Visto da me: Feyenoord-Lazio 1-0
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di Er Matador
Scrivere cento volte alla lavagna: bastava un pari per arrivare primi nel girone. Sufficiente, considerando anche il misero livello tecnico degli olandesi, per mangiarsi altro che le mani. L’aspetto più disperante di un risultato ingiustificabile è la sua provenienza da situazioni note, se non croniche, che neppure si è cercato di affrontare. In ordine sparso:
- Giménez. Quando è entrato ho pensato istintivamente “questo ci fa gol”. Pronostico avveratosi nel giro di un minuto e non per particolari doti divinatorie, ma per il ricordo di come l’argentino-messicano aveva spaccato la partita all’andata. Affidandosi a un movimento elementare – vale a dire il taglio in diagonale fra i due centrali – che, in un mondo normale, avrebbe spinto il tecnico a rinchiudere Romagnoli e collega in un convento per tre giorni, mostrando a nastro le immagini. E col sottinteso che, se la cosa si fosse ripetuta al ritorno, stavolta avrebbe buttato la chiave. Detto fatto, l’attaccante degli olandesi ha potuto agire indisturbato, come all’Olimpico sul punteggio di 4-0, causando l’eliminazione dei biancocelesti
- Le palle perse. Il gol subito nasce da un probabile fallo, forse più netto di quello su Patric e, a catena, su Provedel. Ma prescindiamo un attimo da tale dato per confrontare l’azione con altre, scevre da implicazioni arbitrali, sulle palle perse dai vari Cataldi e Cancellieri. In tutti i casi la squadra si è lasciata cogliere di sorpresa, a dispetto della superiorità numerica, per una combinazione di pessima copertura del campo e atteggiamento scarsamente proattivo. Che lascia all’avversario la prima mossa, e con essa la possibilità di aggredire lo spazio
- Sarri. Copio, incollo e sottoscrivo:
Quando critico Sarri non lo faccio per cattiveria...ma porca troia di quella vacca,ma lo capite che pure il Barcellona, nei momenti in cui doveva recuperare la partita,gli ultimi 10-15 minuti alzava piquet e buttava a raffica palloni verso di lui per creare qualcosa! No,il nostro genio continua ad imporre sta merda di passaggeti che per 50 minuti del secondo tempo non hanno prodotto un solo tiro in porta! Non uno cazzo!!! Ma alza Savic e Vecino,li piazzi nella loro area e butti palloni su,vedi che qualcosa crei!!! A sto punto ho la sensazione ha volessero uscire,peccato che ora siamo nell' intertoto con obbligo di vincerla perché è una coppa di merda...siamo dei coglioni.
Il limite più insopportabile del tecnico riguarda proprio l’assenza di correttivi quando la gara si mette male, frutto della propensione a preparare le partite come i tedeschi preparano le guerre. Il valdarnese è uno che, nel bel mezzo della campagna, viene sorpreso da una pressante urgenza fisiologica. Cosa fa, si sfoga dietro un cespuglio e rimedia qualche foglia per limitare i danni? No, continua a immaginare il Cacatore di Michelangelo al cui progetto lavora da tempo imprecisato. Col risultato che nel frattempo, e ovviamente...
- Il gruppo. Un brano di svernatori e mezzi uomini senza dignità, da anni e con qualsiasi allenatore. Del resto, cosa accomuna un primo tempo positivo, ma inconcludente, e un secondo inconcludente e basta? Oppure le occasioni fallite per braccino tremante e l’incapacità di cambiare spartito e ritmo, quando gli avversari avevano il pallino del gioco? Naturalmente, la mancanza di personalità. Ormai, se ragiono da sportivo, li disprezzo più dei romettari, perché quelli almeno dimostrano di tenerci. A rubare, ma almeno ci tengono
- La società. Vale a dire chi non solo presenta a ogni finale di mercato un gruppo monco ma, cosa più grave, ha veicolato nei giocatori la mentalità di cui al punto precedente. Una mentalità da parastatali, che timbrano il cartellino e tirano fino all’orario di chiusura, senza obiettivi da raggiungere e sapendo che a fine mese ritireranno comunque lo stipendio. Anzi, consapevoli che un maggiore impegno, scomodando ulteriori e indesiderate complessità gestionali, disturberebbe il tran tran del manovratore
Prospettive per la stagione? Scucire dal petto un trofeo, per quanto risibile, alle merde ha sempre un senso. Non riuscirci, dopo aver nobilitato il loro avversario nella farsa di Tirana (come giustamente rilevato da Frank 73), rappresenterebbe un fallimento. Non provarci neanche imporrebbe, per decenza, di non iscriversi alle competizioni europee anche in caso di qualificazione conquistata sul campo.
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