Visto da me: Lazio-Atalanta 1-1
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di MagoMerlino
Già alla vigilia sembrava una impresa ardua battere l'Atalanta, certe regole non si smentiscono facilmente, Luis Alberto ringrazia. La Lazio messa in campo da Inzaghi non ha tenuto conto dell' attuale stato di forma dei suoi, della qualità dei giocatori al momento a disposizione e delle caratteristiche degli avversari, che hanno dimostrato ottima tenuta atletica, buoni schemi e qualche individualità al di sopra della media, Cristante su tutti (prenderlo sarebbe un buon colpo, ma adesso con la qualificazione in UCL in forse er sor tentenna difficilmente proverà ad anticipare la concorrenza). Atalanta che in buona sostanza ha dominato la partita, tenendo bene il campo, organizzando meglio il gioco, effettuando un pressing costante che ha sempre messo in difficoltà i centrocampisti della Lazio, creando più palle gol, esaltando Strakosha, sicuramente migliore in campo. La Lazio è riuscita a giocare una ventina di minuti e non più, dopo il palo Atalantino che avrebbe potuto chiudere con largo anticipo la questione. Bella l'azione del pareggio, con Luis Alberto che pesca in area Caicedo che d'anticipo supera Berisha, poco dopo ancora il centravanti Laziale va vicino al gol con un colpo di testa finito alto e questa è da considerarsi l'ultima azione da rete della partita da parte della Lazio. Uscito Luis Alberto, sostituito da Felipe Anderson che proverà quasi da solo a sfondare la difesa atalantina, che è sempre riuscita a fermarlo raddoppiando la marcatura sul brasiliano, l'Atalanta ha preso in mano la partita costruendo diverse azioni pericolose. Inzaghi non è riuscito a trovare alternative valide per cercare di cambiare la deriva della partita, saldamente nelle mani degli uomini di di Gasperini, un po' perché costretto ad effettuare cambi obbligati, un po' perchè il materiale a disposizione in panchina non era della qualità adatta ad affrontare in emergenza una partita così delicata.
Il pareggio alla fine può considerarsi un punto guadagnato, ora bisognerà fare in modo di arrivare a quella che quasi sicuramente sarà la partita decisiva per la qualificazione i UCL, in casa contro l'Inter, con due risultati a disposizione, non sarà facile per la Lazio vista oggi in campo reggere la voglia di salvezza del Crotone, così come potrebbe non bastare riuscire a strappare un pareggio in Calabria, se l'Inter vincerà con più di 6 gol di scarto contro il Sassuolo, che è storicamente sempre molto interessato alle alleanze di mercato per provare a resistere contro certi avversari.
Bisognerà vedere come la Lazio, con quali calciatori e quale tattica, sarà in grado di affrontare il Crotone, quella vista oggi in campo negli ultimi 20 minuti, non riuscire a tenere un pallone, non riuscire a portare un pericolo dalle parti della porta avversaria e in continuo affanno e mancanza di lucidità in almeno 8 dei calciatori in campo, qualche dubbio lo lascia.
Strakosha come detto migliore in campo, Cáceres e Ramos i peggiori, Leiva stanco e bloccato dalla spada di Damocle della diffida, Murgia volenteroso ma sempre troppo leggero sui contrasti ha corso tanto, spesso a vuoto e senza criterio, Marusic non ha mai trovato lo spunto per saltare l'avversario, Lulic sulle gambe dopo 30 minuti ha comunque retto fino alla fine, anche se da una sua indecisione in collaborazione con Luis Alberto è partita l'azione del gol atalantino. Caicedo finchè ha retto ha fatto il suo, poi è crollato come dimostrato al quarto d'ora di gioco del secondo tempo in uno dei pochi contropiedi portato avanti da Felipe Anderson, dove è riuscito ad arrivare dalle parti del limite dell'area di rigore atalantina, quando ormai Felipe Anderson aveva perso il pallone, perché non aveva trovato collaborazione e gli avversari erano già ripartiti verso l'area di Strakosha. Se l'unica punta di ruolo a disposizione di Inzaghi possiede una autonomia non supeiore all'ora di gioco, abbiamo molti problemi. Nota finale per Milinkovic Savic, fallito l'esperimento di farlo giocare da centravanti, partita la sua, nel complesso, non delle migliori.
C'è da lavorare e molto per Inzaghi, se si vuole raggiungere un risultato gratificante come la qualificazione in UCL, dovrà dimostrare di saper dare un gioco alla squadra anche quando mancano i migliori. Purtroppo ora sta pagando la sua eccessiva arrendevolezza nell'accettare le strategie (?!?) nel mercato invernale da parte del candidato al senato. Certo è che finchè si è giocato ogni tre giorni, ci sono stati pochi infortuni, ora che si ha l'intera settimana a disposizione per lavorare, gli infortuni aumentano.
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