Visto da me: Lazio-Atlético Madrid 1-1

di Il frigorifero



Parto col raccontarvi quello che ho visto io, per vedere se combacia con quello che avete visto voi.

Nel primo tempo si è giocato a una sola porta.

La Lazio ha realizzato il triplo dei passaggi rispetto all’Atletico, mantenuto il 60-70% di possesso palla e creato un paio di occasioni.

Loro hanno avuto un colpo di culo stratosferico. Non tanto per il tiro deviato, che nel calcio capita, quanto per il fatto che lo abbiano trovato nell’unica occasione in cui hanno superato la linea di centrocampo!

Il secondo tempo è stato in equilibrio.

Gli spagnoli hanno creato due palle gol enormi: una neutralizzata dall’uscita di Provedel (nella foto, ndr), l’altra ancora su un tiro di Morata (deviato sul palo).

La Lazio ha ribattuto colpo su colpo, creando tre tiri da parte di Luis Alberto, Zaccagni e Cataldi (pericolosissimo, salvato da un miracolo di Oblak).

Ma soprattutto l’ occasione di Immobile solo davanti al portiere. Un rigore, praticamente!


Mie conclusioni finali.

La squadra ha molto potenziale, però crea troppo poco in relazione alla mole di passaggi e possesso palla prodotta.

Il commentatore DAZN ha passato quarantacinque minuti a parlare di filosofia, del “Cholismo” che ha conquistato il mondo ecc.

Il Cholismo non è altro che giocare come il vecchio Misteraccio del Pescatori da quarant’anni, paro paro… solo con Morata e Griezmann davanti.

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