Visto da me: Lazio-Sampdoria 2-2
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di MagoMerlino
Le chiacchiere della conferenza stampa infrasettimanale dello stato generale hanno avuto la loro obbiettiva verifica sul campo. Forse la Lazio sarà pure una famiglia, di certo non è una Ferrari. A meno che non s'intendesse un modellino di Ferrari a pedali, quella che Babbo Natale porta ai bambini per le feste.
Inzaghi non cambia modulo, prova alcuni accorgimenti cambiando dei calciatori, inserisce Badelj, Patric, Caicedo, tutte sostituzioni all'apparenza logiche, perché i tre sono i sostituti naturali dei titolari. Tutti e tre hanno offerto prestazioni pessime, confermando quello che già era stato verificato a Cipro, la Lazio non ha alternative all'altezza della serie A. Perché Durmisi e Berisha non riescono ad entrare in competizione per un posto da titolare in campionato?
Lulic è apparso spesso sulle gambe, Radu in continua difficoltà in fase difensiva, è spettatore in entrambe le reti subite dalla Lazio, la prima insieme a Lulic dove sbagliano i tempi e non chiudono su Quagliarella, la seconda con Acerbi e la complicità di uno Strakosha sempre indeciso se uscire o meno, sempre impreciso con i piedi, tanto da rinviare due volte sui piedi avversari anche in questa partita. Badelj rallenta il gioco ed è spesso impreciso, Caicedo pur lavorando bene di fisico, con il pallone tra i piedi è sempre impreciso, Patric è un volenteroso, ma anche lui tecnicamente risulta approssimativo, gli capitano due ottimi palloni da battere a rete, li spreca malamente, dopo l'ennesimo errore le telecamere lo pizzicano in polemica con i mugugni dello stadio, sempre che non ce l'avesse con se stesso per gli errori.
A questo si unisce il resto della squadra che per tutto il primo tempo rimugina calcio senza trovare spunti vincenti e continuità di gioco, con un assetto difensivo che va in crisi appena viene messo sotto pressione o preso in velocità. Continuano a latitare la fantasia di Milinkovic Savic e Luis Alberto, con Correa inizialmente in panchina, solo Immobile cerca di portare pericoli alla porta sampdoriana, colpendo l'ennesimo palo stagionale, il centravanti litiga con la linea del fuorigioco, un po' perché ritarda a rientrare, un po' perché chi lo deve servire non trova i tempi giusti, realizza con precisione e freddezza il rigore concesso con l'intervento della VAR, a fine partite scapperà negli spogliatoi imbestialito per come la Lazio si è fatta incredibilmente rimontare all'ultimo secondo di gioco.
Gli ingressi di Correa e Cataldi offrono maggiore verve al gioco della Lazio che porta con maggiore continuità pericoli alla porta avversaria, quando Inzaghi prova il tutto per tutto inserendo anche Luis Alberto al posto di Wallace, arriva il pareggio di Acerbi sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Cataldi e poi la concessione del rigore per intervento della VAR su una deviazione di braccio di un uomo della barriera sulla punizione calciata da Luis Alberto, punizione concessa per fallo su Correa che stava per entrare in area e che porterà anche all'espulsione del sampdoriano. Partita ripresa per il rotto della cuffia quando era già passato il 95esimo minuto, quinto di recupero.
Quando si riprenderà a giocare ci sono ancora due minuti da recuperare per l'interruzione della VAR, la sindrome di Salisburgo attanaglia i calciatori Laziali incapaci di organizzare una resistenza efficace di due minuti e invece di allontanare il pallone e provare a far scorrere il cronometro, si lasciano arrembare dalla Sampdoria in 10, commettendo una serie di errori ed ingenuità in pochissimi secondi fino a subire la beffa del pareggio al 99esimo. Anche questo rischiare di subire un gol alla fine per non riuscire a tenere lontani gli avversari dall'area di rigore è una situazione già vista nel recente passato ad Empoli tanto per fare un esempio, situazione dove ci si affida all'imprecisione degli attaccanti avversari che si presentano praticamente soli ed indisturbati davanti alla porta.
C'è molto da lavorare, le chiacchiere e le conferenze stampa non servono, servono fatti concreti, se il mercato è stato bocciato dal tecnico oltre che dalle prestazioni in campo, servono calciatori in grado di sostituire i Lulic, i Radu e probabilmente anche un portiere. Se non si vogliono acquistare calciatori pronti subito, si cambi conduzione tecnica, la famiglia ne comprenderà la necessità con buona pace del modellino di Ferrari a pedali che Babbo Natale regala ai bambini per le feste.
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