Visto da me: Lazio-Feyenoord 1-0

di Er Matador



Apertura per l'ancata dritto per dritto (nella foto, ndr) con cui Hartman abbatte Pipe, mentre quest'ultimo cerca di domare un cross di Immobile.
Sparita dai “migliori momenti” di Sky, si trova nel video di SportMerdaset

https://www.sportmediaset.mediaset.it/video/calcio/championsleague/lazio-feyenoord-1-0-gli-highlights_72560846-202302k.shtml

ed è un rigore enorme già a velocità normale.

Per il resto, mi rincuora leggere le vostre opinioni.
I risultati sono ottimi, dato che l'ultimo posto è lontanissimo e nella peggiore delle ipotesi ce la giocheremo - ammesso che a Sarri interessi - in EL.
Ma la prestazione cui ho assistito ieri sera mi è parsa allucinante, tanto da farmi dubitare della mia percezione.
Apprendo che l'avvio sconsiderato alla garibaldina, l'assenza quasi totale di tiri in porta, la difesa a cazzo più che a zona sui calci piazzati, l'assoluta mancanza di ggggioco non me le sono sognate.
Il tizio in panchina, per lucidità ed energie, sembra ormai il Bréžnev dei suoi ultimi giorni: gli va impedito di trascinare ulteriormente la Lazio in certi abissi mentali.

Sulle giocate individuali, segnalo un più e un meno.
Il più è naturalmente l'intervento da punti di Provedel su Giménez nel primo tempo.
Da un punto di vista statico, l'omone copre al meglio il primo palo e la maggiore porzione possibile di specchio della porta, obbligando l'avversario nella scelta dell'angolo a cui mirare.
Da un punto di vista dinamico, aspetta lo scoccare del tiro per sprigionare tutte le potenzialità di estensione dalla parte giusta.
E, dettaglio fondamentale, oppone un polso fermissimo alla conclusione secca e radente, riuscendo a imprimerle una deviazione sufficiente per accompagnarla fuori dai pali.
Una scelta rischiosa, sul filo dei millisecondi, ma che rivela una freddezza e un repertorio tecnico da portiere vero.

Il meno è la marcatura di Luca Pellegrini su Jahanbakhsh, dal cui cross nasce la pericolosissima soluzione aerea di Ueda negli ultimi secondi del recupero.
Il terzino è nettamente in vantaggio ma, terrorizzato dalla caccia alle streghe in area di rigore, si preoccupa più di trattenersi dall'entrata e delle mani dietro la schiena che di controllare l'avversario.
Al quale lascia lo spiraglio per un cross ad altissimo rischio, quando concedere un corner sarebbe già stato troppo.
Lavorare su questi dettagli, possono decidere una partita.

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