Visto da me: Cagliari-Lazio 1-2
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di Il frigorifero
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Soffriamo i primi dieci minuti, ormai una costante.
Poi la squadra inizia a giocare e a prendere campo, fino al meritato vantaggio.
Nella ripresa Caprile evita al Cagliari la goleada effettuando almeno quattro parate importanti.
Ci viene negato un rigore grosso come una montagna: un difensore del Cagliari si tuffa in scivolata e letteralmente porta via il pallone con la mano, togliendolo dalla disponibilità di Castellanos (nella foto il suo gol per il definitivo 1-2, ndr).
A quel punto inizia la sofferenza: dal 70’ all’85’ circa non prendiamo più un pallone.
Il Cagliari inizia a martellarci e a creare pericoli; la Lazio, con giocatori esausti soprattutto in avanti, non riesce più né a uscire dai suoi trenta metri né a tenere palla.
Rischiamo grosso per quasi un quarto d’ora.
Poi verso l’85’ – quando anche il maltese di mia moglie ormai domandava a tutti perché quel citrullo calvo in panchina, pur avendo quattro cambi a disposizione, non facesse una emerita mazza – ecco che arrivano le sostituzioni ed entra gente fresca in avanti.
Da quel momento fino al 95’, ovviamente, il Cagliari non piglia più una palla e la sofferenza finisce.
Nel complesso, vittoria meritata e pesante.
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