Visto da me: Frosinone-Lazio 2-3

di Boksic



La partita smentisce l'ipotesi di una squadra che si teneva in canna chissà quale potenziale – almeno al momento – pur di boicottare la panchina.

Quindi la "temuta" passeggiata a suon di gol non c'è stata: ma si è vista, dopo una prima mezz'ora in chiaro stato di choc (dove comunque era visibile la possibilità di rimontare facilmente lo svantaggio), perlomeno la volontà di giocarsela, assieme a qualche manovra spontanea ma di stampo classico.
Quanto è bastato per portarla a casa, contro l'avversario al momento peggiore del torneo assieme alla Salernitana.

Avversario che comunque va in rete con facilità (35 gol totali contro i nostri 33, per dire) e che ha messo in difficoltà spesso i nostri difensori: sempre preoccupanti gli esterni, mentre Casale è l'ombra di quello visto lo scorso anno.
Filtro in mezzo poi inesistente perché, come spesso gli capita, Cataldi viene risucchiato dalla partita e scompare letteralmente in fase di copertura.

Davanti il solito Immobile, che inciampa tristemente su un paio di palloni preziosi: ma, come detto, è stato sufficiente andare avanti con più convinzione, con movimenti e giocate semplici che sembravano diventate un'eresia dalle nostre parti.

Non siamo guariti, di certo, né le condizioni di molti sembrano far pensare a una galoppata da qui alla fine.
Incameriamo i tre punti, la migliore medicina possibile al momento: una sconfitta o anche un pari sarebbero stati devastanti, in questo momento.

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