché "a quei voti"-come disse un umorista del Travaso- "gli si sarebbe allungata la camicia"
Ovviamente riferendosi alle camicie nere che sarebbero diventate tonache clericali andando ad ingrossare le fila democrostiane ;D
-
Al contrario, Bob. Stiamo messi così male proprio perché ci propinano quello che gli pare e gli diciamo pure bravi.
Benigni si spara la solita tradizionale posa da saggio ed assennato birbaccione nella tv di stato, ottiene una audience superiore ad una finale di coppa del mondo, recita un copione che mette d'accordo tutti, da Casini a Vendola passando per Fini e Berlusconi, dalla Camusso alla Fornero passando per la Polverini e la Binetti, da Monti a Napolitano passando per tutto l'oceano di politicanti che ci sta in mezzo ed a nessuno viene il sospetto di essere preso per il culo!
A me si.
E se il Italia c'è la dittatura del politicamente corretto per cui certe cose le si possono pensare ma non dire se non da soli seduti sul cesso o comodamente rannicchiati nel proprio bagagliaio, beh, tutta la gente di cui sopra per quel che mi riguarda può farsene tranquillamente una ragione.
E' una dittatura talmente diffusa, sottile e permeante al punto che chi come Centurio vorrebbe dissentirne si morde la lingua per quieto vivere e un pò scherzando e un pò no dice mejo che me stó zitto sennó me squalificano
E non è bello, dai.
Caro Frusta. è la Costituzione ad essere rivoluzionaria. basterebbe applicarla e seguirla...
-
Gli ex-fascisti? Ma se mezz'ora dopo il 25 aprile sono stati praticamente sdoganati in qualsiasi ambito, salvo che in rari casi dove si potevano salvare le apparenze senza fare danni nella sostanza... Hanno "purgato" Vittorio Pozzo, figurarsi, mentre gente corresponsabile del disastro fino ai capelli se la passava meglio di prima.
Parliamo della storia vera di questo paese, per favore.
allora riprendi in mano qualche libro e rileggiti i capitoli su quanto successe negli anni 60 e 70 se vuoi parlare di storia , a seguito dell'invenzione dell'arco costituzionale molti fuoriusciti dal MSI scelsero strade alternative alla democrazia quando non sfociarono nel terrorismo :
Le reazioni della destra alla formula dell’arco costituzionale « L'Italia tra unita' e liberta' (http://www.criticastorica.it/opera/volume-v-la-spirale-consociativa/cap-iii-arco-costituzionale/le-reazioni-della-destra-alla-formula-dell-arco-costituzionale)
-
Mi puoi spiegare il meccanismo secondo il quale più è alto lo share e maggiore è la convenienza per chi paga il canone?
Grazie ;)
Il canone è come l'IRPEF, lo devi pagare a prescindere perché è una tassa.
-
L'IRPEF è un'imposta, in realtà. Così come il canone televisivo.
Il problema, appunto, è che molti sono, a torto, convinti che sia una tassa, ma non è così.
Non paghi il canone televisivo perché c'è una controprestazione. Lo paghi perché detieni qualcosa (un apparecchio televisivo, nella specie) non perché sei fruitore di programmi televisivi.
Scusami, deformazione.
-
L'IRPEF è un'imposta, in realtà. Così come il canone televisivo.
Il problema, appunto, è che molti sono, a torto, convinti che sia una tassa, ma non è così.
Non paghi il canone televisivo perché c'è una controprestazione. Lo paghi perché detieni qualcosa (un apparecchio televisivo, nella specie) non perché sei fruitore di programmi televisivi.
Scusami, deformazione.
Giusta la precisazione però la sostanza rimane la stessa: lo devi pagare, indipendentemente che i programmi ti piacciano o no.
-
Caro Frusta. è la Costituzione ad essere rivoluzionaria. basterebbe applicarla e seguirla...
Giango, sai quanto ti stimo, soprattutto come comunicatore, ed è in quanto tale che vorrei che tu considerassi quanto poco rivoluzionaria sia la nostra Costituzione proprio a partire dal campo di tua competenza.
L'accusa più frequente che viene rivolta a Berlusconi è quella di aver monopolizzato l'informazione. Se lo ha fatto è evidente che lo abbia potuto fare non contravvenendo ai dettami costituzionali, trovando cioè la nostra Costituzione con la guardia abbassata.
Quindi non possiamo affermare che il monopolio dell'informazione sia anticostituzionale, pur essendo un aberrante dato di fatto, perché accetteremmo un controsenso: quello che permette al primo Berlusconi che passa di accumulate un potere mediatico pressoché assoluto nonostante la Costituzione.
Ma siccome questo è successo, dobbiamo prenderne atto riconoscendo l'inadeguatezza della nostra Costituzione, perché non c'è NULLA in essa che possa impedire la nascita di un polo mediatico dominante.
E nemmeno possiamo dire che "alla fine degli anni 40 nessuno poteva indovinare gli effetti politici della concentrazione di televisioni" perché a quei tempi era appena finito un regime, quello fascista, che aveva preso il controllo dei massmedia dell' epoca, principalmente la radio , i cinegiornali e i giornali. Goebbels aveva inventato e portato ai livelli estremi la concezione di propaganda politica, e in URSS vigeva la censura e la propaganda sin dagli albori della rivoluzione comunista.
Perché, allora , la Costituzione Italiana non contiene nulla che si opponga alla concentrazione di massmedia e si limita ad enunciare la "liberta' di stampa", assumendo che una stampa libera non possa liberamente concentrarsi tutta da una parte?
Per me la risposta è: semplice incompetenza.
Parte dei padri della costituente erano comunisti, ovvero apprezzavano l'idea che la stampa fosse concentrata in poche sorgenti di propaganda. Gli altri erano, essenzialmente, dei dilettanti della politica, o personalità cresciute ed educate nelle scuole del regime.
La Costituzione italiana è, quindi, obsoleta e colpevolmente incompetente proprio nel tuo campo, cioè in un settore fondamentale per una democrazia come quello dell'informazione.
E la stessa debolezza la mostra anche in altri campi: qualsiasi potere può aggirare la nostra Costituzione e fregarsene purché abbia abbastanza forza per farlo.
La nostra Costituzione mostra un aspetto evidente: è nata per impedire la rinascita del fascismo solo nel caso venisse riproposto esattamente come fu fatto da Mussolini, ma non è in grado di difenderci da nessun altro attacco alla democrazia. Vieta l' accumulo dei poteri perché fu l'accumulo dei poteri a portare al fascismo, ma non può nulla contro una eventuale alleanza di poteri.
Certo, abbiamo un potere legislativo, uno esecutivo e uno giuridico. Ma, anche in questo caso, nulla impedisce ad una triade di questi poteri di produrre ipoteticamente un' oligarchia di potere.
Dei costituzionalisti più illuminati avrebbero dovuto agire TOGLIENDO potere, e non DIVIDENDO i poteri. Dividere i poteri non serve a nulla, anzi produce come risultato che un nuovo potere, nascendo, trova di fronte a se dei nemici disuniti e per questo fragili.
La morale della storia è che la divisione dei poteri impedisce al SINGOLO potere di diventare dittatura, ma rende la somma del potere statale PIU' DEBOLE rispetto a qualsiasi "nuovo" ente che provi a prendere il potere: sia una grossa concentrazione di denaro, la mafia, o qualsiasi altra cosa.
Così, la "meravigliosa" architettura che viene definita "sempre attuale" è proprio la MENO attuale che esista, dal momento che è rigidamente composta al solo scopo di fermare l' unica dittatura conosciuta, e nemmeno quelle simili come il nazismo, espone i cittadini al rischio di QUALSIASI ALTRA dittatura.
Ed infatti la prova l'abbiamo sotto gli occhi proprio in questi tempi: chiunque abbia la forza di farlo, (e ormai purtroppo questi "poteri" agiscono tranquillamente aldilà dei nostri confini,) può fare carne di porco di noi, delle nostre risorse, della nostra economia e delle nostre vite.
Può perfino spedire Benigni in tivvù a dirci quanto siamo fortunati, se per caso non ce ne fossimo accorti.
-
L'errore è confondere le istituzioni con gli uomini, lo stato non è la classe politica, lo stato siamo noi.
Noi siamo solo una parte dello stato.
La classe politica è parte della seconda parte ossia il governo inteso come potere
Il territorio la terza.
La confusione è legittima
-
Giango, sai quanto ti stimo, soprattutto come comunicatore, ed è in quanto tale che vorrei che tu considerassi quanto poco rivoluzionaria sia la nostra Costituzione proprio a partire dal campo di tua competenza.
L'accusa più frequente che viene rivolta a Berlusconi è quella di aver monopolizzato l'informazione. Se lo ha fatto è evidente che lo abbia potuto fare non contravvenendo ai dettami costituzionali, trovando cioè la nostra Costituzione con la guardia abbassata.
Quindi non possiamo affermare che il monopolio dell'informazione sia anticostituzionale, pur essendo un aberrante dato di fatto, perché accetteremmo un controsenso: quello che permette al primo Berlusconi che passa di accumulate un potere mediatico pressoché assoluto nonostante la Costituzione.
Ma siccome questo è successo, dobbiamo prenderne atto riconoscendo l'inadeguatezza della nostra Costituzione, perché non c'è NULLA in essa che possa impedire la nascita di un polo mediatico dominante.
E nemmeno possiamo dire che "alla fine degli anni 40 nessuno poteva indovinare gli effetti politici della concentrazione di televisioni" perché a quei tempi era appena finito un regime, quello fascista, che aveva preso il controllo dei massmedia dell' epoca, principalmente la radio , i cinegiornali e i giornali. Goebbels aveva inventato e portato ai livelli estremi la concezione di propaganda politica, e in URSS vigeva la censura e la propaganda sin dagli albori della rivoluzione comunista.
Perché, allora , la Costituzione Italiana non contiene nulla che si opponga alla concentrazione di massmedia e si limita ad enunciare la "liberta' di stampa", assumendo che una stampa libera non possa liberamente concentrarsi tutta da una parte?
Per me la risposta è: semplice incompetenza.
Parte dei padri della costituente erano comunisti, ovvero apprezzavano l'idea che la stampa fosse concentrata in poche sorgenti di propaganda. Gli altri erano, essenzialmente, dei dilettanti della politica, o personalità cresciute ed educate nelle scuole del regime.
La Costituzione italiana è, quindi, obsoleta e colpevolmente incompetente proprio nel tuo campo, cioè in un settore fondamentale per una democrazia come quello dell'informazione.
E la stessa debolezza la mostra anche in altri campi: qualsiasi potere può aggirare la nostra Costituzione e fregarsene purché abbia abbastanza forza per farlo.
La nostra Costituzione mostra un aspetto evidente: è nata per impedire la rinascita del fascismo solo nel caso venisse riproposto esattamente come fu fatto da Mussolini, ma non è in grado di difenderci da nessun altro attacco alla democrazia. Vieta l' accumulo dei poteri perché fu l'accumulo dei poteri a portare al fascismo, ma non può nulla contro una eventuale alleanza di poteri.
Certo, abbiamo un potere legislativo, uno esecutivo e uno giuridico. Ma, anche in questo caso, nulla impedisce ad una triade di questi poteri di produrre ipoteticamente un' oligarchia di potere.
Dei costituzionalisti più illuminati avrebbero dovuto agire TOGLIENDO potere, e non DIVIDENDO i poteri. Dividere i poteri non serve a nulla, anzi produce come risultato che un nuovo potere, nascendo, trova di fronte a se dei nemici disuniti e per questo fragili.
La morale della storia è che la divisione dei poteri impedisce al SINGOLO potere di diventare dittatura, ma rende la somma del potere statale PIU' DEBOLE rispetto a qualsiasi "nuovo" ente che provi a prendere il potere: sia una grossa concentrazione di denaro, la mafia, o qualsiasi altra cosa.
Così, la "meravigliosa" architettura che viene definita "sempre attuale" è proprio la MENO attuale che esista, dal momento che è rigidamente composta al solo scopo di fermare l' unica dittatura conosciuta, e nemmeno quelle simili come il nazismo, espone i cittadini al rischio di QUALSIASI ALTRA dittatura.
Ed infatti la prova l'abbiamo sotto gli occhi proprio in questi tempi: chiunque abbia la forza di farlo, (e ormai purtroppo questi "poteri" agiscono tranquillamente aldilà dei nostri confini,) può fare carne di porco di noi, delle nostre risorse, della nostra economia e delle nostre vite.
Può perfino spedire Benigni in tivvù a dirci quanto siamo fortunati, se per caso non ce ne fossimo accorti.
intervento di una logica stringente.
in effetti la nostra reazione alla crisi si sta sostanziando in un progressivo rilascio di sovranità nazionale, che presto diverrà totale. come in Grecia, come in Spagna.
il Potere Politico dell'Italia risiede fuori dal nostro paese.
e la Costituzione non è riuscita a difenderci.
-
intervento di una logica stringente.
in effetti la nostra reazione alla crisi si sta sostanziando in un progressivo rilascio di sovranità nazionale, che presto diverrà totale. come in Grecia, come in Spagna.
il Potere Politico dell'Italia risiede fuori dal nostro paese.
e la Costituzione non è riuscita a difenderci.
Intervento che parte da presupposti errati. La costituzione è così attenta alla "Propaganda" (ovvio che non si parli di mass media: non si parla neanche di Internet nella costituzione: è vecchia per questo?) che esiste una legge del '57 (esecuzione di un qualche dettame costituzionale, ricordo, ma gli esperti del forum ne sanno certo più di me) che impedisce a chi è proprietario di concessioni pubbliche di avere ruoli politici. Legge andata in deroga nel '94 per B. e reiterata (DANNO GRAVISSIMO) nel '96 in maniera DEFNITIVA (poi uno si chiede perchè i più arrabbiati con la sinistra siano proprio quelli di sinistra...).
SUlla tua chiosa: è ovvio che partendo da presupposti di capitalismo globale, il governo economico non possa essere meramente nazionale, se vuoi contare qualcosa e non essere schiacciato. Sul potere politico invece non sono d'accordo. B., fin quando non faceva danni al potere economico con il suo ultimo senile rincoglionimento era libero di fare ciò che voleva...
Se poi mi chiedi se questo sia il sistema economico più giusto, parliamone... anche molto.
-
Mah, vedo che la Costituzione è poco, molto poco conosciuta. Nella sua genesi e nel suo significato.
Essa non può impedire a un nuovo Mussolini, o a chiunque, di dare vita a un regime NON DEMOCRATICO. Proprio così: perfino l'aggettivo "democratica" è emendabile, se esiste la volontà di farlo. L'UNICO vincolo irremovibile è quello della forma repubblicana: per il semplice motivo che l'effetto (la Costituzione) non può rimontare la causa che l'ha generato (il referendum istituzionale).
Se si vuole, LEGALMENTE, si può instaurare una Repubblica col diritto di voto riservato a chi, tanto per fare un esempio, è più alto di 1,80: con elezione diretta del Capo e senza suddivisione dei poteri. Per questo, nell'articolo 1, dopo "L'Italia è una Repubblica" fu specificato "democratica": il primo concetto non contiene, necessariamente, il secondo.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro: anche su quelle tre parole si discusse a lungo. Le sinistre volevano la formula "dei lavoratori": non passò, perché se la formulazione che conosciamo, pur specificando l'importanza fondativa irrinunciabile del lavoro, e di niente altro, non escludeva altri "valori" (il capitale, per intenderci): la Repubblica "dei lavoratori", invece, sarebbe stata qualcosa di molto vicino a una società collettivista.
Le parole sono importanti, non sono messe lì a caso e da ognuna di esse discendono significati e obblighi importanti e precisi.
L'art. 2 è quello che ci colloca nel consesso internazionale: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e stabilisce che "richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale." Concetti, astrazioni, belle parole? Se ci rompiamo una gamba, la collettività ha L'OBBLIGO di prendersi cura di noi: è qualcosa che diamo per scontato, ma non lo sarebbe per niente, se qualcuno a suo tempo non l'avesse messo per iscritto, fin dalle prime righe della nostra carta fondamentale.
L'art. 3 è ancora fondamentale: dice che siamo tutti uguali. Non solo: spiega che la Repubblica ha la responsabilità di rimuovere le condizioni di ineguaglianza, laddove siano presenti. Questo è un altro aspetto fondamentale: non ci si limita a enunciare i princìpi in sé: se in una comunità i protestanti, faccio un esempio, vengono emarginati e discriminati, lo Stato non può limitarsi a prendere atto che un principio fondamentale non viene recepito dai cittadini: si impegna invece a intervenire per rimuovere le disuguaglianze, ha il DOVERE di farlo, il contrario sarebbe un comportamento omissivo. Questo concetto dell'obbligo di rimuovere gli ostacoli che si frappongono al perseguimento di un obiettivo è importantissimo, e lo troviamo in più articoli.
L'art. 4 ribadisce l'importanza del lavoro e non solo: dice che la Repubblica DEVE fare in modo che ognuno abbia la possibilità di lavorare.
Il secondo comma, invece, è di stampo chiaramente collettivista: ma è rimasto, questo, un principio astratto e che non ha dato luogo ad applicazioni concrete: per il semplice motivo che la sua attuazione comporterebbe una compressione di libertà individuali che vengono considerate universalmente ineludibili: insomma, abbiamo anche il diritto di non fare un caxxo dalla mattina alla sera, se vogliamo: in barba a questo comma dell'art. 4.
All'art. 7 troviamo la prima "sorpresa": il "riconoscimento" della Chiesa cattolica: il che non fa dell'Italia uno stato confessionale, ma di certo intacca pesantemente il concetto di laicità dello Stato: e il peggio arriva all'art. 8, con l'espressione "le confessioni religiose diverse dalla cattolica": se non è un riconoscimento di quest'ultima quale religione di Stato, ci siamo comunque molto vicini...
Questi due articoli, così avulsi dal tono generale dei primi dodici articoli e così specifici, e direi anche così poco "comunisti" come qualcuno vorrebbe fosse bollata la nostra Carta, furono proprio il frutto del realismo di Togliatti, che poi da questo raccolse frutti amarissimi, anche se non perse mai di vista la realtà, nemmeno quando gli spararono e pronunciò il famoso "non fate sciocchezze" (oltre a ben più efficaci dichiarazioni trasmesse alla radio): l'iconografia di stampo pizzaballo-pistolettaro ha poi voluto attribuire la svelenimento del clima alle pedalate di Bartali, ma tant'è.
Fin qui, insomma, e fino all'art. 12, di tutto 'sto comunismo non si vede traccia: e l'unica traccia evidente è in un comma, come detto, di fatto inattuabile e mai attuato. C'è, invece, una pesante "mano" bianca, che ha scritto ben due articoli che condizionano tuttora in modo importante e concreto, sotto ogni aspetto, la nostra vita democratica.
-
caro Teo, il comunismo ( che io personalmente non ho mai accettato e si combattuto ) è un po' l´invenzione del secondo dopoguerra; brillante riedizione della trovata del medio evo greco che, non sapendo come uscire dalle invenzioni tragiche del suo teatro, inventò il miracoloso " deus ex machina ".
E come l´invenzione primigenia ora, dopo oltre 20 anni dalla sua pratica scomparsa, viene brandito nei momenti in cui, alla solita destra stantía, non rimane altro per convincere i propri simpatizzanti; che sono un po´ come gran parte di quelli che " io sooo daaa riomma ", che quasi mai te ne sanno spiegare il perché.
-
Mah, vedo che la Costituzione è poco, molto poco conosciuta. Nella sua genesi e nel suo significato. (...)
Teo, la Costituzione non è che sia gelosamente custodita in chissà quale sacrario, è on line: uno va lì se la scarica e se la legge.
E se leggendola balza agli occhi l'evidenza di alcune aberrazioni non vedo perché parlarne dovrebbe essere un tabù.
Ill fatto è che la Costituzione non stabilisce mezzi e metodi per la sua attuazione. Essa può dire, per esempio, che l'integrità fisica è inviolabile. Poi, però, può permettere che esista una legge sul diritto d'onore, (abrogata nel 1975, tocca dirle stecose!) per la quale potete stuprare una donna a patto di sposarla in seguito. Questo avviene perché la costituzione italiana dice "l'integrità fisica è inviolabile", ma non dice, che so io, "se violate l'integrità fisica delle persone allora vi sbattiamo in galera". Ed infatti non poteva impedire che "legalmente" venisse aggirata nel modo appena detto.
Nello stesso modo, anche se la Costituzione recita che l'integrita fisica è inviolabile, demanda però a chi legifera cosa fare contro chi la viola; e se domani la legge continuasse a proibire lo stupro, punendo i trasgressori con una multa di 25 euro, la costituzione sarebbe soddisfatta.
E chiunque potrebbe stuprare chi volesse per 25 euro, a patto di essere fisicamente più forte.
Equesto vale per utti i tipi di reato: se ti lascia la libertà di aggirarla con una legge ad personam vuol dire che non difende ilpiù debole.
Lo stesso dicasi del fatto che la Costituzione italiana predichi , che so io, il divieto di ricostruire il partito fascista; fermo il divieto, la costituzione non chiarisce né cosa sia "fascismo" , tantomeno quale sia la pena. In questo modo, non solo potrei costruire un Partito Khomeinista Italiano, ma la pena contro la ricostruzione del partito si può abbassare fino ad essere risibile: il fatto che esista un divieto non rende necessariamente efficace la sanzione.
E così via.
-
Questo avviene perché la costituzione italiana dice "l'integrità fisica è inviolabile", ma non dice, che so io, "se violate l'integrità fisica delle persone allora vi sbattiamo in galera". Ed infatti non poteva impedire che "legalmente" venisse aggirata nel modo appena detto.
Ehm, quello che dici tu sta nel Codice Penale. La Costituzione mica prevede sanzioni o reati specifici... Le sanzioni sono previste dalla Legge, che a sua volta deve rispondere alla Legge fondamentale. L'esempio estremo che fai tu (il reato di stupro punito con un'ammenda) non regge: è probabile - direi scontato - che una legge del genere sarebbe giudicata anticostituzionale. E prima ancora, che il Capo dello Stato rifiuti di firmarla. E prima ancora, che una delle due Camere la bocci. E prima ancora, che il parlamentare o il governo a cui venisse in mente di proporla, venga sepolto da una salva di pernacchie, se non di mattoni.
Come vedi, proprio la separazione dei poteri che tanto disprezzi, ti garantisce che domattina un pazzo non possa svegliarsi di traverso e tirare fuori una legge folle. Ma commetti un errore ancora più grande: pensi che sia la Costituzione in sé a dover blindare in modo insuperabile le regole. Ma questo non è possibile, e sarebbe a sua volta una mostruosità: i costituenti dissero "noi non siamo al disopra di nessuno" - proprio in osservanza di quello spirito che andavano a mettere su carta - "questo è quanto abbiamo fatto noi: se volete, cambiatelo". Possiamo riscrivere la Costituzione INTEGRALMENTE, se vogliamo: perché Terracini e Leone non erano degli "illuminati", ma semplici cittadini come te e me. Che abbiamo le stesse prerogative che avevano loro: possiamo buttare all'aria la Carta e rifarla daccapo. Perché una Costituzione "blindata" vorrebbe dire che chi l'ha scritta era "più bravo" di chiunque sarebbe venuto dopo: una chiara assurdità.
Lo stesso dicasi del fatto che la Costituzione italiana predichi , che so io, il divieto di ricostruire il partito fascista; fermo il divieto, la costituzione non chiarisce né cosa sia "fascismo" , tantomeno quale sia la pena. In questo modo, non solo potrei costruire un Partito Khomeinista Italiano, ma la pena contro la ricostruzione del partito si può abbassare fino ad essere risibile: il fatto che esista un divieto non rende necessariamente efficace la sanzione.
E così via.
Beh, c'ero arrivato che per te la blindatura antifascista è dovuta all'esplicita proibizione di ricostituzione del PNF, e non al bicameralismo perfetto o alla sostanziale debolezza del Governo che scaturisce dalla Costituzione: perché in quest'ultimo caso sarebbe stata evidente la "blindatura" - sempre rimuovibile, voglio ricordarlo - contro concentrazioni di potere, di qualsiasi "colore": mentre tu affermavi che la Costituzione ci protegge da un Mussolini ma non da Stalin o Hitler, e non capivo. Ora è tutto molto più chiaro, ma la pregiudiziale antifascista è scritta in una disposizione transitoria, perché essa deroga parzialmente ad alcuni principi della Carta, così come il divieto (ora sospeso) di soggiorno sul territorio per i discendenti maschi dei Savoia, che contrastava col diritto per tutti i cittadini alla libera circolazione ecc. ecc. Il divieto di ricostituzione del PNF - da cui discende la legge Scelba, in sostanza - ha senso non tanto perché ribadisce principi già sanciti nella Costituzione, ma perché c'era la necessità di stabilizzare e legittimare una democrazia e una repubblica neonate e ancora malferme sulle gambe: togliendo, se del caso, qualche "diritto" a chi quella repubblica e quella democrazia non le voleva. E' probabile, e previsto dal concetto stesso di transitorietà, e direi perfino auspicabile perché vorrebbe dire che i conti col passato sono veramente chiusi, che in futuro quel divieto scompaia: il che non cambierebbe certo significato alla nostra Costituzione.
-
Non si può ragionare come se la Costituzione fosse l'unica fonte del diritto.
-
Frusta ogni tua censura o dubbio sulla costituzione deriva da mancanza di conoscenza. L'ignoranza che si erge a punto di vista.
Non so che studi hai fatto ma ti consiglio di dare una occhiata al libro di maziotti di celso troverai molte risposte alle tue peeplessita', li viene spiegato siche perche la nostra e' una delle migliori costituzioni, e lo spiega meglio di benigni
-
Frusta ogni tua censura o dubbio sulla costituzione deriva da mancanza di conoscenza. L'ignoranza che si erge a punto di vista.
Non so che studi hai fatto ma ti consiglio di dare una occhiata al libro di maziotti di celso troverai molte risposte alle tue peeplessita', li viene spiegato siche perche la nostra e' una delle migliori costituzioni, e lo spiega meglio di benigni
Sono studiado fino ala seconta alimendare, poi mi ano bociato eqquinti non o potuto fare la tersa. Però melomale che ti sono ingontrato atté che sei struito e mi spiechi il piriché del perquando.
Eccià che tici trovi dami anche una inticazzione su qualche libbro che mi pozza imbarare ha comprentere come anghe altre cose che ha noi gnorandi senprano ingulature mendre sono invege le miliori robe telmondo, solo che noi non le capisciamo perché nessuno ci a imbarato la retta via. Come stai faciendo tu cò mè. Grazzie e auguri di buon natale ah te e ha soreta.
-
Ehm, quello che dici tu sta nel Codice Penale. La Costituzione mica prevede sanzioni o reati specifici... Le sanzioni sono previste dalla Legge, che a sua volta deve rispondere alla Legge fondamentale. L'esempio estremo che fai tu (il reato di stupro punito con un'ammenda) non regge: è probabile - direi scontato - che una legge del genere sarebbe giudicata anticostituzionale. E prima ancora, che il Capo dello Stato rifiuti di firmarla. E prima ancora, che una delle due Camere la bocci. E prima ancora, che il parlamentare o il governo a cui venisse in mente di proporla, venga sepolto da una salva di pernacchie, se non di mattoni.
E infatti, siccome la Costituzione non prevede ma delega, ci "protegge" -come dice Benigni- come può proteggere il santino di Padrepio l'automobilista che ce l'ha attaccato sul cruscotto. Quanti esempi vuoi che ti faccia?
Come vedi, proprio la separazione dei poteri che tanto disprezzi, ti garantisce che domattina un pazzo non possa svegliarsi di traverso e tirare fuori una legge folle. Ma commetti un errore ancora più grande: pensi che sia la Costituzione in sé a dover blindare in modo insuperabile le regole. Ma questo non è possibile, e sarebbe a sua volta una mostruosità: i costituenti dissero "noi non siamo al disopra di nessuno" - proprio in osservanza di quello spirito che andavano a mettere su carta - "questo è quanto abbiamo fatto noi: se volete, cambiatelo". Possiamo riscrivere la Costituzione INTEGRALMENTE, se vogliamo: perché Terracini e Leone non erano degli "illuminati", ma semplici cittadini come te e me. Che abbiamo le stesse prerogative che avevano loro: possiamo buttare all'aria la Carta e rifarla daccapo. Perché una Costituzione "blindata" vorrebbe dire che chi l'ha scritta era "più bravo" di chiunque sarebbe venuto dopo: una chiara assurdità.
Ah, l'errore lo commetto io e non chi crede nell' "assurdità" che la Costituzione sia stata scritta da semidei e non da "semplici cittadini come me e te" condizionati dal tempo e dal periodo storico in cui l'hanno concepita?
Stai smontando pezzo per pezzo tutta la (commovente è stata definita qui) performance di Benigni e tutte le beate certezze di chi la definisce intoccabile, imperfettibile, "meglio dei dieci comandamenti" e che-tutto-il-mondo-ci-invidia.
Beh, c'ero arrivato che per te la blindatura antifascista è dovuta all'esplicita proibizione di ricostituzione del PNF, e non al bicameralismo perfetto o alla sostanziale debolezza del Governo che scaturisce dalla Costituzione: perché in quest'ultimo caso sarebbe stata evidente la "blindatura" - sempre rimuovibile, voglio ricordarlo - contro concentrazioni di potere, di qualsiasi "colore": mentre tu affermavi che la Costituzione ci protegge da un Mussolini ma non da Stalin o Hitler, e non capivo. Ora è tutto molto più chiaro, ma la pregiudiziale antifascista è scritta in una disposizione transitoria, perché essa deroga parzialmente ad alcuni principi della Carta, così come il divieto (ora sospeso) di soggiorno sul territorio per i discendenti maschi dei Savoia, che contrastava col diritto per tutti i cittadini alla libera circolazione ecc. ecc. Il divieto di ricostituzione del PNF - da cui discende la legge Scelba, in sostanza - ha senso non tanto perché ribadisce principi già sanciti nella Costituzione, ma perché c'era la necessità di stabilizzare e legittimare una democrazia e una repubblica neonate e ancora malferme sulle gambe: togliendo, se del caso, qualche "diritto" a chi quella repubblica e quella democrazia non le voleva. E' probabile, e previsto dal concetto stesso di transitorietà, e direi perfino auspicabile perché vorrebbe dire che i conti col passato sono veramente chiusi, che in futuro quel divieto scompaia: il che non cambierebbe certo significato alla nostra Costituzione.
E questo ti spiega e giustifica l'entusiasmo di chi si spella le mani e si commuove davanti a chi la ritiene intoccabile? A me fa l'effetto contrario.
Diciamo le cose come stanno: La nostra Costituzione non è perfetta come il signor Benigni ha dato a bere a mezza Italia in prima serata perché fortemente condizionata sia dal periodo storico in cui è stata concepita che dall 'orientamento politico dei suoi "padri", perte dei quali, e ti parlo dei liberali e dei democristiani, hanno dovuto sudare sette camicie per far sì che quelli di ideologia comunista non la colorassero troppo di rosso.
Io (che songo ignorande e che ergo la mia gnorandità a pundo di vista e che se saprei leggere e scrivere leggierebbi il Maziotti-con-una-zeta-sola) mi limito a constatare la strumentalizzazione che Benigni e chi si fa le pippe sul suo perbenismo mileloso fanno su una costituzione nata dopo la seconda guerra mondiale per sostituire lo statuto albertino, o meglio quanto ne rimaneva dopo lo stravolgimento mussoliniano. Ispirata, fortemente ispirata, alla costituzione francese di quel periodo (Una decina di anni dopo De Gaulle, scontrandosi avec ses pénibles limites la riformò, producendo la Quinta Repubblica. E se andassimo a vedere cosa stesse succedendo in Francia quando De Gaulle fece il suo lavoro scopriremmo che i francesi avevano molti dei guai che noi non riusciamo a risolvere da 50 anni in qua).
Insomma, chi dice che la nostra costituzione è "moderna" e non necessita di modifiche MENTE sapendo di mentire e all' italiano che gli svaba di felicità davanti alla tibbù racconta due palle:
1)Che la Costituzione italiana sia un prodotto "ad hoc" scritto per le particolarissime condizioni italiane, da zero, da un gruppo di raffinati politici esperti di diritto. Palle.
2)Che la Costituzione italiana sia attuale e moderna, e che non siano evidenti i suoi limiti. Palle e ancora palle.
-
Come ti si puo' rispondere senza dover fare una spiegazione delle basi del diritto. Io ci rinuncio ti sei incartato in una discussione che non puoi sostenere
-
Come ti si puo' rispondere senza dover fare una spiegazione delle basi del diritto. Io ci rinuncio ti sei incartato in una discussione che non puoi sostenere
Skorpius, io sono specializzato in un campo, tu in un altro. Ora, se tu esprimessi opinioni sul (su quello che io ritengo sia) il mio campo, e se io le ritenessi errate, non ti direi che le esprimi perché sei un ignorante, né tantomeno salirei sulla cattedra del maestrino dalla penna rossa invitandoti a leggere questo o quell'altro libro, semplicemente ti farei notare le incongruenze della tue opinioni.
Se la cosa mi interessasse, altrimenti allegrissimamente ti ignorerei.
Ti sei comportato da saccente e da meleducato. Con questo non voglio dire che tu lo sia , anzi sono certo che non lo sei affatto, ma il comportamento è stato quello. Poi ognuno ha il proprio carattere ed i limiti di una tastiera magari ne possono anche far risaltare gli aspetti meno simpatici, ma tant' è.
Per dirti che l'altra sera a cena ho trovato gradevolissima la compagnia di Giglic ;) e penso che se anche tu fossi stato presente sarebbe successo anche con te. E anche con Thomas Doll con cui ogni tanto sprizza qualche scintilla.
Penso pure che una costituzione mediocre sia stata strumentalizzata da un attore tanto bravo quanto ipocrita (essì, un vero attore lo è sempre) e tu no, tutto qua.
Quindi let it be, Buon Natale da secondi in classifica e speriamo di festeggiarne pure uno da primi. (:D perché non dovremmo?)
-
Esprimi la tua opinione senza dire che quelle in cui credono altri sono palle, grazie. E smettila di offendere la costituzione, non è una cosa gradevole. Buon natale.
-
Esprimi la tua opinione senza dire che quelle in cui credono altri sono palle, grazie. E smettila di offendere la costituzione, non è una cosa gradevole. Buon natale.
"gli altri" credono ad un sacco di cose che tu ritieni palle, ed io NON MI PERMETTO di dirti di smetterla di pensare che siano palle. Buon Natale.
-
io posso pensare quello che voglio, finché non lo dico. Pensa se dicessi tutto quello che penso che verrebbe fuori. Te vai in presa diretta, a quanto pare. Felice anno nuovo.
-
io posso pensare quello che voglio, finché non lo dico. Pensa se dicessi tutto quello che penso che verrebbe fuori. Te vai in presa diretta, a quanto pare. Felice anno nuovo.
Tu sei tu e io sono io.
Buon anno anche e te.
-
..sarà, ma io ´sti due li vedo .... prossimamente ... sposi ;D
-
..sarà, ma io ´sti due li vedo .... prossimamente ... sposi ;D
Si, con Gaetano Salvemini come testimone di nozze ;D
-
Ieri della Costituzione si è fatto strame (si era iniziato a farne affidandone le riforme a fior di destituzionalisti come la Boschi o il Verdini) e nessuno ha battuto ciglio.
Nemmeno qui fra quelli che l'amavano tanto.
Paradossalmente sono rimasti a difenderla solo quelli che come me (e come la buonanima di Casaleggio) l'hanno sempre serenamente considerata per quello che era.
P.s.
E' consolatorio assai ogni tanto andare a dare un'occhiata ai vecchi topic, giusto per dare un'occhiata a chi diceva cosa.
-
Non trarre conclusioni affrettate. Con questa classe dirigente è impossibile impedire una modifica costituzionale. È fatta per meri interessi personali e lobbistici. Li aspetto al referendum.
-
Non sono in grado di giudicare i contenuti della riforma, anche se la "squadra" dei contrari contiene in gran parte quelli che avrebbero usato la Carta appena modificata al gabinetto, il che mi fa istintivamente propendere per un giudizio benevolo nei confronti della modifica costituzionale. Ci sarà tempo per capirci qualcosa in più da qui a quando si andrà a votare. Se, nel frattempo, qualche oppositore facesse tanto di spiegare i motivi dello sdegno e delle grida di dolore, ne sapremmo qualcosa di più, magari ci si potrebbe convincere, in attesa che si compia la prima profezia di Casaleggio e il Nuovo Ordine Mondiale ci colga nella nostra Area Democraticamente Internettizzata. Nel qual caso, ho idea, la Costituzione la daremmo al gatto: lo scenario dovrebbe realizzarsi entro il 2018, forse si fa in tempo a votare prima, nel qual caso la Profezia di Casaleggio, avverandosi, abbatterebbe come una mazzaroccata l'altresì profetizzato Avvento del Primo Governo Grillino della Repubblica italiana. In tutti i casi, ci sarebbe spazio, eventualmente, per riportare il dettato costituzionale a prima di quanto proposto dalla graziosa quanto determinata riformatrice laterina.
-
Non trarre conclusioni affrettate. Con questa classe dirigente è impossibile impedire una modifica costituzionale. È fatta per meri interessi personali e lobbistici. Li aspetto al referendum.
Li aspetto al referendum anche io; intanto è chiaro come con questa classe dirigente sia impossibile impedire una modifica costituzionale ad una maggioranza tenuta in piedi da gente che rappresenta solo se stessa (vedi il ncd, verdiniani e transfugame vario) e che è tenuta insieme da interessi personali, lobbistici e da niente altro.
In quanto alle conclusioni basta esaminarne i punti per farsi cadere le braccia: fine del bicameralismo perfetto senza la soppressione del Senato ma con la sua elezione affidata ai membri nominati dalle regioni e dai comuni; fiducia al governo affidata alla sola Camera; giudici costituzionali non più eletti dal Parlamento, ma 3 dalla Camera e 2 da un Senato composto da nominati (e non oso immaginare il criterio di selezione); elezione del Presidente della Repubblica affidata alla sola Camera, integrata dai rappresentanti delle regioni; modifica del Titolo quinto, cioè cancellazione di tutto quello che la sinistra stessa aveva fortemente voluto nel 2001. E poi soppressione del Cnel, cambio (penalizzante) delle modalità di convocazione sia dei referendum abrogativi che delle proposte di legge di iniziativa popolare eccetera...
Non sono in grado di giudicare i contenuti della riforma...
Beh, basta darci un'occhiata.
...anche se la "squadra" dei contrari contiene in gran parte quelli che avrebbero usato la Carta appena modificata al gabinetto, il che mi fa istintivamente propendere per un giudizio benevolo nei confronti della modifica costituzionale.
Infatti, fra i favorevoli a questa riforma ci stanno parecchi parlamentari che la detestano e la considerano una iattura e fra i contrari parecchi altri che non la ritengono poi così malvagia.
Checcevoifà? Succede quando gli schieramenti sono più importanti (specie per le sorti personali) dei contenuti. Ma dato che nessuno se ne lamente sembra che ci stia bene, no?
Quel che mi meraviglia, ed è il motivo per cui ho ritirato su questo topic, è che proprio quelli che più dicevano di amarla (parlo della Costituzione e non della riforma), a partire da Benigni, (che, mi dispiace per chi si è commosso alle sue parole, stava solo callidamente legando l'asino dove voleva il padrone) non stanno battendo ciglio sul suo stravolgimento, anzi.
P.s.
Quel che mi consola è che c'è chi dice: "Li aspetto al referendum."
-
Non sono in grado di giudicare i contenuti della riforma
Stop al bicameralismo perfetto; un Senato con meno poteri legislativi e composto da 95 senatori eletti dai Consigli regionali ma con legittimazione popolare che potrà proporre modifiche alle leggi approvate dalla Camera; nuovo Federalismo, con abolizione delle materie di competenza concorrente tra Stato e Regioni e alcune competenze strategiche riportate in capo allo Stato. Abolizione definitiva delle Province e del Cnel. Sono i pilastri della riforma Costituzionale approvata definitivamente dalla Camera che non tocca i poteri del governo ma modifica e completa quella del Titolo V del marzo del 2001, che ha introdotto il Federalismo.
CAMERA Sarà l’unica a votare la fiducia. I deputati restano 630 e verranno eletti a suffragio universale, come oggi.
SENATO Continuerà a chiamarsi Senato della Repubblica, ma sarà composto da 95 membri eletti dai Consigli Regionali (21 sindaci e 74 consiglieri-senatori), più 5 nominati dal Capo dello Stato che resteranno in carica per 7 anni. Avrà competenza legislativa piena solo su riforme e leggi costituzionali. Per quanto riguarda le leggi ordinarie, potrà chiedere alla Camera di modificarle, ma Montecitorio non sarà tenuta a dar seguito alla richiesta. Se il Senato chiede alla Camera di modificare una legge che riguarda il rapporto tra Stato e Regioni, l’assemblea di Montecitorio può respingere la richiesta solo a maggioranza assoluta.
LEGITTIMAZIONE POPOLARE Saranno i cittadini, al momento di eleggere i Consigli Regionali a indicare quali consiglieri saranno anche senatori. I Consigli, una volta insediati, saranno tenuti a ratificare la scelta.
SENATORI-CONSIGLIERI I 95 senatori saranno ripartiti tra le Regioni in base al loro peso demografico. I Consigli Regionali eleggeranno con metodo proporzionale i senatori tra i propri componenti; uno per ciascuna Regione dovrà essere un sindaco.
IMMUNITÀ I nuovi senatori godranno delle stesse tutele dei deputati. Non potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazione senza l’autorizzazione del Senato.
FEDERALISMO Sono riportate in capo allo Stato alcune competenze come energia, infrastrutture strategiche e sistema nazionale di protezione civile. Inoltre, su proposta del governo, la Camera potrà approvare leggi anche nei campi di competenza delle Regioni, «quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale».
VOTO IN DATA CERTA i Regolamenti parlamentari dovranno indicare un tempo certo per il voto dei ddl del governo; vengono introdotti limiti al governo sui contenuti dei decreti legge.
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Lo eleggeranno i 630 deputati e i 100 senatori. Per i primi tre scrutini occorrono i due terzi dei componenti, poi dal quarto si scende ai tre quinti; dal settimo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei votanti (oggi il quorum è più basso, maggioranza assoluta degli aventi diritto dalla quarta votazione in poi).
CORTE COSTITUZIONALE Dei 15 giudici Costituzionali, 3 saranno eletti dalla Camera e 2 dal Senato.
REFERENDUM Introdotto un quorum minore per i referendum sui quali sono state raccolte 800.000 firme anziché 500.000: per renderlo valido basterà la metà degli elettori delle ultime elezioni politiche, anziché la metà degli iscritti alle liste elettorali.
REFERENDUM PROPOSITIVI vengono introdotti con la riforma; una legge ordinaria ne stabilirà le modalità di attuazione.
DDL DI INIZIATIVA POPOLARE Salgono da 50.000 a 150.000 le firme necessarie per presentare un ddl di iniziativa popolare. Però i regolamenti della Camera dovranno indicare tempi precisi di esame, clausola che oggi non esiste.
LEGGE ELETTORALE Introdotto il ricorso preventivo sulle leggi elettorali alla Corte Costituzionale su richiesta di un quarto dei componenti della Camera. Tra le norme transitorie c’è anche la possibilità di ricorso preventivo già in questa legislatura. Anche l’Italicum potrebbe finire dunque all’esame della Corte.
PROVINCE Vengono cancellate dalla Costituzione, atto necessario per abrogarle definitivamente.
CNEL Abrogato il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro, organo costituzionale secondo la Carta del 1948.
http://www.lastampa.it/2016/04/12/italia/politica/addio-bicameralismo-nuovo-senato-e-federalismo-ecco-cosa-cambia-con-la-riforma-costituzionale-hTL8gvle7Bw6F5aii2aq2I/pagina.html
-
E fino a qua c'ero arrivato, leggere avevo letto.
Non so esprimere un giudizio, se è meglio o peggio e per quale motivo.
Mi sembra non riduca di molto numeri e costi, mi sembra semplificare ma non so se è un bene o no.
Mi sembra non chiarire fino in fondo l'aspetto/elezione dei senatori.
Non so se è giusto superare il bicameralismo perfetto o no.
La Costituzione è lì da 70 anni, ha consentito lo sviluppo della democrazia e il superamento dei dolori della guerra e della dittatura, ma non ha impedito scempio, saccheggio e cessione di sovranità. E' troppo complicato per un semplice cittadino stabilire se e quanto questo dipenda dall'impianto del diritto che discende dalla Madre di tutte le fonti.
Io non mi sento all'altezza di esprimere un parere. Ho solo delle sensazioni riguardo al movente di chi modifica: avevo un'idea di Berlusconi che mi allarmava moltissimo, ho un'idea di Renzi che mi allarma su altri livelli. Tenderei a bocciare, ma non so.
-
Non lo so neanch'io, nel senso che oltre a letture e studi non sono un esperto di Diritto pubblico comparato,
posso solo dire che se di superamento del bicameralismo se ne parlava già ai tempi della Commissione Bozzi, e da allora sono passati quasi 40 anni.
Nel frattempo tutti i governi succedutisi - e una moltitudine di parlamentari - si sono spesso più o meno lamentati del cattivo funzionamento dell'apparato legislativo, mentre la riforma del Titolo V ha creato una valanga di ricorsi e bloccato molti processi decisionali, il tutto mentre si continuava a disquisire del Senato delle autonomie, entrato nel lessico da un quarto di secolo almeno.
Molte riforme possibili e bipartisan si sono incagliate perchè nessuno voleva che fossero attribuite all'altro schieramento (e in questo Berlusconi è stato maestro, sottraendosi sempre all'ultimo dagli accordi precedenti, dal patto della crostata a quello del Nazareno passando per la Bicamerale d'alemiana), e le pochissime che si sono fatte sono state così innestate su un corpo che non le prevedeva, tipo la legge elettorale maggioritaria impiantata su un sistema proporzionalistico.
Questa riforma ha molte lacune e - a quanto dicono - è scritta malissimo proprio a livello di articolato, ma nell'attesa delle modifiche perfette e con ampio sostegno sono passati decenni di immobilismo mentre schiere di opinionisti scrivevano che sarebbe stato impossibile che il Senato abolisse se stesso.
-
In quanto alle conclusioni basta esaminarne i punti per farsi cadere le braccia: fine del bicameralismo perfetto senza la soppressione del Senato ma con la sua elezione affidata ai membri nominati dalle regioni e dai comuni
LEGITTIMAZIONE POPOLARE Saranno i cittadini, al momento di eleggere i Consigli Regionali a indicare quali consiglieri saranno anche senatori. I Consigli, una volta insediati, saranno tenuti a ratificare la scelta.
elezione del Presidente della Repubblica affidata alla sola Camera, integrata dai rappresentanti delle regioni;
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Lo eleggeranno i 630 deputati e i 100 senatori. Per i primi tre scrutini occorrono i due terzi dei componenti, poi dal quarto si scende ai tre quinti; dal settimo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei votanti (oggi il quorum è più basso, maggioranza assoluta degli aventi diritto dalla quarta votazione in poi).
cambio (penalizzante) delle modalità di convocazione sia dei referendum abrogativi che delle proposte di legge di iniziativa popolare
REFERENDUM Introdotto un quorum minore per i referendum sui quali sono state raccolte 800.000 firme anziché 500.000: per renderlo valido basterà la metà degli elettori delle ultime elezioni politiche, anziché la metà degli iscritti alle liste elettorali.
REFERENDUM PROPOSITIVI vengono introdotti con la riforma; una legge ordinaria ne stabilirà le modalità di attuazione.
DDL DI INIZIATIVA POPOLARE Salgono da 50.000 a 150.000 le firme necessarie per presentare un ddl di iniziativa popolare. Però i regolamenti della Camera dovranno indicare tempi precisi di esame, clausola che oggi non esiste.
-
Non ho capito una cosa: non so a te, ma a chi è che sta bene?
Cui prodest un senato che diventa una rappresentanza dei territori con soggetti non eletti, e sottolineo non eletti, o cambiare nella forma (ma potendola controllare meglio nella sostanza) l'elezione del Presidente della Repubblica, o rendere più arduo l'accesso ai referendum e ai ddl di iniziativa popolare, o il ribaltamento del tanto voluto quindici anni fa (soprattutto dalle sinistre) articolo quinto?
Avevamo così tanto bisogno di queste cose? Io ci vedo solo dei paletti alla partecipazione popolare ed un accentramento di potere in un numero più ristretto di mani, molto più libere con questa riforma di cedere ulteriori pezzi di sovranità.
Uno dei limiti della Costituzione lo aveva rilevato Boks profetizzando quattro anni fa quanto segue:
...in effetti la nostra reazione alla crisi si sta sostanziando in un progressivo rilascio di sovranità nazionale, che presto diverrà totale. come in Grecia, come in Spagna.
il Potere Politico dell'Italia risiede fuori dal nostro paese.
e la Costituzione non è riuscita a difenderci.
Ebbene, questa riforma ne sta fiaccando ulteriormente le difese, e forse, dopo i cosiddetti "governi tecnici" che ( Deus lo volt! ce lo chiede l'Europa!) ci sono stati imposti, è proprio questo l'intento di chi vuole continuare trasferire "il potere politico fuori dal nostro paese." Mentre gli altri paesi sempre più determinatamente stanno cercando di riappropriarsene.
La sola speranza che rimane, e poi abbandono il topic, è "aspettare" questi collaborazionisti al referendum, unico strumento di democrazia che (ancora) sopravvive.
-
Cui prodest un senato che diventa una rappresentanza dei territori con soggetti non eletti, e sottolineo non eletti, o cambiare nella forma (ma potendola controllare meglio nella sostanza) l'elezione del Presidente della Repubblica, o rendere più arduo l'accesso ai referendum e ai ddl di iniziativa popolare
Premesso che i senatori verranno eletti contestualmente ai consigli regionali,
non mi pare affatto che i referendum siano resi più ardui, anzi: si lega il quorum alla partecipazione delle politiche abbattendo l'ostacolo che è stato praticamente insormontabile negli ultimi anni.
Inoltre si prevede l'istituzione di referendum propositivi che fino ad oggi non c'erano.
L'aumento della quota firme può anche starci, visto che nel 1947 in Italia c'erano 15 milioni di persone in meno: inoltre si prevede un percorso certo per le iniziative popolari che prima non c'era, e infatti son sempre marcite in Parlamento (solo poco più del 40% di esse è stato non dico approvato ma discusso).
Quanto al PdR, come per altri organi di garanzia, la maggioranza qualificata impedirà che un singolo schieramento possa eleggerselo da solo, cosa da non da poco.
Riguardo al titolo V c'è un ingorgo di ricorsi alla Consulta, magari resterà tale ingorgo, magari diminuirà, non so.
-
L'ambasciatore USA in Italia dichiara che l'Italia sarebbe danneggiata dalla vittoria del "No" al prossimo referendum.
L'ennesima interferenza americana sulla politica italiana.
Per quanto mi riguarda un motivo in più per votare "No".
-
L'ambasciatore USA in Italia dichiara che l'Italia sarebbe danneggiata dalla vittoria del "No" al prossimo referendum.
L'ennesima interferenza americana sulla politica italiana.
Per quanto mi riguarda un motivo in più per votare "No".
Sottoscrivo.
8)
-
Ritiriamo fuori il (denigratissimo, fischiatissimo, sbertucciatissimo ed "ignorante") Frusta di quattro anni fa, così, tanto rinfrescare la memoria a chi si stracciava le vesti sulla sua blasfemia.
Giango, sai quanto ti stimo, soprattutto come comunicatore, ed è in quanto tale che vorrei che tu considerassi quanto poco rivoluzionaria sia la nostra Costituzione proprio a partire dal campo di tua competenza.
L'accusa più frequente che viene rivolta a Berlusconi è quella di aver monopolizzato l'informazione. Se lo ha fatto è evidente che lo abbia potuto fare non contravvenendo ai dettami costituzionali, trovando cioè la nostra Costituzione con la guardia abbassata.
Quindi non possiamo affermare che il monopolio dell'informazione sia anticostituzionale, pur essendo un aberrante dato di fatto, perché accetteremmo un controsenso: quello che permette al primo Berlusconi che passa di accumulate un potere mediatico pressoché assoluto nonostante la Costituzione.
Ma siccome questo è successo, dobbiamo prenderne atto riconoscendo l'inadeguatezza della nostra Costituzione, perché non c'è NULLA in essa che possa impedire la nascita di un polo mediatico dominante.
E nemmeno possiamo dire che "alla fine degli anni 40 nessuno poteva indovinare gli effetti politici della concentrazione di televisioni" perché a quei tempi era appena finito un regime, quello fascista, che aveva preso il controllo dei massmedia dell' epoca, principalmente la radio , i cinegiornali e i giornali. Goebbels aveva inventato e portato ai livelli estremi la concezione di propaganda politica, e in URSS vigeva la censura e la propaganda sin dagli albori della rivoluzione comunista.
Perché, allora , la Costituzione Italiana non contiene nulla che si opponga alla concentrazione di massmedia e si limita ad enunciare la "liberta' di stampa", assumendo che una stampa libera non possa liberamente concentrarsi tutta da una parte?
Per me la risposta è: semplice incompetenza.
Parte dei padri della costituente erano comunisti, ovvero apprezzavano l'idea che la stampa fosse concentrata in poche sorgenti di propaganda. Gli altri erano, essenzialmente, dei dilettanti della politica, o personalità cresciute ed educate nelle scuole del regime.
La Costituzione italiana è, quindi, obsoleta e colpevolmente incompetente proprio nel tuo campo, cioè in un settore fondamentale per una democrazia come quello dell'informazione.
E la stessa debolezza la mostra anche in altri campi: qualsiasi potere può aggirare la nostra Costituzione e fregarsene purché abbia abbastanza forza per farlo.
La nostra Costituzione mostra un aspetto evidente: è nata per impedire la rinascita del fascismo solo nel caso venisse riproposto esattamente come fu fatto da Mussolini, ma non è in grado di difenderci da nessun altro attacco alla democrazia. Vieta l' accumulo dei poteri perché fu l'accumulo dei poteri a portare al fascismo ma non può nulla contro una eventuale alleanza di poteri.
Certo, abbiamo un potere legislativo, uno esecutivo e uno giuridico. Ma, anche in questo caso, nulla impedisce ad una triade di questi poteri di produrre ipoteticamente un' oligarchia di potere.
Dei costituzionalisti più illuminati avrebbero dovuto agire TOGLIENDO potere, e non DIVIDENDO i poteri. Dividere i poteri non serve a nulla, anzi produce come risultato che un nuovo potere, nascendo, trova di fronte a se dei nemici disuniti e per questo fragili.
La morale della storia è che la divisione dei poteri impedisce al SINGOLO potere di diventare dittatura, ma rende la somma del potere statale PIU' DEBOLE rispetto a qualsiasi "nuovo" ente che provi a prendere il potere: sia una grossa concentrazione di denaro, la mafia, o qualsiasi altra cosa.
Così, la "meravigliosa" architettura che viene definita "sempre attuale" è proprio la MENO attuale che esista, dal momento che è rigidamente composta al solo scopo di fermare l' unica dittatura conosciuta, e nemmeno quelle simili come il nazismo, espone i cittadini al rischio di QUALSIASI ALTRA dittatura.
Ed infatti la prova l'abbiamo sotto gli occhi proprio in questi tempi: chiunque abbia la forza di farlo, (e ormai purtroppo questi "poteri" agiscono tranquillamente aldilà dei nostri confini,) può fare carne di porco di noi, delle nostre risorse, della nostra economia e delle nostre vite.
Può perfino spedire Benigni in tivvù a dirci quanto siamo fortunati, se per caso non ce ne fossimo accorti.
:P Cazzo quanta poca logica basta per essere un profeta!
-
Ritiriamo fuori il (denigratissimo, fischiatissimo, sbertucciatissimo ed "ignorante") Frusta di quattro anni fa, così, tanto rinfrescare la memoria a chi si stracciava le vesti sulla sua blasfemia.
:P Cazzo quanta poca logica basta per essere un profeta!
Con questa superficialità direi di si
-
Guarda la realtà.
Dimmi se la Costituzione ci può difendere dalla nascita di um polo mediatico dominante, dimmi se può fare qualcosa per difenderci da una alleanza di poteri, dimmi se può difenderci da poteri che agiscono tranqullamente aldilà dei nostr confini e poi dimmi se la superficialità e mia o tua.
In definitiva secondo te la Costituzione è davvero in grado di difenderci dai sistemi dittatoriali che ho appena elencato?
-
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi su quali fossero gli sponsor del referendum costituzionale voluto da trio Renzi/Boschi/Napolitano e compagnia cantante, l’ultimo discorso ufficiale fatto dell’ambasciatore USA in Italia, John Phillips, glieli ha dissipati tutti.
In precedenza vi era stato il comunicato della JP Morgan riguardo alla necessità di riformare le costituzioni del Sud Europa per “adeguarle alle esigenze dei mercati” (leggi dei potentati finanziari). Avevano scritto quelli della JP Morgan (una delle maggiori banche d’afffari al mondo): “la nostra costituzione è troppo socialista, garantisce la protezione costituzionale dei diritti dei lavoratori e contempla il diritto della protesta contro i cambiamenti dello status quo politico”.
Era ovvio che Matteo Renzi, premier non eletto ma cooptato da Napolitano alla Presidenza del Consiglio, personaggio ambizioso, chiacchierone e desideroso di presentarsi come “il primo della classe”, rispetto alle centrali di potere da cui viene eterodiretto, si è immediatamente adeguato presentando il progetto di riforma costituzionale, elaborato da Giorgio Napolitano ( figura chiave della sudditanza ai poteri transnazionali) e facendolo proprio assieme alla ministra Boschi, in nome della “efficienza e della governabilità”, da sempre rivendicate dal fiorentino.
Diventa chiaro come il sole da chi sia sponsorizzata tale riforma e da quali centrali di potere sia ispirata. Si sapeva ed alcuni eminenti costituzionalisti (non di parte) avevano avvertito che la riforma costituzionale proposta dal duo Renzi/Boschi, con il conseguente referendum confermativo, costituisce il mezzo per abbattere i tre pilastri della Costituzione originaria, ovvero la scelta dei rappresentanti direttamente da parte dei cittadini elettori, la separazione e autonomia dei tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario), oltre a rendere nulla la possibilità di una concreta opposizione nel nuovo Parlamento “riformato” rispetto all’esecutivo, come anche nelle altre assemblee elettive.
Questo senza considerare che l’accentramento dei poteri, derivante dal nuovo assetto di riforma, avrebbe il risultato di collocare nelle mani del premier le leve per il finanziamento, cioè il controllo, dei principali mass-media (RAI-TV ) nonchè di tutta la spesa pubblica o quasi.
In pratica con questa riforma renziana si sta prospettando una effettiva demolizione dello Stato costituzionale, quello voluto dai padri costituenti nel 1948, sostituito con un regime autocratico, che si può considerare analogo con la struttura altrettanto autocratica e antidemocratica dell’Unione Europea, che è caratterizzata anch’essa dalla concentrazione dei poteri, anche legislativi, nelle mani di organi non elettivi e non responsabili, essenzialmente autoreferenziali , cioè il Consiglio dei Ministri e la Commissione Europea, mentre il Parlamento Europeo risulta essenzialmente un organismo proforma, privo di poteri effettivi.
Come si può constatare, la Commissione Europea è di fatto l’unico organismo dell’Unione Europea che dispone del potere effettivo di proporre le leggi e spendere le risorse della UE.
L’importante obiettivo conseguito da questa riforma sarebbe quello di tagliare fuori il popolo dalla possibilità di esercitare un controllo ed una efficace opposizione alle decisioni prese dall’esecutivo ed alle pronunce prese dagli organismi costituzionali che sarebbero, più di quanto accade, costituiti da fantocci nominati dal potere esecutivo.
Noi non eravamo e non siamo entusiasti sostenitori di questa Costituzione ed il motivo lo abbiamo spiegato più volte.
Per causa di una serie di motivi storici, ci troviamo già oggi in un sistema che già oggi limita fortemente i poteri di intervento dei cittadini, basti pensare alla limitazione dei referendum prevista dalla Costituzione attuale sui trattati ionternazionali e sulle leggi di tributarie e di bilancio. Con la riforma sarebbe ancora molto peggio: il potere di intervento sarebbe nullo di fatto.
Queste limitazioni sono un retaggio di una Costituzione nata con la perdità della sovranità italiana conseguente alla sconfitta nell’ultima guerra mondiale, sconfitta che ha determinato un pesante ruolo di subordinazione dell’Italia alle grandi potenze vincitrici (USA e Gran Bretagna) che ancora oggi è ben visibile, anzi si è accentuato a causa delle politiche egemoniche esercitate da Washington, basti pensare che il Governo italiano va a rimorchio di tutte le decisioni prese dagli “alleati” anche a totale discapito degli interessi nazionali (vedi le guerre in Libia ed nella ex Yugoslavia).
Tuttavia è da manuale l’ipocrisia di chi, politici di bassa lega e pseudo intellettuali di turno (alla Roberto Benigni o alla Salviano) , avevano fino ad oggi vantato questa come la “Costituzione più bella del mondo” ed oggi sono impazienti di farla a brandelli per compiacere i padroni trans nazionali ed i potentati finanziari che di fatto pilotano del scelte essenziali dei Governi.
L’ambasciatore John Phillips, senza volerlo , li ha smascherati.
(Luciano Laghi)
-
Per causa di una serie di motivi storici, ci troviamo già oggi in un sistema che già oggi limita fortemente i poteri di intervento dei cittadini, basti pensare alla limitazione dei referendum prevista dalla Costituzione attuale sui trattati ionternazionali e sulle leggi di tributarie e di bilancio. Con la riforma sarebbe ancora molto peggio: il potere di intervento sarebbe nullo di fatto.
In effetti un referendum "volete andare in pensione a 30 anni e ricevere 7500€ il mese?" vincerebbe facile, resterebbe poi il problemino di trovare questi soldi.
Quanto alle nulle capacità di intervento l'estensore dell'articolo farebbe bene a leggersi le modifiche dell'istituto referendario, che ne allargano le estensione istituendo i referendum propositivi, e ne abbattono il quorum, scoglio su cui si sono infrante 7 delle ultime 8 tornate referendarie
Poi,certo, se uno ha già deciso come votare a priori è liberissimo di farlo, ma una letturina eviterebbe di usare armi spuntate come queste.
-
Poi,certo, se uno ha già deciso come votare a priori è liberissimo di farlo
il discorso vale anche per te, ovviamente
-
Guarda la realtà.
Dimmi se la Costituzione ci può difendere dalla nascita di um polo mediatico dominante, dimmi se può fare qualcosa per difenderci da una alleanza di poteri, dimmi se può difenderci da poteri che agiscono tranqullamente aldilà dei nostr confini e poi dimmi se la superficialità e mia o tua.
In definitiva secondo te la Costituzione è davvero in grado di difenderci dai sistemi dittatoriali che ho appena elencato?
Aggiungo solo un dettaglio: per insediare Videla c'è voluto quel che c'è voluto; per insediare Monti è bastato il rispetto delle procedure costituzionali.
-
il discorso vale anche per te, ovviamente
Certo,
ma questa è una polemica che non cambia il fatto che per il referendum adesso sia solo abrogativo con quorum,
mentre con la riforma - oltre che abrogativo con quorum - sia pure propositivo e - in caso di 800mila firme - abbia un quorum abbattuto.
3 a 1 e palla al centro.
-
Aggiungo solo un dettaglio: per insediare Videla c'è voluto quel che c'è voluto; per insediare Monti è bastato il rispetto delle procedure costituzionali.
Essì, ha più di qualche buco ed io ne ho indicato i più evidenti.
Quello che non capisco però è tutta stavoja che hanno di sfondarla del tutto quelli che fino a ieri ne erano i più strenui apologeti.
Certo,
ma questa è una polemica che non cambia il fatto che per il referendum adesso sia solo abrogativo con quorum,
mentre con la riforma - oltre che abrogativo con quorum - sia pure propositivo e - in caso di 800mila firme - abbia un quorum abbattuto.
3 a 1 e palla al centro.
Seee... Lallero.
a) Le firme richieste per la presentazione di una proposta di legge sono triplicate, da 50 a 150 mila. Le garanzie sono rinviate al Regolamento, e la maggioranza parlamentare rimane libera di rigettare o modificare la proposta.
b)I referendum propositivi e di indirizzo (fra l'altro condizionati da centomila pastoie) sono solo menzionati a babbo morto a futura memoria , dal momento che ne viene rinviata la disciplina a una successiva legge costituzionale, leggi: campa cavallo.
Perché non introdurre fin da subito una disciplina compiuta lo immagini tu? Io si.
c)Ergo puoi pure mettere la palla al centro, ma guarda che con gli autogol le partite le vincono gli avversari, eh? ;)
-
a) Le firme richieste per la presentazione di una proposta di legge sono triplicate, da 50 a 150 mila. Le garanzie sono rinviate al Regolamento, e la maggioranza parlamentare rimane libera di rigettare o modificare la proposta.
Premesso che le persone in Italia dal 1947 sono aumentate di 15 milioni e quindi qualche firma in più non mi pare questo grandissimo vulnus, anzi, che le garanzie siano rinviate al regolamento mi pare ovvio, d'altronde la Costituzione regola i principi non la loro attuazione, e questo valeva anche per la l'attuale forma delle leggi di iniziativa popolare.
E la maggioranza, nel caso non attuasse alcuna legge per l'accoglimento, può anche cambiare no?
Quindi...
Tra il 1979 ed il 2014 sono state presentate 260 proposte alla Camere, ma solo il 43% di queste è arrivato ad essere discusso in commissione parlamentare,
(Wikipedia)
Quanto al referendum saranno anche a babbo morto ma son previsti (e si torna al discorso maggioranza), poi ci sarebbe il problemino del quorum che ha invalidato 7 delle ultime 8 tornate referendarie, l'altra l'ha salvata Fukushima.
A conti fatti l'attuale sistema garantisce che oltre la metà delle leggi popolari neanche arrivino in commissione, mentre la quasi totalità dei referendum fallisca.
Mi pare arduo difenderne le modalità di partecipazione.
-
Era ovvio che Matteo Renzi, premier non eletto
Certo è difficile accettare discorsi sulla costituzione da uno che scrive una bestialità del genere
-
Era ovvio che Matteo Renzi, premier non eletto ma cooptato da Napolitano alla Presidenza del Consiglio
Aggiungo solo un dettaglio: per insediare Videla c'è voluto quel che c'è voluto; per insediare Monti è bastato il rispetto delle procedure costituzionali.
Essì, ha più di qualche buco ed io ne ho indicato i più evidenti.
Se dopo aver letto quanto sopra scrivi che:
Certo è difficile accettare discorsi sulla costituzione da uno che scrive una bestialità del genere
Vuol dire che hai capito proprio tutto.
-
Essì, ha più di qualche buco ed io ne ho indicato i più evidenti.
Quello che non capisco però è tutta stavoja che hanno di sfondarla del tutto quelli che fino a ieri ne erano i più strenui apologeti.
Pecunia non olet. Il tanto declamato Benigni riceve milioni su milioni di volta in volta dalla Rai (comandata da chi?) per leggere Dante e financo la Bibbia (infatti lui è notoriamente un cattolico, lo sanno tutti, eh!)
Perché dovrebbe opporsi al suo partito anche a costo di fare la figura dell'opportunista? Le registrazioni del programma sulla "più bella costituzione del mondo" rimarranno ben nascoste nell'archivio Rai, e fra qualche mese riceverà altri milioni di euro per fare una serata su... che so, una lettura dei Promessi Sposi? Una lode dell'ultima enciclica del papa? Qualcosa si inventeranno per arricchirlo ulteriormente, a lui e a tutte le altre star dela gauche caviar che sta trascinando questo paese in un neoliberismo più schifoso di quello inglese ai tempi di Dickens.
-
Ma la Costituzione mica viene abrogata !
Ne viene migliorato il funzionamento - ad esempio - limitando le funzioni del senato che è un unicum su scala internazionale, visto che ricalca pari pari le funzioni della camera creando rimpalli infiniti sulla promulgazione delle leggi, da cui il ricorso infinito ai voti di fiducia "tecnici" cui sono ricorsi tutti i governi degli ultimi 30 anni.
Non a caso sono quasi 40 anni che si istituiscono commissioni per le modifiche costituzionali.
Si può difendere la Costituzione anche senza sostenerne l'immutabilità.
Il tifo con concetti tipo "o di qui o di la" è il vero cancro nazionale
-
Da quando in qua il Presidente del Consiglio viene eletto direttamente?
Mi sono perso qualcosa...
-
Ma la Costituzione mica viene abrogata !
Ne viene migliorato il funzionamento - ad esempio - limitando le funzioni del senato che è un unicum su scala internazionale, visto che ricalca pari pari le funzioni della camera creando rimpalli infiniti sulla promulgazione delle leggi, da cui il ricorso infinito ai voti di fiducia "tecnici" cui sono ricorsi tutti i governi degli ultimi 30 anni.
Non a caso sono quasi 40 anni che si istituiscono commissioni per le modifiche costituzionali.
Si può difendere la Costituzione anche senza sostenerne l'immutabilità.
Il tifo con concetti tipo "o di qui o di la" è il vero cancro nazionale
Stiamo facendo discorsi diversi.
Io sostenevo 4 anni fa che non solo la nostra Costituzione non è la più bella del mondo (dato che è stata abbastanza scopiazzata da quella francese del 46) ma nemmeno che "ci difende da tutto" come cianciava giulivo in tivvù il (commovente secondo alcuni, qui) giullare di regime.
-Non ci difende ad esempio (come ha dimostrato Berlusconi e lo sta ribadendo Renzi) dalla nascita di un polo mediatico dominante.
-Preoccupatissima dal difenderci da un accumulo di poteri non ci difende da una alleanza di poteri.
-Non può nulla contro i poteri che agiscono fuori dai nostri confini.
A queste subdole forme dittatoriali Er Matador aggiungeva il fatto di come fosse facilmente possibile per un Presidente della Repubblica, aggiungerne un'altra rispettandone callidamente le procedure.
Bene. A questo punto parte un discorso (altro che tifo con concetti tipo "o di qui o di la" è il vero cancro nazionale) da affrontare seriamente sulla riforma in atto, che, come tutte le cose, può essere migliorata o peggiorata.
Io sostengo che per migliorare la nostra Costituzione occorrerebbe gente almeno del livello di chi (bene o male) ne ha curato la stesura settant'anni fa, a te sta bene che a farlo siano mezzeseghe com Renzie, la Boschi ed il pluripregiudicato piduista onorevone Verdini Denis.
Ergo unicuique suum, caro AB, vota cometepare, ci mancherebbe, io farò lo stesso: quello che per te è il "vero cancro nazionale" per me è la vera essenza della democrazia, guardampò.
-
Ergo unicuique suum, caro AB, vota cometepare, ci mancherebbe, io farò lo stesso: quello che per te è il "vero cancro nazionale" per me è la vera essenza della democrazia, guardampò.
Quindi c'è chi ha sempre ragione a prescindere e chi invece ha sempre torto a prescindere.
Non mi pare una base per intavolare discussioni democratiche in cui si dovrebbe guardare ai contenuti piuttosto che ai proponenti.
In ogni caso la Costituzione - qualsiasi Costituzione - niente c'entra con la difesa da "un polo mediatico predominante" quella è cosa che riguarda la legge ordinaria: una Costituzione scritta nel 1947 in cui neanche c'era la tv non può certo prevedere difese dal fatto di avere uno smartphone in tasca acceso H24 (e lo stesso discorso previsionale vale - mutatis mutandis - per una che fosse scritta adesso)
-
Quindi c'è chi ha sempre ragione a prescindere e chi invece ha sempre torto a prescindere.
Non mi pare una base per intavolare discussioni democratiche in cui si dovrebbe guardare ai contenuti piuttosto che ai proponenti.
In ogni caso la Costituzione - qualsiasi Costituzione - niente c'entra con la difesa da "un polo mediatico predominante" quella è cosa che riguarda la legge ordinaria: una Costituzione scritta nel 1947 in cui neanche c'era la tv non può certo prevedere difese dal fatto di avere uno smartphone in tasca acceso H24 (e lo stesso discorso previsionale vale - mutatis mutandis - per una che fosse scritta adesso)
A parte il fatto che mi pare di essere intervenuto piuttosto dettagliatamente sui contenuti, levami una curiosità: li leggi i commenti degli altri prima di discuterli?
L'accusa più frequente che viene rivolta a Berlusconi è quella di aver monopolizzato l'informazione. Se lo ha fatto è evidente che lo abbia potuto fare non contravvenendo ai dettami costituzionali, trovando cioè la nostra Costituzione con la guardia abbassata.
Quindi non possiamo affermare che il monopolio dell'informazione sia anticostituzionale, pur essendo un aberrante dato di fatto, perché accetteremmo un controsenso: quello che permette al primo Berlusconi che passa di accumulate un potere mediatico pressoché assoluto nonostante la Costituzione.
Ma siccome questo è successo, dobbiamo prenderne atto riconoscendo l'inadeguatezza della nostra Costituzione, perché non c'è NULLA in essa che possa impedire la nascita di un polo mediatico dominante.
E nemmeno possiamo dire che "alla fine degli anni 40 nessuno poteva indovinare gli effetti politici della concentrazione di televisioni" perché a quei tempi era appena finito un regime, quello fascista, che aveva preso il controllo dei massmedia dell' epoca, principalmente la radio , i cinegiornali e i giornali. Goebbels aveva inventato e portato ai livelli estremi la concezione di propaganda politica, e in URSS vigeva la censura e la propaganda sin dagli albori della rivoluzione comunista.
Perché, allora , la Costituzione Italiana non contiene nulla che si opponga alla concentrazione di massmedia e si limita ad enunciare la "liberta' di stampa", assumendo che una stampa libera non possa liberamente concentrarsi tutta da una parte?
Per me la risposta è: semplice incompetenza.
-
Se dopo aver letto quanto sopra scrivi che:Vuol dire che hai capito proprio tutto.
Il problema è che non hai capito nulla di quello che scrivi.. ma scrivi scrivi
-
Argomenti zero, eh? Capita.
-
A parte il fatto che mi pare di essere intervenuto piuttosto dettagliatamente sui contenuti, levami una curiosità: li leggi i commenti degli altri prima di discuterli?
No,
però se vuoi ho parlato diffusamente sul tema nel 1996, mi pare strano ti sia sfuggito
:P
Battute a parte, resto dell'idea che la Costituzione enuncia i principi, le leggi poi le applicano ai casi concreti, altrimenti le costituzioni sarebbero il corpus normativo, il che non è dato da alcuna parte.
La Costituzione del 1947 prevedeva la libertà di stampa poiché essa era stata proibite e il monopolio si era instaurato non assommando ma escludendo.
Ci sarebbe poi da dire che il principio della libertà implica la concorrenza, ma il discorso andrebbe, appunto, regolamentato e normato e questo lo si fa con le leggi ordinarie, da sempre e ovunque.
-
Argomenti zero, eh? Capita.
Di fronte a tale ignoranza!
Capita qualche volta quando si prende un argomento che ha decenni di studio alle spalle e si pensa di poterne discutere sulla base di una logica personale.. a te mancano proprio le basi!
AB (a pare un inquietante "resto dell'idea") almeno ha le idee molto più chiare di te su quali siano le competenze di una costituzione e quali siano quelle di una legge ordinaria.
Skorpius ti preghamo di rispondere in merito invece di fare il gran professore. Questo e' un forum civile, non una pagina di Facebook. Grazie
Biancocelesti
-
Dunque, sorvolando sulla tua isterica maleducazione, provo a spiegarmi di nuovo partendo dal benignesco concetto iniziale secondo cui la costituzione ci difenderebbe da ogni tentativo di dittatura.
Non evita che un presidente della repubblica NEL RISPETTO DELLE SUE NORME (e questo è un buco nell' intoccabile scudo che dovrebbe difenderci da qualsiasi forma dittatoriale) ci propini un vero e proprio golpe.
Ora dimmi che cazzo c'entra questo discorso con le competenze di una costituzione e quelle di una legge ordinaria.
Non evita che NEL RISPETTO DELLE SUE NORME un tizio qualsiasi di monopolizzi l'informazione.
Pure qui dimmi che cazzo c'entra questo discorso con le competenze di una costituzione e quelle di una legge ordinaria.
Evita l'accumulo dei poteri (il fascismo è stato quello, eh!) ma non evita che NEL RISPETTO DELLE SUE NORME si possa formare una alleanza di poteri che, di fatto, porti allo stesso risultato a cui porta l'accumulo dei poteri.
E pure qui dimmi che straminchia di cazzo c'entra questo discorso con le competenze di una costituzione e quelle di una legge ordinaria.
E quando avrai finito di NON rispondere, perché è questo che sai fare oltre a spernacchiare a cazzo di cane, ignorante lo dici all'immagine che ti appare allo specchio quando ti fai la barba. Compris?
P.s.
E per favore non riattaccare con la sopita sega che critiche di questo genere debbano essere esclusivo appannaggio di chi ha gli strumenti giuridici per farlo; non c'è bisogno di essere un ingegnere meccanico per dire che la Duna è un cesso: se lo dice da sola.
-
In questo momento su La7 un superlativo e lucidissimo Zagrebelsky sta dando lezioni di altissima conoscenza dei meccanismi più profondi della democrazia ad un poveraccio che prova a paludare di paroloni i ritaglietti di giornale (Repubblica ovviamente) che si è portato dietro.
C'è niente di più ridicolo di un nano che cerca di delegittimare un gigante parlando di paludi, gufi e di macchiette con un lessico da venditore di pentole?
-
Il meccanismo di votazione della Corte Costituizionale non é collegiale; per quale motivo allora si deve continuare lo stallo atavico di questo paese che, penso ormai sia pacifico, non é in grado di decidere cosa é meglio per la collettivitá a beneficio di una idea di democrazia ideale e quindi irrealizzabile ?
Inviato dal mio HTC One utilizzando Tapatalk
-
Credo sia in topic e di strettissima attualità...
-
ritaglietti di giornale (Repubblica ovviamente) che si è portato dietro.
ritaglietti che erano un'intervista di Zagrebelsky.
Mi sa tu abbia seguito distrattamente.
Si consiglia una seconda visione.
(http://www.sherv.net/cm/emoticons/eating/eating-popcorn-smiley-emoticon.gif)
-
ritaglietti che erano un'intervista di Zagrebelsky.
ritagliettata qui e là da Renzie pro domo sua.
;) Comunque se a te la riforma del nostro imbonitore piace, chi sono io per impedirti di impalmarla come più t'aggrada il 4 dicembre prossimo venturo?
-
Qui il video integrale di Renzi vs DeMita
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/io-non-ho-rabbia-verso-te-ho-piet-volano-schiaffoni-de-mita-134877.htm
;D Una semicitazione fra i commenti:
Quando un politico vero incontra un venditore di pentole, il venditore di pentole è un uomo morto