Visto da me: Lazio-Red Bull Salisburgo 4-2

di MagoMerlino



Partita e risultato ottimi se fosse una partita di campionato e non una di coppa a doppio turno, con il ritorno in casa loro.
La Lazio parte bene, con buone trame e un Luis Alberto ispirato, l'immediato vantaggio di Lulic, servito da Basta, quinto su quinto, come sarà poi discusso con Inzaghi nelle interviste, avrebbe dovuto mettere in discesa la partita, invece la Lazio non riesce a dare continuità alla sua azione cominciando a soffrire pressing e corsa avversari.
La Lazio comunque resta compatta e concentrata, tanto che il Salisburgo pur stazionando nella metà campo biancoceleste non crea grossi affanni alla retroguardia. Almeno fino al 30esimo , quando per un normale movimento di controllo sull'avversario, Basta in area di rigore, commette l'errore di tenere il braccio troppo alto e l'austriaco gli sbatte contro, crollando a terra, neppure dzeko, che sta diventando uno stunt man esperto, sarebbe riuscito ad ingannare in questo modo il giudice di fondo, che avvisa l'arbitro di concedere un ridicolo rigore agli austriaci.
Inutile scandalizzarsi più di tanto, la Lazio ha sempre subito di questi torti, dovrebbe ormai darli quasi per scontati, anche perché è veramente difficile evitare certe cose, il calcio è fatto anche di contatto fisico, non tutti i contatti sono falli e soprattutto rigori.
Un po' come in questo momento sembra inutile chiedere a Strakosha di riuscire in una prodezza come sarebbe quella di parare il rigore, il portiere come al suo solito, si butta a sacco di patate, quell'attimo prima che offre all'avversario di poter tirare e realizzare il rigore in tutta tranquillità. Detto che il rigore lo sbaglia chi tira, il portiere può solo indurre all'errore, rimanendo su il più possibile senza offrire riferimenti all'avversario, Strakosha invece apre il portone.
L'immeritato pareggio subìto, innervosisce la Lazio che senza lucidità tenta di riprendere in mano il gioco ma senza produrre pericoli fino quasi alla fine del primo tempo, un paio di proteste per dei contatti in area austriaca, sembrano più dei tentativi di indurre l'arbitro ad un risarcimento. Sul finire del tempo, prima Immobile e Milinkovic Savic si ostacolano, poi la migliore occasione per il raddoppio capita sulla testa di Milinkovic Savic a pochi passi dalla porta, servito da un ottimo cross di Lulic, al termine di una perentoria percussione, ma il pallone finisce incredibilmente fuori.

La Lazio rientra in campo nel secondo tempo così come aveva iniziato il primo e trova dopo pochi minuti il nuovo vantaggio, Luis Alberto, servito in velocità da Lulic, pesca Parolo in piena area di rigore che con un colpo di tacco segna un eurogol. Il nuovo vantaggio però non cambia il copione già andato in onda nel primo tempo e il Salisburgo trova il pareggio con la complicità di tutta le retroguardia Laziale, tutti e tre i centrali in pochi metri bucano l'intervento e l'appena entrato miniminor si ritrova sui piedi il rimpallo giusto per battere Strakosha.
Ma questa volta la Lazio non si fa prendere dal nervosismo e ricomincia a giocare con maggiore determinazione, Felipe Anderson, subentrato a Luis Alberto, che non accetta di buon grado la sostituzione, parte in progressione e salta, uno, due, tre avversari e di piatto infila il portiere per in nuovo vantaggio biancoceleste. Altro grande gol dopo il tacco di Parolo.
Gli austriaci calano e si sbilanciano in avanti in cerca di qualche altra traccia fortunata, Leiva organizza un contropiede micidiale, ai suoi lati si allargano a destra Felipe Anderson, a sinistra verso il centro dell'area Immobile, Leiva serve quest'ultimo che la mette preciso sotto le gambe del portiere per il 4-2.

La Lazio è ormai padrona del campo, prima Immobile di testa, poi Caicedo subentrato ad Immobile, sempre di testa e per finire Patric subentrato a Basta, che sfiora il palo con un diagonale, per poco non portano il risultato su un più confortante 5-2. Le occasioni finali dimostrano quanto la Lazio è stata in partita concentrata e reattiva per tutti i 90 minuti, ha saputo reagire ai pareggi austriaci, ha saputo soffrire ma è riuscita sempre ad imporsi, bravi i giocatori ed Inzaghi che li ha motivati, messi in campo e gestiti con giudizio.

Se per il ritorno degli ottavi serviva una impresa, in Austria servirà intelligenza per gestire al meglio il minimo vantaggio, la Lazio vista in campo, può farcela a patto di trovare una solidità difensiva, latitante da diverse settimane.
Grande prova di un generoso Lulic che arriva stremato al traguardo, per me migliore in campo.
Le prossime tre partite saranno decisive per capire la cifra dell'intera stagione, Inzaghi dovrà gestire il gruppo con intelligenza.

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