Visto da me: Lazio-Torino 1-1

di MagoMerlino



Partita che può stupire solo i distratti, perché è stata l’ennesimo specchio di questa stagione.

Questo è un gruppo (s)finito e lo si era capito l’anno scorso di questi tempi.
Quando non girano Luis Alberto e Felipe Anderson, quest’ultimo più decisivo in difesa che in costruzione; quando Leiva non anticipa, faticando a rincorrere gli avversari; quando non si vince un contrasto per quasi tutta la partita e dall’unico vinto scaturisce il pareggio, è inutile parlare di gioco. Non si gioca 8 contro 11.

Del resto l’allenatore non ha alternative, e come tutti noi dipende dall’estro di giornata di Luis Alberto e Felipe Anderson.
Se i due non girano la colpa è sua che li ha fatti giocare; se poi non li fa giocare la colpa è sua che non li ha fatti giocare. Chi li realizza i filtranti per Immobile, Akpa-Akpro?
Come fa, se il risultato è negativo, sbaglia a prescindere.

Questo non è più un anno di transizione, lo sarebbe stato se nel mercato di gennaio si fossero gettate le basi per la prossima stagione.
Questo è un anno buttato e sappiamo tutti di chi è la colpa. Sarri è solo l’ultimo arrivato, il miglior capro espiatorio che si potesse trovare.
Abbiamo fallito tutti gli obiettivi, anche quelli minimi, e avremo pure il problema di risanare il bilancio.
Cosa che farebbe ridere se non fosse drammatica, dal momento che il fiore all’occhiello, di cui qualcuno si vantava come merito di questa gestione, era lo scudetto del bilancio.

Ieri la Lazio l’ha salvata la tigna di Milinkovic-Savic, l’unico che sembrava tenerci e non rassegnarsi, come dimostra l’incazzatura con Felipe Anderson.
Ad eccezione di Immobile, e quando sono entrati Ramos e Basic, gli altri sembravano rassegnati ad assistere impassibili al fraseggio dei torinisti.
E ora il maggiore indiziato a risolvere la questione finanziaria, creata dall’insipienza  societaria, è proprio Milinkovic-Savic.
Cialtroni incapaci.

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