Visto da me: Lazio-xxxx 3-2
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di Jim Bowie
Se proprio dobbiamo fare un’analisi tecnico/tattica della partita, partiamo dalla difesa: dove il migliore per interpretazione è stato Luiz Felipe, diventato quasi il nostro vertice basso.
Dopo di lui Marusaomeravigliao, che ha sbarrato la strada a tutti, trovandosi parecchie volte a dover affrontare sia Viña che Erfaraone. Fortunatamente stiamo parlando di due seghe galattiche.
Vita dura invece dall’altra parte, dove acchiappamosche e Abramo hanno messo in difficoltà Acerbi e Hysaj, anche perché Pedro non sempre tornava.
Il centrocampo è dove la Lazio ha dominato: sempre qualcuno libero per il portatore di palla, con Luis Alberto sulla stessa linea di Leiva. Si sono presi gioco di Veretout e Cristante, oltre che affogare con passaggi a ragnatela i tre a supporto di Abramo.
Il Sergente, arma di distruzione di massa, ha annichilito Ibañez. Mentre Felipe Anderson – tacci tua se giocassi sempre così – si è preso gioco di Viña, intimorito dal suo strapotere tecnico e atletico.
Lodi a parte meritano Pedro e Ciro. Partita straordinaria dei due, Mancini e Karsdorp li sogneranno per generazioni intere.
Una grande Lazio che ha annullato anche le nefandezze di Guida e Irrati.
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