Visto da me: Lazio - Pescara 3-0

di DinoRaggio
Avevo visto il Pescara la settimana prima contro l'Inter ed ha confermato i pregi ed i difetti mostrati in quella partita, anche se oggi per gli uomini di Oddo è stata molto più dura. Il Pescara mi ricorda un po' quelle bibite frizzanti che dopo un po' di tempo si sgassano e diventano molto sciape. E difatti l'inizio degli adriatici è stato molto aggressivo, si trattava solo di attendere il calo pescarese, calo che è arrivato già negli ultimi minuti del primo tempo, quando è uscita fuori la Lazio.

Il destino di quel primo tempo, e forse della partita, si è compiuto quando Memushaj ha mandato fuori un calcio di rigore assegnato per un inutile fallo (?) di Bastos (ottimo prima e dopo) su Caprari. Da allora in poi è cominciata la scalata alla vittoria della Lazio, trascinata in particolare da Felipe Anderson e Sergej, due assi nella manica di Inzaghi, che oggi l'ha incartata al suo amico Oddo. Bene a centrocampo anche Cataldi e Parolo, quest'ultimo poco efficace in zona gol.

Nel secondo tempo, il calo fisico pescarese e l'ascesa di Felipe Anderson concorrono all'inevitabile, che si materializza anche quando entra Keita per un combattivo Djordjevic. Ad aprire lo score ci pensa, e non è un caso, Milinkovic Savic, raddoppia Radu e Immobile fa tris. A quel punto le bollicine adriatiche sono totalmente evaporate, mentre emergono quelle Laziali, fra un Keita che maramaldeggia ed un Felipe Anderson che vuole continuare a fare faville e sembra non gradire la sostituzione.

In realtà, è a centrocampo che Inzaghi ha vinto questa partita, 5 uomini che giocano davanti ad un trio difensivo ottimo (De Vrij impeccabile oggi), e con Sergej guastatore e goleador. Immobile solito motoperpetuo, meno preciso del solito ma a segno, Lulic solito pasticcione e corridore.

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