Visto da me: Frosinone-Lazio 2-3

di Gasco luis veron



Dico quello che ho visto: una squadra entrata in campo contratta a livello psicologico, come prevedibile dopo tutto quello che era successo.

Quindi nel primo tempo non è mancato l' impegno, ma le gambe erano bloccate a causa della paura.

Qualche elemento aveva accusato più di altri la pressione psicologica, e anche questo è normale.

Nel secondo tempo la Lazio si è sbloccata ed è andata in crescendo.

Ma tatticamente era quella di Sarri: Martusciello non ha cambiato nemmeno una virgola.

Modulo, diagonale, modo di scalare, modo di portare il pressing (compreso il pressing alto) e qualche verticalizzazione in più con meno costruzione dal basso, che caratterizzava l' ultima Lazio di Sarri ma allo stesso tempo con delle problematiche nella fase difensiva.

Nel secondo tempo la Lazio ha creato molto perché ha sfruttato le ripartenze: peccato per la poca precisione.

Ma ho notato anche i vecchi difetti: chiaramente la Lazio è molto più forte del Frosinone, e se avessimo perso saremmo finiti dodicesimi in classifica.

Non credo che la Lazio possa finire così in basso con l'organico che ha nemmeno se l'allena un manichino.

Martusciello ha fatto pure gli stessi cambi di Sarri, addirittura intorno agli stessi minuti: ha giusto anticipato l' uscita di Immobile di cinque minuti, togliendolo al 55’ anziché al 60’.

Anche contro l'Udinese avevamo concluso parecchio, pur non prendendo la porta per imprecisione dei singoli: ma l' equilibrio si basa su fase offensiva e fase difensiva.
E io ho visto gli stessi difetti palesati contro l'Udinese, solo contro un avversario troppo più debole della Lazio.

L'unica differenza apportata da Martusciello è stato il cambio Zaccagni-Kamada in luogo del classico Zaccagni-Pedro: per il resto era ancora la Lazio di Sarri con il secondo di Sarri, che a differenza di Sarri forse è riuscito a creare una comunicazione più empatica con i calciatori.

Continuo a dire che il modulo 4-3-3 non è adatto per mettere i nostri calciatori più forti nella condizione di esprimere il loro massimo potenziale: e sicuramente verrà cambiato dal nuovo Mister.

Verranno cambiati anche i principi di gioco, la diagonale e via discorrendo
Immagino, perché non conosco Tudor: ma penso che tutto verrà cambiato gradualmente.

Alla Lazio non serve un sergente di ferro perché Sarri lo era già: credo che serva piuttosto, oltre a dei cambiamenti tattici, anche un allenatore alla Inzaghi.
Quindi con una spiccata personalità, che però riesca a far gruppo e a comunicare il più possibile con i calciatori, anche con colloqui individuali.

La sorpresa del nuovo corso potrebbe essere Kamada.

Buon lavoro, Mister Tudor, e un grazie a Martusciello per la sua professionalità che gli va obiettivamente riconosciuta in un clima non proprio facile per lui.

Come pensavo, il nostro DS non avrebbe mai cambiato Sarri: motivo di riflessione, a mio avviso.
Per fortuna Sarri ha capito che ormai aveva concluso il suo tempo alla Lazio.

Ora si deve ripartire.

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