Visto da me: Lazio-Sturm Graz 2-2

di Frank 73


Io invece darei tutto nelle Coppe, come nel 1999/2000.

Quando siamo rimasti appesi al campionato, in momenti difficili (Reggio, Cagliari, Verona), grazie all'entusiasmo di alcuni successi infrasettimanali (quarti con la Juve in CI, vittoria a Stanford Bridge...) ci siamo risollevati e li siamo andati a prendere.
Uscire per dedicarsi al campionato vuol dire preparare... un campionato deludente. Perché lo prepari da perdente.

La Lazio dallo scorso anno ha preso parte a cinque competizioni, di cui due in corso e di cui tre alla portata del suo potenziale.
Proprio le tre competizioni che ha rinunciato colpevolmente a disputare come avrebbe potuto e dovuto... purtroppo.

Nelle altre due, meno alla portata in termini assoluti, si è ottenuto un piazzamento in linea, ma neanche tanto, con le annate precedenti lo scorso anno: e ora vediamo quest'anno, le premesse sembrano buone.
Ma buone per fare cosa? Un piazzamento migliore dell'anno scorso? Speriamo.

Ma una squadra così, una squadra così bella, anche grazie alla bravura e alle capacità del suo tecnico, non può essere una squadra che rinuncia a traguardi che sarebbero da aggredire con la bava alla bocca.
Immobile e compagni ce l'hanno quella voglia, si vede anche dal nervosismo di stasera per le contrarietà affrontate; dirigenti e tecnico no, non ce l'hanno.

Non è una critica generica e generale, è una critica che si inserisce in un quadro complessivamente positivo.
Ma è una critica che si riferisce alla poca consapevolezza del ruolo che dovrebbe avere la Lazio nelle competizioni e il modo di affrontarle al meglio.
Domenica si corre di nuovo, l'allenamento è stato proficuo e l'inferiorità numerica lo ha reso ancora più interessante.

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