Visto da me: Lazio-Juventus 1-0

di Gasco luis veron



La Lazio ha cambiato stasera tre volte il sistema di gioco spostando due volte la posizione di Felipe Anderson:


1) È partita con il 3-4-2-1

                       Mandas
                     Romagnoli
             Casale               Gila
Marusic  Cataldi Kamada Zaccagni
             F. Anderson    Pedro
                      Castellanos


2) Quindi verso la fine del primo tempo, dopo che Allegri ha cambiato assetto, si è messa con un 4-2-3-1

                       Mandas
              Casale      Romagnoli
Marusic                                         Gila
                 Cataldi  Kamada
F. Anderson     Pedro            Zaccagni
                     Castellanos


3) Infine, dopo la sostituzione di Zaccagni, si è rimessa con il 3-4-2-1 spostando di nuovo Felipe (terza posizione diversa durante una stessa partita), stavolta sulla fascia sinistra, per finire la partita in questo modo:

                       Mandas
                     Romagnoli
             Casale               Gila
Marusic   Vecino Guendouzi F. Anderson
               Isaksen      L. Alberto
                       Immobile


Potremmo parlare molto dell'interpretazione del 3-4-2-1 da parte di Tudor: utilizza un assetto asimmetrico con movimenti diversi a destra rispetto a quelli di sinistra.

Quando si viene attaccati a destra, l'esterno di fascia scala e va a formare la linea a quattro (es. Marusic-Casale-Romagnoli-Gila).

Quando si viene attaccati a sinistra, l'esterno di fascia (più offensivo rispetto a quello di destra), torna ma rimane più avanti.
E quindi si continua a difendere con i tre più l'esterno leggermente avanti, che però non forma come a destra la linea a quattro.

Quando i due difensori centrali di destra e di sinistra avanzano a turno (cosa che piace a Tudor, in quanto vuole portare più uomini possibili nella trequarti avversaria), in diagonale il posto del centrale viene preso da uno dei due centrali di centrocampo a seconda del lato del campo dove il difensore centrale parte.

In attacco, il centravanti tende a spostarsi in orizzontale (che è diverso dal venire incontro) per creare densità e dare supporto al trequartista di destra (F. Anderson).
Il tutto in vista di eventuali scambi con il trequartista di destra, che va poi a cercare l'ampiezza-campo per premiare la sovrapposizione dell'esterno destro (Marusic).
Il quale non necessita di arrivare sul fondo per effettuare cross pericolosi (almeno per il modo di giocare di Tudor).

A sinistra si attacca in maniera diversa: essendo l'esterno più offensivo (e tendenzialmente più avanzato rispetto a quello di destra), si crea un triangolo tra l'esterno sinistro (Zaccagni), il trequartista di destra (Pedro) e il centrocampista di sinistra (Kamada).

I due centrali di centrocampo, invece, si scambiano la posizione e devono stare sempre in diagonale con uno più avanzato dell' altro).
Ovviamente, quando il centrale della difesa di destra o di sinistra avanza, è uno dei due centrocampisti (a seconda del lato) che dovrà andare a coprire la posizione lasciata libera.

È chiaro che, nella fase senza-palla, con Tudor si gioca uomo su uomo ma sempre stando nella propria zona di competenza.

Tudor dovrà lavorare anche sull'attacco dello spazio in verticale della prima punta: ma non può caricare in un colpo solo sulla squadra tutte le nozioni che, pur se più semplici rispetto al predecessore Sarri, sono sempre da provare in maniera graduale.
Presto anche le prime punte segneranno.

Stiamo parlando di un tipo di gioco molto semplice, rispetto a quello di Sarri, ma comunque organizzato e con molte soluzioni!

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